Author:
Anonymus
Title:
Regole per l'accompagnatura del Basso Continuo. Con' Un' facil modo
per imparare à trasportare in qualsiuoglia tuono. D. A. F. B.
Editor:
Massimo Redaelli
Source:
Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS P 138,
f.66r-71v
[-f.66r-]
[Numero 3. m. sec.] Regole
Per
l'accompagnatura del Basso Continuo.
Con'
Un'
facil modo per imparare à
trasportare in
qualsiuoglia
tuono.
- A. F. B.
[-f.67r-]
Regole per accompagnare il Basso Continuo
Supposta
la cognitione de tasti, e loro nomi; delle note, loro figura, e
ualuta; de tempi Musicali, e tutti gl'altri principij necessarij per
potersi essercitare nell'accompagnatura del basso continuo, è
necessario hauer' cognitione, e l'uso delle Consonanze, e dissonanze
delle corde musicali, che sono Unisono, seconda, terza, quarta,
quinta, sesta, settima, ottaua, e loro replicate.
Trà
queste Chorde dunque altre sono Consonanze, altre dissonanze e trà
le consonanze altre sono perfette, altre imperfette; le Perfette sono
la quinta e l'ottaua e si chiamano perfette perche non possono patire
alteratione di maggiore, ò minore, con tutto che si dia la quinta
falsa, ma questa è dissonanza, e non consonanza. Le imperfette sono
la terza e la sesta, e in queste si dà l'alterazione di minore, e
maggiore, e si possono fare una dopo l'altra di mano in mano perche
sono imperfette; cosa che non può farsi nelle perfette; le altre
corde che sono la seconda quarta settima sono dissonanze, e l'uso si
dirà più abasso.
[-f.67v-]
E perche lo scolaro che desidera facilità per meglio, e presto
capire lasciando da parte i fondamenti teorici in ordine all'uso
delle corde, dirò che per pratica più intelligible in ordine alle
dette corde sulla tastatura del Cimbalo prima si considera l'unisono,
quale propriamente è un duplicamento d'un' istessa corda, mà quì
lo diremo prima corda di quel tuono su'l quale si getta il fondamento
delle consonanze ò dissonanze cioè della seconda terza quarta et
cetera. Si che considerato questo unisono ò prima corda per hauer
cognitione della seconda et cetera sappisi, che ci sono nella
tastatura i tuoni, e semituoni (cioè uoce intiera, e mezza uoce)<.>
I tuoni, ò uoce intiere, sono quelli che passano per due semituoni,
ò due tasti (senza distintione di negro, ò bianco) dissi due tasti
perche da un tasto all'altro non ui corre che mezza uoce, e per
[[<..>]] autentica di questo osseruisi che se si uorrà andare
da F faut bianco, à Gsolreut pur' bianco che uiene à essere un
tuono, ò uoce intiera, bisogna lasciare indietro quel tasto negro
che le resta in mezzo; dunque à uoler' trouare un' tuono perfetto,
bisogna passar' per due semituoni. Supposta dunque questa cognitione
descriueremo le corde che seguono appresso all'unisono.
[-f.68r-]
La seconda è composta
d'un tuono perfetto, e dandosi il caso di douerla toccar' minore,
all'ora si toccherà un
puro semituono.
La
terza se sarà minore sarà
composta di due tuoni perfetti, el' primo semituono che seguirà
dopo i due tuoni quello farà
la quinta minore. Se maggiore di tre tuoni perfetti.
La
quarta naturale, ò
minore. 3 tuoni perfetti, il primo semituono dopo questi, quello è
quarta naturale ò minore. La maggiore di 4. tuoni perfetti.
La
quinta uiene à esser' composta di 4. tuoni perfetti, e un' semituono
e dandosi il caso di trouar' una nota segnata così
[Anonymus,
Regole, f.68r; text: b 5]
quella
quinta si chiama falsa, et all'ora uiene à essere di 4. tuoni
perfetti<.>
La
sesta minore uiene à esser' quel tasto che segue immediate alla
quinta perfetta; la maggiore due semituoni doppo la quinta.
La
settima minore uiene à essere due semituono sotto l'ottaua; la
maggiore è un puro semituono sotto l'ottaua.
L'ottaua
deue esser' consimile sempre all'unisono.
La
nona è una repetitione della seconda in quanto alla corda, in quanto
all'uso, è differente, et à suo luogo si dirà.
La
decima è una repetitione [[de]] [in corr. supra lin.] tutto e per
tutto della terza. E questo sia solo per dare allo scolaro una
chiara, e facile regoletta per apprendere qualsia la seconda, la
terza, la quarta etcetera.
[-f.68v-]
È ancora necessaria molto la cognitione di tutte le Chiaui e loro
posti non solo per l'accompagnatura, come [p ante corr.] anco per il
trasporto. Sappisi dunque che le Chiaui non sono più che tré; cioè
d'Ffaut, di Csolfaut, e di Gsolreut. e queste in qualunque riga che
saranno, hauranno l'istesso nome, mà seruiranno à diuerse parti.
Essempio
[Anonymus,
Regole, f,68v,1; text: Chiaue di Ffaut]
e
questa se è segnata in quarta riga serue al Basso, se in terza riga
al Baritono.
[Anonymus,
Regole, f.68v,2; text: Chiaue di Csolfaut]
e
questa se è segnata in quarta riga serue al Tenore; se in terza riga
al Contralto, se in seconda riga al Mezzo Soprano; se in prima riga
al Soprano.
[Anonymus,
Regole, f.68v,3; text: Chiaue di Gsolreut]
e
questa serue al Uiolino.
Di
tutte queste chiaui se ne forma una ordinanza utile e necessaria non
solo per sapere le positioni, come anco per ben' comprendere il
trasporto: di modo che andando in giùdi grado, ò di salto si
conoscerà la positione, et il trasporto d'un' tuono sotto; della
terza bassa; della quarta bassa; della quinta bassa; della sesta
bassa; ò uero terza alta; della settima bassa, ò uero uoce sopra.
[-f.69r-] comprenderemo che tutto ciò che s'accompagna nel basso
continuo, è regolato sù i tuoni. Mà perche meglio s'intenda come
uada maneggiato questo tuono, diremo. Che il tuono puol'esser'
maggiore, ò minore. Tuono maggiore si chiama quello, la di cui terza
corda è maggiore; all'incontro tuono minore sarà quello, che haurà
la terza corda minore<.>
Gettato
questo fondamento diremo che
La
prima corda del tuono uà accompagnata con terza quinta e ottaua.
La
seconda corda, uà con sesta maggiore.
La
terza corda, uà con sesta naturale.
La
quarta corda, uà con terza quinta e ottaua, mà con distintione, che
se il tuono sarà maggiore nel suo principio, l'accompagnamento della
terza dourà esser' maggiore; se il tuono sarà minore
l'accompagnamento della terza dourà esser' minore ancor' che non ui
sia segnato ne nella nota, ne nella chiaue.
La
quinta corda, uà sempre con terza maggiore.
La
sesta e settima corda trouandosi andar' sù
di grado s'accompagnerà
con sesta naturale tanto l'una che l'altra.
Dandosi
il caso che il tuono procedes<se> con portare le note [-f.69v-]
in giù; alla prima corda sotto
il tuono si darà sesta alla seconda nota sotto il detto tuono si
darà quinta.
Mà
perche non si può dare che una Cantilena, ò Sonata stij sempre in
un' tuono, e che spessissimo nel ristretto di poch<e> note si
troui più tuoni, per conoscere quando cambia tuon<o> s'osserui
questa regola cioè, che se si trouerà una nota contrasegnata con
accompagnamento diuerso da quella, che naturalmente richiede quel
tuono che s'era principia<to> all'ora sarà mutato tuono, e per
comprendere in che tuon<o> si sarà entrato si osserui che sarà
tuono di quella corda alla quale conuiene per ordine quella segnatura
che ui sarà segnata; per essempio Si suonerà un' tuono di Gsolreut,
e in progresso di note si trouerà un Dlasolre con terza minore, e
sesta, si che all'ora si capirà esser' entrato il tuono di Csolfaut
perche la terza minore e sesta non conuiene che alla seconda corda
del tuono; Cosi se sonandosi un' tuono di Alamire per terza minore si
trouasse poi l'istesso Alamire con terza maggiore si potrà dire
esser' entrato il tuo<no> di Delasolre perche la terza maggiore
conuie<ne> [-f.70r-] alla quinta corda del tuono. e così di
tutte le altre segnature.
[Anonymus,
Regole, f,70r; text: Tuono maggiore, minore, di Alamire. D'elami,
Gsolreut, 4 #]
Regola
per il Trasporto
Quando
sopra si è trattato delle chiaui si è à sufficienza mostrato qual
chiaue diuenti il Basso uolendo trasportare una uoce, due uoci,
etcetera più basso. Ma non serue sapere che chiaue diuenti il basso,
se non si capisce che chiaui diuenteranno l'altre chiauette che
occorrono nel medesimo basso, e quali accidenti deuono portare quelle
chiaui di trasporto. In ordine à quali chiaui diuentino le chiauette
facilmente si comprenderà dall'osseruare quante uoci sotto si
trasporti il basso, che tante uoci s<otto> si dourà
trasportare [-f.70v-] quella chiauetta che occorrerà. per essempio
Si uorrà trasportare il basso alla terza bassa, che uiene à essere
Chiaue di Uiolino; et occorrerà trouare la chiaue di Tenore; si ueda
nell'ordine delle chiaui [chiaue ante corr.] qual chiaue uenga una
terza sotto al Tenore, e così si trouerà esserui il Barito<no>
dunque il Tenore diuenta Baritono. Cosi dell'altre.
In
ordine agl'accidenti bisogna sapere che ogni chiaue nel ristretto
delle sue righe porta due fa, et ogni fa hà d<a> hauere sotto
il suo mi; si che anco nel trasporto si hà da considerare questi due
fa, e questi due mi. onde per ben' ritrouarli si terrà questa
regola. Prima si osseru<i> se la chiaue del Basso è pura, che
essendo pura i suoi Fà saranno l'Ffaut, et il Csolfaut, dopoi si
rifletta in che chiaue si trasporta, e qual corda diuenti
quell'istes<sa> chiaue che si trasporta l'Ffaut, et il Csolfaut
del Basso; e se quell'Ffaut, ò Csolfaut uerrà in corda che
naturalmente sia Fa; in quell' luogo la chiaue del trasporto uerrà
pura senza accidenti; ma se non uerrà in corda di Fà; all'<ora>
bisognerà che <p>renda fa ò col metterci il B molle, ò pure
non potendoc<i c>apire il B molle, far' che l'istessa corda
[-f.71r-] sij fa con farci uenir' sotto il suo <Mi> con un
Diesis. Come per essempio Si trasporta il Basso una uoce più bassa
che uiene à essere contralto; il Csolfaut del Basso nel Contralto
uiene à essere Bfabemi, e l'Ffaut uiene à essere Elami; mà perche
ne l'uno ne l'altro è fa, bisogna farlo diuentare con metterui il
Bmolle, cosi si comprenderà che il Basso puro trasportandolo in
Contralto, uiene à essere con due Bmolli. Mà [se add. supra lin.]
si trasporta il Basso alla quarta bassa che uiene à essere Tenore;
il Csolfaut d<el> Basso uiene à essere Gsolreut; l'Ffaut uiene
à essere Csolfaut; onde il Csolfaut che naturalmente è Fà, uiene à
esser' puro, mà il Gsolreut che non è Fà per far che sij Fà
bisogna ponere il suo mi sotto, e così si comprenderà che il
Trasporto del Basso alla quarta bassa, torna un Tenore con Diesis in
Ffaut attesoche il Mi del Gsolreut non può essere altro che l'Ffaut
Diesis. Così si faccia dell'altre Chiaui.
Quando
poi nella Chiaue del Basso ui saranno accidenti di Diesis ò di B
molli, prima si consideri i medesimi accidenti in che corda del
trasporto uenghino, e fare che quelli istessi accidenti si trouino
ancora nel medesimo luogo doue prima erano nel Basso, e se uengono
naturali, lasc<iarli> [-f.72v-] star' nel su<o esse>re,
se non uengono naturali; all'hora osseruar' l'istessa regola che si è
detta di sopra, e renderl<i> consimili con accidenti della
medesima specie. E per meglio dilucidarla metteremo qui l'ordine di
tutti i Trasporti.
[Anonymus,
Regole, f.72v; text: Basso puro, con un' B molle, due B molli,
Diesis, duoi, ò uero]
Per
ben', e facilmente però maneggiare i detti trasporti s'osserui che
quando si trouerà più di tré Diesis tornerà [torna ante corr.]
più facile se si piglierà un' mezzo tuono più basso, [e supra
lin.] uerrano à essere le medesime corde, mà con accidenti diuersi,
come dalle soprascritte uariazioni si può comprendere. Che di tutto
l'accorto Maestro potrà con maggior' facilità darne allo scolaro
più chiara distinzione.
Fine.
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