Author: Abbatini, Antonio Maria
Title: Numero 12 De Dissonantijs
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS C.48. f.84r-92r [-f.84r-]

Numero 12 De Dissonantijs Carozza Giuliano l' Abbate Unità Violone Lettere In settima In Csolfaut sol fa [-f.85r-] Dissonantia est Duorum sonorum secundum acutum et graue Distantium Auribus inimica Commixtio. Ludovico fogliani sessione 2. capitolo 2. Quid sit Consonantia, quid Dissonantia. [[quid sonum]] Nella Adunanza passata si terminarono le otte Regole del Contrapunto Di Franchino Gaffurio. Abbracciate ed accettate da tutta la scuola de musica come da miei signor sentissi. Resta hora di porle in pratica che con l' osseruatione di esse, e con l' esercitio, non ui è dubbio alcuno, che in poco [[ora]] [tempo add. supra lin.] potrà ciascheduno diuenir perfetto Contrapuntista; ma perche di Diuerse sorti si ritrouano i Contrapunti, prima che si discorra delle Dissonanze come io promosi, è [[prima]] necessario [necessaria ante corr.] [[la Cognitione]] uenire alla Diuisione di [da ante corr.] [[<..>]] [[Iuerti Contrap.]] [essi add. suupra lin.] [[per add. supra lin.] [sino dunque che add. supra lin.] Tre sorti di Contrapunto di ritrouano conforme l' opinion commune, cioè semplice, florido, e Colorato. [[Così riferisce il Kircherio libro V. capitolo settimo. De Contrapuncti Diuisione [[secondo]]]] Il semplice è quando si procede con le medesme figure dallo stesso valore ponendo una Nota contro un' altra; Il Contrapunto poi florido da altri anche detto fratto, è quando, contro di una nota se ne Danno dui, ò più come piacerà al Compositore; Vien detto fratto, perche ha semibreue si frange in minute e diuerse particelle cioè in Doi minime in quattro semiminime, in otto Crome [-f.85v-] in sedici semicrome, è simili. si chiama anche Diminutio, che è l' istesso di fratto perche la semibreue, ò altre figure si diminuiscono in diuerse, e uarie figure minori, come si è detto del Contrapunto fratto. Il Contrapunto Colorato allora si forma [quando add. supra lin.] le parti insieme procedono, con Variationi di segni, di proportioni, di Note, non come il florido che si forma un soggetto di semibreui, e sopra di quello si hanno uarie Note di minor ualore di quelle che si ritrouano nel soggetto, ma mouendosi uicendeuolmente tute le parti formano [formando ante corr.] [[mu]] una Compositione [[di]] musicale come ogni giorno sentiamo, e nelle Camere, e nelle Chese, quando si Cantano Compositioni con più Voci insieme. E perciò, [[penso io che]] Alcune Compositioni [conforme l' opinione di alcuni add. supra lin.] che noi chiamiamo motetti [[uengheno]] [uengono add. supra lin.] così Detti per la Varietà grande [[e mutatione]] [e diuersa mutatione add. supra lin.] [[delle]] [di add. supra lin.] figure [che in loro si uederà add. supra lin.]. Il tutto à mio giuditio riferisce egregiamente il Kircherio libro V. capitolo settimo De Contrapunti Diuisione; dicendo Contrapunctus Triplex est; simplex, floridus, et Coloratus. Contrapunctus simplex, in quo nulla mensurae, notularumque Varietas est, sed punctus contra puntum idest notra contra notam, equali [equalis ante corr.] temporis mensura ponitur; uel cum singulale [[Note]] opposite Note sunt eiusdem speciei quantitatis, et ualoris. Contrapunctus uero floridus, seu fractus est cum ad quocumque subiectum diuersarum figurarum species accomodamus. Vocamus eum fractum, quod reliquarum [- f.86r-] Vocum notae, quae ad subiectum applicantur, in minores notarum figuras resolutae, quasi in minutias frangantur, et comminuantur. Contrapunctus Coloratus est, qui constituitur ex diuersorum signorum notularumque Contrapositione; in quo nota contra Notam, ut in simplici Contrapuncto, nec Diuersorum signorum Notae, supra certum quondam subiectum in earum finem assumptum, ut in florido accommodantur; sed [[pro]] per Discreta concordantias pro multiplici signorum [[genere]] ac proportionum Varietate, ex diversis figuris, seu Notis Artificiosa Armonia, uelti ex uarijs Coloribus constituitur. Antiqui huiusmodi Cantilenas Motecta, forsan, à multiplici figurarum mutatione, et Varietate sic appellabant. L' istesso leggo nel Vannei libro III. Capitolo 14 De simplicis Contrapuncti [[Di]] ordinatione, e nel capitolo XVI. De floridi Contrapuncti Institutione. E nelle instituttioni Harmoniche del Zarlino capitolo 40. e 42. Et in Guglielmo de Podio libro VI. Capitolo primo De Contrapuncti Nomine, et in infiniti altri scrittori che per breuità tralascio come in principio hò detto. Mà perche del Contrapunto [semplice add. supra lin.] fù dà me a bastanza discorso, e dato le Regole, [[componendosi solo di]] [e dimostrato che si compone add. supra lin.] [di add. in marg.] Consonanze, [[resta]] e non di Dissonanze, douendosi hoggi trattare del Contrapunto fflorido che di Consonanze, e di Dissonanze si forma, è necessario dunque esaminare diligentemente che cosa sia questa Dissonanza, e come uenga dal musico [-f.86v-] considerata, e come il Compositore se ne serua ne suoi floridi Contrapunti. Gioseffo Zarlino nel capitolo 27 parte terza delle sue institutioni Harmoniche dice che le Compositioni si [[debban]] deuono pprimieramente comporre di Consonanze, e per Accidente di Dissonanze. ne dice male perche la Dissonanza come dice Ludouico fogliani [[nel capitolo]] nella sessione 2. capitolo 2. est Duorum sonorum secundum Acutum et Graue Distantium Auribus inimica commixtio. o pure come la [[Definisce]] [Discriue add. supra lin.] Boetio dicendo Dissonantia est Duorum sonorum sibimet permistorum [permistarum ante corr.] ad Aures Veniens aspera, atque iniocunda percussio; nam dum sibimet misceri nolunt, et [[quodadmodo]] quodammodo integer uterque nititur, cumque alteri, alter officit ad sensum uterque insuauiter Transmittitur. Essendo [dunque add. supra lin.] [[di no]] la Dissonanza interuallo [[e scontro]] che produce suoni [suono ante corr.] Asperi [Aspero ante corr.], et in consequenza nemici dell' udito, non è merauiglia, che si ponga nelle Compositioni per Accidente come dice il Zarlino; benche apporti alle Compositioni molte Vtilità; perche se è uero che opposita iuxta seposita magis elucescunt, considerando il musico et Amando l' udito le Consonanze in sentir l' offesa che gli apporta la Dissonanza, sente poi maggior diletto della Consonanza, comforme assai più risplende [[il giorno]] [la luce add. supra lin.]] doppo la tenebra; et il Dolce [più piace add. supra lin.] dopo l' Amaro; si che se bene per se stessa ha [[per]] natura di offendere l' udito, tuttauia di lei si compiace quantunque offeso cagionandoli maggior soauità nel sentire la Consonanza dopo di lei. Mà ludouico fogliani sessione seconda capitolo sesto della sua Musica Theorica dice che le Dissonanze [-f.87r-] son considerate neccessariamente dal Musico, e non per Accidente, [come è di opinione il Zarlino add. supra lin.] perche dal musico Vien considerata l' Armonia che si forma di Consonanza; e perche non si puol passare da una Consonanza [all' altra add. supra lin.] se non per la Dissonanza formandosi ogni Consonanza de Tuoni, e semituoni [[et in Consequenza di Dissonanze]], essendo i Tuoni, e semituoni Dissonanze, dunque non puol formarsi l' Armonia senza le Dissonanze. dunque necessariamente sono le dissonanze considerate dal musico, e necessarie, in consequenza per il sopradetto Capitolo sono nelle Compositioni. Cum igitur [modulatio et add. supra lin.] Harmonia, dice il fogliani nel sopracitato capitolo omnino [[sunt]] sint de consideratione musici, et ex predictis manifestum sit, Modulationem, et Harmoniam non sine Dissonantijs, hoc est sine gradibus Dissonis, exrcere posse; sequitur de necessitate nonnullas Dissonantias misici contemplationem non subterfugere. Il medesimo fogliani proua nello stesso capitolo che in un' altra maniera deuono essere considerate dal musico necessariamente le Dissonanze; e ciò per haauer la cognitione della Differenza che si troua tra una Consonanza, e l' altra. [[Verbi gratia]] il che non puol farsi senza [[considare]] le Dissonanze. Verbi Gratia se si uuol sapere la Differenza quantitatiua [che si troua add. supra lin.] tra la Consonanza Quarta e la Consonanza Quinta [si add. supra lin.] trouerà che sono differenti per uno interuallo Dissonante [[che è il tuono maggiore]], superando la Quinta la Consonanza Quarta di un Tuono maggiore, cioè [-f.87v-] di un Tuono sesquiottauo; dunque le sopradette Consonantie, sono differenti per causa della Dissonanza. sentiamo le sue parole proprie. si quis forte inquirat differentiam quantitatiuam inter Diatessaron, et Diapenten; illas profecto per Dissonum interuallum differre comperiet; cum predictae Consonantiae sint immediate; palam autem quod inter immediatas consonantias nulla omnino potest intercipi Consonantia, et ille tamen differunt, ergo per dissonantiam differunt; et hoc sine dissonantijs nequaquam fieri possit ut diximus. sequitur de necessitate aliquas Dissonantias à musico considerari. Dunque non si puol negare che le Dissonanze non siano considerate dal musico; ma perche il fogliani dice sequitur de necessitate aliquas Dissonantias à musico considerari, dunque se solo alcune Dissonanze sono Considerate dal musico, [[dunq]] non tutte le Dissonanze saranno necessariamente [[dal musico.]] [da esso. add. supra lin.] È uerissimo [ne si nega add. supra lin.] perche [[secondo]] le Dissonanze considerate dal musico sono sei, cioè il Tuono maggiore, il Tuono minore, il semituono maggiore, il semituono minore; et il minimo semituono, et il Comma cosi afferma il medesmo fogliani [[nel capitolo]] nella sessione seconda capitolo settimo. Quot, et que sint à musicis conderata Dissona interualla; Dicamus igitur quod sunt sex numero; uidelicet; Tonus maior, Tonus minor, semitonium maius, semitonium [minus add. supra lin.], semitonium minimum, et comma. Dunque [-f.88r-] signori non sarà chi dubiti che lee Dissonanze non siano considerate dal musico, e che non siano necessarie nelle musicali Compositioni, quantunque Aspere all' Vdito, [[et all' Vdi]] e dell' Vdito inimiche. Mà perche il fogliani hà parlato solo delle Dissonanze minori [[Della Et di ogni]] di qualsiuoglia Consonanza, essendo il maggiore interuallo il duono maggiore come [ha]] il medesmo fogliani dice. et hic de Dissonis Interuallis tanto intenimus loqui, que minima minora sunt Consonantia, Dell' altre Dissonanze, che restano, de quali il Compositor di musica si serue [anche add. supra lin.] ne suoi Componimenti, se nee farà Discorso nell' Adunanza a uenire, e si uedrà l' Vtile che nelle melodie [[nasce dalle Dissonanze]] [[[si caua]] apportano add. supra lin.], benche per se [[stesse]] sole non [[pro]] possino produrre Alcuna Armonia, e siano in tutto, e per tutto dall' Vdito abborrite, et hò finito. Delle Dissonanze Considerate Come Interualli per se soli e non come parti [parte ante corr.] Che compongono Diversi e Varij Interualli. Quot, et que sint a musicis Considerata, Dissona Interualla. Dicamus igitur quod sunt sex numero. Videlicet; Tonus maior, Tonus minor, semitonium maius, semitonium minus, semitonium minimum, et Comma. Ludouico fogliani sessione seconda capitolo 7. Della sua Theorica musica. [-f.88v-] Bella [[Questione]] [Disputa add. supra lin.] fù quella (o miei signori) che si fece Trà Don Nicola Vicentino, ee Don Vincenzo Lusitano; se la moderna musica fosse pura Diatonica, ò uero mista Cromatica, et Enarmonica; et adducendosi da quei Dui Gran Virtuosi, raggioni potentissime per difesa [[di ciò che diceano]] della propria opinione, alla fine, [[riuscissero]] [[non cedendo]] non potendosi risoluere dalle loro addotte raggioni, cosa che ne Dimostrasse il uero, risoluerono d' accordo nominare Dui Giudici, che sententiassero, [[chi]] [qual add. supra lin.] di loro [[hauesse raggio]] [fosse la uera opinine add. supra liin.] che furono Don Bartolomeo Esgobedo, e Don Ghisellino Dancherts ambedue [in quel tempo add. supra lin.] Musici [[del Papa]] [di gran Valore add. supra lin.]; come eesso Don Nicola narra difusamente nel capitolo 43. et ultimo del quarto libro della sua Antica Musica ridotta alla moderna pratica, ponendo iui la Copia delle addotte ragioni loro, et insieme della sentenza data, e publicata da quei Giudici. e come [anche. add. supra lin.] Anniballe Meloni nella Lettera che scriue al Cauallier Hercole Bottrigaro, [[che si ritr]] registrata nel Discorso Armonico del detto Cauallier [[Bottrigaro]] intitolato il Melone; che non trouandosi sodisfatto, ne delle raggioni loro, ne della sentenza [-f.89r-] de Giudici ne tanpoco di quanto sopra ciò ne hà scritto il Zarlino nelle sue istitutioni e Dimostrationi Armoniche, ricorre al detto Botrigaro che uoglia risoluere questa Questione, e dimostrarne il uero. Perche se da uoi signori si farà riflessione, alle moderne Compositioni di musica, e chi non [[Le]] Vede, come si uada misticando il Cromatico con il Diatonico? non si sentono ogni giorno non solo nelle Camere, ma pubblicamente nelle Chiese, cantilene che procedono continuatamente per molto tempo, dall' Apotome, al Lima, [[cioè]] ò come dice il Pratico, dal Semituono maggiore, al semituono minore, continuando per molto tempo questo modo di procedere, come fosse cosa nuoua, e ben fondata, e che douesse apportar marauiglia all' Vditore, et honore, e gloria al Compositore; che questo modo di procedere sia cosa noua? Non si nega, perche non trouerete [[simil Compositione]] in nisun Antico e Dotto compositore simil modo di proocedere. anzi [furono add. supra lin.] cosi nimici di tal [[progessione]] [progressione add. supra lin.], che [furono costumati]] [hebbero per costume [[costumati]] non add. supra lin.] seruirsi giamai del semituono minore che si dimostra con quattro linee poste in Croce chiamato Diazazis, che poi [[tal nome add. supra lin.] dal pratico uien detto Diesis. [-f.89v-] e ciò con molta ragione, perche neella formatione del Genere [[Chromatico]] [Diatonico add. supra lin.], non ui si troua il limma, ò uogliam dire semituono [[mi]] minore. perche il suo Thetracordo, come in' altro proposito hò Dimostrato, procede per semituono maggiore, [[et]] Tuono, e Tuono, dicendo da E la mi ad A la mi re, mi fa, sol la; si che nella formation di tal Thetracordo non ui si troua il semituono minore, benche molti scrittori Antichi solo Theorici, fossero di opinione che l' interuallo che si ritroua trà b mi, [[et E la mi]] e C sol fa ut, e trà E la mi, et f fa ut fosse formato di un semituono minore, et di un semituono [[miniore]] [maggiore. add. supra lin.] errore grandissimo come [chiaramente add. supra lin.] [[dimostrarassj]] in [[simile occasione]] [altro proposito add. supra lin.] io Dimostrai; che perciò stefano Vannei parlando di tal Genere nel [capitolo add. supra lin.] 67 del primo della sua [[Pra]] Musica Aurea, dice Diatonicum Genus, est, quod in Acutum processum per [[Hemitonum]] Hemitonium, Tonum, ac Tonum integre modulatur. ut dicendo mi fa sol la; à mi ad fa per semitonium, a fa ad sol, per Tonum, a sol ad la, per Tonum. Diatonicum ideo appellatur, quia super semitonium Ditonus subsequitur. Idest Duo Toni, Alter Distinctus ab Altero. Il Genere Cromatico procede con il suo Thetracordo per semituono [f.90r-] maggiore, [e add. supra lin.] semituono [[maggiore]] [minore add. supra lin.], e semiditono incomposto, ò uogliam dire Terza minore incomposta. come riferisce il Glareano capitolo 5. libro primo [dicendo add. supra lin.] Cromaticum, quod semitonio maiore, semitonio minore, ac tribus semitonijs, siue, (quod idem est) semiditono constat. siche noi uediamo che il procedere, per semitono maggiore, e per semituono minore, è procedere Cromatico, e non procedere Diatonico; perche l' Interuallo che ne forma il semituono minore non hà parte nel Genere Diatonico, che è il Genere naturale sopra del quale si formano le uere, e ben ordinate melodie. perciò come si è detto, i Dotti e ueri compositori, non si sono mai seruiti di simile interuallo. [[si]] E di questa opinione sono, Boetio nel capitolo 21. libro primo deella sua Musica, franchino capitolo 2. [5. ante corr.] libro 5. della sua Theorica Musica. Margarita filosofica capitolo XVIII. libro quinto. Stefano Vannei capitolo 67. libro primo de Modulandis Generibus. Guglielmo de podio capitolo decimo libro secondo De maiori numero Vocum atque Generum melorum Distributione. Pietro Aron nella seconda opinione libro secondo del suo Lucidario. Tolomeo capitolo 13. libro primo, Piermaria Bonino [capitolo add. supra lin.] 15, 16, 17, 18. delle sue Acutissime osseruationi di musica. Francesco di Touar capitolo 21, 22, 23, e 24. Della sua pratica. [-f.90v-] Scipion Cerreto capitolo 3. libro 3. e finalmente per non più dgarmi con infiniti altri Gioseffo Zarlino capitolo 16. parte delle sue istititutioni Harmoniche. Dunque risoluete [uoj add. supra lin.] la Disputa, di Don Nicola Vicentino, e di Don Vincenzo Lusitano; e sodisfate all' istanza che fà Annibale meloni al Cauallier Hercole Bottrigaro; dicendo che se le musiche moderne saranno ben fatte caminando conforme richiede il Genere [[Cr]] Diatonico non saranno miste Cromatiche, mà pure Diatoniche<;> se saranno poi fatte senz' ordine ò Regola mischiando gl' Interualli Cromatici, con gl' Interualli [Armonici add. supra lin.], le Compositioni in tal caso [[si] non si diranno pure Diatoniche, mà mischiate Cromatiche. [[Et in tal caso [[si seruiranno]] [seruendosi add. supra lin.] d' Interualli Dissonanti [[come sentirete add supra lin.]] non di quella specie che Dice [[f]] il fogliani [[come sentirete add. supra lin.]] che sono Sei, cioè il Tuono maggiore, il Tuono minore, il semituono maggiore, il semituono minore, il minimo semituono, et il Comma [[Tonus maior, Tonus minor, semitonium maius, semitonium minus, semitonium minimum, et Comma add. supra lin.]] che sono da lui considerati come necesarij al musico per formare le Consonanze che sono Interualli composti di [[Dissonanze]] [[<.......> add. supra lin.]] [Dissonanze add. supra lin.], mà come interualli da per se soli che formono [[un]] interualli Dissonanti quali [non agg. Supra lin.] uengano considerati dal musico [necessariamente add. supra lin.] come i sei nominati dal fogliani: mà per Accidente considerare a bene esse come dice Gioseffo Zarlino capitolo 27]] [-f.91r-] seruendosi d' Interualli Dissonanti non Considerati dal musico, come quelli del fogliani che sono sei cioè Tonus maior, Tonus minor, semitonium maius, semitonium minus, semitonium minimum, et Comma; che sono dal musico necessariamente considerati [[essendo necessarij per formare un Interuallo Consonante]], perche [[nascendo]] [formandosi add. supra lin.] l' Harmonia di Consonanze, quasiuoglia Interuallo Consonante uene [[f]] composto di più e diuersi interualli Piccioli Dissonanti Vniti insieme, come neel sopracitato capitolo uà dicendo il fogliani. Cum igitur Modulatio, et Harmonia omnino sint e Consideratione musici, et ex predictis manifestum sit modulationem et Harmoniam, non sine Dissonantijs, hoc est sine gradibus Dissonis excere posse, sequitur de necessitate, nonnullas Dissonantias musici contempationem non subterfugere. Quali Interualli Dissonanti non considerati Dal musico, sono quelli che formano un' interuallo per se solo Dissonante non come parti componenti un Interuallo Consonante, [-f. 91v-] come i sopradetti del fogniali [mà add. supra lin.] come interuallo per se solo Dissonante; come sono il procedere dal semituono maggiore al semituono minore, et e Conuerso, la seconda, [[et] la Quinta Diminuita, ò uero superflua, la settima, e le loro replicate; Queste Dissonanze non sono dal musico considerate, perche con le sole Consonanze si puol formare l' Harmonia; nulla di meno perche opposita iuxta seposita magis elucescunt, il musico si serue di loro, acciò Doppo la Dissonanza, più uaga e soaue, [[com]] faccia comparsa la Consonanza perche [[<..>]] essendo la Dissonanza un suono che aspramente percuote l' Orecchia come dice Boetio; Dissonantia est Duorum sonorum sibimet perimixtorum ad Aurem Veniens aspera atque iniucunda percussio per ciò si bene per se stessa hà natura di offendere l' Vdito, tuttauia di lei si compiace quantunque offeso, cagionandoli maggior diletto dopo di lei la Consonanza. Queste solo le dissonanze, e non quelle del fogliani, che il Zarlino dice nel capitolo 27 parte Terza dell' Istitutioni [-f.92r-] che dal musico sono considerate per Accidente. Si Ricoglie dunque da quanto si è detto [[che per fare una Compositio]] Che [non add. supra lin.] si faccia mistura di Diuersi Generi di melodia, [acciò le Harmonie siano pure Diatoniche. add. supra lin.] e che le Dissonanze [[si]] Alcune sono considerate dal musico per necessità, [[alcune]] [Altre add. supra lin.] per Accidente; e queste sono le Dissonanze che da pratici hoggi si intendono per Dissonanze, che formono un Tuono Dissonante, delle quali si serue il Compositore acciò più spicchi la Consonanza come hauete sentito. Mà perche il Contrapuntista non puole seruirsi di loro con quella libertà, che si serue delle Consonanze, mà con modo ristretto, e particolare, sarà dunque necessario inuestigarne il modo, che si farà con chiarezza [[nell' Discorso a uenire. hò Detto.] con il Diuino aiuto nel Discorso à Venire.

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