Author: Abbatini, Antonio Maria
Title: Della forma delle Consonanze 1668
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS C.48, f.1r-7v
[-f.1r-] Della forma della Consonanze 1668 principio L' hauer l' onnipotente [mano add. supra lin.] racchiuso dentro scatolini di numero, i secreti [[, e gli Arcani]] [più occulti add. supra lin.] della nobilissima scienza della musica, quindi è che [[fe..]] si incontrano ogni giorno maggiori dificolta e restano dubbij indecisi con troppo danno [[di questa]] de professori di essa. ho risoluto hoggi per quanto si estenderanno le mie deboli forze, fare apprertamente conoscete in come ella si formi e donde nasca e sciogliere insieme una non picciola dificoltà che, da un sottile e grande ingegno nè mi fù fata non palese, mà ad Aures nell' Academia passata: che potendo nascere la medesima dificoltà in altri soggetti, per leuarsi ogni dubbio ho risoluto palesarla al pubblico con la risposta insieme. Dico dunque per cominciare dal primo capo che la musica riceue la sua forma dal numero sonoro, e che ciò sia uero ogni interuallo musico riceue il suo essere da una proportione ineguale. che però uà sgridando Gaffurio nel secondo libro della sua Theorica di musica: Hanc enim solam inequalitatis proportionem musica Disciplina considerat non Consonantie ex inequalibus terminis ex proportionibus procreari necessum est: ma perche [-f.1v-] [[l' esperienza [in questo caso add. supra lin.] ne hà rendere più certi delle Autorita e raggioni, ueniamo all' esperienza come ogni interuallo musica riceua la sua forma da una proportione ineguale.]] hoggi intendo di Venire al fatto lasciando indietro ogni sorte di Autorita, e dottrina, uengo hor hora all' esperienza, che ne renderà bureuemente ogni certezza. Già sò che ben sapete che la proportione ineguale è la comparatione che si fà di dui numeri uno maggiore e l' altro minore come dui et uno [e simili add. supra lin.]. proportio inequalium quantitatum inuicem habitudo. ut duorom ad unum, et unius ad Duo dice franchino nel quarto libro della sua pratica di musica, capitolo primo De diffinitione, et Dinsinctione proportionis. si prendino dunque dui numeri Ineguali verbi gratia Uno, e Dui, che sono i primi numeri comparati insieme formano la proportion Dupla prima spetie di proportione del Genere moltiplice, come nell' ultima Academia sentiste; per che allora si forma la proportion Dupla nella quale il numero maggiore comparato al minore il maggiore [-f.2r-] in se dui Volte egualmente il minore. si [[bis]] maior [bis add. supra lin.] continet minorem dicitur proportio Dupla n' insegna Gaffurio nel quarto libro della sua pratica di musica. ut Duorum ad [[Duo]] Unum et Unus ad Duo hora uedràmo che gran tesoro stà rinchiuso dentro questa Dupla dentro à questo scatolini di numeri Dui et uno. Apritelo; non è possibile. [[lasciate dunque fare à me]] ingegnateui non lo potete aprire. facciamo cosi. prendiamo dui pesi che sono pesi dui libre (attento signori) l' altro una libbra sola : che formeranno appunto il Dui e l' Uno, e conseguentemente la Dupla; attacchiamo questi Dui presi à Dui Corde di Budello della stessa Grossezza. eccoli attaccati. hora sospendiamo le corde con i pesi attaccati. Eccole sospese. percotete le corde una Dopo l' altra. ò che bel suono. Non sentite che formano la Consonanza ottaua. ò merauiglia del mondo. Dunque dentro lo scatolino fatto di numeri Dui et Uni ui stà [[na]] nascosa la Consonanza Ottaua. Oh che cosa prodigiosa. presto non si perda tempo. [[si lascino i pesi di Dui libbre e di una libbra]] Si leui il peso di una libbra et in sua Vece [-f.2v-] attaccateui un [Altro add. supra lin.] peso che sia di Trè libbre lasciando stare il peso di Dui libbre pare [che staranno i pesi tre e Dui add. supra lin.] attaccati già stanno in ordine. hor sospendete le Corde; eccole sospese. presso percuotete le Corde una dopo l' altra: ò che dolce suono. non sentite che frà di loro formano la Consonanza Quinta: dunque nello scatolino de numeri tre, e dui stà nascosta a Consonanza Quinta? non u' è dubbio alcuno. Auuanti auuanti à ueder maggiori prodigj. Leuate il peso di Dui libbre, e ponerui un' altro peso di quattro libbre lasciando stare quello di trè libbre. Che saranno i pesi [uno di add. supra lin.] quattro libbre l' altro di tre. l' hauete posto? sì. Sospendete le Corde. Eccole sospese. Percotete le corde. ò che uago suono, ò che uaga Armonia. Sentite sentite! formano la Consonanaa quarta. O [[che]] mirabil segreto. dunque nello scatolino de numeri quattro e trè sta nascosta e ben serrata la Consonanza Quarta. Non più indugij. leuate il peso di trè libbre e poneteuene un' altro di cinque libbre lasciando star il peso di quattro già prima attaccato, che saranno i pesi [uno add. supra lin.] di cinque libbre, e l' altro di quattro. sospendete [-4r-] le corde. percotete le corde, ò che sonorità! questa è la Consonanza terza maggiore! Dunque dentro lo scatolino de numeri cinque, e quattro ui stà nascosa la Consonanza terza maggiore. et chi mai lo crederia? non più parole. Lasciate il peso di quattro libbre, e poneteui in suo luogo un' altro peso di sei libbre, lasciando stare attaccato quello di cinque. che saranno i pesi uno di sei libbre e l' altro di cinque. sospendete le corde percuotetele! ò che dolcezza. questa è la Consonanza terza minore! ò miracolo della Natura. dunque dentro lo scatolino de numeri sei, e cinque ui stà nascosta la [[.]] Consonanza terza minore. [[presso]] si terminino queste belle esperienze con quest' ultima. prendete il peso di cinque libbre, e quello di tre libbre. attaccateli à le corde. l' hauete fatto? Percuotete le Corde. Che sento questa è la Consonanza sesta. Resto fuori di me per lo stupore. dunque nello scatolino de numeri Cinque, e Tre ui sta rinchiusa la Consonanza sesta? Ecco terminate le proue. non ui stupite. Eccoui Dimostrate tutte le Consonanze perfette et imperfette in quali scatolini di numeri stanno [-f.4v-] nascoste: Dunque si concluda che dà la proportion Dupla Dui et uno riceue la sua forma l' Ottaua. Da il Dui et il Tre che si chiama sesquialtera la Quinta. Dal Tre et il quattro che si chiama proportion sesquiterza la Consonanza quarta, dal quatro et [[il]] cinque che si chiama proportion sesquiquarta riceue la sua forma la terza maggiore, Dal cinque et il sei che si chiama proportion sesquiquinta [la terza minore add. supra lin.] e da; sei et il tre che formano la proportione soprabipartiente terza riceue la sua forma di Consonanza la sesta. e quello che è di gran stupore che tutte le Consonanze si ritrouano [[dentro]] Contenute e ristrette dentro il numero senario senza trouarui [[si]] alcuna proportione, che amareggi tanta dolcezza, che dia la forma ad alcuno interuallo Dissonante che tanti ue ne sono ne la nosta musica. merce là perfettione di questo numero. che perciò dal musico è tenuto il più perfetto numero d' ogni altro, non solo per le raggioni che ne rende l' Arithmetica come hor hora sarò per dimostrarui, ma per le raggioni che ui hò detto Contenendo in se ristrette non solo tutte le Consonanze che semplici si ritrouano in tutta l' ampia scienza de la musica [ma add. supra lin.] che facendosi qual si uoglia [-f.5r-] Combinationi delle proportioni che si ritrouano contenute dentro il numero [senario add. supra lin.] tutte danno la forma ad una Consonanza, nè mai à dissonanza alcuna che perciò per la sua gran perfettione, è tenuto [come sia add. supra lin.] da l' Aritmetico il più perfetto d' ogni altro numero. di già mi trouo dentro al secondo punto che è la risposta del dubbio. Però l' accademici [[non]] fauorite con l' attentione. Gioseffo Zerlino nella prima parte de le istitutioni harmoniche nel capitolo 13 [[dicha]] dice che il numero senario è numero più perfetto d' ogn' altro numero; perche tolte le sue parti et insieme aggiunte rendono perfettamente il sei, che sono l' uno, il Dui, et il Tre; le quali intieramente lo diuidono l' Unità in sei parti, il Binario in Trè et il ternario in Due parti. Le quali parti sommate insieme rendono interamente esso senario. Però uà dicendo Boetio nella sua Arithmetica le seguenti parole che sono l' istesse delle sopra accennate del Zerlino perfectus enim Numerus is est. qui nec superuacua progressione porrigitur nec Diminutione rimittitur secundum medietatis superflui ac Diminuti obtinens terminum suis equalibus partibus nec crassatur [[Armonia]] abbundantia nec eget inopia ut senarius. Huius partes totam precise reddunt summam. sunt enim [-f.5v-] ternarius qui est eius Dimidium; Binarius pars tertia et Unitas, que est sexta. Unum autem, Duo, Tres sex integre reddunt. con quel che segue. [[Numero uero, tutto]] Non è merauiglia [come dice il Zerlino add. supra lin.] se in esso si comprendono molte cose della Natura, e dell' Arte. E cominciando dalle cose superiori, noi la sù nel Zodiaco di Dodici segni, sempre ne ueggiamo alzati sei, sopra il nostro Hemisphero. Rimanendo gli altri sei, nell' altro di sotto à noi ascosi sei circoli posti nel cielo come Artico, Antartico, Due Tropici, cioè quello del Cancro, e quello del Capricorno, l' equinottiale e l' Eclittica sei i Pianeti; Saturno, Gioue, Marte, Venere, mercurio, e la luna. È di qua giù sei le spetie de moti; Generatione, Corruttione, Accrescimento, Diminutione, Alteratione e mutatione di luogo. Sei le Differenze delli siti secondo Platone. sù, giù, Auuanti indietro, Destro e sinistro. sei i gradi dell' huomo, essenza, [[ui]] Vita, moto, senso, memoria et intelletto. sei le sue Età; Infantia, pueritia, Adolescenza, Giouinezza, Vecchiezza e Decrepita. sei triangoli equilateri maggiori contiene la figura Circolare, Denotandoci la sua perfettione. E sei uolte la circonferentia [-f.6r-] di qualunque circolo e misurata per il dritto dà quella misura, che si misura dal Centro alla Circonferenza istessa. e dà qui nasce che si chiama anche sesto quello che noi chiamiamo compasso. Sei sono le spetie delle Voci musicali cio è, Unisone, Equisone, Consone, Emmele, Dissone et Ecmele. sei sono le Consonanze; Unisono come Origine di esse, Terza, quarta Quinta sesta et Ottaua. Si ritrouano appresso gli Antichi musici sei spetie di Harmonia la Doria, la frigia, la Lidia, la Missolidia, l' Eolia, e la Iastia. sei sono i modi che uolgarmente si chiamano Tuoni. sei le Note trouate da Guidone, ut re mi fa sol la. mà troppo mi sono diffuso in narrare le [[preg]] prerogatiue del numero senario, che ne dimostrano la sua perfettione. Hora signori Academici siatemi à suo [tempo add. supra lin.] testimonij che hò prouato che il numero senario è più perfetto d' ogni altro Numero. Che il Numero Quadernario sia anch' esso perfettissimo, solo [[adue]] apporterò per non piu innoltrarmi quello che dice Guglielmo nel terzo libro capitolo 24 De Quaternario Numero et eius dignitate. Quaternarium Numerum omnium perfectissimum atque [-f.5v-] Diuinum Pitagora in Carminibus Aureis appellauit. Quemadmodum ille Decadem implet, quae omnium amplectitur Numerum, ita pari forma omnem Consonantiam atque inde omnem musicam in se continet. Questo numero Diuino è composto de l' uno, del Dui, del trè, e del Quattro; che sommati insieme rendono il Numero diece meta e perfettione di tutti i numeri: perche uno e Dui fà Tre, e trè fà sei, e quattro fà dieci. [[Constat [[duo]] unum, Duo, Tria, Quatuor unita simul efficiunt Denarium omnium metam et terminum]] Multiplicate il quattro per Diece, ne darà quaranta cioè diece, uenti, 30, e quaranta che sommati insieme rendono il Cento. perche diece e venti fà trenta, e trenta fà sessanta, e quaranta fa Cento. Multiplicate parimente il Cento per quattro ne dà quattrocento, cioè cento duicento, trecento, e quattrocento, sommati insieme rendono il mille perche Cento, e Duicento fà trecento, e trecento fà seicento, e quattrocento fa mille. Dunque il mille è un numero prodotto dal Numero Quadernario. Dunque il mille è un numero perfettissimo come è il numero quadernario. Notate signori Academici. il seicento et il sesanta [[chi non]] [-f.7r-] chi non uede, che sono numeri prodotti dal Numero senario et in Consequenza perfettissimi? Perche multiplicando il sei per Diece ne dà sessanta, e lo stesso sessanta, multiplicato parimente per Diece ne dà il seicento. L' ottauo poi [ben add. supra lin.] sapete che è [[il]] la più perfetta Consonanza di qualsiuoglia altra come si dimostrò nell' Ultima Academia. Basti solo il ricordarui, che Andrea matteo duca d' Andria ne Comento che fà di Plutarcho al capitolo 22. De Dapason, che comincia con le seguenti parole. Escussit item Pithagoras ex duplicato pondere Consonantiarum omnium suauissimam Diapason, prestantissimam, pulcherrimamque ut ait [[Aristotel..]] Aristoteles. Penso di hauere demostratissimamente sciolta la dificolta. Perche ponendo insieme il mille, il seicento, il sessanta, e l' otto, haueremo il i668 che per esser tutti detti numeri più perfetti di tutti gl' altri Numeri ne segue che il 1668 è il più perfetto Numero di qual si [[uog]] uoglia altro Numero. Et in Consequenza l' hanno primo e secondo Dui è uno [[hà prodotto]] questa bella Dupla hà prodotto questa Armoniosa ottaua cioè 1668 à differenza di tutti gli altri Anzi primi, e secondi passati, [[e che oltra passino]] [et a add. supra lin.] venire. Et in Consequenza la lode che diedi all' Anno primo e seocondo alla Academia per le prerogatiue già dette ad altri non compete; se dunque il Numero senario è (ecco sciolta la dificoltà) [-f.7v-] prodigioso come hauete sentito, come potrà mai la Candia cadere per essere il suo nome formato di sei lettere ristringendo [[in tutte se l]] nelle sei lettere l' Ampiezza tutta di tutta l' Armonia [[perche l' andato l]] [[come]] [conforme add. supra lin.] s' è detto del numero senario. e tanto meno si deue temere [in questo add. supra lin.]] [[nell']] Anno i668 essendo tutto Armonia, e tutto perfettione [[Allegramente dunque]] come hauete in questo rozzo discorso sentito, [[dunque per l' allegrezza si consienti tacerne ho detto]] dunque per l' Allegrezza si dia principio al suon fine al mio dire.
Title: Della forma delle Consonanze 1668
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS C.48, f.1r-7v
[-f.1r-] Della forma della Consonanze 1668 principio L' hauer l' onnipotente [mano add. supra lin.] racchiuso dentro scatolini di numero, i secreti [[, e gli Arcani]] [più occulti add. supra lin.] della nobilissima scienza della musica, quindi è che [[fe..]] si incontrano ogni giorno maggiori dificolta e restano dubbij indecisi con troppo danno [[di questa]] de professori di essa. ho risoluto hoggi per quanto si estenderanno le mie deboli forze, fare apprertamente conoscete in come ella si formi e donde nasca e sciogliere insieme una non picciola dificoltà che, da un sottile e grande ingegno nè mi fù fata non palese, mà ad Aures nell' Academia passata: che potendo nascere la medesima dificoltà in altri soggetti, per leuarsi ogni dubbio ho risoluto palesarla al pubblico con la risposta insieme. Dico dunque per cominciare dal primo capo che la musica riceue la sua forma dal numero sonoro, e che ciò sia uero ogni interuallo musico riceue il suo essere da una proportione ineguale. che però uà sgridando Gaffurio nel secondo libro della sua Theorica di musica: Hanc enim solam inequalitatis proportionem musica Disciplina considerat non Consonantie ex inequalibus terminis ex proportionibus procreari necessum est: ma perche [-f.1v-] [[l' esperienza [in questo caso add. supra lin.] ne hà rendere più certi delle Autorita e raggioni, ueniamo all' esperienza come ogni interuallo musica riceua la sua forma da una proportione ineguale.]] hoggi intendo di Venire al fatto lasciando indietro ogni sorte di Autorita, e dottrina, uengo hor hora all' esperienza, che ne renderà bureuemente ogni certezza. Già sò che ben sapete che la proportione ineguale è la comparatione che si fà di dui numeri uno maggiore e l' altro minore come dui et uno [e simili add. supra lin.]. proportio inequalium quantitatum inuicem habitudo. ut duorom ad unum, et unius ad Duo dice franchino nel quarto libro della sua pratica di musica, capitolo primo De diffinitione, et Dinsinctione proportionis. si prendino dunque dui numeri Ineguali verbi gratia Uno, e Dui, che sono i primi numeri comparati insieme formano la proportion Dupla prima spetie di proportione del Genere moltiplice, come nell' ultima Academia sentiste; per che allora si forma la proportion Dupla nella quale il numero maggiore comparato al minore il maggiore [-f.2r-] in se dui Volte egualmente il minore. si [[bis]] maior [bis add. supra lin.] continet minorem dicitur proportio Dupla n' insegna Gaffurio nel quarto libro della sua pratica di musica. ut Duorum ad [[Duo]] Unum et Unus ad Duo hora uedràmo che gran tesoro stà rinchiuso dentro questa Dupla dentro à questo scatolini di numeri Dui et uno. Apritelo; non è possibile. [[lasciate dunque fare à me]] ingegnateui non lo potete aprire. facciamo cosi. prendiamo dui pesi che sono pesi dui libre (attento signori) l' altro una libbra sola : che formeranno appunto il Dui e l' Uno, e conseguentemente la Dupla; attacchiamo questi Dui presi à Dui Corde di Budello della stessa Grossezza. eccoli attaccati. hora sospendiamo le corde con i pesi attaccati. Eccole sospese. percotete le corde una Dopo l' altra. ò che bel suono. Non sentite che formano la Consonanza ottaua. ò merauiglia del mondo. Dunque dentro lo scatolino fatto di numeri Dui et Uni ui stà [[na]] nascosa la Consonanza Ottaua. Oh che cosa prodigiosa. presto non si perda tempo. [[si lascino i pesi di Dui libbre e di una libbra]] Si leui il peso di una libbra et in sua Vece [-f.2v-] attaccateui un [Altro add. supra lin.] peso che sia di Trè libbre lasciando stare il peso di Dui libbre pare [che staranno i pesi tre e Dui add. supra lin.] attaccati già stanno in ordine. hor sospendete le Corde; eccole sospese. presso percuotete le Corde una dopo l' altra: ò che dolce suono. non sentite che frà di loro formano la Consonanza Quinta: dunque nello scatolino de numeri tre, e dui stà nascosta a Consonanza Quinta? non u' è dubbio alcuno. Auuanti auuanti à ueder maggiori prodigj. Leuate il peso di Dui libbre, e ponerui un' altro peso di quattro libbre lasciando stare quello di trè libbre. Che saranno i pesi [uno di add. supra lin.] quattro libbre l' altro di tre. l' hauete posto? sì. Sospendete le Corde. Eccole sospese. Percotete le corde. ò che uago suono, ò che uaga Armonia. Sentite sentite! formano la Consonanaa quarta. O [[che]] mirabil segreto. dunque nello scatolino de numeri quattro e trè sta nascosta e ben serrata la Consonanza Quarta. Non più indugij. leuate il peso di trè libbre e poneteuene un' altro di cinque libbre lasciando star il peso di quattro già prima attaccato, che saranno i pesi [uno add. supra lin.] di cinque libbre, e l' altro di quattro. sospendete [-4r-] le corde. percotete le corde, ò che sonorità! questa è la Consonanza terza maggiore! Dunque dentro lo scatolino de numeri cinque, e quattro ui stà nascosa la Consonanza terza maggiore. et chi mai lo crederia? non più parole. Lasciate il peso di quattro libbre, e poneteui in suo luogo un' altro peso di sei libbre, lasciando stare attaccato quello di cinque. che saranno i pesi uno di sei libbre e l' altro di cinque. sospendete le corde percuotetele! ò che dolcezza. questa è la Consonanza terza minore! ò miracolo della Natura. dunque dentro lo scatolino de numeri sei, e cinque ui stà nascosta la [[.]] Consonanza terza minore. [[presso]] si terminino queste belle esperienze con quest' ultima. prendete il peso di cinque libbre, e quello di tre libbre. attaccateli à le corde. l' hauete fatto? Percuotete le Corde. Che sento questa è la Consonanza sesta. Resto fuori di me per lo stupore. dunque nello scatolino de numeri Cinque, e Tre ui sta rinchiusa la Consonanza sesta? Ecco terminate le proue. non ui stupite. Eccoui Dimostrate tutte le Consonanze perfette et imperfette in quali scatolini di numeri stanno [-f.4v-] nascoste: Dunque si concluda che dà la proportion Dupla Dui et uno riceue la sua forma l' Ottaua. Da il Dui et il Tre che si chiama sesquialtera la Quinta. Dal Tre et il quattro che si chiama proportion sesquiterza la Consonanza quarta, dal quatro et [[il]] cinque che si chiama proportion sesquiquarta riceue la sua forma la terza maggiore, Dal cinque et il sei che si chiama proportion sesquiquinta [la terza minore add. supra lin.] e da; sei et il tre che formano la proportione soprabipartiente terza riceue la sua forma di Consonanza la sesta. e quello che è di gran stupore che tutte le Consonanze si ritrouano [[dentro]] Contenute e ristrette dentro il numero senario senza trouarui [[si]] alcuna proportione, che amareggi tanta dolcezza, che dia la forma ad alcuno interuallo Dissonante che tanti ue ne sono ne la nosta musica. merce là perfettione di questo numero. che perciò dal musico è tenuto il più perfetto numero d' ogni altro, non solo per le raggioni che ne rende l' Arithmetica come hor hora sarò per dimostrarui, ma per le raggioni che ui hò detto Contenendo in se ristrette non solo tutte le Consonanze che semplici si ritrouano in tutta l' ampia scienza de la musica [ma add. supra lin.] che facendosi qual si uoglia [-f.5r-] Combinationi delle proportioni che si ritrouano contenute dentro il numero [senario add. supra lin.] tutte danno la forma ad una Consonanza, nè mai à dissonanza alcuna che perciò per la sua gran perfettione, è tenuto [come sia add. supra lin.] da l' Aritmetico il più perfetto d' ogni altro numero. di già mi trouo dentro al secondo punto che è la risposta del dubbio. Però l' accademici [[non]] fauorite con l' attentione. Gioseffo Zerlino nella prima parte de le istitutioni harmoniche nel capitolo 13 [[dicha]] dice che il numero senario è numero più perfetto d' ogn' altro numero; perche tolte le sue parti et insieme aggiunte rendono perfettamente il sei, che sono l' uno, il Dui, et il Tre; le quali intieramente lo diuidono l' Unità in sei parti, il Binario in Trè et il ternario in Due parti. Le quali parti sommate insieme rendono interamente esso senario. Però uà dicendo Boetio nella sua Arithmetica le seguenti parole che sono l' istesse delle sopra accennate del Zerlino perfectus enim Numerus is est. qui nec superuacua progressione porrigitur nec Diminutione rimittitur secundum medietatis superflui ac Diminuti obtinens terminum suis equalibus partibus nec crassatur [[Armonia]] abbundantia nec eget inopia ut senarius. Huius partes totam precise reddunt summam. sunt enim [-f.5v-] ternarius qui est eius Dimidium; Binarius pars tertia et Unitas, que est sexta. Unum autem, Duo, Tres sex integre reddunt. con quel che segue. [[Numero uero, tutto]] Non è merauiglia [come dice il Zerlino add. supra lin.] se in esso si comprendono molte cose della Natura, e dell' Arte. E cominciando dalle cose superiori, noi la sù nel Zodiaco di Dodici segni, sempre ne ueggiamo alzati sei, sopra il nostro Hemisphero. Rimanendo gli altri sei, nell' altro di sotto à noi ascosi sei circoli posti nel cielo come Artico, Antartico, Due Tropici, cioè quello del Cancro, e quello del Capricorno, l' equinottiale e l' Eclittica sei i Pianeti; Saturno, Gioue, Marte, Venere, mercurio, e la luna. È di qua giù sei le spetie de moti; Generatione, Corruttione, Accrescimento, Diminutione, Alteratione e mutatione di luogo. Sei le Differenze delli siti secondo Platone. sù, giù, Auuanti indietro, Destro e sinistro. sei i gradi dell' huomo, essenza, [[ui]] Vita, moto, senso, memoria et intelletto. sei le sue Età; Infantia, pueritia, Adolescenza, Giouinezza, Vecchiezza e Decrepita. sei triangoli equilateri maggiori contiene la figura Circolare, Denotandoci la sua perfettione. E sei uolte la circonferentia [-f.6r-] di qualunque circolo e misurata per il dritto dà quella misura, che si misura dal Centro alla Circonferenza istessa. e dà qui nasce che si chiama anche sesto quello che noi chiamiamo compasso. Sei sono le spetie delle Voci musicali cio è, Unisone, Equisone, Consone, Emmele, Dissone et Ecmele. sei sono le Consonanze; Unisono come Origine di esse, Terza, quarta Quinta sesta et Ottaua. Si ritrouano appresso gli Antichi musici sei spetie di Harmonia la Doria, la frigia, la Lidia, la Missolidia, l' Eolia, e la Iastia. sei sono i modi che uolgarmente si chiamano Tuoni. sei le Note trouate da Guidone, ut re mi fa sol la. mà troppo mi sono diffuso in narrare le [[preg]] prerogatiue del numero senario, che ne dimostrano la sua perfettione. Hora signori Academici siatemi à suo [tempo add. supra lin.] testimonij che hò prouato che il numero senario è più perfetto d' ogni altro Numero. Che il Numero Quadernario sia anch' esso perfettissimo, solo [[adue]] apporterò per non piu innoltrarmi quello che dice Guglielmo nel terzo libro capitolo 24 De Quaternario Numero et eius dignitate. Quaternarium Numerum omnium perfectissimum atque [-f.5v-] Diuinum Pitagora in Carminibus Aureis appellauit. Quemadmodum ille Decadem implet, quae omnium amplectitur Numerum, ita pari forma omnem Consonantiam atque inde omnem musicam in se continet. Questo numero Diuino è composto de l' uno, del Dui, del trè, e del Quattro; che sommati insieme rendono il Numero diece meta e perfettione di tutti i numeri: perche uno e Dui fà Tre, e trè fà sei, e quattro fà dieci. [[Constat [[duo]] unum, Duo, Tria, Quatuor unita simul efficiunt Denarium omnium metam et terminum]] Multiplicate il quattro per Diece, ne darà quaranta cioè diece, uenti, 30, e quaranta che sommati insieme rendono il Cento. perche diece e venti fà trenta, e trenta fà sessanta, e quaranta fa Cento. Multiplicate parimente il Cento per quattro ne dà quattrocento, cioè cento duicento, trecento, e quattrocento, sommati insieme rendono il mille perche Cento, e Duicento fà trecento, e trecento fà seicento, e quattrocento fa mille. Dunque il mille è un numero prodotto dal Numero Quadernario. Dunque il mille è un numero perfettissimo come è il numero quadernario. Notate signori Academici. il seicento et il sesanta [[chi non]] [-f.7r-] chi non uede, che sono numeri prodotti dal Numero senario et in Consequenza perfettissimi? Perche multiplicando il sei per Diece ne dà sessanta, e lo stesso sessanta, multiplicato parimente per Diece ne dà il seicento. L' ottauo poi [ben add. supra lin.] sapete che è [[il]] la più perfetta Consonanza di qualsiuoglia altra come si dimostrò nell' Ultima Academia. Basti solo il ricordarui, che Andrea matteo duca d' Andria ne Comento che fà di Plutarcho al capitolo 22. De Dapason, che comincia con le seguenti parole. Escussit item Pithagoras ex duplicato pondere Consonantiarum omnium suauissimam Diapason, prestantissimam, pulcherrimamque ut ait [[Aristotel..]] Aristoteles. Penso di hauere demostratissimamente sciolta la dificolta. Perche ponendo insieme il mille, il seicento, il sessanta, e l' otto, haueremo il i668 che per esser tutti detti numeri più perfetti di tutti gl' altri Numeri ne segue che il 1668 è il più perfetto Numero di qual si [[uog]] uoglia altro Numero. Et in Consequenza l' hanno primo e secondo Dui è uno [[hà prodotto]] questa bella Dupla hà prodotto questa Armoniosa ottaua cioè 1668 à differenza di tutti gli altri Anzi primi, e secondi passati, [[e che oltra passino]] [et a add. supra lin.] venire. Et in Consequenza la lode che diedi all' Anno primo e seocondo alla Academia per le prerogatiue già dette ad altri non compete; se dunque il Numero senario è (ecco sciolta la dificoltà) [-f.7v-] prodigioso come hauete sentito, come potrà mai la Candia cadere per essere il suo nome formato di sei lettere ristringendo [[in tutte se l]] nelle sei lettere l' Ampiezza tutta di tutta l' Armonia [[perche l' andato l]] [[come]] [conforme add. supra lin.] s' è detto del numero senario. e tanto meno si deue temere [in questo add. supra lin.]] [[nell']] Anno i668 essendo tutto Armonia, e tutto perfettione [[Allegramente dunque]] come hauete in questo rozzo discorso sentito, [[dunque per l' allegrezza si consienti tacerne ho detto]] dunque per l' Allegrezza si dia principio al suon fine al mio dire.
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