Author: Doni, Giouanni Battista
Title: Discorso all’ Eminentissimo Signore Cardinale Barberino del conseruare la Salmodia de Greci recandola nella nostra Intauolatura
Editor: Massimo Redaelli
Source: Firenze, Biblioteca Marucelliana, MS A.294.3., f.-<2v>

[--] Discorso all’ Eminentissimo Signore Cardinale Barberino del conseruare la Salmodia de Greci recandola nella nostra Intauolatura Eminentissimo e Reuerendissimo Signore È cosa hoggimai notissima quanto Vostra Eminenza si compiaccia di conseruare con generosità degna ueramente di Principe Ecclesiastico le antiche memorie sacre perche oltre il non uedersi maggior' dilettatione in lei che di quelli studij che a materie Ecclesiastiche et antiche spettano; che è quel che non sappia quante memorie singolari; et per l'antichità uenerande habbia fatto restaurare; [[si]] et quanto humanamente si può assicurare dall'ingiuria de' tempi; et altre calamità che occorrono nel mondo? Ho preso perciò ardire di suggerire a Vostra Eminenza la quale altrettanto per mio credere sarà utile al publico quanto a lei gloriosa et ad altri facile e spedita. Essendo dunque il canto Ecclesiastico Greco parte molto principale del loro rito; ch'ella desidera [[che si conserui et illustri ardentemente]] [sommamente corr. supra lin.] che si conserui et illustri; come fede ne può fare quell'erudita adunanza di San Basilio [[che]] [la quale corr. supra lin.] per questo fine massimamente uiene da lei continuamente protetta et honorata della sua assistenza, credo che non [[giudicherà pena perduta]] gli sarà discaro ch'io li proponghi un modo facilissimo da conseruarlo [[p]] quanto durerà il Mondo [[iui]] doue per altro possiamo dubitare grandemente che tra poche decine d'anni resti il tutto [[estinto et]] annichilato [et estinto add. supra lin.]: poiche oltre il uedersi di continuo [[uariare]] [mancare corr. supra lin.] la natione Greca; già quasi siamo uenuti a segno che appena si troua [--] chi le loro Note o segni musicali intenda a posta sappia cantarli: onde non è da marauigliarsi se per l'ignoranza grandissima che regna hoggi in Leuant [[q]] appena si troui uno fra molti giouanetti che uengano à questo Collegio Greco di Roma che ne habbia qualche notitia: [[onde]] che però cantando essi solo per una certa pratica è forza che riesca [[(co]] quel loro canto piano (come in effetto si sente) poco grato e melodioso. E con tutto [cio add. supra lin.] hauendo io a gl'anni passati fatto sentire a un perito Musico di Roma uno di questi cantori Greci (ch'essi dicono [psaltas]) egli riconobbe in quel suo canto semplice et Ecclesiastico molti portamenti di uoce e grazie, a noi insolite con le quali le nostre melodie profane si potrebbono arricchire e perfettionare la qual sarebbe la seconda util che [[si potrebbe cauare da questa]] [ne recherebbe tale corr. supra lin.] impresa: benche indirizzata principalmente alla conseruatione di questa parte del Rito Greco. Ciò s'effettuerebbe dunque con esprimere con le nostre note musicali [[q]] le loro: cioè quelle istesse modulationi, prolationi o portamenti di uoce che da esse [(et non add. in marg.] [[so le quali sono]] [[che corr. supra lin.] sono molte) uengono significate. Alla quale interpretatione (che [[capirebbe]] [in corr. supra lin.] due fogli al più [[potrebbe rinchiudersi]] [s’ inchiuderebbe corr. supra lin.]) [[potrebbe aggiungersi]] [sarebbe espediente corr. supra lin.] [aggiungere corr. in marg.] [poi add. supra lin.] qualche saggio [di Modulatione sacra uerbi gratia add. supra lin.] d’ un Tropario (come essi dicono) o Responsorio modulato e contrasegnato doppiamente con le loro Note e con le nostre. Il quale [[di poi]] [doppo ciò corr. in marg.] di potrebbe stampare o almeno riporre per ornamento della sua nobilissima Libreria [signum]. [Et in [[questa]] [tal corr. supra lin.] guisa con questo poco di saggio s’ intenderebbono poi e si cantarebbono quando bisognasse tutti quei libri del Canto Ecclesiastico Greco [[i quali]] [che corr. supra lin.] in uarie librerie d’ Italia, Francia, Spagna et cetera si [[tr]] ritrouano: i quali altrimenti quando [[si perdesse]] mancasse la uiua uoce di questi Cantori Greci restarebbono del tutto inutili add. in marg.] L’ opportunità di ciò [- -] è grande per esserci Monsignor Arciuesco d’ Imbro il quale è molto perito della loro musica Ecclesiastica et delle note a ciò [[s]] concernenti. In tre, o quattro conferenze che facesse seco uno de nostri Musici più periti et intelligenti, e dotato massimamente non meno di buon giuditio che di buon’ orecchio, stimo che tutto quello che fa di bisogno si potrebbe raccogliere. [[Se c’ è qualche difficoltà]] Ma perche la loro maniera d’ intauolatura o [semaiographia] [[è molto diuersa dall]] et tutto il loro Metodo musicale è molto diuerso dal nostro qualche difficoltà recherebbe al nostro musico la comprensione del significato de' loro termini musicali e dell’ essenza e proprietà di quelle modulationi che sentirà proferire: perche non facilmente potrà distinguere la forma dalla materia, il particolare dal [[i]] generale, l’ adequato dall’ inadequato e simili cose che dipendono [[più dal]] [non meno corr. supra lin.] [dal add. in marg.] discorso dell’ intelletto che dalla percettione sensibile delle orecchie. Ma a ciò si rimedierebbe facilmente con ordinare a qualche persona intelligente et [[percio qualche po]] alquanto [perita add. supra lin.] cosi nella musica come nella [[loro]] lingua Grec che assistesse in detta conferenza aiutando l’ intrepretazione et espressione di quello che portasse seco [[qu]] qualche difficoltà come sopra. [--] Discorso all’ Eminentissimo Signor Cardinale Barberino

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