Author: Doni, Giovanni Battista
Title: Libri de Tuoni o Modi della Musica
Editor: Massimo Redaelli Source: Florence, Biblioteca Marucelliana, MS.A.287.II, f.<1r>-<113v>
[--] Libri de Tuoni o Modi della Musica Capitolo primo Quale sia lo scopo di quest’opera 2 Che l’illustratione de Modi antichi e non solo utilissima ma quasi necessaria 3 Se [[Tuono e]] Modo [e Tuono add. supra lin.] sia il medesimo et quanto significato habbia questa uoce 4 Che per intendere i Modi bisogna considerare le specie delle prime consonanze 5 Delle 3 specie di Diatessaron 6 Delle 4 specie di Diapente 7 Delle 7 specie della Diapason secondo gl’antichi 8 Dell’ordine tenuto da Boetio nelle specie suddette 9 Dell’origine e ordine de Tuoni del canto piano 10 Dell’Ottauo modo Ipermixolidio nominato da Tolomeo 11 Quello che sia seguito dall’aggiunta dell’ottauo modo 12 Dell’ordine de Moderni circa le specie delle prime consonanze 13 De 4 Modi aggiunti dal Glareano a gl’altri otto 14 De 13 Tuoni d’Aristosseno 15 Quanto infelicemente il Glareano habbia inteso la material de modi antichi 16 [12. ante corr.] De 12 Modi del Zarlino 17 Che [[siano]] cosa siano le cadenze e quali le corde cadentiali de Modi 18 Da che si deua pigliare la differenza de Modi 19 Della uana osseruatione de nostril Modi 20 In che differeisca il Tuono dal Modo 21 Come s’intenda il sopradetto luogo di Boetio doue si parla de 7 Tuoni 22 Del Sistema stabile e mobile e di uarie maniere di connettere i Modi 23 Come Tolomeo accomodi i Modi al Sistema stabile 24 Come Tolomeo si sforzi di prouare che non possono essere più di sette i tuoni 25 Perche Tolomeo habbia riprouato li 13 Tuoni e come si risponda alle sue instanze 26 Che nell’uso de Tuoni ueramente si faceua quella trasportatione accennata di sopra [--] <27> Della distanza fra un Tuono e l’altro [Stampati in marg.] <28> Se questa distanza et ordine de Tuoni sia inuariabile e ferma <29> In quante maniere si possino consistere i Modi <30> Delle note musicali antiche <3>1 Si conferma la nostra dispositione del Diagramma con un bel passo di Gaudentio 32 Alcune osseruationi importanti sopra questo Diagramma 33 Altre osservazioni sopra il medesimo Diagramma 34 Delle differenze generali de Modi 35 Come queste 3 Differenze s’accomodino al Modo Eolio et Iastio <36> Confermatione di quanto s’è detto <37> Delle specie d’ottaua conueneuoli al Tuono Iastio et Eolio <38> Della forma e specie de gl’altri Tuoni De 3 Tuoni antichissimi Dorio Frigio Lidio Dell’uso antico de 3 Modi o Tuoni De Tuoni mentouati da Aristide Quintiliano che li Tuoni antichi si chiamauano anco Armonie e perche Perche gl’antichi usassero poche uoci ne loro Sistemi Libro Terzo. Capitolo primo Del numero et ordine de Tuoni o Modi antichi capitolo 2. De Tuoni nominate da Aristosseno ne gl’Elementi armonici capitolo 3. De gl’otto Tuoni de Greci Moderni Dell’origine de Modi Dell’Inuentione et inuentori de Modi meno prjncipali Delle proprietà et attributi che si danno a Modi antichi D’altre proprietà et Epiteti attribuiti a Modi Che le proprietà de Modi si conoscano ancora hoggi nel canto di questa e quella natione Della conuenienza che hanno li 7. Tuoni con le età dell’huomo et li 7 pianeti et 4 complessioni Della circolatione affinità et contrarietà de Modi Quali modi habbino affinità o contrarietà tra loro Della Eccellenza de Modi comparati l’uno all’altro e qual sia più frequentato ho [--] Che cosa sia Tuono Corista et delle 4 parti de concenti che gl’antichi concenti passauano ordinariamente 15 uoci et che da ciò ne segue In qual modo in graue e l’acuto habbino diuerse proprietà ne Musica Delle 3 specie di Melopeia Diastaltica, Systaltica et sy Che la natura et efficacia de Modi nasce da la propria spe unita a quel Tuono che gli conujene Come ne Modi antichi ogni specie habbia il suo Tuono con Per qual ragione una natione habbia diuerso tuono di uoce da un’altra Che il tuono Corista di Roma a del clima molto basso Delle qualità proprie alle specie di Diatessaron et di Diapente Della diuersità delle quarte Chromatiche et Enarmoniche et dell specie di Sistemi consonanti e dissonanti Delle proprietà più evidenti di ciascun Modo che molte proprietà che s’attribuiscono a Modi sono fintio et imaginarie Della differenza de modi antichi e de nostril [--] [Signum] Secondo. De Tuoni o Modi della Musica Capitolo primo. Quale sia lo scopo di quest’opera Essendomi [[noi]] [io corr. supra lin.] proposto in questa seconda parte di mostrare con la maggior’ chiarezza e breuità che [[potremo]] [sarà possibile corr. supra lin.]: in che consistessero i Tuoni o Modi de gl’Antichi et in che consistino i nostri: et quanto fossero quelli diuersi tra loro et efficaci a produrre [[ra]] molto diuersi affetti ne gl’animi [[nostril]] [humani corr. supra lin.]: Et quanto poca [poco ante corr.] [[i nostri differischino]] differenza et efficacia habbino i nostri; et che non meritino il nome di Tuoni o Modi; ma solo di Sistemi, e [[che]] [come e perche corr. supra lin.] sino adesso non sia stata ben intesa la natura [forma add. supra lin.] e proprietà di quello e perciò non siano stati rimessi in uso come i più sensati Musici hanno [[p]] desiderato e proccurato; non sarà forse sconueneuole [[all’intento nostro (che è di facilitare]] mira che habbiamo di facilitare quanto si può questa materia alquanto per se stessa oscura e confusa di [[q]] dare un poco di lume uniuersalmente di quello che per entro l’opera si contiene, prima di uenire alle più particolari notitie: a guisa di quelli che [in add. supra lin.] una picciola carta di Topografia propongono a chi gl’occhi [[di chi uolesse minutamente osser]] altrui [--] de curiosi uiandanti la forma e [[siasi]] [siti corr. supra lin.] d’alcuni p che coloro bramino oculatamente e di luogo in luo in ogni sua parte riconoscere. Non ha dubbio a che le medesime ragioni le quali fecero già smar e dimenticare li due generi Cromatico et Enarmo e del Diatonico appena [[s<.>a]] restarci quel poco che per uso Ecclesiastico era necessario, c’habbia priuato della notitia e pratica de Tuoni an ne quali consisteua in gran parte la uarietà maestria di quella Musica cioè le tioni de tempi, l’inondatione de barbari, l rouine delle corti e de regni, la mutatione d,i> lingue e costumi, gl’incendij delle librerie, i mancamento delle arti più nobili [[e]] [ma corr. supra lin.] meno necessar e la negligenza ed ignoranza de nostri maggiori c moltissimi secoli durò: delle quali cosi chi n qualche lume e certezza non potrà capire come sia seguito. Ma supponendo noi che [[ogn’huo]] ciò sia noto a qualunque [persona add. supra lin.] ancor’ che mediocremente [[ non staremo a ricercare]] senza ricercare le anti e successi di questa parte di musica se non quanto è cessario per intendere la materia stessa che ha per le mani, primieramente uogliamo accennare [[qua
le principali
differenze [[]] [tra corr. supra lin.]]] [quello corr. supra lin.] [in che principalmente
differiscono in marg.] i corr. supra lin.] nostri Modi et gl’an Dico dunque che
[ciascuno di add. supra lin.] quelli haueuano una particolarma che non si
comunicaua con quello di altro: onde un Instrumento [et accordartura add. supra
lin.] non poteua seruire a [[di]] molti Tuoni come ne nostri succede; se non
haue un grandissimo numero di uoci: il che si renderà p chiaro s’io dirò che il
Sistema dell’uno non s poteua continuare con quello d’un altro: la qual
nuatione s’intende farsi ogni uolta che uscen [--] de termini dell’uno et
entrando ne termini dell’altro non si discontinua l’ordine incominciato di quarte e di
quinte altrimente che sono come la misura e regola d’ogni sorte di musica e melodia. Di
più quelli haueuano una determinata tensione [di add. supra lin.] uoce essendo un’ più
acuto dell’altro non come [[un’]] in un’ Instrumento accordato la seconda [(cominciando
dal graue) in marg.] ottaua e più acuta della prima et la terza più della seconda ma come
sarebbono tanti flauti o, harpe o altri Instrumenti di 15 uoci [[l’un de quali fusse [[hauesse
il Sistema corr. supra lin.]] più acuto dell’altro]] ciascuno de quali hauesse [[tutto il]] [il
suo corr. supra lin.] sistema o [e ante corr.] [[copia delle uoci]] aggregato delle uoci
differente d’acutezza e grauità da gl’altri in modo tale che ciascuno de sette (che tanti
furono i modi principali) fusse accordato per una delle 7 specie d’ottaua: ma non che il
più graue procedesse da A ad a a et il seguente da B [[ad]] [al corr. supra lin.] [sqb] [sqb]
et cosi di mano in mano (che cosi corrisponderebbono a nostri) ma si bene che
procedendo il più graue nel suo accordo da A al a a, il seguente procedeua da G al g g. il
terzo da F [[al]] a f f e cosi gl’altri: di modo che haueuano tra di loro le medesime
distanze che i nostri (intendendo de sette che differiscono per diuersa specie d’ottaua) ma
con altro ordine: cioè non [con add. supra lin.] quello che si uede tra le corde d’un
Sistema o Instrumento accordato [o diciamo nella Gamma add. supra lin.]: ma al
contrario [e di modo]] [e tal corr. supra lin.] che i modi o Tuoni più acutj haueuano quelle
specie che nella gamma si uedono piu [--] più uerso il graue. Dal che ne seguiua
che le specie più uiue et allegre che nella gamma si trouano più uerso il graue et le meste
e molli e rimesse s’incontrano nell’acuto: ne Tuoni antichi tornauano benissimo perche le
specie uiue et allegre si cantauano in un tuono teso et acuto one [[riusciuano f]] ne
riusciua la melodia doppiamente uiua et allegra: et le specie molli, e malinconiche si
cantauano in un tuono graue e rimesso onde riusciuano più meste e languide. Ma qui è da
notare come quelli che dopo il rinascimento delle lettere hanno atteso alla musica
[[uolendo ridurre gl [[re add. in marg.] gl’otto tuoni Ecclesiastici a gl’antichi moder]]
che supponendo che gl’otto Tuoni de quali solamente si parlaua allora et non di dodeci)
moderni et Ecclesiastici fussero li medesimi che gl’antichi e uolendo [[cioè]] far’
corrsipondere ciascuno di questi con uno di quelli per conoscere meglio la natura e [loro e
le ante corr.] proprietà loro, che cosi diligentemente uedeuano osseruarsi da gl’antichi
come, [a add. supra lin.] un Tuono più graue corrispondesse la specie più acuta del
Sistema et per il contrario, et come un Tuono non comunicasse [[le sue]] con l’altro e
perciò hanno [[e che alcu]] [et anco per il diuerso ordine che tengono i Greci da Latini in
cominciare dal graue o dall’acuto, nel nomenare [[i Modi]] le Specie in marg.] hanno
creduto che gli scrittori antichi [[fussero]] [siano corr. supra lin.] contrari tra loro [ch’i
testi siano scorretti in marg.] ch’il Tuono Dorio sia il Frigio et per il contrario [et
[[simili]] altre si fatte cose lontanissime dalla uerità in marg.]: e uedendo che le qualità
[[non]] assegnare loro da buoni autori non corrispondono a questi nostri, o ne hanno perso
il concetto, o hanno creduto che i tuoni consistessero più tosto nella uarietà de Ritmi e de
Mouimenti che in altro o che sia impossibile hoggi [[di prati]] d’intender [--] quelli
e praticarli e però sia fatica persa il trattarne: nelle quali cose quanto costoro si siano
ingannati spero che chiaramente ad ognuno si farà palese per quello che siamo per dire e
prouare con le ragioni euidenti et con le auttorità irrefragabili. Et ciò quanto alli sette
modi principali che dicono di Tolomeo non perche siano sua inuentione (che molto prima
di lui furono in uso) ma perche questi soli ha uoluto riceuere per alcune sue ragioni che
esamineremo a suo luogo: ma molto più perche in quel tempo haueua declinato assai la
professione musicale [[, ne seruandosene bene ogni cosa]] nell’opere che quanto alle
notitie, si conteneuano in tanti libri che ogni cosa ui si sarebbe potuto trouare, per chi
auesse uoluto affaticaruisi. Basta che siano a qui s’è creduto che gl’altri modi siano a
tredici praticati da gl’antichi e nominati da molti scrittori et in particolare da Aristosseno
in quei libri che si sono persi (non che siano stati inuentati da lui come comunemente si
tiene) non differiscono se non [[in]] nell’acutezza e grauità e che perciò siano inutili
affatto. Et benche il Glareano persona per [[quel]] quel secolo molto dotta (che in questa
parte più d’ogni altro s’è affaticato[[)]] et è stato quello che ha introdotto li XII modi)
habbia proccurato quanto ha possuto restaurarli, tuttauia quanto male [--] gli sia
riuscita la cosa da quello che diremo apertamente si uedrà: e si farà palese che le sue
fatiche non hanno cagionato altro che confusione [et intrighi add. supra lin.] et accresciuta
la difficoltà e perdimento di tempo senza alcun’ utile in questa professione [[one mo]]
onde perciò molti musici hoggi di buon gusto tengono questa materia de modi per una
sofisticheria (come ell’è ueramente) e non uogliono perderci [[d]] tempo: anzi si
conoscerà che chi di 4 Tuoni Ecclesiastici (che tanti erano conosciuti solamente [molto
tempo add. supra lin.] prima e doppo Guidone) [[gli ridus]] ne formò 8, in uece di sette, et
in cambio di lasciare quelli come stauano, fù [[in gran luo]] p ssima cagione di quelle
confusioni e uiluppo. E come la mentione che fece Franchino (il quale s’è affaticato assai
tra i primi illustratori della musica) dell’ottaua diuisa Harmonicamente et
Aritmeticamente diede occasione al Glareano di moltiplicare questi modi senza necessità.
Si conoscerà parimente quello che habbia operato il Zarlino (al quale più che ad ogni altro
scrittore moderno deue la musica) col mutare l’ordine de 12 Modi Glareani: nel che è
stato seguitato da molti. Et finalmente resterà chiaro che niuno ha pienamente inteso
questa materia se non che il Gallilei [[(]] col suo bell’ingegno ha penetrato piu auanti de
gl’altri: [[et]] [ma che corr. supra lin.] il Mei in un’ suo trattato latino intitolato a Padre
Vittorio (il quale si troua Manoscritto nella Libreria Vaticana, alla [--] quale fu
donata da Francesco Guarengo di b. m.) ha inteso perfettamente come li Tuoni più acuti,
potessero hauere la specie della Diapason più graue: il che egli s’affatica dimostrare con
molta patienza et ingegno et come anco noi ci sforzeremo di fare più praticalmente acciò
con quel puro talento che Dio c’ha dato, possiamo contribuir’ qualche cosa a questa
nobilissima professione imitando i nostri paesani in uolerla illustrare e perfettionare
quanto [[si può]] [noi corr. supra lin.] si potrà e le occupationi della nostra carica [[si]] ci
permetteranno: et anco li più antichi Fiorentini che hanno si puo dire rauuiuato il disegno
et la Pittura sorella quasi della Musica come da molti termini ad amendue comuni che nel
primo libro si sono mentouati si può conoscere.
[--] come
comunemente si tiene: le quali fanno cosi bell’effetto, quando s’adoprano con giuditio. Or
che sarebbe quando si potesse continuare in quell’uscita per qualche spatio di tempo, e
numero di note facendo diuerse cadenze e terminationi [[sen]] secondo che richiedesse
questo o quel Modo? Non ha dubbio che sentirebbe un nuouo stile che renderebbe la
musica molto più diletteuole et efficace. Ne ciò si può praticare hoggi in modo alcuno
senza queste notitie imperoche si per non hauere noi i Modi concatenati insieme come
bisogna si per la difficoltà di segnarli con le [[cose]] [nostre corr. supra lin.] note la cosa
si rende impraticabile. Ma noi confidiamo che Dio c’habbia dato tanto di lume per sua
gratia, che non sola la cosa riuscirà chiara et euidente nella specolatione ma anco facile e
praticabile nella pratica: in ordine alla quale, e per giouare al publico, e principalmente
per gloria di quello ch’e donatore di tutte le gratie ci siamo messi a questa fatica forse
maggiore delle nostre forze e forse poco proportionata nostra et a nostri studij principali.
Ma sia come si uoglia uedendo noi che cosi importante materia si trouaua negletta et
abbandonata, habbiamo creduto di far cosa grata ad ogni uirtuoso: et gioueuole alla chiesa
Cattolica e conueneuole alla nostra patria di ridurre a perfettione questa sorte di cultura
incominciata da nostri compatriotti [[spe]] assicurandoci che quello che per inauuertenza
[--] nostra o altrimenti [[rimarrà imperfetto, non starà molto a conseguir’ l’ultima
perfettione da qualche ingegno più eleuato, piu dotto e più fortunato di noi: ma]]
ageuolmente sarà terminato e ricorretto da qualche pellegrino ingegno [[in cui]] con
l’aiuto di più profonda dottrina et esperienza delle cose musicali, et tempo et altre
commodita che a noi mancano. Tuttauia perche nell’ingresso istesso di questa opera
conoschino i uirtuosi quello che [[habbiamo operato, accennerò breuemente quello]] [ci
pare d’hauer messo in chiaro, accenneremo qui breue corr. supra lin.] che in
sostanza ci si contiene. [[oltre]] [fuori di corr. supra lin.] quello che s’è già [[detto]]
mentouato. Non solo crediamo d’hauer’ [[incontrateui le principali differenze]] [ritrouato
corr. supra lin.] l’essentiali e più notabili differenze de sette principali Modi: ma anco le
altre meno essentiali [[et per lo]] se bene anch’esse per la maggior’ parte inseparabili e
molto importanti: si che hormai si potrà comporre in tutti questi Modi e praticarli col
canto et con gl’Instromenti. De quali habbiamo discorso per quello che concerne l’uso
loro in questa parte dimostrando come in un Instrumento solo si possino unire due e più
modi differenti: accomodandoli non solo alla moderna participatamente ma etiandio con
le consonanze perfette all’uso antico: auuegna che in questo compendio [[di]] ci
contenteremo di descriuerne solo le [[principali, e]] spezie più principali medesimamente
l’organo e la uiola Et lasciando le altre con alcune nuoue foggie inuentate da noi per
l’opera intera latina. Ne ci siamo contentati de sette Modi detti di Tolomeo anzi habbiamo
uoluto inuestigare similemente tutti li 13 d’ Aristosseno per far conoscere che non
consisteuano nella sola differenza di graue e d’acuto, ma che ne [--] haueuano
dell’altre [ancora, massime add. supra lin.] massime quanto alla specie et come mediante
il diuino aiuto crediamo che ci sia riuscito, col seruirci di quel lume che ne Tuoni
principali n’ha dato un’ bel passo d’Aristide Quintiliano, scrittore utilissimo in questa
professione perche tratta benche succintamente di tutte le parti della musica con molta
chiarezza et [in add. supra lin.] Tauola o Diagramma delle note antiche musicali di tutti li
15 tuoni (perche due furono aggiunti da seguaci d’Aristosseno) secondo li 4 generi
concatenati insieme, in un ordine continuato di linee che contengono Diesi Enarmoniche:
ch’è la distanza dalla più bassa uoce e corda dell’Ipodorio alla più alta dell’Ipolidio: la
quale con non poca fatica habbiamo cauata [[da Alipio]] da Alipio che descriue queste
note, ma con infinite scorrettioni nel testo stampato e ne manoscritti e da altri auttori,
conferendole insieme, correggendole e disponendole in modo che hoggi si trouasse
qualche antica cantilena segnata co’ suoi caratteri non solo i mentouati [[(]] che sono
doppij (poiche un ordine seruiua alla uoce et l’altro al suono) nella parte Harmonica
solamente ma con gl’altri che [[ser]] dinotauano il Ritmo et le [[battute]] Misure, crederei
senza molta fatica poterla ridurre ne nostri segni. E perciò preghiamo quelli alle [mani de
add. supra lin.] quali peruerranno [perueneranno ante corr.] queste nostre fatiche che
hauendo notitia di qualche cosa simile, o d’altra antichità musicale etiamdio più fresca
(che quest’anco può seruire per altre opere disegnate da noi) che potendo si degnino
mandarcene qua una copia o saggio; o almeno significarci [[q]] doue [-<8v>-] ciò si
ritroui [troui ante corr.] come sarebbe qualche Tragedia di Seneca con le note sopra i uersi
ch’io intesi già in Francia essersi conseruata non so doue. et certe Ode di Horatio
modulate da una certa Gemina; delle quali fanno mentione questi compilatori di
Biblioteche: assicurando tutti che ne terrò grata memoria; e che procurerò con ogni mia
forza che la posterità glie ne sappia buon’ grado. Ma è tempo d’entrare hormai in campo
per combattere con le mani della ragione e delle auttorità la cieca et inuidiosa ignoranza
del tempo che c’ha priuati sin’hora di [[cose]] parte [si ante corr.] pregjata et utile nella
professione Musicale.
[--] Se [[Tuono e]] Modo [[sia il medesimo]] e Tuono sia il medesimo et quanti
significati habbia questa uoce capitolo 3.
È cosa certa che realmente il Modo e Tuono significano [significa ante corr.] l’istesso nel
soggetto nostro come [[da]] in progresso del Discorso di conoscerà: tuttauia formalmente
(per usare un termine Scolastico ma proprio) differiscono: atteso che Modo dinota
principalmente [[(]] et (in recto) [[un ordine propr]] [una maniera di corr. supra lin.]
cantare cioè un ordine proprio degl’interualli grandi e piccoli che diuersificano le quarte e
le quinte e distinguono la melodia: et meno principalmente o (in obliquo) una certa
tensione di uoce più o meno acuta nella quale quella tal melodia si canta: et Tuono per
contrario direttamente significa quella differenza d’acuto e graue, et obliquamente [[una]]
[quella corr. supra lin.] propria specie et ordine [[di]] d’interualli. Ma prima di dichiarar’
questo più sottilmente uediamo quanti significati si pigliaua questa uoce da Greci.
Cleonide dunque (e notisi ciò bene perche non pare che il Salinas l’habbia inteso [[bene)
in tutto]]) totalmente) dice Tuono prima significa uoce o suono come quando Terpandro
et altri poeti Greci [[chiamarono]] diedero [[d’]] l’Aggiunta d’Heptatona alla Lira [[di
sette co]] che in quei tempi haueua solo sette corde o uoci. Secondo dice egli si piglia per
un’interuallo proprio musicale ch’è l’eccesso della Diapente sopra la Diatessaron. [-
-] Terzo significa il luogo della uoce: perche quando uno canta più acuto diciamo
ch’egli canta [in tuono in marg.] più alto e per la parte superiore del Sistema et [cosi add.
supra lin.] per l’inferiore quando canta [piu add. supra lin.] basso [e graue add. supra lin.].
Questo si prende per la qualita d’una uoce rispetto l’altra [[qu]] circa il graue et acuto
come quando diciamo che [[uno]] [un Soprano corr. supra lin.] ha il Tuono acuto [[et è
so]] un Tenore [[rende]] [il tuono corr. supra lin.] mezzano et [[il]] [un corr. supra lin.]
Basso il [tuono add. supra lin.] graue. [[signum] add. supra lin.] [[Et]] Pos a
questi significati [[possiamo]] aggiugnere il quinto [[perche quando uno canta piano]] che
dinota il piano o forte come quando diciamo cantare un Tuono alto o basso, [[cioè senza]]
non intendendo più o meno acuto e graue ma con alzare la uoce [[più]] poco o assai: [[o
toccare una corda o più forte o più piano]] [[signum] in marg.] de quali significati il terzo
et quarto poco differiscono et amendue comunicano in quello del Soggetto nostro in
quanto però il Tuono [[con]] [differisce dal Modo corr. supra lin.] includendo [include
ante corr.] più una specie o forma di modulatione che un’altra. Stando dunque nel rigore
[[delle uo]] de uocaboli [[et non nell’uso de musici]] s’è ueduto cosi sufficientemente che
Tuono e Modo non sono l’istesso: ma rimirando all’uso de gl’autori antichi e moderni
l’uno e l’altro si prende per l’istesso: perche se bene più comunemente Tuoni si chiamino
quelli otto [[Ecclesiastici]] [del canto piano corr. supra lin.] et Modi li 12 [[del canto]] che
adoprano i contrapuntisti nel canto figurato (anzi i’ Magliard [Mgliard ante corr.] Maestro
di cappella di Tournaj con un giusto uolume in lingua Francese s’è sforzato di prouare
che altro sono i Tuoni altro i Modi) tuttauia ne questi ne quelli corrispondono [--]
a Tuoni antichi se non che meno ui s’accostano quelli che sono più numerosi. Per sfuggire
dunque gl’equiuoci c’ [[ign]] ingegneremo di parlare in [[p]] maniera che non ci sia
dubbio in qual senso noi prendiamo questi uocaboli. Conuien sapere anco che tanto uale
in Greco [tropos] quanto in Latino Modus onde questi due uocaboli non pure realmente
ma ne anco formalmente differiscono: come mostra Boethio doue dice [libro 4. Capitolo
14. in marg.] Ex Diapason igitur consonantiae specibus existunt qui appellantur Modi
quos eosdem Tropos uel Tonos nominant. E benche presso gl’autori Greci più frequente
sia il uocabolo di Tuono che di Tropo o Modo con tutto ciò il Glareano si lasciò uscir di
bocca
[--] Che per intendere i Modi bisogna considerare le specie delle prime
consonanze capitolo 4.
[[Delle specie della Diapente e della Diatessaron.]]
Contenendo dunque il Tuono o Modo due cose un particolar ordine d’interualli o maniera
diuersa di melodia et una propria Tensione di uoce circa il graue e l’acuto, richiede il
debito nostro che [[la prouiamo più chiaramente]] [ciò fondatamente si proui et corr.
supra lin.] richiedendo l’uno et l’altro un particolar trattato che cominciamo da quello che
può facilitare l’intelligenza del restante. È cosa nota tra musici che la Diapason o ottaua
tiene quest’istesso luogo nelli [nella ante corr.] [[suoi]] interualli Harmonici che il
[[Denaro]] denario fra i numerj nell’Aritmetica: percioche questa consonanza è quella che
regola, misura e dispone tutte le melodie et che giustamente si chiama la regina delle
consonanze: essendo come mezzana [[tra l’unisono]] e uincolo dell’[[Vnisono]] altre
consonanze et dell’unisono: onde tutte le uarieta [dello Numero add. supra lin.] e misura
de gl’interualli si prendono in ordine a lei. Et perche essa si risolue e diuide
immediatamente in [una add. supra lin.] Diapente et una Diatessaron, queste due
consonanze sono come le forme particolari o partiali del corpo Harmonico et la Diapason
e come la forma totale che gli da l’anima è come l’ultimo essere. E però possiamo dire
che si come le melodie anguste (cioè che hanno gl’estremi poco distanti) si regolino con
la misura delle quarte et delle quinte cosi le melodie larghe [[(cioè di molte]] [--] e
molto distanti e gl’estremi, si regolino e misurino con l’ottaua. Dalle uarie forme e
disposizioni de gl’interualli di queste tre consonanze o consonanti Sistemi nasce tutta la
uarietà delle melodie et de Modi. Ma perche le parti sono prima del tutto (benche
propriamente nel caso nostro ciò non succeda essendo anteriore l’ottaua all’altre due)
tuttauia è conueneuole dimostrare la diuersita delle specie nella quarta e nella quinta e poi
nell’ottaua: Componendosi dunque le Melodie Diatoniche ([[che di questo genere
conuiene fauellar’ prima]] [per dar’ l’esempio in questo genere corr. supra lin.]) di Tuoni
e Semituoni dalla mescolanza di questi nascono le specie o forme particolari. In quanti
modi [dunque add. supra lin.] si possono uariare gl’interualli d’una consonanza
(considerata come Sistema, con tutte le uoci che contiene) tante sono le sue specie. [[Et
perche trouandosi in un sistema un qualche interuallo]] Hor trouandosi qualche sorte
d’interuallo [[in un’ S]] alcun Sistema una sola uolta [in add. supra lin.] quantj [quante
ante corr.] [[uolte egli si ueniua]] [modi egli potrà mutar sito in corr. supra lin.] altretantj
[altretante ante corr.] si [[si]] diuersificherà tutto l’ordine e si uarierà ne le specie [che
saranno eguali di numero agli interualli in marg.] Et cosi [[contene]] potendosi il
Semituono della Diatessaron [[uariare 3 uolte]] uariare in tre modi occupando ciascuno
interuallo tre saranno le sue specie e forme: e parimente il Semituono della Diapente
potendosi uariare in tutti i [e ante corr.] quattro luoghi, quattro specie hauerà. È ben uero
che [Tolomeo et gl’altri Grecj in marg.] [[Tolomeo]] per e con una regola
uniuersale differentiare queste specie in tutti i 3 generi e che la prima nell’uno fussi la
prima nell’altro e cosi l’altre parimente corrispondessero e [[parimente]] [similmente
corr. supra lin.] perche la prima specie della diapason contenesse la prima della
Diatessaron e della Diapente et cosi le altre procedessero col medesimo ordine: [[et
perche in tutte tre queste consonanze la differenza si prendesse egualmente]] [--]
E per essere soliti di procedere dall’acuto uerso il graue (che in ciò non differisce
Cleonide o Euclide da Tolomeo come crede il Salinas) con sottile auuedimento hanno
mirato più tosto al primo interuallo uerso l’acuto (che nel Diatonico Sintono [[di]]
[secondo corr. supra lin.] Tolomeo e il Tuono minore e secondo Didimo il maggiore) cioè
a quello ch’è più remoto dal Semituono) che all’ordine de Semituoni. et cosi appresso
loro la prima specie ha il [[p]] Semituono nel primo luogo da basso: ma la seconda non
l’ha nel secondo ma nel terzo di sopra: perche nel secondo ui si troua quel Tuono che
corrisponde all’interuallo grande del Cromatico et dell’Enarmonico: et la terza specie è
quella che ha il Semituono nel luogo di mezzo. L’esempio della prima è fra B mi et E la
mi. della seconda tra C fa ut et F fa ut: [e add. supra lin.] della terza fra D sol re et G sol
re ut: il quale ordine benche non paia cosi facile per le quarte [diatoniche add. supra lin.]
tuttauia per esser’ più conforme all’ordine delle quinte et delle ottaue e tornar l’istesso in
tutti i generi, ancor noi seguiteremo: Ma notisi che se bene il testo [[stampato]] di
Cleonide in quel luogo è scorretto [[tuttauia si conosce quello che uuol dire. E Giorgio]]
Valla l’ha tradotto giusto. [e però è stato tradotto dal Penna il che ha reso anco uitiosa la
traduttione francese del Padre Mersenne, tuttauia nella uersione più antica del Valla [[da
doue si legge altrimenti et parimente in marg.] Et l’istesso apparisce [[anco]] nel testo di
Bacchio cosi [[nel]] [al corr. supra lin.] Greco come [[nel]] [al corr. supra lin.] tradotto
dal Morellio [[marauigliandomi come siano stati [tradotti et add. supra lin.] intesi [[questi
autori]] altrimenti [questi autori corr. supra lin.] da qualch’un altro, per non hauer capito
la cagione perche i Greci non seguissero l’ordine de Semituoni]] se bene nella uersione
francese non sta così. [--] Et qui si deue auuertire che il considerare le specie dell’
[de gl’ ante corr.] altre consonanze cioè terze e seste è superfluo: perche non seruono a
cosa alcuna nella musica; se bene i moderni le hanno dimostrate. [Zarlino Salinas in
merg.] Notisi anco che le seste non hanno ciascuna se non 3 specie come che habbino
cinque interualli: perche in tanti modi possono solamente uariar forma harmonicamente
cioè senza continuare più di due tuoni da una banda et [tre add. supra lin.] dall’altra con
questa bellissima corrispondenza che si come le quinte [[hanno 4 specie]] alle quali sono
correlatiue le quarte hanno 4. specie cosi le seste alle quali sono correlatiue le terze hanno
tre specie [[ne secondo luogo come del 7 la più]] Quali siano le corde Baripycne
Mesopycne Oxypycne [et add. supra lin.] Apycne Capitolo [[3.]] 5.
Ma per potere ad un [tratto add. supra lin.] determinare tutte le specie ne 3 generi [[e]] e
non diuidere questa materia senza bisogno, e necessario dichiarare quali siano le corde
Barypycne le Mesopycnele Oxypycne et le Apycne le quali si considerano nelle specie
Cromatiche et Enarmoniche. È da sapere dunque che le prime [[cioè]] [o corr. supra lin.]
più graui corde d’ogni Tetracordo si chiamano Barypycne che suona grauidenso o
grauispesso dalla uoce [barys] graue et [pyknos] Denso perche terminano il Denso uerso
il graue. nel qual luogo sempre si pone. Dimodo che le 2 Hypate saranno barypycne e
parimente la Paramese et la Nete Diezeugmenon: poiche ciascuna [--] è la prima
corda da basso di quattro Tetracordi del Sistema Disgiunto cioè per [sqb] quadro Ma
Mesopycne sono le seconde corde ciascun’ tetracordo perche [mesos] suona mezzano:
cosi dette perche tramezzano il Denso e separano il primo e più graue interuallo dal
secondo più acuto: et tali sono le due Parhypate delli 2 Tetracordi graui et le due Trite de
due Tetracordi acuti che corrispondono a quelle. Le oxypycne dette dalla uoce [[<..>]]
[oxys] acuto sono quelle che terminano il Denso diuerso l’acuto et lo separano dal terzo
interuallo non compreso nel Denso: et queste sono le due Lichani de Tetracordi da basso
et [le add. supra lin.] Paranete de Tetracordi di sopra a quelle corrispondenti. Et perche le
Barypycne sono le estreme de Tetracordi tutte sono stabili et le Mesopycne et oxypycne
tutte mobili: perche si uariano secondo i generi come si disse di sopra. Ci sono di più le
Apycne quasi non dense o lontane dal Denso perche a e particella priuatiua e cosi [si add.
supra lin.] dicono quelle che terminano nel graue i due Tuoni separati da i Tetracordi cioè
la Proslambanomenos et la Mese et anco l’ultima di tutte cioè la Nete Hyperboleon. È ben
uero che la Mese non è Apycnon sempre perche quando s’adopra il Tetracordo delle
congiunte (o che si [[canta]] per b molle) non è più Apycna [--] ma diuenta
Barypycne, e la prima e la più graue di detto Tetracordo congiunto la seconda del quale
cioè la Trite è Mesopycnon come le altre Trite et la paranete parimente oxypycnon come
le Paranete de gl’altri Tetracordi Ma la Nete di questo Tetracordo è Apycna per causa che
sopra essa ui torna quel tuono separato da Tetracordi che prima era sopra la Mese.
[signum] [[signum] Nel Sistema dunque di 18 corde che contiene la Disgiuntione e la
congiuntione in marg.] Le Apycne sono [[dunque]] 3. Le Barupycne 4. le Mesopycne 5.
et le Oxypycne similmente 5. et finalmente una che uaria essendo hora Apycna et [[f]]
hora Barypycna.
[--] Delle 3 Specie di Diatessaron ne 3 Generi capitolo 6.
La prima specie dunque della Diatessaron o quarta [nel Diatonico in marg.] [[sar]] è
quella che nel primo luogo [[uerso l’acuto ha il tuono minore (o nel primo [luogo add.
supra lin.])]] da basso [ha add. supra lin.] il Semituono come da [sqb] ad E et da E ad a.
La seconda ha il [[detto]] semituono [[Tuono]] nel secondo luogo [[come (et il semituono
nel primo di sopra)]] come da D [c ante corr.] a G [f ante corr.] e da [[e]] a [al d add.
supra lin.] [[a]]. La terza ha [[detto Tuono]] il Sem nel terzo luogo [[da basso]]
[di sopra corr. supra lin.] [[(et il Semituono nel mezzo)]] come da [[D a G. et da a al d]]
[C ad F et da G a C corr. supra lin.] [[Et]] [Ma corr. in marg.] cosi nel Cromatico e
Diatonico la prima specie ha l’interuallo grande (Semiditono o ditono) nel primo luogo di
sopra e consiste fra le corde Barypycne come da [sqb] ad E et da E ad a. La seconda ha
l’interuallo grande nel secondo luogo e consiste fra le corde Mesopycne. come da C [[#
add. supra lin.]] [[al [sqb.]] [a F corr. supra lin.] et da F [[# add. supra lin.]] al b [[sqb]
ante corr.] [per b molle nel add. supra lin. et in marg.] nel Cromatico et da [sqb]
[[signum] add. supra lin.] al a E [[signum] add. supra lin.] et da E [[signum] add. supra
lin.] ad a [[signum] add. supra lin.] nell’Enarmonico. La terza specie ha l’interuallo
grande nel terzo luogo da basso e consiste fra le corde oxypycne come da C# ad F# [[al
b]] et da F# al [sqb] nel Cromatico: et nell’Enarmonico da C ad F et per b molle da F a b
[[Doue]] Et qui [qua ante corr.] notisi che per mostrar’ gl’esempij in due tetracrodi cosi
nel Cromatico et Enarmonico come nel Diatonico [[habb]] ci siamo seruiti del Tetracordo
congiunto: perche dal G al C è ueramente la medesima specie che da e da c all’F ma non
c’ha luogo [[per]] nell’Enarmonico perche G non è corda Enarmonica. La prima specie
sola dunque si troua tra le corde stabili [[et le altre]] onde meritamente tenne il primo
luogo [--] appresso i Greci: et le altre due fra le mobili. Et il tutto si conoscerà più
chiaro da gl’esempij e figure sottoposto
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 14r; text: Prima specie della Diatessaron,
Diatonica, Cromatica. Enarmonica. Barypycna, S, T, #, [signum], [sqb], A, B, C, D, E, F,
G, d, a, Hypate Hypaton. et Meson diatonica, Parhypate, Lichanos, Meson. Mese,
Chromatica, Trite Synemmenon, Seconda, Terza, oxypycna]
Ma [[in questi esempij]] [prima di passare auanti corr. supra lin.] si deuono notare alcune
cose [[che]] prima che nella seconda [et terza add. supra lin.] specie [[non]] s’è posto un’
esempio solo [di quarta add. supra lin.] nel Cromatico et Enarmonico [[per rispetto del
Tritono che si troua sopra l’F fa ut]] per non hauere l’F fa ut la quarta uera sopra di se se
non per b molle: del quale non si danno gl’esempij perche chi intende il procedere delle
quarte e quinte per la Disgiuntione [Disiuntione ante corr.]], intende anco quella della
congiuntione. [[secondo che per trouarsi la seconda et la terza specie fra corde che [[dal
uariare che fanno la quarta]] [dal uariare che fanno la quarta cor. supra lin.] seconda et
terza specie di quarta Diatonica dalla Cromatica et [specie et quarta specie di quarta
Diatonica dalla Cromatica corr. supra lin.] et Enarmonica ne segue che doue [nel
Cromatico et Enarmonico add. supra lin.] in una specie nel il Tetraco [Diatonico corr.
supra lin.] si comincia dalla Parhypate nelle altri due generi si comincia dal Lichano et
per il contrario et]] [che corr. supra lin.] [dal rinchiudere queste 2 specie fra corde mobili
uedia add. supra lin.] che nella terza specie la prima e quarta corde del Diatonico et
Enarmonico sono unisone: ma le due Cromatiche sono più acute: et nella seconda specie
[--] tutte differiscono perche il Tetracordo Cromatico e più acuto
dell’Enarmonico; et più d’amendue il Diatonico. Ne perciò dobbiamo dubitare che la
distributione non sia giusta: [[poiche]] anzi da quello che più a basso si dirà si conoscerà
che altrimenti non può stare [bene add. supra lin.]. [signum] [[signum] E perche nella
Diuisione del Monocordo Enarmonico di Boetio alla Licanos Hypaton s’assegna
[assegnano ante corr.] questo numero 7776 et alla Mese 4608 tra quali u’è più d’una
sesquiatera come ben notò il Mei [libro primo in marg.] credo che l’errore sia nato:
perche Boetio o il copista non si ricordasse che il Lichanos Hypaton Enarmonico non è
unisona col Diatonico. add. infra lineas] ma se alcuno dimandasse per qual cagione
ordinarono gl’antichi in questa forma cioè col Semituono, e col Denso da basso e non
altrimenti a questo facilmente si risponde perche con quest’ordine d’interualli procedeua
il Modo Dorio (come appresso si uedrà.) il quale era proprio de Greci: i quali per
conseguenza doueuano disporre il loro Sistema secondo che naturalmente si cantaua e
sonaua: oltre di che detta [[<..>]] specie è la più bella di tutte come anco il osseruò: e
procede molto naturalmente cominciando da un’interuallo piccolo e poi crescendo; che al
rouescio come appresso uedremo [uedreme ante corr.]
[--] Delle 4 Specie di Diapente capitolo 7
[[Perche in ogni quinta u’entra una uolta il Semituono et una uolta quel Tuono che
chiamano]] Sogliono i Greci pigliare le 4 specie di quinta da Hypate Meson o E la mi in
sù: [[perche se inco]] non potendo incominciare da [sqb] [sqb] mi [[perche]] come le
quarte perche non ha uera Diapente ma una pseudodiapente di due Tuoni et alterati
semituoni di modo che la prima specie è da E a [sqb] la seconda da F a C. la terza da G a
d et la quarta da d ad e. Hor perche in ciascuna di queste quinte si troua una uolta il
semituono et [[una]] anco quel Tuono disgiuntiuo a [sqb] tanto haurebbono potuto
differentiarle dal Semituono come da quel Tuono: Hanno però eletto più tosto questo si
perche la seconda specie F C non ha il semituono nel secondo luogo da basso come la
prime E [sqb] l’ha nel primo si anco perche il medesimo ordine corrispondesse in tutti 3 i
generi: e perche anco le 7 Specie della Diapason le sogliono diuersificare con questo
medesimo Tuono come si uederà La prima specie dunque ha il Tuono della diuisione nel
primo luogo di sopra la seconda nel secondo la terza nel terzo la quarta nel quarto. [[Ma]]
[[et l’istesso s’intende non cosi]] in tutti i generi. La prima è tra le corde [--]
Barypycne, la seconda tra le Mesopycne et la terza tra le oxypycne (come le tre specie di
quarta<)> et la quarta specie parimente tra le Barypycne come qui si uede senza i nomi
delle corde che hoggi supponghiamo che sono noti.
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 16r; text: prima specie di Diapente,
Diatonica, Cromatica, Enarmonica, T, S, #, [signum], seconda, terza, quarta]
[--] Che non possono essere più di tre le specie di Diatessaron ne più di 4 di
Diapente. Capitolo 8.
Se bene e facile a comprendere che le specie d’un Sistema non possono essere più che il
numero de gl’interualli o siti di essi; mentre si considerano tutte le uariationi che puo fare
uno di essi interualli, come il Semituono o il Tuono della Diuisione nel modo detto;
tuttauia se uolessimo considerare di poi la differenza del Tuono maggiore e minore che
entrano nella quarta in questo genere o altra simile, maggior numero di specie si
trouerebbe cosi nella quinta come nella quarta perche in sei modi per esempio si
uariarebbe la quarta come si può uedere nel Salina: ma perche questa piccola differenza
non fa alcuna diuersità di melodia ne si può uariare l’ordine preso da principio [[di]] [o
add. in marg.] quanto al porre il Tuono maggiore o il minore doppo il Semituono; per
conseguenza sarà inutile ogn’altra differenza di specie fuor’ che le sopradette: oltre che
douendo seruire le medesime trè a tutti generi, molto più anco sarà conueneuole che
seruino [[a tutte q]] alle forme particolari o specie Diatoniche quando si praticassero. Et
l’istesso s’intende nel Cromatico circa l’ordine del Semituono maggiore e minore: perche
se ben non c’è cosa che uieti di porre prima l’uno che l’altro come accennai di sopra:
tuttauia l’ordine che s’è osseruato in un Tetracordo conuien’ seguitare per tutto il [-
-] Sistema se non si uolesse [[pur]] mescolare [[pur]] in un’ottaua due sorti di
Diatonico o Cromatico nel qual caso tal differenza non uariarebbe anco la specie di quarta
et molto più ciò milita nel [[diatonico]] Enarmonico che ha i due suoi piccoli interualli
più simili [[E ciò dichi]] Nedue generi spessi dunque si considera solo il sito di tutto il
Denso e non [[delle sue]] la differenza differenze ante corr.] delle sue parti Et si come nel
diatonico tre e due tuoni sono separati scambieuolmente dal primo et secondo Semituono
che entrano nell’ottau cosi [[ne gene]] ne gl’altri due generi [[de]] li due densi separano
alternatiuamente l’interuallo grande (ditono o semiditono che sia) che corrisponde a due
Tuoni et dall’ [[ist]] altra il medesimo interuallo continuato col Tuono Disgiuntiore: al
che corrispondono i tre Tuoni [del add. supra lin.] Diatonico. E per dichiarar’ meglio col
metodo istesso d’Aristosseno la proposta massima, considerando il diuerso sito del Denso
troueremo che nella Diatessaron non può fare più di tre uariationi: poiche tutto intero si
troua uerso il graue come ne Barypycna, ouero uerso l’acuto come ne oxypycna. o mezzo
uerso il graue et mezzo uerso l’acuto come ne Mesopycna: Ma il denso non può già essere
nel mezzo de Tetracordi, se non diuidessimo l’interuallo grande et incomposto facendolo
composto con aggiunta d’una uoce di più: ma allora il Tetracordo diuenterebbe
Pentecordo et il genere non sarebbe semplice e puro. Hor si come in qualunque specie di
quarta sopra il denso si troua sempre l’interuallo grande: per conseguenza il Tuono della
Diuisione che aggiunto alla quarta compone la quinta si trouerà sempre [--] sopra
l’interuallo grande e sotto il Denso. come si uede ne gl’esempij posti. che se bene nella
quarta specie doue il tuono è nel primo luogo da basso; non ha sotto di se attualmente
l’interuallo grande nel Pentecordo o Sistema di quinta u’e l’ha almeno uirtualmente
perche continuandosi il sistema all’ingiù, [[ui s’ha]] u’ha da seguitare detto interuallo
grande . Resta dunque euidente che le specie della quinta si uariano dal uario sito di
questo Tuono
[--] Delle 7 Specie della Diapason secondo gl’antichi capitolo 9
Essendosi uiste quali siano le specie della Diatessaron et della Diapente in ciascuno de 3
generi con poca fatica si potranno conoscere le specie della Diapason che da quelle si
compongono. Ma prima s’ha da intendere che Tolomeo dimostra come il Sistema perfetto
e quello che contiene tutte le consonanze con ogni sua specie: [[poiche quello solo si dee
reputare perfetto]] et però se bene quello d’otto [[uoci]] [corde corr. supra lin.] in qualche
senso è perfetto perche tutte le uoci et interualli che ui s’aggiungono sono li stessi
replicati; tuttauia propriamente sarà perfetto quello di 15 uoci o Disdiapason che contiene
non solo tutte le consonanze ma tutte le specie di ciascuna: [[onde]] e non quello d’undeci
o Diapason Diatessaron. ben che ne tempi molto antichi fusse reputato tale quando
s’estendeua dal B mi Hypate hypaton ad E la mi Nete Diezeugmenon. [[Ma il disti]]
perche non ui si comprendono tutte le specie della Diapason. Ma notisi che in tre modi si
possono distinguere le specie [della] d’essa [[considera]] prima considerando le specie
della Diatessaron et della Diapente. secondo il sito de due semituoni terzo quello del
Tuono della Diuisione et tutti sono buoni, e facili: se bene il primo è più familiare a nostri
pratici et il secondo a Teorici et il terzo a musici antichi [[il quale ne]] poiche d’esso [-
-] si seruano per lo più Tolomeo Aristide Bacchio Cleonide [(ancorche questo nel
Diatonico u’aggiunga anco la consideratione de semituoni) in marg.] et gl’altri. et è
ueramente il più facile e spedito di tutti: et per ciò ancora noi ce ne seruiremo per
principale [[auendo]] accompagnandolo per<ò> con gl’altri La prima specie dunque ha il
Tuono Disgiuntiuo nel primo luogo (cioè cominciando dall’acuto come s’ha da intendere
sempre) come da Hypate Hypaton B mi alla Paramese [sqb] mi nella quale il semituono
[[si troua n]] (intendesi sopra nel Dia si troua nel primo luogo (intendendo da
basso) et nel quarto [[e consiste fra le corde Bpycne (ma s’intende nel Cromatico et
En]] e si compone della prima specie di [[quarta]] [Diatessaron corr. supra lin.] et di
[[quinta]] [Diatessaron corr. supra lin.] [(cioè la quarta sotto e la quinta sopra) in marg.] e
consiste fra le corde Barypycne (ciò s’intende nel Cromatico et Enarmonico<)> et
appartiene al Tuono Mixolidio: e questa specie non ha sotto e quarta sopra: ma
sotto la Pseudodiapente e sopra [Tritono o quarta falsa in marg.]. La seconda specie ha il
Tuono nel secondo luogo come da Parhypate Hypaton C fa ut alla Trite Diezeugmenon C
sol fa ut: il Semituono nel terzo et ultimo luogo et si compone della seconda specie di
Diatessaron et di [[seconda]] [[(cioè la Diatessaron sotto et la Diapente sopra) in marg.]]
ouero della terza di Diapente et seconda di Diatessaron (che è l’istesso secondo i Modi
antichi) e si contiene fra le corde Mesopycne et appartiene al Tuono Lidio. La terza specie
ha il Tuono nel terso luogo come da Lichanos Hypaton [[alla Para]] D sol re alla Paranete
Diezeugmenon [[D]] d la sol re: il Semituono l' ha nel secondo et sesto luogo et si
compone della terza specie di Diatessaron et Diapente ouero della quarta di Diapente et
terza di Diatessaron et si contiene fra le corde Oxypycne et appartiene al Tuono [-
-] Frigio. La quarta specie ha il Tuono nel quarto luogo e [[nel]] mezzano come da
Hypate [[Hypaton]] [Mese corr. supra lin.] E la mi alla Nete Diezeugmenon e la mi: il
semituono nel primo e quinto luogo si compone della quarta specie di Diatessaron et
Diapente ouero della prima di Diapente et di Diatessaron et si contiene fra le corde
Barypycne et appartiene al Tuono Dorio. La quinta specie ha il Tuono nel quinto luogo
come da Parhypate Meson [[alla D la sol re]] [F fa ut corr. supra lin.] alla [[Paranete
Diezeugmenon d la sol re]] [trite hyperboleon f fa ut corr. supra lin.]: et si compone della
seconda specie di Diapente et seconda di Diatessaron solamente perche non ha quarta
sotto ne quinta sopra: ma sotto il Tritono e sopra la pseudodiapente al contrario della
prima et si contiene fra le corde Mesopycne et appartiene al Tuono Hypolydio. La sesta
specie ha il Tuono nel sesto luogo come da Licanos Meson G sol re ut alla Paranete
Hyperboleon g sol re ut: Ha il semituono nel terzo e sesto luogo. Si compone dalla 2
specie di Diatessaron et terza [[di]] [della corr. supra lin.] Diapente ouero della terza [[di]]
[della corr. supra lin.] Diapente et [[di]] [della corr. supra lin.] Diatessaron et appartiene
alle corde oxypycne et al Tuono Hypophrigio. La settima et ultima specie ha il Tuono
nell’ultimo luogo (cioè primo da basso) come dalla Mese a la mi re alla Nete
Hyperboleon a a la mi re Il Semituono l’ha nel secondo et quinto luogo. Si compone dalla
terza specie della Diatessaron et quarta della Diapente ouero dalla quarta della Diapente e
prima della Diatessaron et appartiene alle [-<20r>-] corde Apycne et al Tuono Hypodorio.
Ma con le figure et essempij il tutto si renderà più euidente
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 20r; text: prima specie della Diatessaron,
seconda, terza, Trito, Diapente, quarta, Pseudodiapente, S, T, sesta, settima, 1, 2, 3,
4]
[--] [[Qui facilmente si conosce che i numeri]] Da questi esempij facilmente si
conosce come si distinguino le 7 Specie della Diapente ne 3 modi narrati e come 5 specie
possino hauere la quinta et la quarta sotto e sopra. Si può conoscere anco [[ch]] quanto
torni meglio nelle specie che sono capaci di due diuisioni il porre la quarta sotto et la
quinta sopra: il che s’e fatto anco per un’ altro rispetto che accennerò a suo luogo. Notisi
anco che nel nominare le due corde della Diapason habbiamo segnato l’uso moderno di
cominciare dalla graue e non dall’acuta come fanno gl’antichi per esser’ questo hoggi più
chiaro e più facile: se bene quello forse è più ragioneuole: atteso che nello scriuere [[e]]
leggere et intauolare si comincia prima di sopra e poi si uiene in giu: ma nel resto sarebbe
stato essere partiti dall’ordine antico; mentre professiamo di uoler rinouare la loro
dottrina: et lo riconosciamo per più bello assai e [[ma]] chiaro: massime per componerli
come si uede la prima specie dell’ottaua dalla prima di quarta et di quinta [[la seconda]] et
cosi le altre successiuamente quante ue ne [[capiscono]] cape e poi si torna da capo.
Notisi anco che i Greci Tolomeo, Bacchio Cleonide et gl’altri giuditiosamente
collocauano la settima specie tra la Mese a la mi re e la Nete Hyperboleon a a la mi re: et
non tra la Proslambanomenos A re et la Mese (se bene [[chi ha tradott]] alcuni traduttori
gli fanno dire quel che essi uogliono) non tanto [--] Dell’ordine tenuto da Boetio nelle specie sopradette capitolo 10
[[Come i Moderni hanno tenuto altro ordine nelle specie [[de 8]] dell’ottaua della quinta
et della quarta [[e perche]] in cantare le specie e perche capitolo 10]]
Con tutto che l’ordine tenuto da Greci sia cosi bello et chiaro et aggiustato che non può
esser più, [[è stato però seguito]] non è stato però seguito da moderni ma totalmente
alterato, non il che senza fallo è auuenuto da [[due ]] [4 corr. supra lin.] cause come nel
progresso del discorso si conoscerà la prima per la profonda ignoranza che regnaua ne
secoli a dietro ne quali non si leggeua altro [[buon]] [buon corr. supra lin.] autore di
musia che Boetio e questo ne anco era inteso [[auanti a Iacopo Fal]t troppo bene come
che per altro poco utile se ne potrà trarre per la pratica. La seconda [[per hauer [fatto
mentione Tolomeo e doppo lui Boetio dell’ottauo Tuono Hypermixolydio [[2 add. supra
lin.]] La terza per hauer’ ueduto questi moderni seguaci di Boetio ch’egli comincia le
[[sp]] sue specie della Diapason e [dal] [dalla add. supra lin.] Proslambanomenos? e che
nelle [nell’ordine delle ante corr.] tre specie della Diatessaron segua l’ordine del
Semituono in marg.] cominciato Boetio [[l’ordi]] a contare le specie della Diapason da
Proslambanomenos]] et la terza dall’alteratione fatta da Guidone al Sistema antico. [[Ma
per intendere più fondatamente l’origine di questa mutatione seguita quando anche
conuiene sapere]] Conuien dunque sapere che circa l’ordine delle quarte Boetio non
s’allontana mica da Greci come alcuni hanno creduto poi [[il Salinas libro 4. capitolo 1.
In marg.] che chiunque attentamente leggerà, conoscerà ch’egli comincia l’ordine
dall’Hypate Hypaton [sqb] mi; andando all’insù si che [[la seconda]] s’accorda con
Tolomeo e con gl’altri Greci ponendo nella prima specie il Semituono nel primo luogo da
basso: e nella seconda da C ad F nel terzo et nella terza da D al G nel mezzo: ma perche
questo parue forse [[parendo ciò]] a costoro poco ragioneuole, e perche egli [--]
non nomina le corde dalla prima in poi ma si serue solo de gl’interualli e lettere che
diuidono il suo Monocordo, egl’è stato sin’ora male inteso. Onde il Salinas uuole che la
sua prima specie sia dal D al G (o pure dal G al D all’ingiù ch’è l’istesso) la seconda dal
C [E ante corr.] all’F et la terza dal [sqb] all’E. Nelle quinte similmente s’accorda co’
Greci per prima specie quella che ha il Tuono Disgiuntiuo nel primo luogo uerso l’acuto
come da Hypate Meson E la mi alla Paramese [sqb] mi. La seconda nel secondo con
l’istesso ordine cioè da F al C. La terza nel terzo come da G al D. [et add. supra lin.] la
quarta nel quarto come da a all’e. Et tutta uia il Salinas uuole a marcio dispetto ch’e’
cominci la prima da Proslambanomenos A Re ad E la mi che ha il Tuono nel primo luogo
da basso: e poi gli fa porre per seconda una Pseudodiapente in cambio d’una diapente dal
B [E ante corr.] m F. trattandolo da inconsiderato e poco accurato. appagandosi di
questa bella ragione ch’egli l’habbia fatto per essere A la prima lettera dell’Alfabeto. Ma
il buon Artusio ne dice una più bella ch’egli habbia cominciato da A re per mostrare che
la musica habbia hauuto principio [mostrare che la musica habbia hauuto principio in
folio subter adhaesum] da Greci e perfettione da Latini. [[ma perche era a quel tempo la
prima lettera e [[cor]] uoce del Sistema che bene per dirla literamente più presto si deue
intendere ch’egli consideri per la corda acuta che per la graue in ciascuna Diapason cioè
ch’egli ponga la prima specie dalla Mese (a la mi re) alla Proslambanomenos (A re) che
da questa a quella E cosi la seconda dalla Paranete Hyperboleon (g sol re ut) alla
Lichanos Meson (G sol re ut) et non al contrario: che cosi l’ordine da queste specie nasce
continuato e più ragioneuole. Ma li moderni suoi seguaci hauendolo inteso altrimenti
ch’egli comincia da Proslambanomenos A Re e cosi uada continuando all’insù ponendo la
seconda da B mi Hypate Hypaton B mi alla Paramese [sqb] mi et cetera non hanno potuto
capire l’ordine de Modi et si sono senza pensarci allontanati da lui nell’ordine di queste
specie ponendo la prima da A ad a la seconda da B a [sqb] la terza da C a c et cetera doue
Boetio]] [come se fusse stato una gran fatica a dire ch’egli l’hauesse fatto per essere l’A
la prima lettera e uoce del Sistema. In somma s’inciampa qualche uolta anco per la pianta.
Non sò anco uedere come si siano imaginato costoro ch’egli metta la prima Specie della
Diapason dal Proslambanomenos A re alla mese a la mi re: poiche egl’accenna pure
ch’esse si possono cominciare da Hypate Hypaton B mi, andando all’insù o da nete
hyperboleon aa la mi re scendendo dall’acuto al graue con queste formate parole
[Diapason uero consonantiae suae siue ab Hypate Hypaton... immobilibus uocibus
contineatur in marg.] Dal che si uede ch’e’ non fece differenza di cominciare in uno de
due modi potendosi egualmente far corrisposndere l’ordine de siti del Tuono Disgiuntiuo
con quello delle specie cosi cominciando dal graue come dall’acuto. Ma i modernj
messosi in testa ch’egli cominci da A re per la prima specie poi segua all’insù al B mi per
la seconda et le altre di mano in mano lo fanno passare contro l’intento suo dalla prima
alla settima o dalla settima alla prima: et per essersi [[equiuocati in questo]] ingannati in
questo hanno anco inteso la cosa de Modi a rouescio: inuiluppandosi in tante difficoltà le
quali sino ora non sono state sciolte da nessuno corr. supra lin.] E pure si uede che
quando egli parla de Modi facendo prima mentione dell’Ipodorio che ha la specie in A.
poi segue all’Hypofrigio che ha [--] [[quella del G: poi l’F et le altre
successiuamente. [Per tanto in marg.] non differisce da Greci se non in cominciare la
[[<.>]] più graue specie [e modo add. supra lin.] salendo alla più acuta ordinatamente ne
doue dice]] [Il che come s’habbia ad intendere a suo luogo si dichiarerà. Ma le parole
sono queste in marg.] Horum uero sic ordo procedit. Sit in Diatonico generi
[[Nelle specie dunque della Diapason e ne Modi non s’allontana Boetio da Greci ma si
bene nella [in quella corr. supra lin.] specie della Diatessaron et della Diapente Nessun’]]
Non altra differenza dunque è tra Boetio et i Greci in questa benedetta specie, se non [che
add. supra lin.] quelli cominciano dal B mi, e seguitano al B al C et cetera andando uerso
l’acuto secondo le Specie e uerso il graue secondo i Modi, et questo fà il contrario
cominciando dalla specie [[piu]] e Modo più graue andando in su nell’ordine de Modi, e
uerso il graue nell’ordine delle specie: onde uolendo ch’egli conti le 7 specie
continuatamente bisogna per la prima assegnare la Mese a la mi re et la Nete hyperboleon
a a la mi re: et non la Proslambanomenos et la Mese.
[--] Dell’origine et ordine de Tuoni del canto piano capitolo 11.
Se bene parrebbe più raigoneuole [[considerare]] [quanto all’ordine ra corr.
supra lin.] che noi mostrassimo prima le uarie specie di quinta e di [[q]] quarta secondo i
moderni poiche da essi si compongono i Modi, [[che]] o Tuoni che [[se]] li dichino che
trattare di essi Modi, tuttauia quanto all’ordine del tempo, il contrario si deue fare: poiche
l’alteratione [[ch]] seguita [[nell’ordine]] nelle specie della Diatessaron et della diapente.
[[pres]] fu cagionata dall’alterazione de Modi e delle specie delle Diapason. È da sapere
dunque che la più antica notitia che s’habbia de Tuoni Ecclesiastici è quella che ne
[[dan]] hanno lasciato Guidone Aretino, Odone (che fu poco auanti a Guidone) e simili
autori antichi moderni che uissero ne tempi che l’Impero era in poter de Franchi: poiche
de gl’antichi ueri (quali s’hanno da intendere quelli che furono in tempo che ancora
s’intendeua e parlaua Latino) niuno c’è rimasto che [[si sappia]] tratti dell’Historia e
dottrina della musica Ecclesiastica: onde per mancamento di quelli si può cauar qualche
notitia da i suddetti antichi moderni autori alcuno de quali se ne sta ascoso per le librerie:
e quelli che sono in stampa pochissimo si leggono, E per dirla liberamente si risentono
assai della [[rozzezza]] barbarie di quel secolo. Da costoro dunque s’impara che gl’antichi
Ecclesiastici non hebbero se non 4 Tuoni il primo de quali con uoce Greca diceuano
Protos cioè primo et haueua la specie [--] del D. il secondo diceuano Deuteros
nella specie dell’E il terzo Tritos tra F et f et il quarto Tetrartos tra G et g. Haueuano anco
opinione che il primo fusse il Dorio de gl’antichi il secondo il Frigio il terzo il Lidio il
quarto il Missolidio: persuasi a ciò senza fallo dal sopracitato luogo di Boetio (che solo in
quei tempi tra buoni autori si leggeua) ma non bene inteso come più sotto si uedrà. Ma la
uerità è che i Tuoni Ecclesiastici se bene in qualche cosa conuengono con gl’antichi,
tuttauia [[differ]] sono diuersissimi da quelli: et che quegl’antichi Padri che aborriuano
ogni sorte di canto profano troppo artifizioso se ne curassero più presto che non
gl’intendessero: perche uissero in tempi che la memoria loro e forse anche la pratica
poteua ancor’ durare in qualche parte. Et perche i canti Ecclesiastici [[poche]] massime i
Salmi per i quali furono principalmente ordinati questi tuoni, pochissime uoci ricercano:
onde si dee credere che si contentassero d’un solo Sistema e per conseguenza non
hauessero l’uso de Tuoni antichi: [[percioche quando]] [[e perche]] [[e cosi cantando i
Salmi]] anzi che cantando i Salmi e l’altre cose senza suono come s’usaua auanti il
Pontificato di Vitaliano (il quale si scriue che lo concede alle chiese) doueuano intonare
tutte le Salmodie in diuerse specie si o modi ma in un medesimo tuono di uoce e quello
che gli tornaua piu commodo come pure hoggi si fà: poiche la uoce humana si può
piegare per ogni uerso: ma quando s’introdusse di cantare sopra l’organo, poteuano
uariare la tensione secondo l’ordine di quelle 4 specie sudette [[collocate]] e sue lettere;
[[delle q]] le quali furono in uso molto prima di Guidone se bene molti pensano ch’egli ne
[--] fusse inuentore: e cosi una Salmodia Onde il Salinas uuole che la sua prima
specie sia dal D al G (o pure dal G al D all’ingiù ch’è l’istesso) la seconda dal C [E ante
corr.] all’F et la terza dal [sqb] all’E. Nelle quinte similmente s’accorda co’ Greci per
prima specie quella che ha il Tuono Disgiuntiuo nel primo luogo uerso l’acuto come da
Hypate Meson E la mi alla Paramese [sqb] mi. La seconda nel secondo con l’istesso
ordine cioè da F al C. La terza nel terzo come da G al D. [et add. supra lin.] la quarta nel
quarto come da a all’e. Et tutta uia il Salinas uuole a marcio dispetto ch’e’ cominci la
prima da Proslambanomenos A Re ad E la mi che ha il Tuono nel primo luogo da basso: e
poi gli fa porre per seconda una Pseudodiapente in cambio d’una diapente dal B [E ante
corr.] m F. trattandolo da inconsiderato e poco accurato. appagandosi di questa bella
ragione ch’egli l’habbia fatto per essere A la prima lettera dell’Alfabeto. Ma il buon
Artusio ne dice una più bella ch’egli habbia cominciato da A re per mostrare che la
musica habbia hauuto principio [mostrare che la musica habbia hauuto principio in folio
subter adhaesum] da Greci e perfettione da Latini. [[ma perche era a quel tempo la prima
lettera e [[cor]] uoce del Sistema che bene per dirla literamente più presto si deue
intendere ch’egli consideri per la corda acuta che per la graue in ciascuna Diapason cioè
ch’egli ponga la prima specie dalla Mese (a la mi re) alla Proslambanomenos (A re) che
da questa a quella E cosi la seconda dalla Paranete Hyperboleon (g sol re ut) alla
Lichanos Meson (G sol re ut) et non al contrario: che cosi l’ordine da queste specie nasce
continuato e più ragioneuole. Ma li moderni suoi seguaci hauendolo inteso altrimenti
ch’egli comincia da Proslambanomenos A Re e cosi uada continuando all’insù ponendo la
seconda da B mi Hypate Hypaton B mi alla Paramese [sqb] mi et cetera non hanno potuto
capire l’ordine de Modi et si sono senza pensarci allontanati da lui nell’ordine di queste
specie ponendo la prima da A ad a la seconda da B a [sqb] la terza da C a c et cetera doue
Boetio]] [come se fusse stato una gran fatica a dire ch’egli l’hauesse fatto per essere l’A
la prima lettera e uoce del Sistema. In somma s’inciampa qualche uolta anco per la pianta.
Non sò anco uedere come si siano imaginato costoro ch’egli metta la prima Specie della
Diapason dal Proslambanomenos A re alla mese a la mi re: poiche egl’accenna pure
ch’esse si possono cominciare da Hypate Hypaton B mi, andando all’insù o da nete
hyperboleon aa la mi re scendendo dall’acuto al graue con queste formate parole
[Diapason uero consonantiae suae siue ab Hypate Hypaton... immobilibus uocibus
contineatur in marg.] Dal che si uede ch’e’ non fece differenza di cominciare in uno de
due modi potendosi egualmente far corrisposndere l’ordine de siti del Tuono Disgiuntiuo
con quello delle specie cosi cominciando dal graue come dall’acuto. Ma i modernj
messosi in testa ch’egli cominci da A re per la prima specie poi segua all’insù al B mi per
la seconda et le altre di mano in mano lo fanno passare contro l’intento suo dalla prima
alla settima o dalla settima alla prima: et per essersi [[equiuocati in questo]] ingannati in
questo hanno anco inteso la cosa de Modi a rouescio: inuiluppandosi in tante difficoltà le
quali sino ora non sono state sciolte da nessuno corr. supra lin.] E pure si uede che
quando egli parla de Modi facendo prima mentione dell’Ipodorio che ha la specie in A.
poi segue all’Hypofrigio che ha [--] [[quella del G: poi l’F et le altre
successiuamente. [Per tanto in marg.] non differisce da Greci se non in cominciare la
[[<.>]] più graue specie [e modo add. supra lin.] salendo alla più acuta ordinatamente ne
doue dice]] [Il che come s’habbia ad intendere a suo luogo si dichiarerà. Ma le parole
sono queste in marg.] Horum uero sic ordo procedit. Sit in Diatonico generi
[[Nelle specie dunque della Diapason e ne Modi non s’allontana Boetio da Greci ma si
bene nella [in quella corr. supra lin.] specie della Diatessaron et della Diapente Nessun’]]
Non altra differenza dunque è tra Boetio et i Greci in questa benedetta specie, se non [che
add. supra lin.] quelli cominciano dal B mi, e seguitano al B al C et cetera andando uerso
l’acuto secondo le Specie e uerso il graue secondo i Modi, et questo fà il contrario
cominciando dalla specie [[piu]] e Modo più graue andando in su nell’ordine de Modi, e
uerso il graue nell’ordine delle specie: onde uolendo ch’egli conti le 7 specie
continuatamente bisogna per la prima assegnare la Mese a la mi re et la Nete hyperboleon
a a la mi re: et non la Proslambanomenos et la Mese.
[--] Dell’origine et ordine de Tuoni del canto piano capitolo 11.
Se bene parrebbe più raigoneuole [[considerare]] [quanto all’ordine ra corr.
supra lin.] che noi mostrassimo prima le uarie specie di quinta e di [[q]] quarta secondo i
moderni poiche da essi si compongono i Modi, [[che]] o Tuoni che [[se]] li dichino che
trattare di essi Modi, tuttauia quanto all’ordine del tempo, il contrario si deue fare: poiche
l’alteratione [[ch]] seguita [[nell’ordine]] nelle specie della Diatessaron et della diapente.
[[pres]] fu cagionata dall’alterazione de Modi e delle specie delle Diapason. È da sapere
dunque che la più antica notitia che s’habbia de Tuoni Ecclesiastici è quella che ne
[[dan]] hanno lasciato Guidone Aretino, Odone (che fu poco auanti a Guidone) e simili
autori antichi moderni che uissero ne tempi che l’Impero era in poter de Franchi: poiche
de gl’antichi ueri (quali s’hanno da intendere quelli che furono in tempo che ancora
s’intendeua e parlaua Latino) niuno c’è rimasto che [[si sappia]] tratti dell’Historia e
dottrina della musica Ecclesiastica: onde per mancamento di quelli si può cauar qualche
notitia da i suddetti antichi moderni autori alcuno de quali se ne sta ascoso per le librerie:
e quelli che sono in stampa pochissimo si leggono, E per dirla liberamente si risentono
assai della [[rozzezza]] barbarie di quel secolo. Da costoro dunque s’impara che gl’antichi
Ecclesiastici non hebbero se non 4 Tuoni il primo de quali con uoce Greca diceuano
Protos cioè primo et haueua la specie [--] del D. il secondo diceuano Deuteros
nella specie dell’E il terzo Tritos tra F et f et il quarto Tetrartos tra G et g. Haueuano anco
opinione che il primo fusse il Dorio de gl’antichi il secondo il Frigio il terzo il Lidio il
quarto il Missolidio: persuasi a ciò senza fallo dal sopracitato luogo di Boetio (che solo in
quei tempi tra buoni autori si leggeua) ma non bene inteso come più sotto si uedrà. Ma la
uerità è che i Tuoni Ecclesiastici se bene in qualche cosa conuengono con gl’antichi,
tuttauia [[differ]] sono diuersissimi da quelli: et che quegl’antichi Padri che aborriuano
ogni sorte di canto profano troppo artifizioso se ne curassero più presto che non
gl’intendessero: perche uissero in tempi che la memoria loro e forse anche la pratica
poteua ancor’ durare in qualche parte. Et perche i canti Ecclesiastici [[poche]] massime i
Salmi per i quali furono principalmente ordinati questi tuoni, pochissime uoci ricercano:
onde si dee credere che si contentassero d’un solo Sistema e per conseguenza non
hauessero l’uso de Tuoni antichi: [[percioche quando]] [[e perche]] [[e cosi cantando i
Salmi]] anzi che cantando i Salmi e l’altre cose senza suono come s’usaua auanti il
Pontificato di Vitaliano (il quale si scriue che lo concede alle chiese) doueuano intonare
tutte le Salmodie in diuerse specie si o modi ma in un medesimo tuono di uoce e quello
che gli tornaua piu commodo come pure hoggi si fà: poiche la uoce humana si può
piegare per ogni uerso: ma quando s’introdusse di cantare sopra l’organo, poteuano
uariare la tensione secondo l’ordine di quelle 4 specie sudette [[collocate]] e sue lettere;
[[delle q]] le quali furono in uso molto prima di Guidone se bene molti pensano ch’egli ne
[--] fusse inuentore: e cosi una Salmodia
poteua riuscire più acuta d’un’altra. Vogliono poi alcuni che San Gregorio aggiungesse
gl’altri quattro e cosi diuentassero otto quanti hoggi sono. [E tanto più che 4 sole si
riconoscono le note dominanti [dominante ante corr.] (cosi chiamano quelle nelle quali
più si trattiene il canto) A per il primo e sesto F per il secondo C per il terzo quinto et
ottauo et D per il settimo in marg.] Ma [[per ancor]] non ho trouato per ancora tale
testimonianza che mi finisca di persuaderlo: anzi mi pare più uerosimile che questa sia
inuentione de tempi ne quali di già s’usauano gl’organi perche quanto alle Salmodie
semplici consistendo in si poche corde ben [[si]] poteuano contentarsi de quattro che
contengono le quattro specie di Diapente. Ma chiunque sia stato l’inuentore de quattro
ultimi, è cosa certa (et quelli autori mezz’antichi lo dicono) [[che essi hebbero]] che nel
formarli hebbero riguardo che li 4 primi fussero i principali o autentici (come la
diceuano<)> e questi altri i plagij o corresponsali di quelli aggiugnendo per tale effetto a
ciascuno una quarta nel graue facendo però che tutti hauessero le loro cadenze.
nell’ultime corde uerso il graue de i quattro autentici: [[e cosi]] [et cosi in marg.] [[e
mutando in parte i nomi a quei primi quale il plagio del primo chiamarono secondo quello
per l’accrescimento di questi rimase il primo come era ma secondo fu chiamato il plagio
di quello: et il secondo diuenne terzo et il plagio di questo fu detto quarto. Similmente il
terzo diuenne quinto e quarto fu detto il plagio del terzo et il plagio del quarto sesto: et
quello che era quarto diuenne settimo et il plagio di questo fu detto ottauo a tale che
uollero che gl’autentici fussero gl’impari e più acuti. Et i plagi i pari e più graui]] [ogni
plagio haueua la diapente comune col suo autentico corr. supra lin.] [Et furono questi
quattro nominati prima plagius proti plagius deuteri plagius triti plagius tetarti. Ma poi
hebbero per megli li 4 autentici e più antichi nominarli Primo Terzo Quinto et Settimo e
gl’aggiunti o plagali Secondo Quarto Sesto et ottauo onde quelli restarono [[con]] nel loro
sito e specie doue erano nell’acuto e co’ numeri impari: e questi co’ numeri impari furono
aggiunti nel graue in marg.] [--] [[Rimanendo dunque li 4 autentici nelle sue
specie e corde]] [si che in marg.] il secondo si trouò tra A et a il quarto tra B e [sqb] il
sesto tra c e c et l’ottauo tra D e d come il primo ne è marauiglia poiche non essendo se
non 7 le specie della Diapason era necessario che due Modi hauessero la medesima specie
con questa differenza però che il primo ha la quinta sotto et la quarta sopra: et l’ottauo per
contrario la quarta sotto la quinta sopra come dall’esempio sottoposto si uede nel quale le
note bianche sono le [cadentiali et in marg.] estreme de Modi principali [e add. supra lin.]
che diuidono la ottaua de plagali in quarta et quinta
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 25r; text: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8]
[--] Dell’ottauo modo Hypermyxolydio [hypermixolydio ante corr.] nominato da
Tolomeo capitolo 12
[capitolo 10 in marg.] Accennai di sopra che una delle cause dell’alteratione de modi et
[[spetie de]] ordine delle specie è stata la mentione fatto da Tolomeo dell’ottauo Modo.
Hora uediamo come passò la bisogna. Considerando alcuni sono auanti Tolomeo che li
sette Modi non compiscono la Diapason o per dir meglio la Diapason et il Sistema intero.
hebbero ciò per inconueniente e però ne aggiunsero un’altro uerso l’acuto sopra il
Missolidio nominandolo per causa del sito Hypermyxolydio e collocando la sua specie tra
la Mese a et la Nete Hyperboleon a a: si come la specie dell’Hypodorio la poneuano tra la
Proslambanomenos A re et la Mese a la mi re un’ottaua più bassa. Ma quest’opinione
uien con ottime ragioni riprouata da Tolomeo: percioche dice egli si come gl’estremi
suoni della Diapason si pigliano per un solo e perciò le consonanze aggiunte a quella
[[paiano]] appariscono l’istessa [[et]] per esempio una decima equiuale ad una terza una
undecima ad una quarta una duodecima ad una quinta et cetera cosi parimente
qualsiuoglia [[melodia]] cantilena che cominci in una uoce più alta o più bassa farà
sempre la medesima aria: onde si come l’ottaua uoce risponde alla prima cosi l’ottauo
Modo non sarà differente dal primo si come ad un Modo non si deuono assegnare ne più
ne meno di otto uoci, cosi per il contrario non si deuono porre più di sette Modi: uolendo
che siano tutti diuersi Oltre ciò se una uolta si concede che il primo possa hauere [-
-] il suo corrispondente [[per]] [in corr. supra lin.] ottaua, perche non il secondo il
terzo et gl’altri: et cosi s’anderebbe in infinito. Non bisogna dunque limitare il numero de
Modi dalle uoci o termini dell’ottaua, ma dagl’interualli che non sono se non sette et
altrettante le specie o maniere che nascono dal cominciare [[la pri]] il canto dalla prima
uoce o dalla seconda o dall’altre sino alla settima inclusiue. Et questo in sostanza dice
Tolomeo contro [[gl]] chi introdusse quel modo Hypermyxolydio. Le quali ragioni
benche siano belle e buone, tuttauia si uede che [[in qualche parte]] l’uso preualse in
contrario: poiche non [[solo]] [pure corr. supra lin.] arriuarono sino all’ottaua compresa
ma la passarono d’un Tuono. Et ciò per auuentura fu riceuuto, perche [[forse da pratici fu
diuersificato]] quest’ottauo come gl’altri [più acuti add. supra lin.] in qualche cosa fu
diuersificato da prattici ancorche mantenesse la medesima specie del primo come più a
basso uederemo. Tuttauia per quello che dice Ateneo (il quale con le parole in mano di
qualche antico musico riproua [ripreua ante corr.] l’uso di questo Modo) si può credere
che fu malamente introdotto: et che in uerità non hauesse alcuna diuersità bastante a
differentiarlo da gl’altri. Con tutto ciò pare che Boetio habbia creduto che Tolomeo sia
l’auttore di questo ottauo Modo doue dice. Atque hic est octauus Modus quem Ptolomeus
superannenuit. Giudicherei non dimeno che non male ciò si potesse intendere in questo
senso. Et questo è l’ottauo Modo che Tolomeo ha aggiunto di più: cioè mentouato doppo
gl’altri, e non connumerato fra gl’altri legittimi e ragioneuoli: perche in uero mi par molto
duro da credere che un pari di Boetio, il quale fu l’oracolo [--] et ornamento [[di
quell’e]] di quel secolo non meno in maturità di giuditio, et profondità di dottrina, che in
santità [[di ui]] di uita e nobiltà di sangue habbia preso un granchio come si dice cosi
solenne et non inteso Tolomeo doue forse parlò più chiaro che in tutto il resto dell’opera.
auuegnache [[q]] non sia [[con]] sconueneuole ancora attribuirli qualche mancamento di
memoria ([[da]] [a corr. supra lin.] quali [[niuno à]] soggiacciono massimamente quelli
che leggono assai e diuerse cose) tanto più che non potè finir’ quest’opera, e
conseguentemente riuederla come conueniua, per l’ingiusta morte alla quale fù
sententiato da Teodorico Re de Gotti.
[--] Quello che sia seguito dall’aggiunta dell’ottauo Modo capitolo 13
[[Comunque stia il fatto di Boetio, dubitar’ non si può che quelli che furono doppo di lui]]
Doppo la morte di Boetio al quale molto meglio per auuentura conueniua [[l’attributo di
ultimus Romanorum che non a Bruto]] quell’epiteto che diede a Bruto d’Vltimus
Romanorum et glie ne costò la uita. non tardò molto a seguire la rouina di Roma et quelle
tante calamità che lungamente afflissero la pouera Italia. onde non è marauiglia che ogni
sorte di gentilezza e letteratura esquisita rimanesse estinta, perdendosi insieme un’infinità
di scrittori Greci di musica et qualche Latino et che Tolomeo istesso ne tempi più bassi
non si leggesse: Et perciò [[g]] quegl’Odoni e Guidoni e Bernoni con quel poco
d’infarinatura che hebbero delle lettere humane leggendo Boetio e non confrontando con
Tolomeo malamente intendessero quel superannenuit o non s’accorgessero dell’errore.
Ma si marauiglia bene e non senza cagione il Mei di Franchino (che [[contutto ch’egli]]
fù pure in tempi che le buone lettere haueuano cominciato a risorgere) il quale hebbe
qualche notitia de gl’auttori Greci di musica anzi scriue d’hauerli fatti tradurre, et in ogni
modo attendendo alle semplici parole di Boetio, habbia attribuito [--] quest’ottauo
Modo a Tolomeo istesso: et come legitimo et autorizato l’habbia riceuuto et introdotto
con quella differenza [[che si dirà]] di Mediatione Harmonica et Aritmetica: la quale in
questo consiste che si come la proportionalità Harmonica comincia da numeri maggiori e
non da minori come l’Aritmetica, cosi quando una consonanza è tramezata da due
consonanze minori in modo che la maggiore più perfetta resti nella [[ di sotto]]
[parte inferiore corr. supra lin.] [(che corrisponde al principio d’una progressione di
proportioni che compongono la proportionalità) in marg.] e la minore e meno perfetta [[di
sopra]] [nella [[più alta]] parte più ]] tal consonanza [si add. supra lin.] dice esser’
tramezzata Harmonicamente come [quando add. supra lin.] in una [un’ ante corr.] ottaua
diuisa la quinta è sotto la quarta. Et in una quinta diuisa la terza maggiore sotto la minore
come qui
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 27v,1]
et in questo modo il concento riesce più soaue et harmoniosa. ma se la quarta si troua [di
add. supra lin.] sotto la quinta [[e]] o la terza minore sotto la maggiore allora quella
Diapason o diapente si [[dice]] chiama diuisa o tramezzata Arithmeticamente come qui si
uede
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 27v,2]
et il concento per non esser’ cosi bene harmonizzato, non è cosi uago e soaue. [il che è
stato più ampiamente dichiarato nell’opera Latina in marg.] [[osseruò dunque il Gaffurio
questo ottauo]] [[fu dunque]] Da Franchino primieramente dunque fù osseruata questa
differenza [[d’esser’ diuisa in un’ modo o in un altro quanto all’ordine della quinta e della
quarta]] del uario sito che si trouaua hauere la quinta et la quarta nel primo Modo e
nell’ottauo ch’egli credette per certo essere l’Hypermuxolydio attribuito come apparisce
da Boetio a Tolomeo. Ma ciò non esser’ uero contro [--] di lui prouano
euidentemente il Glareano, il Zarlino et il Mei: poiche si uede chiaramente che questo
ottauo Modo Ecclesiastico ha la medesima specie del preteso Dorio D d et quell’antico
l’haueua comune coll’Hypodorio A. a et a a. a. che perciò il Glareano uolse più tosto
chiamarlo Hypomyxolydio (ancor’ che in questo come nel restante uacillò non poco)
perche è plagio del suo preteso Myxolydio G g: doue [a add. supra lin.] quello antico; se
l’Hypodorio uero hauesse hauuto questa distintione d’essere diuiso solo in una foggia con
la quarta sotto et la quinta sopra (che non l’hebbe altrimenti) [[hauerebbe hauuto la]]
sarebbe tocco in sorte la mediatione opposta cioè la quarta sopra et la quinta sotto e
sarebbe stato autentico e non plagale come fondatamente discorre il nostro Mei. [[Aur]]
Quindi [Quando ante corr.] [è add. supra lin.] che auendo auuertito il Glareano che
niun’altra differenza [[dal]] si troua fra il primo et ottauo Modo che quella traspositione di
quarta et di quinta [[che es]] tramezza il primo Harmonicamente come tutti gl’autentici e
l’ottauo Aritmeticamente come tutti i plagij gli parse ciò un bel trouato: et tornandoli
molto a proposito per il suo fine che s’era proposto di restaurare li 13 Tuoni
d’Aristosseno o almeno 12 gia che uno ne restaua escluso secondo questi suoi principij
molto cupidamente l’abbracciò. [[Perilche]] e se ne compiacque assai; introducendo per
tal mezzo 4 altri Tuoni o Modi [[che]] i quali dal consenso de Musici, [[(]] più tosto che
per il credito e stima che si faceua dell’autore (che ueramente per [--] quei tempi
fu molto erudito, che per utile che ue ne potesse seguire. sono stati uniuersalmente
riceuuti: doppo ch’egli ci compose sopra un’opera latina [[assai grossa]] assai pulita et la
diuulgò sotto nome di Dodecachordo. [Benche per quello che dice Bernone nella sua
Isagoge, si uede che non mancarono sino allora alcuni che tennero che 12 fussero i Modi.
Adeo ueritas (dice il Glareano) de 12 Modis aliquid uestigij etiam apud tam barbari
saeculi homines habuit. in marg.] Ma come [[egli hebb]] ciò gli sia riuscito felicemente di
[[rimettere]] risuscitare i Tuoni Aristossenici e quanto utile riceua il mondo da questa sua
fatica si potrà [[meglio]] conoscere da quello che diremo di sotto: doppo che haremo
mostrato l’ordine che tengono i moderni in contare et ordinare le specie delle prime tre
consonanze Fra tanto uoglio notare che i più periti sonatori di liuto non riconoscono se
non sette Modi secondo le 7 lettere della Diapason ponendo il primo in F fa ut che
assegnano alla settima corda a uoto il secondo in E la mi et nella sesta corda o all’usanza
comune et cosi l’altre per ordine benche ne Modi [o specie add. supra lin.] [[congiunti]]
simili e [[cong]] simbolizanti si seruino (e con molta ragione) [[delle cadenze an]]
scambieuolmente delle cadenze proprie di questo e quello. Il che quasi riuiene a quello
che dice il Glareano de suoi tempi che i Sonatori si seruiuano di 3 modi soli cioè dell’Vt,
Re et Mi che sono le differenze de tre generi.
[--] Dell’ordine de moderni circa le specie delle prime consonanze capitolo 14.
[[Essendo]] Essendo più antica la dispositione de gl’otto Tuoni o Modi Ecclesiastici, della
[[consideratione]] [ordinatione corr. supra lin.] che hanno fatto i moderni nelle specie
delle prime consonanze; perciò ho uoluto come ricercaua l’anteriorità del tempo far’
prima mentione di [de ante corr.] detti Modi e porne la figura che s’è ueduta. Doue s’ha
d’auuertire primieramente che si per l’openione che s’haueua che Boetio in numerar le
specie dell’ottaua ordinatamente da A re, all’insù: si per essere situato il più graue de
Tuoni Ecclesiastici in detta [[co]] corda da essa parimente cominciarono la prima specie:
sino alla sua ottaua a la mi re: e cosi la seconda da B mi [[a b fa b]]: la terza da [dal ante
corr.] C fa ut al c sol fa ut la quarta da D sol re a d la sol re la quinta da E la mi ad e la mi
la sesta da F fa ut a f fa ut et la settima finalmente da G sol re ut a g sol re ut. e con poca
fatica [[dunque]] dalle medesime specie [[de]] ne Tuoni tramezzate cauarono tutte le
forme di quinta et di quarta [[le]] poiche la quinta del primo e del secondo dimostra la
prima specie da D ad a che ha il semituono nel secondo luogo: la seconda specie è la
diapente del terzo e del quarto da E la mi al [sqb] mi et ha il semituono nel primo luogo
[[nel]] la terza specie è quella del quinto et sesto da F fa ut a c sol fa ut et ha il semituono
nel quarto luogo: et la quarta finalmente nel settimo et ottauo tuono da G sol re ut a g sol
re ut: et ha il semituono nel terzo luogo. [--] le 3 quarte si prendono dalle 3 prime
coppie de tuoni e ne plagij dalla parte graue (si come le Diapente dall’acuta) [[comin]] la
prima cioè dal primo et secondo tra A re et D sol re. la seconda et ha il semituono nel
luogo di mezzo: la seconda nel terzo e quarto Tuono tra B [fa ante corr.] [mi add. supra
lin.] et E la mi et ha il semituono nel primo luogo: et la terza nel quinto et sesto tra [[F fa
ut]] C fa ut et F fa ut. che [[et]] ha il semituono nell’ultimo luogo doue si uede che sono
prese conuenientemente in queste corde, cominciando [[dalla prima corda della scala]] da
quella lettera e corda che [[auanti]] [innanzi corr. supra lin.] Guidone era [[per]] la prima
si come auanti lui furono introdotti questi tuoni. Ragioneuolmente anco doppo le 3 corde
e lettere inditiali delle quattro corde seguano le quattro inditiali delle quinte
massimamente non potendosi procedere continuatamente da A re nelle quinte: perche
segue B mi che non ha uera quinta: ne da D sol re le quarte perche s’incontra F fa ut che
non ha uera quarta. e perche anco dalle [le ante corr.] tre specie di quarta si uedono per
ordine cominciare i 3 primi Tuoni plagij: e dalle quattro specie di quinta li quattro
autentici: [[le]] fu conueneuole anco che in quanto all’ordine de gl’interualli procedessero
nell’istesso modo le quinte come le quarte: ma non [[procede]] passa già con chiarezza e
buon ordine che il Semituono (il cui uario sito diuersifica queste specie) nella prima non
tenga il primo luogo (cominciando di sopra o di sotto che poco importerebbe) nella
seconda il secondo e cosi di mano in mano. [--] Comunque si sia quest’ordine
hanno tenuto i Moderni sino al Zarlino [[(]] il quale per quello che si dirà poi l’ha mutato:
[) ante corr.] come anco l’ordine de Modi. Ma noi per sfuggire l’equiuocatione
chiameremo i primi Boetiani, poiche hanno fatto professione di seguire in ogni cosa
Boetio credendosi di tener’ quell’ordine che tien’ lui: et quest’altri potrebbonsi chiamare
Zarlinisti: tra i quali e tra gl’antichi u’è quella differenza nell’ordine di queste specie che
maggiore ui poteua essere, poiche la prima [specie di quarta in marg.] de Greci è la
seconda de Boetiani et la terza de moderni [[Za]] o Zarlinisti. la seconda de Greci è la
terza de Boetiani e la prima de moderni: et la terza de Greci è la prima de Boetiani et
seconda de moderni e cosi nelle quinte et nelle ottaue u’e [[grandissima contr]] quella
medesima contrarietà proportionatamente. Anzi perche non rimanesse indietro alcuna
opinione strauagante et dalle altre diuersa c’è stato chi ha collocato le specie di quinte non
continue, ma separate doue da un Ditono [[sen]] doue da un’ Semiditono, [[senza]] doue
da un Semituono. senza osseruare l’ordine del Semituono ne [nel ante corr.] del Tuono
Disgiuntiuo. [[Ma per quello che si pare pochi segu]] Et questo è lo Stapulense persona
molto dotta [[d]] nella musica speculatiua: e nell’altre cose [[gran]] molto familiare di
Boetio: ma per quello che si uede [[questa dottrina ha hauuto poca]] non è stato in ciò
seguitato da nessuno. Ma perche meglio s’intenda il Metodo de Boetiani, autorizato più
de gl’altri per cagione del canto Ecclesiastico: dicono costoro ch’il primo Tuono si forma
dalla prima specie della quinta e della quarta il secondo dalla prima della quarta e della
quinta (cioè le [--] le medesime trasposte) il terzo dalla seconda della diapente e
della diatessaron [ter ante corr.] il quarto dalle medesime trasposte il quinto dalla terza
della diapente e della diatessaron [[et]] il sesto dalle medesime trasposte il settimo dalla
quarta della diapente et terza della Diatessaron: et l’ottauo dalla [[primo d]] medesime
trasposte e questo la medesima specie di Diapason che il primo ma altrimenti diuisa. Or
se quelli che aggiunsero li 4 plagij alli antichi 4 autentici [[hebb]] con [[distendere]]
questa permutatione di quinte e quarte [[lo fecero]] l’habbino fatto solo per allargare il
sistema a cantori: o pure anco per imitare gl’antichi, i quali [[p]] similmente sotto ciascun
Modo si haueuano un’altro distante per quarta non è ageuole il definirlo e poco importa al
soggetto nostro.
[--] De quattro Modi aggiunti dal Glareano a gl’altri otto. Capitolo 15.
Accennammo di sopra che il Glareano s’era proposto di restaurare li 13 Tuoni
d’Aristosseno onde uedendo di non poter’ ciò fare con altre tante specie d’ottaua (che non
sono se non otto) e considerando dall’altra banda quell’ottauo Tuono Ecclesiastico in
[[nes]] niuna altra cosa diuerso dal primo che nell’esser tramezzato da un’altra corda che
traspone la quarta et la quinta e [[ueden]] conoscendo che quattro altre specie gli
rimaneuano che si poteuano [[tramezzare]] uariare col trasportare la quarta sotto la quinta:
poiche le due B mi et F fa ut in un modo solo si possono tramezzare, [[co]] s’accorse di
poter fare acquisto di altrettanti Modi e che fanno dodici: ualendosi di questo fondamento
che se l’ottauo fa differenza da gl’altri sette, tanto saranno diuersi gl’altri quattro che
uariano la diuisione dell’ottaua: come mostra in questo titolo del capitolo 6 del libro
secondo: Quod necesse sit ponere duodecim Modos siquidem octauus noster ab alijs recte
separatus est. Et in ciò mi pare ch’egli habbia fatto appunto come uno [[che]] che
accorgendosi [[per difetto de fondamenti]] che una Casa habbia fatto molti peli e fessure
per difetto de fondamenti tuttauia s’auuentura ad alzarli la facciata: dicendo quasi seco
stesso s’ell’ha retto hotto canne di muro: ne potrà reggere dodici Perche in uece di
correggere [- In questa maniera dunque ritrouò che le cinque specie A a. C c. D d. E e. G g.
potendosi diuidere in due modi Harmonicamente con la quinta sotto et Aritmeticamente
con la quarta se ne componeua 10 modi: et aggiungendo a questi le 2 specie di B [sqb] F f
che non riceuano più d’una diuisione ueniuano in tutto 12. ma uolendo alcuno diuidere
questi due nella Pseudodiapente e nel Tritono quattordici risultauano. Et se bene questa
diuisione de due poco utile riconosceua per la durezza di quei due interualli; i quali si
crede non essere anco del genere Diatonico, tuttauia gli [[insse]] [[descrisse come]]
gl’inserì tra gl’altri insino nel frontespizio dell’opera e gli diede i loro nomi, quantunque
non li riceuesse per legittimi: dispiacendoli credo io che non riuscissero 13 per pareggiare
il numero de gl’Aristossenici, o 15 per compire quello di Martiano Capella [[se bene di
lui fece]] [[il che]] che se hauesse creduto che il Tritono e semidiapente sono interualli
Diatonici come gl’altri: benche poco soaui e praticabili [--] hauerebbe
assolutamente formato 14 Modi più tosto che 12, per auuicinarsi al numero d’Aristosseno
più tosto col più che col meno. Ma uediamo come egli disponga et adatti a questi suoi
Modi i nomi antichi: de quali per lo più s’è seruito e procurato con ogni studio che
fossero riceuuti e praticati come hanno fatto alcuni oltramontani. che quanto a nomi
numerali lasciando gl’otto nell’essere suo (nel che si mostrò modesto) u’aggiunse il nono
decimo undecimo et duodecimo come qui si uede: doue gl’aggiunti sono differentiati da
gl’altri con una stella: Et i principali e diuisi Harmonicamente sono tutti gl’impari: e tutti
i pari sono plagali e diuisi Aritmeticamente: et li due ombreggiati sono quelli che sono
diuisi in Tritono e pseudodiapente e come bastardi rifiutati.
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 32r; text: Harmonico, Aritmetico, 2, 9, 4, 6,
11]
[f.32v>-] De 13 Tuoni d’Aristosseno. capitolo 16.
Par conueniente prima che si mostri la uanità di questi Modi Glareanici. e quanto siano
diuersi da gl’Aristossenici proporre a gl’occhi del Lettore l’ordine e nome loro con
qualche altra cosa ch’è più necessaria a sapersi [[che pri]] prima di proseguire il nostro
discorso. È da sapere che si come li 7 Modi accennati di sopra si dicono di Tolomeo, non
perche egli ne sia l’autore (che molto prima di lui furono nominati e [[rice]] praticati, ma
per hauerli [hauerne ante corr.] [[tanto]] dimostratj [mostrato ante corr.] [[con]] ne suoi
Libri Harmonicj con l’esclusione di tutti gl’altri: cosi [[dobbiamo]] douemo presupporre
che se bene li 13 Tuoni si dicono d’Aristosseno, non però sono inuentioni sue come molti
[[pensano]] poco pratici de buoni autori si persuadono: e se pure egli ne inuentò
qualchuno, ciò non si può hoggi sapere. Si può creder’ bene che ne scriuesse e trattasse
meglio de gl’altri poiche Tolomeo, che in quelle copiose librerie d’Alessandria poteua
uedere tutti i buoni autori di musica, di lui solo in questa parte fa mentione. Ma non si
pensi già alcuno che per esser’ li suoi 3 libri de gl’Elementi harmonici in qualche parte
mancheuoli ui manchi questa notitia de Tuoni: poiche se bene parla d’alcuni
incidentemente tuttauia dal filo del suo discorso (che procede con ordinatissimo metodo a
guisa della filosofia Aristotelica e della disciplina Geometrica) e da quello che dice uerso
la fine del terzo libro [--] doue comincia a ragionare delle specie. si raccoglie che
ne libri susseguenti [[ne douette ragionare formatamente]] toltici dall’ingiuria del tempo
ne douette ragionare formatamente et di proposito. Tuttauia questa perdita ci uiene in
qualche parte ristorata da quello che ne scriuono Aristide Quintiliano curioso et antico
scrittore; il giuditiosissimo Plutarco et altri che c’hanno lasciato qualche compendio o
[saggio, in marg.] della sua dottrina. Sono dunque questi 13 Tuoni lontani l’uno dall’altro
per un Semituono: onde perche 12 Semituoni formano la [[ottaua]] [Diapason corr. supra
lin.], il più acuto e lontano dal più graue giustamente una [[Diapason]] ottaua e ne [[suoi]]
termini [di esso add. supra lin.] si [[racch]] rinchiudono gl’estremi graui o acuti di questi
[[come questa figura dimostra.]] Ma [[et sono gl’infrascritti:]] perche ciascuno de
mezzani
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 33r]
e principali hauesse il suo plagio per [[<.>]] cosi dire o corresponsale nell’acuto. come nel
graue due ne furono aggiunti da suoi seguaci, e riceuuti nella pratica come uederemo poi
che sono l’Hyperaeolio et l’Hyperlydio onde in acuto arriuarono a 15. E tanti ne nomina
Martiano capella et altri autori si che s’estendono ne loro termini fuori de [[Ton]] ottaua
per un tuono: et sono gl’infrascritti
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 33v,1; text: Hyperlydio, Hyperaeolio ouero,
piu graue, Hyperphrygio, Hyperiastio, Hyperdorio, o, Hypermyxolydio, Myxolydio, due
Myxolydij, Lydio, Aeolio, Phrygio, Iastio, Hypolydio, Hypoaeolio, Hypophrygio,
Hypoiastio, Hypodorio]
[[Da questi i principali]] Et le distanze loro si possono anco mostrare con li nostri segni
ponendo prima l’Hypodorio in A re come ua e non nel B mi come hanno fatto alcuni: poi
il secondo un Semituono più sù in B fa et cosi gl’altri di mano in mano
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 33v,2; text: Hypoaeolio, Hypophrygio,
Hypoiastio, Hypodorio]
[--] Ma [[di questi Tuoni]] per non interrompere il filo del nostro ragionamento
prima d’esplicare minutamente questi Tuoni co nomi e differenze loro sarà bene che
uediamo [[qui]] come dal Glareano [Glareno ante corr.] siano stati intesi et alla nostra
pratica applicati
Quanto infelicemente il Glareano [[e gl’altri add. supra lin.]] habbia [habbiano ante corr.]
inteso la materia de Modi antichi [[capitolo 17.]] et di molti errori che sono nel suo
Dodecachordo capitolo
Se bene quanti autori ci sono cosi Greci come Latini, cosi musici come Grammatici [e
Filologi in marg.] tutti concordemente conuengono nel numero [[d]] et dispositione de
Tuoni d’Aristosseno (perche se u’è qualche differenza [[consiste per lo più in seruirsi [[di
qu]] seruirsi qualche autore d’un nome, et qualche altro d’un altro, quando un Tuono n’ha
più d’uno)]] come il chiamarsi l’undecimo da qualchuno Mixolydio et da altri Hyperdorio
[[poco rileua in]] nel nome solo consiste) con tutto ciò contro la [--] la fede di
tanti scrittori [contro la ragione istessa add. supra lin.] e contro la sua propria coscienza il
Glareano peruertì quest’ordine: e da quelli [[detti]] nominati da Boetio in [[B]] poi [[(]] i
quali non hebbe ardire di mutare) [[quanto de gl’altri s’accomodò come uolse]] quasi tutti
gli [[uols]] importò da un luogo a l’altro [[accoman]] [[aggiustandoli]] [[accomodandoli]]
per accomodarli a suo capriccio. Lascio stare l’hauer collocato l’Hypodorio et l’Aeolio
[[nella medesima tensione di uoce]] nel medesimo sito cioè unisono: perche come più a
basso uederemo [[il sap]] furono da molti questi due Tuoni reputati [[un’ medesimo ma
non in quanto al graue et acuto]] un medesimo in qualche parte: [[ma con]] non sò già con
qual pretesto egli ponesse lo Ionico o Iastio sotto il Dorio: et che significa [hypo] et
[hyper]: e parimente l’Hyperionico sopra il Lydio: [[nel]] il chiamare l’istesso hora
Hypomyxolydio hora Hypermyxolydio che è come prendere il tetto et la cantina per
l’istessa cosa: il quale anco confonde con l’Hyperiastio senza mirare che non è una quarta
sopra il suo principale come deuono essere quelli che hanno l’Hyper, [[non meno]]. Non
so anco uedere con qual fondamento egli sbandisse il pouero Hyperphrygio se non che
essendo l’ultimo d’Aristosseno ciò li può hauer pregiudicato: che quanto all’hauere
escluso l’Hyperaeolio et l’Hyperlydio [[se]] aggiunti con poca ragione come uederemo da
seguaci d’Aristosseno ciò [se add. supra lin.] li può perdonare: ma non già d’hauer di
hauer’ osato di tassare il Politiano e Franchino [[li q]] il primo de quali hebbe molto più
ingegno et eruditione di lui et l’altro maggior’ peritia [--] della musica, dell’hauer’
mentouato questo Hypolydio che s’egli rifiutò l’Hyperaeolio per non hauerli saputo
trouare il luogo e forma sua, perche mettersi a questa impresa, et non più presto dire alla
libera che il restaurarli era impresa disperata come affermò de due generi Cromatico et
Enarmonico? [[È]] [Sono corr. supra lin.] anco troppo graui errori [troppo graue errore
ante corr.] (quali però appariscono nel frontispitio della sua opera) il uolere che
[[l’Hyperaeolio]] [l’Hypoaeolio corr. supra lin.] sia l’istesso con l’HyperDorio
[Hyperphrygio ante corr.] di Martiano (che pure tanto chiaramente [[gl’]] [egli et altri
corr. supra lin.] autori [[hanno]] nominarono [[nominati]] come diuersi e differenti di sito)
et cosi il Lydio l’istesso [[d]] con l’Hyperphrygio: e’l Lydio [Mixolydio ante corr.] il
medesimo che l’Hyperlydio. [[Ma che diremo di lui ch’egli scriua]] Ma quanto all’hauer’
assegnato per differenza essentiale de modi quella diuersa diuisione d’ottaua che in
sostanza e [in add. supra lin.] pratica non rileua un capello, s’egli fusse stato uno di quegli
Idioti semplici come erano i musici della sua età meriterebbe in ciò qualche scusa: perche
haueua l’esempio innanzi dell’ottauo Tuono Ecclesiastico: ma ad un par’ suo [[che
scientiato]] che professò lettere humane e dottrina esquita e che poteua hauer’ letto quanta
diuersità fusse tra quei Tuoni antichi et quanto bell’ordine, ciò non doueua [[succedere in
modo nessuno]] cadere in pensiero. Del non hauer’ compreso, quali [[specie]] [siano le
corr. supra lin.] proprie specie di questo o quel Modo non lo riprendo: perche [--]
non è suo proprio errore ma comune a gl’altri moderni [[Voglio bene]] Ma concedamisi
ch’io palesi alcuni altri suoi errori, fra molti sparsi per entro la sua opera, non per tassarlo
[[alt]] già, ma perche si ueda di quanto poco peso sia la sua dottrina in questa materia
[maderia ante corr.] de Modi, e perche altri troppo inconsideratamente non si precipitino
con lui: come in alcune cose è seguito: per esempio in hauer’ preso Phonascus per
Melopaeus o inuentore d’arie e canti: a distintione di Symphonetes ch’egli prende per
Symphoniurgus [[come]] cioè contrapuntista, o compositore di consonanze, quale può
essere uno che non sappia far’arie ne cantare con tutto che Symphonetes (come pueri
symphoniaci appresso Cicerone) non si prenda da buoni autori se non per uno che canti in
consonanza: et phonascus per quello che esercitaua la uoce non solo per uso del canto, ma
anco per orare [[in p]] e recitare in publico et per esercitio di sanità. La qual cosa non
essendo stata auuertita dal Zarlino e dal Salinas troppo credulamente l’hanno seguitato
come molti altri in pigliare arsi per inalzamento della uoce cioè [epitasis] e per una
progressione che [[p]] uada uerso l’acuto [che si potrebbe dire [anagoge] in marg.] et
thesis per il suo contrario [[esa]] in uece d’ [anesis]. [[o per cata]] E di [katagoge] che
potrebbe significare una progressione che tenda uerso il graue: et nel medesimo senso ha
preso prolepsis et che [ch’e ante corr.] [[son]] hanno molto diuerso significato. Et arsis
non è altro che il leuare di battuta che comunemente si fà con la mano et anticamente col
[--] piede: et thesis il posare. [[che]] Se li poteua anco perdonare l’interpretatione
ch’egli dà alla corda [likhanos] che suoni distintiua: che pure si sa [[che]] nominarsi in
Latino Index uoce comune al secondo dito a cui toccaua a sonar [[q]] tal corda nella lira o
cetera antica: il quale dito con poca diuersità (cioè dell’accento solo) in Greco si dice
[likhanos] dal uerbo [leikho] che uuol dire leccare. Ma il [[riprendere ch’e]] tassare
Franchino di cattiuo humanista in alcuni uocaboli usa, fà che molto più siano notabili [[i
suo]] le sue improprietà e uoci barbare se bene a lui paruero latine come d’usare la uoce
Altitonans per Contralto. [[Ma ben merita]] Si mostra poi semplice o poco giuditioso
mentre dice che doppo accresciuto il Sistema sino a i5 uoci; gl’antichi uolsero ritenere i
Tetrachordi per mantener’ quella semplicita. Sed tamen (dice egli) prisca chordarum in
tetrachorda mansit diuisio. adeo ueterum simplicitas posteritati alicubi placuit. che più
presto doueua dire che semplice sarà la nostra musica, mentre non tornerà a seruirsi di
quegli antichi tetrachordi senza i quali come accennai di sopra ne si possono bene
intendere ne praticare i generi. Si mostra poi poco uersato ne buoni autori di musica
[[doue]] mentre egli credette che il uocabolo Tuono per Modo fusse nato nel tempo di
Boetio e non usato da i più antichi. Non sò anco doue s’habbia trouato che il Tuono (in
quanto significa interuallo [--] [libro primo capitolo 9 in marg.] sesquiottauo sia
stato già riceuuto per consonanza come per il contrario l’hauer messo la quarta tra le
dissonanze meriterebbe scusa: perche cosi parlauano i Musici di quell’età se ad un pari
suo conuenisse seguitare più tosto il uolgo ignorante o certi musicastri da tauerna, che il
consenso de buoni autori cosi moderni come antichi [[Si sa]] [[Doueua anco parlare;]] [[A
torto biasima Martiano Capella]] Ma nell’assegnare le specie et i luoghi a i modi Dio
buono con quanto poco rispetto parla de gl’autori antichi che furono in tempi ne quali
erano cosi noti come è hoggi la solfa. [[et quanto temerariamente]] Come quando riprende
Martiano Capella (ch’egli mette in compagnia di Franchino) di non hauer’ inteso
Aristosseno e ch’egli lascia due de Modi Aristossenici il Myxolydio et il Hypermyxolydio
non sapendo ch’il Myxolydio è l’istesso che l’Hyperdorio: et l’Hypermyxolydio non
differisce dall’Hyperphrygio et doue dice che la constitutione di Cassiodoro sia contraria
a quella di Boetio. S’ingannò poi anco (se bene con molti) doue tassando Franchino
d’hauer’ posto come il uulgo solamente 4. chiaui finali dice che sola la [sqb] mi s’ha da
sbandire: perche si mostrerà a suo luogo che questa ancora [[sola]] deue riceuersi: Et doue
riprende quelli che teneuano che per mutare di sito un Semituono non si uarij il Modo
come accade nel b molle: et cosi doue tassa di licentiosi quei compositori che con
l’aggiunta di questa chiaue in certi loro canti haueuano [--] mutata la forma del
Modo: perche chi uieta il far mutationi doue il suggetto lo richiede, ancorche se li
concedesse ch’il passare dal [sqb] quadro al b molle faccia diuerso il Modo? E con tutto
che egl’habbia preso cosi grossi granchi in questi suoi Modi; tuttauia, perche il mondo si
gouerna per riputatione, fù tale il credito della sua dottrina, oltre la naturale cupidigia di
uoler’ sapere cose nuoue, ch’ell’è stata quasi uniuersalmente riceuuta, se non che il
Zarlino (il quale non sò perche non lo nomini) mutò poi l’ordine: e de nomi non tenne
conto uedendoui tanta incertezza e contrarietà con gl’antichi autori. al contrario di quello
ch’è succeduto a Don Nicola i cui libri quasi da niuno si leggono.
[--] De 12 Modi del Zarlino.
La cosa de Tuoni stette nel termine che s’e uisto dal tempo del Glareano sino al Zarlino
(che non arriua a 25 anni) imperoche [[che]] riconoscendo questi (il quale fù di perspicace
ingegno e consumatissimo nella musica) nell’ordine de Tuoni Glareanici molte cose che
non appagano l’intelletto, ne aiutano la memoria come che la scala o Sistema hodierno
cominci da Gamma ut et l’ordine de Tuoni da A re e che gl’Hexachordi o deduttioni più
tosto comincino da Ut et le specie da Re: e che dall’istesso principio non comincino le
specie delle quinte e delle quarte hebbe per meglio il mutar quest’ordine ponendo per
prima specie [[tra]] quella del C fa ut la seconda del D sol re e cosi l’altre
successiuamente andando uerso l’acuto. Al che si mosse anco per trouarsi gl’interualli di
detta prima specie Harmonicamente diuisa meglio disposti che nell’altra come dice nel
quinto Ragionamento delle Demonstrationi [[al c]] e nella seconda parte delle Institutioni
i quali luoghi si possono conferire col capitolo quinto del libro terzo del Salinas E per
differenza di queste specie oltre il sito delle corde considerò [anco add. supra lin.] il luogo
de due semituoni all’uso moderno: osseruando anch’esso la mediatione Harmonica [et i
numeri impari per gl’autentici in marg.] et l’Aritmetica: [[e di poi d’assegnare i numeri
impari a gl’autentici et i pari a plagij]] co numeri pari per i plagij. Si che il secondo modo
gli [[to]] uiene nel Gamma ut e cosi niuna corda resta uacante: il terzo in D sol re ut come
s’è detto: [--] [il suo in marg.] plagio quarto in A re il quinto in E la mi et il sesto
suo plagio in B mi il settimo in F fa ut et l’ottauo suo plagio in C fa ut. il 9 in G sol re ut
diuiso harmonicamente et il suo [sesto add. supra lin.] plagio in D sol re diuisa
Aritmeticamente [[ch’è il decimo]]. L’undecimo in a la mire diuisa Harmonicamente et il
duodecimo suo plagio in E la mi diuisa Aritmeticamente. Quanto poi alle specie di quinta
e di quarta questo c’è di buono nell’ordine del Zarlino che la prima specie d’ottaua si
compone dalla prima di quinta e di quarta la seconda specie d’ottaua parimente dalla
seconda di quinta e di quarta et cosi l’altre ordinatamente sino che ui capiscono et che
nelle 3 prime corde [Gamma]. A. B. si possono prendere le 3 specie di quarta et nelle 4.
che seguono C. D. E. F. si possono prendere le 4. specie di quinta ma questo u’è di male
che [[l’ordine de semituoni]] il uario sito de semituoni non corrisponde all’ordine di
queste specie ne scendendo uerso il graue ne salendo uerso l’acuto: poiche la prima specie
di quinta e quella che ha il semituono nel terzo interuallo andando in sù la seconda l’ha
nel secondo la terza nel primo et cetera come si può uedere dalla figura qui posta doue
[[si uede]] [[sono notati]] ciascuna specie di quinta e di quarta si [[in disce]] conoscono
da numeri
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 38r; text: Dorio, Hypodorio]
[--] Pare anco che il Zarlino si mouesse [[al]] a disporre i modi in questa forma
[[dall’essersi persuaso che]] dal uedere che la distanza che gl’antichi assegnano tra un
Modo e l’altro, non si trouaua nell’ordine de Boetiani: per esempio [[tra l’Hypodorio are
et il loro H]] [Supplementi libro 6. capitolo 3. et 7. in marg.] tra l’Hypofrigio et
l’Hypolydio u’ha da essere un Tuono: ma tra B mi et C fa ut (doue essi collocano questi
due modi) u’è un semituono et per il contrario: tra l’Hypolydio e’l Dorio ui deue essere
un Semituono et secondo loro u’è un Tuono. Onde egli si crede ch’il Dorio fusse la
Specie di C fa ut l’Hypodorio quella di A re. il Phrigio quella di D sol re. l’Hypophrygio
A re. Il Lidio E la mi l’Hypolydio B mi: il Myxolydio F fa ut et l’Hypomixolydio [[c f]]
parimente C fa ut ma diuiso Aritmeticamente. Et qui è da notare che se bene il Zarlino
non professò di restaurare [[i M]] la musica e Modi de gl’antichi tenendola per impresa
disperata: tuttauia se bene non potè indouinare la uera forma e specie loro, almeno si
mostrò di buon giuditio in saluare le distanze che quelli haueuano tra loro. Notisi anco
che si come secondo i Boetianj [Boetiano ante corr.], [il add. supra lin.] solo Hypodorio
ha la sua uera specie: cosi qui il solo Frigio. Et si come [[se nella dispositione di quelli, t]]
secondo i Boetiani [[ha contrario]] il Dorio e frigio stauano quasi al rouescio: cosi qui il
Dorio e Lidio: et di questo era più tolerabile la [[dispositione]] forma datali da Boetio ai
che [gl’add. supra lin.] la specie dell’Hypolidio il quale comunica col suo principale.
Notisi anco che secondo [--] i Boetiani tutti i Modi si rinchiudono [[dentro]] in 14
corde et secondo il Zarlino in 16: et cosi torna meglio perche compiscono giustamente il
Sistema antico con l’aggiunta del Gamma ut di Guidone che alcuni però chiamano
Hypoproslambanomenos. Si può [anco considerare che nelle sei sillabe Vt, re, mi, fa, sol,
la sono fondati ordinatamente cosi li 6. Modi plagij come li 6. Autentici in marg.]
Presupposto dunque [[i]] [questo corr. supra lin.] principio [principij ante corr.] che si
[[di]] uarij il modo con la transpositione della quinta et della quarta rimanendo gl’estremi
medesimi cioè non uariandosi la specie dell’ottaua, ne segue chiaramente che con
l’aggiunta del b molle ponendosi nel principio della cantilena si [[diuer]] muti il Modo: e
che per esempio diuenti nono: il secondo ottauo et cosi gl’altri. Et che ciascun’ modo si
possa trasportare una quarta nell’acuto o una quinta nel graue con l’aiuto di questa corda
cioè col mutare il [sqb] mi nel b fa. per esempio il primo che si trouaua nella specie di [[c
f]] c sol fa ut si troua in F fa ut come qui si uede
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 39r; text: Li 12 modi per b molle, 2]
Et quest’è l’ordine e metodo del Zarlino seguitato comunemente da musici nel canto
figurato benche nel canto fermo ritenghino l’uso di quegli otto Tuoni Ecclesiastici,
stabiliti come accennauo di sopra 700 anni fa in circa. È ben uero che nell’ordinare le
specie della Diapason il Salinas uorrebbe che la prima cominciasse nella prima corda del
Sistema di Guidone [[cioè Scala]] cioè nel Gamma ut, la seconda in A re et cosi l’altre
ordinatamente le quali sono diuersioni di poco rilieuo: ma però tali che fanno uedere che
nella cosa de Modi [[ch’i Modi]] chi l’ha intesa per un uerso chi per un’ altro: e che quasi
ogni diuersità imaginabile circa l’ordine di queste specie e forma de Modi se considerati
secondo i fondamenti de nostri ha trouato qualche Difensore. come qualchuno [[la]]
osseruò [[di]] nelle opinioni de gl’antichi filosofi Il che dimostra certamente quanto
[[debili siano]] mal fondati siano questi nostri Modi [poi che corr. supra lin.] chi [che ante
corr.] se gli muoue per un’ uerso chi [per un’ add. supra lin.] altro. Si può anco conoscere
come da un disordine ne naschino cento, massime nella professione harmonica che più
d’ogni altra facultà è collegata e concatenata cosi strettamente nelle sue parti. imperoche
da una parola Equiuoca di Boetio auuenne, che in quei tempi rozzi o non fù inteso
[l’autore add. supra lin.] o auuertito il suo errore: e perciò fù creduto che siano otto li
Modi: e di quei pigliarono occasione poi di non contentarsi nel canto piano di quei quattro
stabiliti tanto a proposito [[da q]] [da corr. supra lin.] quei personaggi [--] [Voglio far’
anco mentione d’un’ altra opinione per la qualità della persona: che è quella del Duca
d’Atri nel suo Commento sopra Plutarco della uirtù morale doue parlando della musica,
mette il Tuono Dorio conforme gl’antichi nella corda Hypate ma questa la fa
corrispondere a D la sol re perch’egli pone il Proslambanomenos ora in A re ora in
[Gamma] ut in marg.] i Tuoni altro i Modi [[s’è sforzato]] [ha cercato corr. supra lin.] più
tosto di confermare un’ inueterato abuso che correggerlo. E finalmente l’Artusio con
riferire le contrarietà di costoro dar’ campo a gl’altri di confondersi [maggiormente add.
supra lin.] come intrauenne a lui: Et cosi habbiamo fatto una breue ricapitulatione di
questa continuata corruttela de gl’antichi Modi o Tuoni, alla quale col diuino aiuto
c’ingegneremo seguendo le uestigia del Signor Giouanni Bardi del Gallilei e del Mei
nostri compatrioti di recare qualche rimedio e ridurli s’è possibile al loro antico
splendore. Ma per far’ ciò è necessario che prima c’ingegniamo dimostrare la uana
superfluita de nostri e come più tosto confondino il ceruello che dieno aiuto a
compositori.
[--] Che cosa siano le cadenze i quali le corde cadentiali de modi
Le cadenze dette da greci (come abbiamo osservato) [katalexeis] et [katalogai], et da
latini clausulae sono certe terminationi delle cantilene o delle sue parti che dinotano
qualche conclusione dell' aria corrispondente al suo principio. Et queste sono necessarie
nella Melodia come le Interpuntioni nell' oratione e quello che significato dalle
interpuntioni cioè la terminatione de Periodi e de suoi membri: senza i quali si come l'
oratione e 'l parlare serebbe indistinto, noioso et incomprensibile alla memoria: così le
cantilene senza le cadenze sarebbono [[tutte pendenti]] molto imperfette [[poco gratiose]]
[e senza gratia et senza add. supra lin.] e come una massa rozza et indigesta [[senza atti e
soauità alcuna]]: onde di necessità s' adoprano non solo ne concerti uocali ma anco nelle
Sinfonie instrumentali Or si come nel parlare si conoscono queste terminationi [[si
conoscono]] da un certo piegamento d' accento et allungamento di qualche sillaba [o
interpositione di qualche pausa in marg.] che si fa più e meno grande secondo ch' il senso
è perfetto o quasi perfetto: e nella scrittura si [[conosce]] [discernono corr. supra lin.] da
punti, uirgole et cetera così nelle cantilene si sono melodie perfette cioè habbbino le
parole significanti che i Greci dicono [lexeis], le cadenze s' adoprano per distinguere [[il
sen]] [le parti e corrt. supra lin.] i sentimenti della poesia [del parlare ante corr.] [che si
modula in marg.] e consistono in certo atto che fa la cantilena [[molest]] [--]
mostrando uoler terminare in una delle sue corde prop e principali con qualche
allungamento di nota e spesso anco con una pausa doppo. Il che intauolatura si
conos[[dal senso delle parole]] dalle clausole istesse o uersi di senso perfetto e da
qualche nota [[di ualore]] [[lunghez di tempo]] [delle più lunghe corr. supra lin.]
posta in una delle corde del modo: e doue non sono le parole significatiue come [[ne canti
delle ar]] nell' arie cantate con le sole sillabe Vt, re, mi, fa dette in greco teretismata o nel
suono d' un flauto si conoscono le cadenze dall' istesse cose fuor' che dal senso delle
parole. Et queste sono le cadenze delle [[M]] Cantilene o Melodie. Ma le cadenze de
concenti o Sinfonie ([[che]] le quali i moderni non sogliono distinguere da quelle congran
confusione del buon Metodo): che si direbbono in Greco [synkatalexeis] sono quelle che
si formano tra due o più voci che cantano in consonanza: facendo nell' istesso modo che
nelle arie semplici e separate se non che qui di più c' entra una particolare osseruatione
della consonanza che si suol fare perfetta cioè d' ottaua o di quinta: alla quale suole
precedere per lo più qualche dissonanza, o [una delle add. supra lin.] consonanze più
crude [[che per far' maggior']] per accrescere soauità all' ultima consonanza per
appositione contrarij. or le cadenze considerate nel suo uero significato sono di due sorti:
perche altre sono finali e perfette, le quali sogliono terminare tutto il canto o qualche sua
parte di senso perfetto: et [[altre imperfette]] queste sogliono restare nelle proprie [-
-] corde del Tuono [[e non sono hanno tante circostanze di note più lunghe, pause
o altro]]: et altre sono imperfette che non terminano totalmente il senso doue sono le
parole, e non diuidono così sensibilmente l' aria del canto: ne hanno di necessità tante
accompagnature di note più lunghe pause et altro. E stessa differenza si fa nelle cadenze
de concenti: percioche perfette sono quelle che sono più spiccanti et osseruanti delle
corde del tuono, e delle consonanze più perfette, e della [dissonanza nel penultimo luogo
in marg.] et cose simili et altre meno terminate et osseruate le quali si possono dire
imperfette e mezzane. Ma si deue auuertire in questa uoce Cadenza è Equiuoca (come
molte altre tali ce ne sono in questa moderna musica) per la pouertà della lingua latina et
uolgare nelle arti e discipline, e per la [[negligenza]] [trascuraggine corr. supra lin.] de
nostri [[maggior]] bisauoli in queste cose) peroche alcuna uolta chiamano cadenze
imperfette e mezzane quelle che nel canto fermo (doue s' ode sempre un' istessa aria) si
fanno in quinta o in terza a distintione di quelle che si fanno in unisono o in ottaua ed
altre uolte chiamano cadenze mezzane [[e]] ne concenti a più uoci, quelle che si odono in
una parte la quale termini non in una delle corde principali del modo: ma in quella che
diuide la quinta propria di quel Modo: le quali cose è bene auuertire e non si confondere:
benche i contrapuntisti quando parlano di cadenza [[non]] sogliono [sempre add. supra
lin.] intendere di quella che si fa tra più parti con tutte le [sue add. supra lin.] circostanze.
Presupposto questo e da sapere che i musici moderni [Institutioni 4. Parte capiolo 13 in
marg.] come ben nota il Zarlino pigliano per corda finale di [--] [[ciascun' modo
la]] [tutti i Modi così plagi [plagio ante corr.] Come autenticj [autentico ante corr.] l'
infima corda di ciascun pentacordo o quinta ch' è nella parte inferiore de Modi autentici
onde ciascuna di queste sei corde C D E F G (che sono le estreme graui delle sei quinte) è
comune [[al]] a due, un' autentico e un' plagio; non facendo differenza che la quarta sia
sopra o sotto detta corda: a tal che gl' autentici finiscono regolarmente nell' estrema graue
o acuta della sua ottaua: et i plagij in quella di mezzo che diuide la quarta dalla quinta: e
così in una cantilena regolarmente finirà nella corda [sqb] mi per non hauere la quinta
sopra così nell' ordine del Glareano come quello del Zarlino: onde per conoscere di qual
Modo sia una cantilena sogliono guardare all' ultima uoce del basso e uedere doue resta
perché sopra questo sapore tutto il concento: anzi uogliono alcuni che si dica Basso quasi
Bassus corrottamente (come anco lo chiamano in Latino) [[perch]] essere come la Base e'
l fondamento di tutta la fabrica harmonica. ma ciò è falso: perche Bassus in Latino come
si caua da un' antico glossario significaua un' uomo corto e grasso, e fù preso per
cognome da alcune famiglie Romane come Crassus che uuol dire semplicemente grosso,
Longus et cetera. Ma tornando al proposito nostro alcuni più auuisati non uogliono che si
giudichi il modo dall' ultima corda sola, ma dalle cadenze che si fanno per entro il canto
essendo ragioneuole che per lo più almeno si facciano [[nella medesima]] in quell' istessa
che fù la cadenza finale. E perche i concenti a due uoci sole sogliono restare perlo più in
ottaua o unisono alquanto meglio ui si discerneua il Modo che in quello di molte [-
<43r>-] uoci: onde uolendo riconoscere [[qua]] se una cantilena sia del primo o del
secondo ò in somma d' un' autentico o del suo plagio [[basterà]] sarà più sicura regola è
guardare se la cadenza finale d' amendue le parti resterà uerso l' estremo graue o acuto: [il
add. supra lin.] che sarà segno ch' il modo sarà autentico, cioè il primo, o terzo, o, quinto
o, settimo. ma se la cadenza non si farà uerso gl' estremi mà circa il mezzo del Sistema,
[[cioè]] che si canta allora il modo sarà plagio. che se la cadenza si facesse ponghiamo
caso in quinta non sarà così facile il discernere il plagio dall' autentico, ma si potrà ben
conoscere se sia della prima coppia (cioè del primo o secondo) della seconda (cioè terza o
quarta) o dell' altre. Et l' istesso ordine si tiene ne Concenti a molte uoci: se non che u' è l'
incertezza ancor' maggiore: perche gl' estremi non sempre restano in ottaua, quintadecima
o uigesimaseconda. Ma non solo in questa [[ma]] sorte di concenti ma anco i semplici a
due uoci solo sogliono participare più d' un modo: poi che restringendo i moderni i loro
modi ne [[termini]] [confini corr. supra lin.] d' un ottaua non si può far' concento
considerabile dentro a questi termini: onde non solo di due maghi più diuersi modi sono
giudicate le hodierne compositioni e di qui è che fanno distintione di Modi perfetti
imperfetti superflui comuni e misti: [[per non parlare da altre differenze più inutili di
queste dalle quali s' è astenuto il Zarlino]]: poi che se la cantilena non arriuerà all' ottaua
la chiameranno d' un Modo imperfetto se u' arriuerà giustamente [[la]] diranno il modo
[[esser']] perfetto e superfluo se passerà otto uoci. È ben' uero che [--] a gl'
autentici concedono il poter discendere con uoce sotto la loro ottaua et a plagij sopra.
Quando dunque una melodia arriuerà a undeci uoci la dicono d' un Modo comune perche
contiene il sistema di due plagio et autentico. Non dico quali siano i Modi Commisti et
altre simili uanissime differenze dalle quali anco il Zarlino s' è astenuto, benche scriuesse
diffusamente la pratica hodierna: perche non fanno al proposito nostro. Del
Trasportamento che si fa d' un modo uerso l' acuto o graue segno detto diesi, o col b molle
non parlo: perche a suo luogo conuerrà considerare sottilmente queste materia. Ma per
procedere ordinatamente in mostrare la uanità e superflua osseruanza de nostri modi mi
par' conueniente di farlo prima in ordine alla semplice melodia et ne [[gl' otto]] dodici
Modi del Glareano et anco ne gl' otto Tuoni e poi parlare de dodeci del Zarlino in ordine
massime al contrapunto e compositione di più parti
[--] Da che si deua pigliare la differenza de Modi
[[Essendo propriamente i Modi da' general' differenza delle cantilene]] Non credo che
alcuno sia per negare che nel costituire l' essential differenza de Modi in quanto sono
fondati nelle uarie le specie delle prime consonanze suddette non s' habbia a considerare
quello che maggiormente gli fa diuersi d' aria e d' un certo procedere che naturalmente si
conosce da tutti come auuiene ne Salmi: perche senza inacutire o abbassare più la uoce o
fare i Semituoni e Tuoni più o meno grandi e senza affrettare o rallentare il Ritmo [[si
sente]] ne fae altra particolare [[di]] diuersità di modulatione si sente gran uarietà in
questa e in quella sorte di canto onde subito diciamo che questa è allegra quell' altra
mesta, questa molle e tenera quella dura e uirile e si fatte cose. or ciò si conosce
apertamente auuenire [[dla]] dalla diuersità delle quarte et delle quinte (la quale a suo
luogo si mostrerà in [[quello]] che consiste) e molto più che dell' ottaue: per due cagioni
la prima è perche si come nel parlare familiare poco s' alza o s' abbassa la uoce ne gl'
accenti e loquela così anco le arie delle cantilene hanno certe parti o membri che di rado
passano ne gl' estremi la distanza d' una quarta o [e ante corr.] d' una quinta la seconda
perche essendo l' ottaua d' egual [equal ante corr.] uirtù all' unisono (facendosi [o col
canto o con suono in marg.] una progressione di uoci continue sino a otto o anco maggior'
numero, comprenda bene [facilmente in marg.] l' udito e [--] la fantasia quella
diuersità che nasce dall' essere gl' interualli grandi, e piccoli (cioè Tuoni e Semituoni nel
diatonico collocati in un modo o in un' altro (il che è effetto della uaria forma della quinta
e dalla quarta) atteso che più facilmente s' apprendono le cose semplice delle composte le
piccole e le grandi et le speciali più delle generali. onde può con uerità affermare che tutta
la diuersità delle melodie (quanto a i modi) consista nelle quarte et nelle quinte e più in
quelle che in queste in quanto sono più semplici e più diuerse tra loro che le quinte e
molto meno nelle diuersità dell' ottaue e quasi solamente per accidente. E ciò è tanto uero
che come ognuno può osseruare [[intonandosi un interuallo]] prendendosi una uoce
doppia un' altra di salto [[quanto quel]] si sentirà gran' diuersità se si farà in due corde o
in due altre ancorche egualmente distanti e ciò per relatione alle uoci di mezzo che non e
altro che la memoria o specie impressa dell' aria che si sente quando quell' interuallo [[si
<...>]] s' intona ripieno delle sue uoci cioè come Sistema diastema perche si come altra
aria fà questa tetracordo o Sistema mi fa sol la altro questo Ut re mi fà per il diuerso sito
di quel Semituono, così si sente quasi la medesima diuersità per relatione intonando di
salto Mi la [[ch']] et Vt fà e ciò si conosce tanto più quanto è minore l' interuallo cioè più
nelle terze minori (che le maggiori non fanno [--] diuersità) che nelle quarte e più
in queste che nelle quinte: onde [[come bene asseriua il Gallilei]] altro effetto fà
modulandosi Re fa che si sente molle e [[soaue]] [mesto corr. supra lin.] [[)]] altro Mi Sol
che si conosce [[al contrario]] [per l' opposito corr. supra lin.], allegro e uiuo. ma all' ingiù
il contrario succede che fa re è più uiuo et allegro et sol mi più mesto e languido: il che
non da altro nasce che dall' impressione che fa nella fantasia la uoce di mezzo ancorche
non espresso hora col tuono sopra il semituono hora al contrario: poiche gl' estremi sono i
medesimi e non possono far' diuersità Et ha tal forza questa relatione che si [[sarebb]]
potrebbe dire pure che sij che come ogni mediocre contrapuntista sa non per altro due
terze maggiori continuate di grado fra due parti fanno catto effetto se non per
relatione del Tritono che ui cade. che quanto alla dire che [[fa sia]] una sillaba delle sei
sia dolce [[come]] et un' altra dura come afferma il Glareano è una uanità
espressa. La uarietà de Modi nasce dunque dal diuerso modulare dell' aria nell' usare +1
specie di quinta e quarta che un' altra: et [[così si]] [ciò corr. supra lin.] accadere
[[considerare]] massimamente in 3 maniere o facendosi le clausole e cadenze e le note più
lunghe; et doue entra la fauella le sillabe più apparenti et accentate in questa o in quella
corda, o facendosi le progressioni gradate quando le estreme uoci di esse [[si fanno]]
pongono in certe corde determinate, o pure quanto similmente s' osserua [osseruano ante
corr.] ne salti di quarta e di quinta di farli nelle corde proprie del modo: et altre simili
osseruationi [--] le quali mi marauiglio come si poco siano auuertite da moderni:
essendo pur troppo cosa puerile il guardar' solo l' ultima desinenza del canto e quella
mediatione più imaginaria che reale. Hebbe qualche sentore di ciò anco il Glareano,
quando dice che una melodia o un Modo ha certa propria frase cioè quella diuersa qualità
che nasce dalle cose sudette e che i greci esprimono col uocabolo [ethos] che uuol dire
costume o proprietà non solo in genere come dire lieto o mesto, languido o uiuace, ma
particolare anco di questa e di quell' aria: tuttauia di lui si può dire uideo meliora
proboque deteriora sequor: per esempio in quest' aria del Pange lingua
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 45,1; text: Pange lingua]
et in quest’altra che segue
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 45v,2; text: Veni Sancte Spiritus reple
tuorum corda fidelium. Alleluia]
[--] egli dice che [[la prima]] se bene l' una e l' altra modulatione si rinchiude fra
questi termini D d tuttauia la prima è del modo Phrygio che egli forma così
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 46r,1]
Et la seconda dell’Hyperiastio [[che]] a cui assegna questa spezie
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 46r,2]
confermando che si dourebbe guardare [[all']] [a tutta l' corr. in marg.] aria et non alla
finale con queste parole
Et ipsae quidem finales claues ad phrasin aptari debebant: at multi nunc cantores (doueua
più tosto dire melopaei o phonasci come gli chiama) ipsius cantus phrasin ad ipsas claues
aptant. Con tutto ciò accomondandosi all' uso corrotto che altro considera egli et queste ét
altri modulationi, ch' egli reca in campo che alla nota finale? poiche perche [[uuol egli]]
pone egli per esempio del suo frigio la prima modulatione se non perche resta in [[D la
sol]] E la mi Et s' io gli dimando di quarta specie si risente [[di quella di D la sol]] [d' E la
mi [[fa]] corr. supra lin.] o pure [[di quella]] di D la sol re [o di G sol re in marg.] non mi
potrà negare che più [[della poi]] [[di D la sol re tutte le]] dell' altre che d' E la mi come si
conosce dalle desinenze de uersi e da interualli di quarta che sono in A la mi re et D la sol
re et non in E la mi: a tal che ha la proprietà o come dice frase de modi che hanno il Re e
non il mi Ma nell' esempio 2. [[esse io]] gli dimando perche essendoci 4 modi che restano
in Re uuol che questo sia della specie di D la sol re diuisa Aritmeticamente e non dell'
altre se non perche resta in G sol re ut et la sua più graue corda si troua in D la sol re si
che se per il disgratia [[l' ultima]] scendeua ancora una uoce più in C sol fa ut restando nel
medesimo modo questa modulatione non era più Hyperiastia ma del Modo [--]
Iastio il quale egli fa più graue d' una uoce. Ma quanto egli si troua impacciato a
discernere quelle modulationi che non arriuano all' istanza? et quanto spesso si duole de'
musici [[che non compischino]] [[compino l' o]] [[del suon corr. supra lin.]] di non hauer'
rinchiuso tutta l' ottaua: e [[credutolo]] d' huerla trapassata nelle [[er]] loro cantilene
disperandosi [[disp]] di poter' sicuramente discernere questi suoj dodici Modi. E per
quanto spesso si lamenta che una cantilena mostri d' esser' d' un modo e finisca in una
corda straniera, come se, tolta la uarietà dalla musica [[pr]] douesse migliorare di
conditione. Che farà nell' Epistole et Euangelij che ricercano così pochi voci? non potrà
ricorrere all' antifone che aiutano ne Salmi ancor' essi d' un Sistema angusto a riconoscere
il loro Tuono: il che è proprio come chi non potesse riconoscere un' braccio d' una statua
dicendo se è d' huomo o di bestia senza e riattaccarlo al busto. Ma dirà alcuno che pure
così s' usa et tutti i musici tengono questa massima che per tanti secoli ha durato. E io
risponderò che molti abusi si chiamano usi. Et che quando il canto piano non haueua più
di quattro Tuoni c' era bisogno di questi aiuti. Et che le antifone seruissero ad altro che
per [[conoscere]] discernere il Tuono de salmi da questo anco si può conoscere che ne
Salmi d' un graduale antichissimo che deue essere poco lontano dall' era di San Gregorio
[[et ha]] le note musicali diuersissime da quelle che si [sono add. supra lin.] usate in più
modi da 600 anni. il quale è qui in Roma nella libreria di Santo Agostino ui si uedono
tramezzare [--] un' uersetto: onde se i musici si risoluessero a riformare il canto
Ecclesiastico conforme all' uso primiero risecando tutti i Tuoni da quei 4 in poi non c'
occorrerebbe tante regole e Canoni per conoscere i Tuoni contatto perdimento di tempo e
confusione e si potrebbe far' l' istesso che si fa hoggi e molto meglio. Et niuno negherà
credo io che se bene i Tuoni fussero solo 4: non si potesse anco bisognando trouaue uarie
Intonationi non che praticare tutte quelle che ci sono. Ma per tornare al Glareano è
ueramente mirabile la sua pertinacia in uoler' discernere i Modi a suo capriccio: percioche
[libro 3. carta 450 in marg.] l' esempio ch' egli porta da Giosquino. [[da]] come d' una
modulatione di frase come egli dice e Sistema Frigio ([[D]] E A e) con l' aggiunta d' un
Semituono sopra et un tuono sotto cioè dal D all' f, la cui cadenza uuole che sia
licentiossa perche finisce in C sol fa ut non so a che gli possa seruire e come ui possa
questa sua frase essendo tutta piena d' Imitationi e d' ogni sorte d' Interualli come per
esempio in questi passi
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 47r,1]
E parimente nel seguente esempio ch' egli di frase il Sistema Dorio (D a d) con l' aggiunta
d' un Tuono sopra et uno sotto ciòè dal C all' e: che resta in a la mi re
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 47r,2; text: comincia cosi, et cetera]
[--] mi pare che molto male ui si possa il genio o la frase più d' un modo
che d' un altro per le tante imitationi [[e i]] e scherzi che ui sono. Si che possiamo ben
marauigliarci del Glareano s' egli crede che in queste bagattelle consiste la differenza e
proprietà de Modi antichi che partoriuano tanto diuersi effetti. Ma che le spezie estreme e
contrarie [[ancor' che]] si mescolino insieme benche non così spesso che con le mezzane
conoscesi da un' aria d' un ode d' Horatio riferita dal medesimo Glareano anchorche sia di
poche note perche in essa come che [[si]] mostra d' esser' del modo Dorio o specie d' E la
mi, si pone l' interuallo di quarta da G sol re a C sol fa ut et dell' ottaua anco di C c:
ueramente si sente che l’orecchia ne resti offesa
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 47v; text: Dianam teneae dicite uirgines
Intonsum pueri dicite Cinthium Latonamque sopremo Dilectam penitus Ioui]
[--] Della uana osseruatione de nostr Modi
[[Essendoci]] Doppo esserci un pezzo azzuffatti col Glareano, sarà bene che diamo una
ricercata al Zarlino e con lui agl' altri suoi seguaci, più difficile impresa della prima per
hauer a fare con huomo di finissimo giuditio e ualentissimo musico: e per essere la sua
dottrina tanto accreditata pel mondo: tuttauia per esser egli persona così ragioneuole son
sicuro che sarà più facile il trattar' seco che col Glareano, anzi credo che s' egli fusse
hoggi uiuo uedendo scoperte [[tant]] da noi tante cose nuoue in materia dell' antica
musica et in particolare ne Modi e ne generi sarebbe de primi ad abbracciarle e come [[d]]
moneta di buona lega farla correre con l' auttorità del suo nome per tutto Primieramente
dimostra in più d' un' luogo d' hauer [[creduto]] [tenuto corr. supra lin.] che i modi antichi
fussero molto diuersi da nostri e più efficaci; se bene in questo s' ingannò ch' egli credette
che ui si contenesse il proprio Ritmo e fauella e simili cose, il che in parte s' e di già
accennato non essere uero. E perche nella dottrina de Modi e regole ch' egli da professa di
confrontarsi con gl' altri musici più antichi di lui mentre tratterò seco non s' imagini
alcuno ch' io la uoglia più con lui che con gl' altri: quantunque lo riconosca per capo e
principe de gl' hodierni musici Credo d' hauer assai bene dimostrato [-f.49v>-] che l'
osseruanza e distintione di tanti Modi e molto uana e superflua in ordine alla semplice
Melodia e che basterebbono quelli 4 antichi Ecclesiastici per diuersificare tutte le
modulationi all' uso hodierno: Hora m' ingegnerò far' uedere che l' istesso e molto più si
deue giudicare in ordine al contrapunto e canto figurato. Non si può negare che quanto
più la musica è artifiziosa e composta in molte parti tanto meno si può osseruare in essa la
natura e proprietà di ciascun' modo poiche per accordar' le parti, far' sentire le fughe le
Imitationi [[d]] l' espressioni delle parole si piglia per uia di salto e di progressione ogni
specie di quinta e di quarta et d' ogni altro interuallo come facilissimamente si può
uedere: onde il credere che ui si possino osseruare quelle cose le diceuo far' differenza ne
Modi è mera uanità. Che diremo poi dell' uso così spesso de' diesi e b molli, non è dubbio
alcuno che questi [[mutino]] alterino il modo e non solo il Modo ma il Tuono come si
mostrerà a suo luogo onde quanto più saranno frequenti tanto più il Modo sarà alterato.
[[Ma]] Non dico già che non si possino e deuino usare, ma dico che il portare essempij di
Modi osseruati e [[puri]] [semplici corr. supra lin.], doue sia pure una [[di queste]] corda
sola accidentale (ne chiamo tale quella del b molle) è semplicità. Et se ciò ha luogo in
qualche parte molto più nelle cadenze [[che]] che sono il compimento di tutta la melodia
che altroue [--] La onde in quel modi che hanno naturalmente la terza minore nel
graue come quel' d' E la mi ogni uolta che una delle parti intonerà sopra al G sol re ut col
diesi la cadenza [[non]] sarà [[p]] alterata e non propria di quel Modo: ne uale a dire che il
Basso per questo non si [[p]] muoue perche ciò mostra solo che il concento non muta
Tuono; ma il Modo si massime [[in]] in quella parte che usa quella corda accidentale. Ne
mi s' opponga che ciò si fà per sentire più [[giocondo]] suaue concento; perche non si
cerca hora questo e poi conceder' bene che l' Harmonia come dicono sarà più grata all'
orecchie; ma [non add. supra lin.] forse a proposito poiche in questa maniera i Modi si
cauano dalla natura loro essendo che quando si puo i Modi mesti si deuono mantenere
nella loro mestitia e languidezza et gl' allegri nella loro uiuacità. Onde quando si potrà
usare il Modo di C sol fa ut Lidio et allegro per far' sentire questa terza maggiore, più
tosto che quello d' E la mi col g sol re ut solleuato sarà molto più conueneuole: dico
quando si possa: [[perche]] percioche alcune uolte per adattarsi a d' Instromenti non si
può prendere un Sistema doue si uuole. ma dico bene che quella non sarà cadenza del
Dorio, ma del Lidio il che si direbbe in greco [paralydiazein] Non è dunque miracolo se
alterandosi di necessità tanto di Modi ne concenti a molte uoci malamente si possono
discernere che dall' ultima uoce del basso: la quale se possa dari regola a tutto il resto lo
giudichi ogni persona sensata. A che serue [--] dunque di gratia quella diuersità d'
ottaua diuisa harmonicamente o al contrario se non per confondere il cervello? poiche se
s' osseruasse nelle note cadentiali dico come in un concento di 4 uoci che fussero del
Modo primo diuiso così
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 50v,1]
bisognerebbe che le 4 parti restassero [[in queste qui]] sempre in queste 4 corde: nel
secondo poi così
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 50v,2]
et ne gl' altri similmente nell' istesso Modo [[se bene]] ancorche la quarta sotto la quinta,
et la terza minore non faccia buon' effetto. Ne segue anco un' altra incongruenza da queste
hodierne regole che quelle cadenze che si fanno nella mezzana corda della quinta da una
delle parti (che dicono cadenze mezzane et alcuni irregolari ma male a proposito) benche
faccino buono effetto perche s' accordano bene con gl' estremi, tuttauia non sono proprie
di quel Modo, anzi molto contrarie perche se la corda principale per esempio dirà ut,
quella [[mezza]] dirà mi: [se add. supra lin.] la principale dirà re, quella dirà fà se la
principale fa [o ut add. supra lin.] quella dirà [[mi]] re o mi sono caratteristiche per così
dire de Modi più contrarij tra loro. Ma non auuertono che in qualsiuoglia specie [[doppo]]
[con corr. supra lin.] le 3 corde principali ha maggiore affinità quella che è uicina alla
mezzana ([[dell']] cioè quella che diuide la medesima ottaua in quarta e quinta) che quella
che diuide la quinta in due terze come [--] nel medesimo esempio del C sol fa ut
[[la corda F fa ut è più simile]] diuiso così
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 51r,1]
la corda di F fa ut è più simile a queste tre e più atta a fare cadenze in questo modo che
quella d' E la mi cioè più tosto così
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 51r,2]
[[che cosi]] che cosi
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 51r,3]
il che se non altro l' orecchio istesso giudica. Ma due parti non possono far cadenza in F
fa ut e G sol re ut perche sarebbono distanti per seconda. Ne io dico che si possa fare, ma
uoglio inferire solo che in quel modo u' è più naturale quella corda per farui le desinenze
almeno in riguardo della melodia che [[ut]] E la mi. Ma se s' ha da osseruare [[la]] che la
Diapente sia diuisa più tosto Harmonicamente che [[al co]] Aritmeticamente o per il
contrario, dico che bisogna che una modulatione del primo Tuono s' astenga dal salto di
quarta dal C all' F et per il contrario l' ottauo detto salto ma non quello di quinta dal C al
G: il che quanto s' osserui da gl' esempij de modi e pongono i Musici si può conoscere:
anzi se alcuno l' osseruasse farebbe male perche prierebbe le modulationi d' un intervallo
proprio e familiare a quel tuono Si che [[argomentando al i]] bisogna inferire che questa
Diuisione Harmonica et Aritmetica sia una uanità. Ma uediamo come in ciò si sia
comportato il Zarlino. Ne gl' esempij del primo et secondo Modo (i quali basterà
osseruare in uece di tutti) ch' egli compose a posta a due uoci onde [--] s' ha da
credere che sieno bene studiati) si uede che s' è guardato per tutto di non prendere dalle
estreme corde Interuallo di quinta e di quarta se non per un uerso solo perche nel primo
non usa questa queste
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 51v,1]
ne queste nel secondo
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 51v,2]
E pure [[senza distintione rende]] [non si guarda dalle corr. supra lin.] le altre sortj [sorte
ante corr.] di quarte e quinte che sono totalmente diverse come la quarta tra D la sol re e
G sol re ut la quinta tra E la mi e [sqb] mi. Et [Il ante corr.] come potrà mai saluarsi
questo che sia lecito seruirsi [[de gl' nterualli re]] delle specie remote e contrarie e non
delle simili e famigliari? et che non si mantenga meglio l' uniformità dell' aria in seruirsi
indifferentemente de gl' interualli [[che s]] di quinta et quarta che si trouano fra queste 4
corde C F G c
che lasciando la quarta da C ad F et la quinta da F al c seruirsi poi delle specie d' E la mi
et D la sol re? Il che come si uederà poi il credere che s' alteri il Lidio con mescolando
[[al]] l' Hypolidio: ma non il Dorio ne il Frigio Non haueua dunque tutti i torti il Gallilei
disse [che add. supra lin.] questi nostri modi sono tutti dell' istesso sapore et odore [Et il
Glareano dicendo che tutti i Modi si possono applicare ad ogni cosa libro 2. capitolo 11 in
marg.] [Ne il Vicentino et i Tuoni [Modi ante corr.] e Modi usati sin' allora erano Tuoni e
Modi confusi per l' inosseruanza quarte et quinte ancor che egli attribuisca anco questa
confusione altra mescolanza di gradi d' altri generi Di più incerte sorte di modulationi le
cadenze si fanno quasi in ogni corda come le Toccate non s' haueranno dunque da poter
discernere se non nell' ultima corda? in marg.] Et non meritano biasimo quelli che a nostri
tempi non ci badano niente osseruando le [[4.]] specie [[di quarta]] delle quarte che sono
le più generali differenze cio è le cadenze in ut, in re et in mi, o al più quelle della quinta
per la diuersità che fanno quelli tre tuoni [--] quando sono continuati:
riconoscendo che tutte le altre regole, precetti et osseruationi secondo però l' uso d' hoggi
sono sofisticherie e perdimento di tempo. onde si come a poco a poco tanti segni di tempi
inutilmente trouati da persone che haueuano poca logica, minore mattematica e nessuna
eruditione; così si dee credere che i Modi del Glareano e del Zarlino se n' anderanno in
fumo, hauendo così poco peso e sussistenza.
[--] In che differisca il Tuono dal Modo
Veduta che s' è la uarietà de nostri Modierni per dar' principio a dichiarare l' essenza e
forma de gl' antichi è conueneuole di mostrar' prima qual sia la differenza del Tuono e del
modo preso nel proprio significato: perche se bene gli scrittori se seruono quasi
indifferentemente tuttauìa u' è grandissima differenza. E prima ciò dimostreremo [[con
un']] così grossamente con una comparatione [[presa]] Nella pittura ci sono 3 cose il
disegno il colorito e 'l' composto dell' uno et l' altro: onde se bene [[la p]] [[con]] questa
uoce pittura [[si suole]] propriamente significa quella composto, tuttauia un semplice
disegno si chiama anco bene [[benep ante corr.]] spesso pittura: et alcuna uolta s'
attribuisce questo nome al colorito solo quando si contrapone al disegno così nell'
esempio nostro 3 cose dobbiamo considerare la tensione della uoce più graue o più acuta
(che è come il disegno) [e cio è propriamente Tuono in marg.] la propria specie della
modulatione dell' ottaua che consiste nell' ordine de Tuoni e Semituoni (che è come il
colorito) [e questo è il Modo o Tropo in marg.] et l' aggregato dell' uno e [el ante corr.] l'
altro (che rappresenta la perfetta pittura) il quale dà alcuni si dice Tuono da altri modo ma
[[propriamente]] [più comunemente corr. supra lin.] parlandosi de sette cioè quelle di
Tolomeo si chiamano Modi et li 13 d' Aristosseno [[et li 15]] con li due aggiunti Tuoni
Hor come questi [--] differischino chiaramente lo mostrerò con esempij musicali,
perche sò che tratto con musici et non altri che potrei [[d]] addurre Supponghiamo il
presente Tema o Suggetto
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53r,1; text: T, S, ut, re, mi, fa, sol]
che è una modulatione d' otto uoci secondo la specie di C sol fa ut: se noi intoneremo l'
istessa un tuono più acuta, cominciando dalla prima uoce dal basso [ut add. supra lin.]
[[et]] all' unisono della Re del proposto Tema cosi
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53r,2; text: T, S]
o pure co' segni accidentali se desse fastidio ad alcuno il mettere la chiaue in spatio non in
riga a questo modo
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53r,3; text: T, S]
non è dubbio [[al]] che la modulatione sarà istessa perche procede col medesimo ordine
interualli (il che perche meglio si ueda u' ho aggiunto i segni del Tuono e del Semituono)
ma però più acuta di tensione di uoce della prima; e tanto sarebbe se s' alzasse un
Semituono 2 Tuoni et cetera. Et tanto è istessa la modulatione che si potrebbe intonare
con le medesime sillabe ut, re mi fa, se l' uso nostro il comportasse come si proferischino
le note poco importa purche s' intonino giuste. Ma se il Sistema si formerà così
[--]
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53v,1; text: T, S]
che significa che la prima nota fa s' ha da intonare unisona alla prima del Tema mutando
la chiaue come si uede: e [[cambierà]] uarierà la specie: perche il Semituono ch' era prima
nel terzo luogo qui si pone nel quarto: Et l' istesso segue [[non mutando chiaue]] ponendo
in uece di mutar chiaue qualche segno accidentale
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53v,2; text: T, S]
o pure cosi
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53v,3; text: T, S]
Et questa è propriamente mutatione di Modo et non di tuono. Ma se il sistema [[insieme]]
non solo s' abbasserà o s' alzerà di uoce ma anco cambierà specie e forma della
modulatione come negli esempij sottoposti
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 53v,4; text: T, S]
che hanno amendue la medesima specie ma il primo è più alto un semituono del proposto
Tema [tema ante corr.] et il secondo un Tuono intero. Et questa è uera mutatione di
Tuono e Modo insieme, e conforme gl' antichi erano l' uno dall' altro diuersi. Ma se dalla
proposta modulatione si passerà ad un' altra più [[sù]] [alto corr. supra lin.] o più basso:
ma che sia parte del medesimo Sistema e si possa continuare con quell' altra come quì si
uede
[--] [Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 54r; text: T, S, uerso l’acuto, il
graue]
si farà mutatione di Sistema e non in Modo ne Tuono: et tali sono i modi d' hoggi. [[Et
intendasi ciò Insiememente cioè con la relatione al proposto Tema e senza]] Ma se in
questi esempij il [[re]] Re del primo et il mi del secondo [[si cantasser]] s' intonassero
unisono all' ut del Tema proposto, sarebbe uera mutatione di Modo come quella di Modo
però questa mutatione s' ha da intendere (se mutatione è) che tutte tre queste ottaue siano
contenute in un medesimo Sistema e continuate insieme come da un' harpa o cembalo
accordato: percioche se doppo hauer' contato il primo Sistema dal C. al c o questa
semplice scala o qualche aria composto di queste note, si canterà poi un' altro ottaua come
una di queste due o così come stà o modulata con qualche aria, ciò sarà un' uero mutar
modo o Tuono all' usanza d' hoggi: ne basta per esser' ueri tuoni che [[usa]] l' ottaua sia
più acuta dell' altra: perche bisogna di più che l' uno non comunichi con l' altro, cioè che
collegati insieme non faccino un solo sistema continuato: il che nasce ogni uolta che non
s' interrompe la serie di due tuoni e un semituono 3 tuoni e un semituono: come accadeua
ne gl' antichi uolendoli congiugnere insieme: onde i Tuoni antichi haueuano ciascuno il
suo proprio Sistema o gamma che non comunicauano insieme: non che non hauessero
molti interualli comuni [[perche che]] ma non era dell' uno continua con quella dell' altro:
onde non si poteua in un' Instrumento [--] sonare due Modi perfettamente
massime de più remoti senza gran' numero di [uoci e add. supra lin.] corde [[e uoci]] o
senza mutar' l' accordo di molte. Il passare anco dal [sqb] quadro al b molle [[non]] senz'
altra mutatione è una differenza di sistema e non di moto: imperoche l' una si chiama
Sistema disgiunto l' altro congiunto come parlano.
[[per esempio]]
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 54v; text: T, S]
Or quando [[gl' auttori Greci]] i musici Greci dicono che ci sono quattro sorti di Mutationi
che chiamano [metabolas] (se bene alcuni ne mettono sino a sette abbracciando [[anco]]
quelle del Ritmo) di Generi 2 Di sistema 3. Di Tuono 4 et [di add. supra lin.] Melopeia, in
altro senso non si deue intendere quella di Sistema che non come habbiamo dichiarato: e
per quella di Tuono bisogna intendere del Tuono perfetto che comprende anco il modo
come si uede dalli esempij che danno dal Dorio al Frigio et cetera. Et questi medesimi
esempi si comprenderebbono in un instrumento di molte uoci come un' harpa accordato
tutto per semituoni di modo che il tuono fusse per esempio fra tre corde: perche dal uario
modo di toccare le corde nascerebbono tutte queste differenze come qui si uede
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 55r; text: Esempio di quello che s’è detto in
un’Instrumento accordato per semituoni A, B, C, D, E, F, G, c, a, b, [sqb], Mutatione di
Tuono e Modo arbitraria, legale, solo nell’acuto, un’heterogeneo, omogeneo, soggetto,
[[reuscito]]]
[--] [Non è dunque marauiglia se Vincenzo Lusitano che fu musico di buona
dottrina per quei tempi dice nella sua Introduttione che questi otto Modi o arie di cantare
impropriamente sono detti Tuoni in marg.] Ma perche noi habbiamo fatto due differenze
di mutatione di Tuono e Modo l' una legale e l' altra arbitraria chiamandole da quello che
dieno della connessione de Modi si conoscerà quello che sia. Tolomeo dichiara questa
diuersità di mutatione di tuono solo e di modo solo assai succintamente secondo il suo
stile ma in maniera che s' intende bene con queste parole
[--] Come s' intenda il sopradetto luogo di Boetio doue parla de sette Tuoni
Da queste differenze che habbiamo dimostrate e dal supporre come diceuamo che li Modi
o Tuoni antichi haueuano ciascuno un Sistema particolare si può intendere quel luogo di
Boetio soprallegato, il quale non mi pare che sia stato inteso [bene add. supra lin.] da
nessuno se non dal nostro Mei: percioche il Gaffurio Il Glareano Zarlino Salinas e gl' altri
l' hanno letto come l' animo preoccupato dall' opinione che haueuano che i Modi antichi
fussero connessi insieme co' nostri il che quanto sia falso, già credo in parte si sia ueduto.
Doue dice dunque Boetio che presupposto il Sistema ordinato dell' Hypodorio dal
Proslambanomeons A re, al Nete Hyperboleon a a la mi re, se s' inacutirà un tuono il detto
proslambanomenos et l' Hypate Hypaton altrettanto e parimente l' altre corde il medesimo
si formerà il Modo Hypophrygio: e così inacutendosi tutto il Sistema un' altro Tuono si
formerà l' Hypolydio, et poi un Semituono il Dorio, alcuni hanno [[hauuto opinione]]
conosciuto ueramente che ciascun' Modo haueua un separato sistema: ma nel figurarli poi
uedendo che ciascuno riusciua con [[quella]] [una corr. supra lin.] medesima distanza tra
corda e corda cioè un Tuono fra Proslambanomeons [--] [et in marg.] Hypate
Hiypaton et un' semituono fra l' Hypate et la Parhypate et cetera si sono creduti che questi
Tuoni di Tolomeo e così quelli d' Aristosseno non hauessero altra diuersità che di graue et
d' acuto. Et di questa opinione pare che sia stato il Gallilei onde n' è ripreso [[il Galli]]
[dal corr. supra lin.] Zarlino: ma fuor' di ragione per quella parte che tocca la figura [[che
è trà questi poiche]] la quale [[non è fuor']] ueramente conforme la mente di Boetio e così
anco si uede espressa ne Manoscritti (che gli stampati [[non]] sono molto [[esatti]]
difettosi) perche se bene tutti haueuano un proprio Proslambanomeos una propria Hypate
et cetera come dice il Zarlino [Supplementi libro 6. capitolo 5. in marg.] però [in add.
supra lin.] tutti i tuoni [[eg]] [[queste]] corde egualmente distanti nella figura o
diagramma ma non nell' atto del modulare come si uederà. Altri per il contrario come
Gaffurio e Glareano uedendo che questa descrittione non confrontau co' loro presupposti
e con l' opinione che haueuano ch' il Tuono Hypophrygio fusse situato nel B mi
Hypolydio nel C fa ut et cetera non si guardarono di dire che il testo era scorretto e simili
baie. Ma poi uedendo che le distanze che Tolomeo [[assegna]] (se bene non credeuano
che procedesse con l' istesso ordine di Boetio [--] assegna fra un Tuono e l' altro in
molti luoghi non corrispondeuano a quelle di questi loro [[Tuoni]] si trouarono molto
perplessi e confusi. E però il pouero Glareano hebbe a dire.Ecce quem minime rebamur,
rursus adest Boethius ipse, nostra Helice, nostra Cynosura, ac retro propemodum acto
nauigio a cursu instituto nos cohibuit. Hic enim libro 4. capite 13. longe aliter diatessaron
diapenteque ordinat species, atque nos ordinauimus. Nos enim sol re, primam, mi la,
secundam, tertiam ut fa, posuimus, cum ille hoc ordine, mi la, ut fa, re sol, ponat
diatessaron species, atque ita ueteres plaerique. Similiter diapente nos et quello che segue
Sed quod magis nos turbat ac prope retrouersis uelis ire prohibuit est, quod eodm libro,
capite statim sequente, de Modorum exordijs ait, Hypolydium tono altiorem quam
Hypophrygium, quem nos semitonio duntaxat sublimiorem instituimus. Quod si haec
nostra falsa sunt, et Boethij codex bene habet, omni deposita tergiuersatione stylus nobis
uertendus est, ac maior huius commentationis pars retexenda, quam magno labore
hactenus construximus. [--] Dal che si uede quanto sia ben' fondata la sua dottrina
e come egl' habbia inteso bene Boethio: e non è marauiglia s' egli riconobbe poi che la
Diuisione [[ch' il me]] fatta co numeri (i quali dimostrano i ueri interualli) nel Modo
Lydio (nel quale gl' antichi soleuano dare gl' esempij) non corrispondeua [corrisponde
ante corr.] [[a quello ch']] al suo che ha la specie dell' Hypolidio F fa ut come s' e uisto: et
s' egli ha creduto per le contrarietà che s' imaginò fra gl' autori antichi che la dispositione
de Modi fusse come arbitraria. Neque enim (dice egli) de ijs cum quoquam depugnabimus
quippe quae res prope modum sit arbitraria. Et nel capitolo seguente Multo uero negotium
est de Modorum differentijs res meo quide iudicatu superuacanea: perciò il Maillard
hebbe a dire ch' egli si mostra il più irresoluto huomo del mondo. Non si deue già
ascoltare il Maillard huomo peraltro di buon giuditio et eruditione doue riprende Boethio
dell' hauere cominciato dall' Hypodorio parendoli più ragioneuole ch' egli cominciasse da
uno de li estremi seguendo continuatamente [--] sino all' altro. Ma questo anco
nacque dall' opinione che i Modi antichi fussero [[colloca]] disposti come nostre ne quali
ragioneuolmente si comincia dal primo autentico e non dal primo [[in ordine di add. supra
lin.] uerso il graue o uero l' acuto. Ma non posso non marauigliarmi come hauendo letto
[il Glareano add. supra lin.] quelle parole di Boetio doue dice
(il che dimostra ch' egl' hebbe per indifferente il cominciare i Modi da a a la mi re Nete
Hyperboleon in giù o dall' Hypate Hypaton B mi in su, purche a ciascuno si desse la sua
specie) tuttauia uedendo che Cleonide comincia dal B mi lo rifiutasse alla scoperta, più
tosto che riconoscere l' errore suo. Ma in somma dal credere e uolere a tutti parti che
i[[nostri]] modi antichi corrispondessero [[l]] a nostri s' indusse a rimescolare ogni cosa
[[onde d' oscura]] facendo proprio come gl' heretici d' hoggi che [[l]] in uece d'
accomodar' la loro credenza al senso della Sacra Scrittura, li interpretano falsamente o
allegano il testo per sospetto. S' [[inganna]] [abbaglia corr. supra lin.] anco il Zarlino in
molte cose di questa materia come [[dal]] doue osseruando che Guidone e Cleonide pone
come il Missolidio da Hypate Hypaton a Paramese ua congetturando così. Il perche
si uede manifestamente che fa l' una di due cose ouero che pone il Modo Missolidio nella
parte graue del suo Monocordo (come è ueramente) e l' Ipodorio e Locrico più acuto:
oueramente che pone le corde nel detto Iastio molto ad altro modo di quello che fanno [-
-]gl' altri musici antichi. Il Salina parimente conoscendo in molte repugnanze
nella Dispositione de modi antichi fatta da costoro si mostro molto [libro 4. capitolo 13 in
marg.] ambiguo [[da]] quando dice. Ex quo facile intelligitur magno in errore illos qui
arbitrantur Dorium antiquorum esse primum Tonum uel potius modum recentiorum et
Phrygium tertium: et Lydium quintum et Mixolydium septimum. Quoniam ex doctrina
Ptolemaei dictum est Lydium esse tono acutiorem Phrygio, et Mixolydium Semitonio
acutiorem Lydio cum euenire contra necesse sit in recentiorum Modis. Nam quintus
eorum qui est ab F ad f, distat a tertio, qui est ab E ad e Semitonio et Septimus a G ad g,
distat [[Tono]] tono a quinto qui est ab F ad f ut omnes etiam practici norunt. quare
septimus recentiorum modus Mixolydius esse non potest, sed aut Dorius collocandus est a
C ad c. et Phrygius, et Lydius in D et E quae species tono distant et Mixolydius in F
Semitonio ab E distante (et ciò ha fatto il Zarlino) aut nihil cum illis poterunt habere
commercij. (Et in questo ueramente s' appose). Ma il Gallilei si per il suo bell' ingegno si
per la comunicatione ch' egl' hebbe col Mei e col Signor Giouanni de Bardi de Conti di
Vernio [[Signore]] uirtuosissimo Signore e molto [[perciò]] intendere, e partiale dell'
antica musica (come dimostra un discorso mandato [--] a Giulio Romano circa il
perfettionare la musica) meglio de gl' altri o figurato [[il Sistema]] le connessione di
questi Modi se bene in alcune cose non mi soddisfà: [[e massime]] Egli dunque ordina i
tuoni secondo la mente di Tolomeo in questa forma che segue doue non tanto mi dà
fastidio il non cominciare i Sistemi di ciascuno nelle proprie corde cioè l' Hypodorio nell'
A l' Hypofrigio nel G l' Hypolydio nell' F et cetera quanto che non si uede quella distanza
tra l' uno et l' altro che douerebbono hauere
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 59r; text: D, E, F, G]
[--] Se dunque costoro che sono stati i più sottili e diligenti scrittori delle cose
musicali nella materia de Modi hanno così spesso trauiato dal diritto camino che [[che]]
marauiglia serà la Artuso e gl' altri di questa classe che seguirono la scorta e pedate di
quelli si sono molto intrigati. [[Et è con ne]] Ognuno può uedere quanto il pouero Artusi
si confonda con credere che i Modi d' Euclide o Cleonide uadino al contrario di quelli di
Tolomeo dal Frigio in poi: e con accomodar bene secondo cleonide i sette modi nelle loro
corde ma non quanto all' ordine perche il Mixolydio gli torna il più graue et l' Hypodorio
il più acuto. In somma egli si crede che non è possibile osseruare l' ordine de Modi e l'
ordine del spezie.
[--] Del Sistema Stabile e Mobile e di uarie maniere di connettere i Modi
[Si mostra con altre figure come li sette Modi si connettino insieme ante corr.]
[[In due [[Modi[[ [guise corr. supra lin.] principalmente si può fare questa connessione de
Modi o disponendoli]]
Si come tra le corde de [del ante corr.] Tetracordi quelle si dicono stabili [[che]] le quali
nella differenza de generi [[si]] uariano tensione o accordo così tra Sistemi quello si dice
mobile che nel mutare i Modi si uaria nelle sue corde: in quelle [[alcune]] di mezzo
solamente quando si uaria il modo solo: et anco nell' estreme quando si muta in tutto il
tuono o tensione della uoce. ma stabile [et immutabile add. supra lin.] si chiama quello
che ha i suoi interualli determinati e fermi tra le corde cioè l' intera constitutione
Diatonica di 15 uoci accordata per [sqb] quadro. [[Disgiunta: poiche il [sqb] quadro e
[[d]] anteriore per natura et <.>]] Et perche il Tuono e Modo Dorio era il proprio de greci
e più stimato si deue sempre intendere [che add. supra lin.] [[fusse]] questo Sistema fosse
accordato nel detto Tuono che era il Corista et ordinasse [ordinarne ante corr.] loro così
ne gl' Istromenti attualmente come in una lira antica di 15 uoci [(il Zarlino iama
Sistema rtificiale in marg.] o uirtualmente nella uoce d' uno sia accomodato a detto
Tuono [[([[ch]] [[cioè nel]] che Sistema naturale uien detto dal Zarlino) Dunque a questo
Tuono [--] Stabile et Immobile, tutti gl' altri si riferiuano [riferiscono ante corr.]
[[come]] non solo in riguardo del graue o acuto ma della dispositione de gli interualli
essendo quasi come una misura publica (per esempio il Piede segnato in Campidoglio)
[[la quale daua]] che desse la norma a tutte le altre: o come il Marco al quale si
riferiscono tutte le monete e pesi di molte nationi [[che hann]] per poter contrattare
insieme. Sistema dunque Immobile è l' ordinario Dorio del quale si seruono i musici
antichi accordato con li suoi Tetracordi et quel tuono da basso come s' e uisto. [[Ma i
sistemi de g']] nel quale poi se s' inseriua il Tetracordo congiunto [[d]] in uece del
Disgiunto o i Tetracordi s' accordassero Cromaticamente on Enarmonicamente non si
poteua rettamente chiamare più stabile benche in quanto al tutto non si mouesse, non s'
alterando suoi estremi ma nelle parti solo. Gl' altri Tuoni dunque appresso i Greci
haueuano il Sistema loro mobile perche erano come accidentali et il Dorio naturale et
ordinario. or questi Tuoni dunque si possono accomodare al Dorio e stabile in due wise o
secondo la forma del Dorio isteesso con quella dispositione di [4 add. supra lin.]
Tetracordi col tuono da basso continuati e colla Tetracordo congiunto per fianco: e così
gli descrive Boetio nel sopradetto luogo come diceuano et così gl' ordinauano gl' antichi
ne loro [--] Diagrammi, o uero secondo che si modulauano in atto ponendo nell'
estremo acuto e [il ante corr.] graue [[quelle corde]] le corde proprie e caratteristiche di
quel Tuono; o pure altre sue familiari e nelle quali anco ui si faceuano le cadenze come da
questi [questo ante corr.] esempij [esempio ante corr.] si può uedere
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 61r; text: A, B, C, D, E, F, G, A re, B mi, C
fa, D re, E mi, F fa, G sol, a re la, b fa, [sqb] mi, c fa, c sol d re, e mi, f fa, g sol, a a la, a,
b, c, d, e, f, g, a a, g a, g g, c c, f f, e e, dd]
[--] [[Ma qui conuien' notare diligentemente]] Ne già ad alcuno strano che all'
Hypodorio si dia la specie tra a et a a ouero tra A et a a nella quale diceuamo che s'
accordaua il Sistema immobile ch' era l' ordinaria gamma de Greci: et non al Dorio
principale e come fondamento di tutti: imperoche altro è il dimostrare la specie altro di
disporre il Sestema secondo la commodita del canto: nel primo modo si mostra la specie
del Dorio tra E et e ouero tra e et ee e del Hypodorio come s' è detto del Phrigio tra D et d
ouero D dd. del Lydio tra C et c ouero C, cc, e così gl' altri: ma quanto alla comodità del
canto, tanto quasi importaua per sonare o cantare un' aria Doria [[accordare il]] disporre il
Sistema et accordare l' instromento tra A et aa ouero tra E et ee o anco tra B et [sqb][sqb]:
percioche queste corde sono familiari al Dorio et in tutte ui si faceua cadenze se bene più
spesso forse in E: Et che [[<.>]] così bene tornasse accordandolo tra A et aa che tra E et
ee da questo si può conoscere che ne gl' antichissimi tempi quando alcuni modi
[[passauano di poco l' o]] o armonie erano di pochissime uoci [uoce ante corr.] ([[cio]]
almeno per l' uso della uoce humana) il Dorio si constituiua di noue tra D et e come
uederemo quasi all' uso hodierno: che a Modi autentici concedono una uoce più dell'
ottaua di sotto: ma non si deue far cadenza si come non si dee credere che ne anco si
facesse [[in]] del Dorio. Or' è certo che l' A sotto l' ottaua B [sqb] corrisponde al D sotto l'
ottaua E e: perche la specie B [sqb] e [--] tanto simile all' E e [[che anco questa si
praticaua nel]] si come nel Sistema di 9 uoci si cominciaua dal D cosi nel perfetto di
quindeci si cominciaua dall' A: onde nell' atto del modulare non si dee credere che
altrimenti [[si d]] s' accordassero gl' Instromenti di corde e [si add. supra lin.]
disponessero i fori di quelli di fiato per il Dorio che cominciando dall' A secondo l' ordine
del Sistema stabile Et così se bene la specie del Frigio si dimostra tra D et d tuttauia oltre
li due modi [[di]] d' accomodare il suo Sistema allo stabile da A ad aa (che è [mune
a tutti) in marg.] Et da D a, dd si poteua anco disporre tra G et gg. come l' accomoda il
Gallilei, perche anco questa è corda sua famigliare essendo la caratteristica del
Hypophrygio suo plagio et parimente il Lidio si poteua [pose ante corr.] disporre tra F et
ff. che è lettera [e add. supra lin.] corda propria del Hypolydio. In somma il tutto riesce
chiaro e facile a comprendere se ci uorremmo ricordare che tre o quattro sono le sorte di
cadenze [secondo le specie di Diatessaron et Diapente in marg.] [[che]] de quali sono
proprie de Modi generali Dorio Frigio e Lidio che soli erano in uso appresso gl'
antichissimi a i quali non harebbono aggiunto gl' altri quei [gran' in marg.] sauij [[antichi
se si fossero contentati]] [che uennero doppo corr. supra lin.] appropriando a ciascuno una
delle sette dette specie d' ottaua se non gl' hauessero differentiati [[oltre il procedere della
mol]] principalmente nella Tensione di graue et acuto che quella che ha principal parte
nelle [--] diuersità de Tuoni speciali (ciò è tutti [[l]] sette presi separatamente) si
come [[forse]] nella diuersità de Tuoni generali (cioè li 3 detti) u' ha maggior' parte [forse
add. supra lin.] la diuersità della Modulatione [[cio]] (che consiste nelle [nella ante corr.]
cadenze [cadenza ante corr.] secondo quella specie) che a differenza di graue e d' acuto:
senza parlare per hora d' altre differenze che erano fra i Tuoni generali. Basta che si può
tenere per fermo che mentre non c' erano se non tre Tuoni il Dorio non facesse le sue
cadenze solamente nell' E ma anco nel B et nell' A. Il Frigio non solo nel C ma anco nel F
et nel G [[perche così non si uaria specie]] e così indifferentemente poi anco si seruissero
di queste cadenze tutti i Tuoni che comunicauano [[e s add. supra lin.]] in un genere e
stabilizauano insieme che si possono chiamare Homogenei. [[cioè il Dorio]] come
appresso [[<.>]] si uederà. Et questo è uno de più importanti segreti di questa materia e
più rileuanti in pratica. Ma come si rendessero praticabili questi Modi disponendoli tutti
in un modo nel Diagramma uniuersale (cioè quello che conteneua le note di tutti per
ordine) uoglio dichiararlo meglio per non lasciare ambiguità nessuna nella mente de
lettori. Collocatj [Collocato ante corr.] et dispostj [disposto ante corr.] [[nel suo
Diagramma]] i Diagrammi e Sistemi di ciascun' tuono nel modo che [[se]] s' è uisto di
sopra al capitolo si poteua [--] pigliar' per tema e regola della uoce il Dorio o l'
Hypodorio per esempio: ma prendiamo questo per essere il primo in ordine: trouata la sua
uoce di Tuono per esempio in uno Instromento stabile di suono per uoler' graduale il
Sistema Hypophrygio prendeuò il tuono dell' Hypate Hypaton [[da]] Hypodorio
intonando il Mi: poi con l' istessa uoce intonando il Re del Proslambanomenos
Hypophrygio si seguitaua in su tutto il Sistema continuando tutte le uoci che ui capiscono.
[[mà]] Et così per pigliare il tuono del [dell ante corr.] Proslambanomenos Hypolidio
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 63v; text: A, B, C, D, E, F, G, a, [sqb], c, d, e,
f, g, a a]
bisognaua intonare il Re come il mi del B mi [[d]] Hypofrigio o pure come la uoce del
Parhypate Hypaton Cromatico dell' Hypodorio cioè i C # a cui è unisono
proslambanomenos Hypolidio et cetera. Ma se uno uoleua intonare [[non il Diagramma]]
tutto il Sistema [[una qualche aria]] Hypophrygio per ordine bisognaua fare altrimenti
cioè pigliare la parhypate Meson (G sol re ut) sua corda caratteristica e collocarla con la
mente nel sito del Proslambanomeos A Re cioè in pratica intonare l' Ut del G sol re ut nel
tuono conueneuole alla Proslambanomeos A re, preso nel modo sopradetto et così
seguitare l' altre corde in su sino che ui si trouauano: e finite quelle ricominciare dall' altre
sotto sino al compimento di 15 [[et]] delle due ottaue come qui si uede; et in questo senso
anco si può chiamare Sistema Stabile (almeno nel suo genere) il primo et il secondo
Mobile, o il Modulabile [[et arti]] Ma perche una uoce humana (alla quale s' assegna
solamente la distanza di due ottaue cioè di 15 uoci ben [--] formate [[(]] ancor che
pochi c' arriuino) non poteua intonare più d' un [[Tuo]] modo intero [ due al più
almeno senza grande difficoltà in marg.] per esempio [[essendo]] un Tenore ordinario il
Dorio, un Contralto il Lidio e Missolidio un Baritono l' Hypophrygio et l' Hypolidio et un
Basso profondo l' Hypodorio et l' Hypofrigio: di qui è che un Tenore ordinario o uno che
naturalmente hauesse il Tuono Dorio uolendo intonare tutta quella parte del Sistema
Hypodorio che poteua [[su]] e cominciare dalla corda caratteristica dell' Hypodorio A re
bastaua che cominciasse dall' A re o Proslambanomenos Del Dorio accomodato secondo
il Sistema Stabile continuando in su sino ad e la mi perche da indi in su non [s' add. supra
lin.] estende il Sistema Hypodorio [[onde se hauesse]] come si uede dal Diagramma o
Connessione de Modi ma non curandosi di cominciare dalla corda caratteristica poteua
principiare da quella che risponde al Proslambanomeos Dorio [[cioe che]] cioe il D sol re
(Lichanos Hypaton) e continuare parimente sino ad a a la mi re termine del Sistema
lasciando in questo modo [[la]] [una corr. supra lin.] parte [[del Sistema]] graue del
Sistema Hypodorio cioe la quarta da A re [[ad]] a D sol re si come nel primo esempio:
lasciaua la quarta più acuta del Sistema Dorio da E la mi ad a a la mi re. Ma per il
contrario se uno [[Da]] che hauesse hauuto naturalmente il Tuono Hypodorio, hauesse
uoluto intonare quella parte del Tuono o Sistema Dorio nella quale fusse capace la sua
uoce: bisognaua che intonasse dal D sol re unisono al Proslambanomenos Dorio sino
alfine del suo Sistema a a la mi re: e uolendo cominciare dalla Caratteristica Doria [-
-] E la mi collocare [[d]] l’Hypate Hypaton E la mi Dorio nel sito del Lichanos
Hypaton (D sol re) Hypodorio cioè proferire quel mi col tuono conueneuole al Re
Hypodorio e cosi continuare per tutte quelle XI uoci che sono dal detto D sol re ad a a la
mi re termine del suo Sistema. [[Ma uno di tuono naturalmente Missolidio uolendo
intonare quella parte del Tuono Hyporodio corrispondente al suo Sistema bisogn]]
Similmente uno di Tuono Dorio uolendo intonare il Sistema Missolydio non lo poteua
fare se non per una XII (in [et ante corr.] uoci tolerabilmente formate) cioè dalla distanza
che è dal Lichanos Hypaton (D la sol re) Dorio sino all’ultima a a la mi re [[ne i due]]
mettendo il b mi Missoly nel luogo del detto D la sol re [[o pure]] [cioè corr. supra
lin.] intonando il mi con la uoce del Re o pure semplicemente dall’A re Missolydio o D
sol re Dorio sino al compimento di XII uoci. Et l’istesso rispettiuamente [[s’ha da]] ci
debbiamo imaginare delle altre uoci mezzane perche uno di [[uoce]] Tuono Hypodorio
poteua intonare commodamente 14 uoci dell’Hypophrygio ma non pur 13 dell’Hypolydio
12 del Dorio 11 del Frigio 10 del Lidio noue del Missolidio: Uno di Tuono Hypophrygio
poteua intonare 14 uoci dell’Hypodorio altrettante dell’Hypolidio 13 del Dorio 12 del
Frigio 11 del Lidio e dieci del Missolidio et cetera. Dal che si uede che ogn’uno poteua
cantare ciascun’ tuono, ma i distanti assai dalla sua uoce in poche note et anco molto
forzate [--] onde perche con certissimi contrasegni ho prouato altroue che i
concenti [[uocali add. supra lin.]] [[de gl’antichi non passauano]] di uoci humane
appresso gl’antichi non s’estendeuano fuori dalla Disdiapason ne haueuano più di tre uoci
o parti: e forse anche il medesimo si praticaua nelle melodie più stimate allora (cioè
[[canti]] le Citarodie o canti accompagnati dal suono della cetera e della lira)
comprendendo le uoci del suono con quelle del canto, ancorche nelle Sinfonie
instrumentali non tanto apprezzate allora ui fusse sicuramente maggior’ largura. si può
raccogliere da questo che l’Hypodorio non conueniua solamente alla parte del Basso, il
Dorio al Tenore (che quanto al Contralto non pare che fusse in uso) et il Missolidio al
Soprano: anzi in tutt’i tuoni si poteuano fare [[concenti]] [melodie corr. supra lin.] a tre
differenti d’acuto e graue in tutto il corpo del concento si come era nelle parti l’uno
dell’altro, la qual cosa faceua mirabile uarietà [[d]] nella musica; rendeua le melodie
bellissime e molto atte a produrre diuersi effetti discuterò un poco [[p]] meglio quando si
parlerà di proposito della pratica: dalla quale ritorcendo il filo del ragionamento
dimostriamo [dimostreremo ante corr.] [[che]] con le autorità in mano che questa
connessione de modi non è trouato nostro ma cauata da i primi autori.
[--] Come Tolomeo accomodi i Modi al Sistema Stabile
Anchorche il Dorio non habbia la sua specie tra A et a a come l’Hypodorio tuttauia
meglio si pone per Sistema stabile et se gl’adattano gl’altri Modi che all’Hypodorio: per
essere nel mezzo di tutti come il Sole tra i pianeti come ha fatto Tolomeo nel Capitolo 11
del libro secondo doue è da notare che la uersione è molto difettosa come in molt’altri
luoghi come si può uedere nell’ordine delle corde dell’Hypolydio da fat che non è
continuato onde è necessario ricorrere al testo Greco manoscritto perche l’autore non è
stato ancora stampato per bene intenderlo. Collocando dunque il Sistema Dorio nel
principio et poi applicando a un’ per uno gl’atri Tuoni mostrando quali corde di questj
[queste ante corr.] corrispondano a quelle di quello particolarmente le Mezzane [mesai]
[[dalle]] le quali fanno conoscere la distanza che è fra un Tuono e l’altro et questo
collocamento chiama [theseis] cioè positura o situatione o più presta chiama theseis i
luoghi [[d]] e corde del Sistema stabile a qual [--] corrispondono [[le p<.>]] quelle
o quelle corde del Sistema mobili [[cioè]] di ciascun tuono che si [[collocano]]
[dispongono corr. supra lin.] dispongono secondo la specie le quali chiama [dynameis]
cioè potenze, uirtù o equjualenze [equaualenze ante corr.] per cosi dire: ma notisi ch’egli
fa la comparatione d’una ottaua sola di ciascun tuono [[ordinato [ndo la specie in
marg.]]] (cioè delle note di mezzo che sono più naturali) ordinato secondo la propria
specie, con la parte mezzana del Sistema stabile cioè nell’ottaua di mezzo d’una uoce
proportionata al Dorio o Tuono naturale come [[dall’esempio]] si uede dalle sue parole e
dall’esempio che si pone. Et le parole sono queste.
Cioè. Mà è chiaro che presupposti questi (Sette) Tuoni quella corda che in ciascuno sarà
[[pr]] uirtualmente media hauera una propria forma di Diapason: poiche altretante sono le
specie: imperoche se si piglierà una diapason intera interna al mezzo del Sistema perfetto
cioè dall’Hypate Meson alla Nete Diezeugmenon (poiche la uoce uolentieri si trattiene
circa il mezzo e di rado si stende ne gl’estremi per [fuggire add. supra lin.] la smoderata e
faticosa intensione o relassatione. La corda mezzana [[per un]] in uirtù (o uirtualmente)
del Missolidio corrisponderà al luogo della Paranete Diezeugmenon (del Sistema [[m]]
stabile) acciò che detto Tuono habbia la [--] prima specie di diapente: la mezzana
uirtuale del Lidio corrispondente al luogo della Trite Diezeugmenon. [per la seconda
specie in marg.] quella del Frigio alla Paramese per la terza specie quella del Dorio alla
Mese per la quarta specie quella dell’Hypolydio alla Lichanos meson per la quinta specie
quella dell’Hypphrygio alla Parhypate Meson per la sesta specie et quella
dell’Hypodorio all’Hypate Meson per la settima specie. Et il tutto si fa palese con questa
figura conforme alla me di Tolomeo
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 66v; text: Hypodorio, Hypophrygio,
Hypolydio, Dorio Stabile, Phrygio. Lydio. Mi A, B,C, D, E, F, G, a, b, c, d, e,
f, g, a a, [signum], [sqb], Proslambanomenos, Hypate, Parhypate, Lichanos, Mese,
Paramese, Trite, Paranete, Nete, Hypaton, Meson, Diezeugmenon]
[[E questa figura è conforme la mente di Tolomeo: doue]] Il Rastello dimostra la propria
specie di ciascuna ottaua: et quella crocetta [[dimostra]] contrassegna la corda che è
uirtualmente media cioè la mezzana del Tuono preso separatamente dal modo et a qual
[[et la stelletta significa]] corda del Tuono Stabile Dorio corrisponda Et la stella significa
la mezzana del Sistema di ciascun modo accomodato al Dorio et qual corda di ciaschedun
[altro add. supra lin.] corrisponda alla Mese del Dorio la quale sola ha i due segni uniti
perche in lei solamente [--] è l’istessa la Media Positiua et la Virtuale. Ecco
dunque come la mezzana del Missolydio risponde alla Paranete Diezeugmenon del Dorio
alla Trite Diezeugmenon quella del Lidio: et le altre conforme dice Tolomeo. Dunque ciò
si deue intendere disponendo tutte le corde equidistanti tra loro, et tutte le specie
parallelle di spatio come qui stanno poiche collocando questi Sistemi nel modo del
Gallilei non tornerà come ne anco torna connettendoli secondo la descrittione di Boetio e
come nel Diagramma si poneuano cioè quello posto da noi di sopra al capitolo perche per
esempio la Mezzana del Lidio non corrisponderà alla Trite Diezeugmenon assolutamente
ma si bene alla Trite Diezeugmenon Cromatica Ne Tolomeo con questa dimostratione
hebbe la mira d’insegnare quali corde di più modi corrispondino insieme [in ante corr.]
[in add. supra lin.] un loco: [[ma di prouar’]] ma di prouar’ solo contro Aristosseno che
non [[d]] si doueuano ammettere più di 7 Tuoni, il che egli s’ingegna di prouare cosi.
[--] Come Tolomeo si sforza di prouare che non possono essere più di sette i
Tuoni
Nel Capitolo 9 e 10 del libro 2. si sforza [Tolomeo add. supra lin.] di prouare [[Tolom]]
contro Aristosseno e gl’altri pratici e Teorici [[che trattarono de Modi (poiche come
accennai di sopra furono almeno la maggior parte auanti Aristosseno se bene forse [esso
add. supra lin.] fu il primo a scriuerne distintamente) che in]] che i Tuoni non possono
essere piu di sette: ho detto altri pratici e Teorici perche è certo che furono praticati quei
13 d’Aristosseno anco auanti lui almeno la maggior parte, se bene douette essere il primo
a scriuerne distintamente con alcune ragioni le quali sarà bene che essaminiamo, gia che
habbiamo intentione di restaurare non solo i sette ma gl’altri ancora. accioche che quelli
che amettono tutte le massime di Tolomeo a credenza non si burlino di noi che habbiamo
uoluto introdurre cose friuole e uane. Dice dunque che se s’ha da passare il numero de
sette tuoni potendosi ogni interuallo harmonico diuidere in quante parte si uuole, [per add.
supra lin.] niuna ragione [[ci sarà che dimostri perche se ne habbia a porre solo 13]] si
potrà mostrare che bisogni porne 13 [12 ante corr.]lontani fra loro un semituono con che
si compisce l’ottaua: perche se sei Tuoni e 12 Semituoni [li add. supra lin.] compiscono,
anco 24 diesi o quarti di Tuoni faranno l’istesso: e perche dunque non porne [--]
24, o, 18 o altro numero? ma non [[cosi]] succede questo inconueniente in pe sette
perche [[con]] si trouano con gl’eccessi delle prime consonanze [[si trouano]]: essendosi
formato per esempio il Missolydio dall’alzamento del Dorio una quarta sopra e non
dall’alzamento del Lydio un semituono in su poiche [[i suoni]] [le uoci corr. supra lin.]
consonanti non si trouano per mezzo delle [[emmele]] [[emmeleis] corr. supra lin.] o
modulabili ma per il contrario le modulabili per mezzo delle consonanti [[cioè non si
troua la quarta uoce [[distante]] che sia distante per quarta in su dall’aggiugnere per
esempio a due tuoni un semituono (perche gl’interualli che non sono consonanti non si
possono misurare con l’udito) ma col prenderne immediatamente dalla uoce da basso (la
quale per esempio sia sotto il Lidio due tuoni]] per esempio uolendo all’interuallo di due
Tuoni quanto è dal Dorio al Lidio aggiugnerui quello d’un Semituono in su non si può
[[fare]] pigliare [[dal s]] da per se (perche gl’interualli dissonanti non si possono
misurare) prendendo per termine la uoce acuta del ditono: ma col mezzo della
Diatessaron prendendo per termine la uoce graue di detto ditono e da quallo intonando la
quarta in sù: la qual cosa e uerissima. [[Et q]] In secondo luogo [[reca]] posta quest’altra
instanza mediante la figura ultimamente posta: imperoche nell’adattamento de [[do]] [13
corr. supra lin.] Tuonj [Tuono ante corr.] al Sistema Stabile [[per esempio dell’Hypolydio
o [[graue]] Hypophrygio graue, e dell’Hypophrygio assoluto sarà forse]] ne seguirà che
[[due]] la Media uirtuale di due si confronterà con l’istessa corda per esempio quella del
Tuono Hypoiastio o Hypophrygio più graue corrisponderà alla Parhypate Meson come
quella dell’Hypophrygio assoluto [--] o all’Hypate Meson come quella
dell’Hypodorio: [[la qual cosa reputa per grande [[alterd]] inconueniente]] di modo che
tutto quel tuono e non in alcune corde solo si uerrebbe a muouere la qual cosa egli reputa
per un grande inconueniente. Or qui uoglio auuisare ch’il Zarlino ne Supplementi uolta
assai bene in uolgare la tradutione Latina [[del]] di questo luogo: et non il testo Greco
come si può conoscere non che altro dall’hauer trasportato di peso quell’errore che fa il
Gogavino di chiamare semplicemente l’Hypoiastio (benche Tolomeo non gli dia questo
nome) Hypophrygio e non Hypophrygio più graue a differenza dell’Hypophrygio
principale. Onde come sia possibile ch’il Zarlino intendesse questo passo di Tolomeo,
benche lo distenda tutto lo può giudicare ognuno: oltre che non si può ne anco intendere
senza hauere compreso questi Tuoni [antichi come sta add. supra lin.]. [[Ma mi
persuado bene ch’egli si credesse d’hauerli inteso]] Non credo [[che]] già [[che un’huomo
sincero come]] [ch’egli corr. supra lin.] come quello che apparisce essere stato huomo
sincero e saldo habbia ma ueramente si sia creduto d’hauer’ sufficientemente inteso il
detto luogo. Ma che diremo di Tolomeo il quale non ostante che doueua sapere
bastantemente l’uso antico di questi tuoni fuor’de suoi Sette e che non erano sofisticherie
o chimere d’Aristosseno tuttauia ne parla come se [[f]] non fossero mai stati ne potessero
essere sussistenti? Come accorderemo questo negotio? Che egli ne hauesse qualche
notitia in pratica non si può negare: perche [[si no sa]] egli
[--] [[Come si risponda alle instanze di Tolomeo]]
[[Mi persuado similmente]] [[fa mentione]] [fa mentione non che altro de Modi
Metabolici cioè corr. supra lin.] mutationi che i Citaredi [libro primo capitolo ultimo libro
secondo capitolo ultimo in marg.] chiamauano Lydij et Iastij et de gl’Iastieolij e doueua
hauer letto tanti scrittori che faceuano mentione del Tuono o Modo Iastio et dell’Aeolio
come adoprati e stimati. che diremo dunque ch’egli intenda di prouare che tali tuoni siano
imaginarij e non ueri non già: ma si bene che non meritino il nome di Tuoni e che non
possino andar’ del pari co’ sette credendosi forse che non hauessero altra differenza da
quelli che il graue et l’acuto e perciò l’Hypoiastio si chiamasse [chiama ante corr.]
[appresso Aristosseno add. supra lin.] Hypophrygio più graue, si come l’Iastio Phrygio
più graue, et l’Aeolio Lydio più graue et cetera et questo tengo per [[esser]] certissimo.
Ma come passi il negotio della diuersità di questi da gl’altri poi s’anderà essaminando: in
tutto uediamo quello che si possa rispondere alle obiettioni di Tolomeo contro li 13 Tuoni
cioè contro Aristosseno e quasi infiniti scrittori e musici che per molti secoli ne trattauano
ne loro [[scri]] libri et gli praticauano con le uoci et con gl’Instrumenti.
[--] Perche Tolomeo habbia riprouato li 13 Tuoni et Come si risponda alle [sue
add. supra lin.] Instanze [Instanza ante corr.] [[di Tolomeo contro i tredeci Tuoni]]
L’occasione di riprouare maggior’ numero de 7 Tuoni credo che sia stata in Tolomeo
l’hauer trouata la musica ne tempi suoi molto declinata dalla perfettione antica: et però
non sentisse mai praticare quei Tuonj [Tuona ante corr.] Iastio Aeolio et cetera
separatamente da gl’altri e come ne più antichi tempi si faceua ma solo in qualche
mutationcella di poche note come sono le mutationi di Tuono che si sentono ne
gl’hodierni madrigali benche si credono che si credono che siano di genere. e gran parte
ne sia stato cagione il uoler’ ridurre ogni cosa [[sotto le regole rigorose]] in regola e in
squadra come si dice all’usanza de Teorici che non uogliono partirsi per cosa del mondo
da certo rigore di massime principali come a tempi nostri è successo nella Tragicomedia:
la quale per non essere stata conosciuta da gl’antichi e non trouarsi corrispondere in tutto
a precetti poetici d’Aristotele è stata con molti argomenti combattuta da Giason di Nores:
e con tutto ciò [è stata]] [l’ha corr. supra lin.] riceuuta et abbracciata [il comune in marg.]
[[dal]] consenso de gl’huomini [[con sodisfacimento]] e riesce grata e diletteuole. Et
l’istesso douete succedere doppo i tempi di Tolomeo ne’ Tuoni riprouatj [riprouato ante
corr.] da lui sin che crebbe tanto il disprezzo dell’arti nobili che rimasero insieme con
gl’altri sepolti in un’ lunghissimo obblio. Ma per rispondere a suoi argomenti [--]
dico che per molte ragioni si può mostrare che i Tuoni possono o deuono essere 12 dentro
l’ottaua (che contro quelli che la trapassauano non argomentaua Tolomeo) prima perche
questo è interuallo nobilissimo e frequentatissimo nella musica essendo comune a i due
principali e più usitati generi. Secondo perche pareua ragioneuole di poter far’ mutatione
di Semituono, da un Modo all’altro non solo in due luoghi dell’ottaua doue si può passare
dall’Hypolydio o per il contrario: dal Lidio al Missolidio o per il contrario) ma ancora nel
rimanente del Sistema per uariare et arricchire maggiormente la musica: non per una uoce
o due (che ciò si conseguisce anco con la connessione di [[piu Tuoni o Modi lontani]]
questi 7. tra loro. che in 4 coppie sono distanti un’ tuono) ma per una melodia intera
bisognando: e qualche periodo poetico almeno. Terzo. ciò commodo per le
uoci e per gl’Instromenti perche uolendo uno far’ mutatione dal Tuono Dorio [[o spe]]
alla specie di [sqb] mi più acuta ma meno d’una quarta, quanto è lontano il Missolidio se
hauesse hauuto l’Iastio disposto con quella specie (come mostreremo che era) e più alto
un’ Semituono poteua seruirsene molto a proposito che sia poi inconueniente che questi
tuoni interiettizij per cosi dire nel connettersi conforme la specie col Sistema Stabile si
muouessero totalmente [[dalla]] dal sito loro o tensione [e che si trouassero [trouasse ha
ante corr.] hauere la loro mese uirtuale corrispondente con quella del loro Tuono
principale ad una corda del detto Sistema in marg.] [[confesso di non l’intendere]] in
questo me me rimetto perche io per me non ci so uedere disordine alcuno. Ma [--]
a quello che seruissero in pratica tanti Tuoni e come le instanze di Tolomeo siano uane si
può conoscere da un poco di saggio che daremo delle Mutationi poco fa mentouate
Dicono dunque i musici Greci che mutatione [metabole] è ma ristringendoci nel suggetto
nostro la mutatione di Tuono che hoggi si direbbe <....> Vscente e quando doppo hauerne
modulato si fa passaggio ad un’altro ponghiamo caso
Or come ciò si possa fare non solo ne Tuoni principali ma anco ne gl’inteiettizij
meglio si conoscerà per auuentura dalla similitudine presa con la quantità continua
figurando i Tuoni con l’interuallo doppio di lunghezza a quello de Semituoni senza
curarci per hora dell’accordo perfetto. Rappresenta dunque la più alta linea il Tuono
Phrygio nella sua specie D d. la seconda l’Iastio nella specie del Missolidio et la terza il
Dorio nella sua specie E e
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 70v; text: Phrygio, Iastio, Dorio, Termine
graue, A, B, C, D, E, F, G, [sqb], b, re, mi, fa, sol, la, Mi, Fa, Sol, # E, # C, acu]
[--] Questo esempio ci dimostra che la cnnessione del Tuono Iastio col Dorio
non solo srue per diuidere ogni suo tuono in due semituoni: perche ciò si consegue
parte dalle corde cromatiche (cioè ne tuoni F G et C D) parte dalla connessione del
Phrygio (ne tuoni G A et D E)ma di potere doppo hauer cantato una parte d’una Melodia
nel Modo Dorio [[pot]] facendo mutatione cantarne un’altro nella specie di [sqb] mi,
simile ma non nel tuono Missolidio una quarta più su [ e ciò in marg.] ma un semituono
solo: in che supponghiamo che consista l’Iastio. Et se bene pare che col pigliare hora
[[la]] qualche uoce cromatica hora qualchuna del tuono Frigio possa fare l’istesso:
tuttauia ciò auuerrà forse in un’ accordo di semituoni eguali, quale è quello che si figura
qui, ma non già nel perfetto ne meno nel partecipato d’hoggi doue è differenza di
Semituono maggiore e minore. perche sopra l’F fa ut del Dorio ui si troua bene un
Semituono con l’aiuto delle corde Cromatiche ma minore: ma con l’aiuto della seconda
uoce dell’Iastio C sol fa ut ui si troua il semituono maggiore onde mediante essa s’entra in
un’altro Modo simile alla prima melodia in quanto al genere e colore ma diuersa di Tuono
e di specie onde farà diuerso effetto il primo passaggio dal secondo si come sono diuersi
d’interualli et d’estremi: essendo il primo una pseudodiapente e’l’ secondo un Tritono:
oltre che il trouare gl’interualli d’una specie tutti continuati e non diuisi in qua e la [-
-] in un’Instrumento da commodità di poter’ fare molte cose che non si
potrebbero fare in questo altro come si può conoscere in un cembalo co tasti spezzati in
molte uoci [[ne quali]]
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 71v,1; text: Tuono Dorio, Iastio, Mutatione
di, 16/15, 9/8, 10/9, 25/24, 27/26, 135/128, Corda Frigia, Doria, Cromatica, Diatonica, del
Sistema congiunto accidentale]
Ecco dunque un piccolo saggio della commodità che si traeua dall’uso de Tuoni antichi
insieme connessi non solo de principali sette ma anco de gl’altri. Vedasi anco quanto è
più facile questa mutatione che segue nella prima maniera che nella seconda Et quanto
imiti meglio e più giusto quel primo passaggio Dorio
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 71v,2; text: 10/9, 16/15, 9/8, 135/128,
[[Dorio]], [[Mutatione]], Imitatione del medesimo passo in altro Tuono]
[--] Che nell’uso de Tuoni ueramente si faceua quella Trasportatione accennata di
sopra
Ma perche alcuno non pensi che io mi sia sognato quella Traspositione di corde che
bisognaua fare con la [[p]] mente in diuersi siti nell’adoperare i Tuoni massimamente in
relatione d’uno all’altro: e per una di Mutanza o uscita ecco che Tolomeo lo dice assai
chiaro in questo luogo [libro 2. capitolo 2. in marg.]
[--] [[Ma con terminj [termine ante corr.] più chiari
[[ekhresanto de] et cetera si troua fra i Varij instrumenti, e frammenti antichi, di
Giouannibattista Doni in marg. m. sec.]
Ma con termini più chiari e facili lo dice Gaudentio [detto il filosofo in marg.] nella sua
Introduttione poco diuersa da quella di Bacchio [[d]] et di Cleonide con la quale conuiene
del tutto quella di Pappo Alessandrino il quale è probabile che ne sia il uero autore [[più
che]] perche d’Euclide non è senza fallo: et questo cleonide non è cosi noto. Ne questa
Introduttione di Gaudentio credo io sia quell’opera che [[cor]] per testimonianza di
Cassiodoro Muciano tradusse in Latino ma cosa maggiore. Non è però da disprezzare
questo compendio o Introduttione che sia di [[ch]] costui perche [--] conferma
quello che dicono gl’altri: et u’è qualche cosa di più. [[dice dunque cosi]] et una molto
notabile circa l’uso de segni o caratteri musicali antichi: onde merita bene questo passo
che si rechi come sta et come l’ho cauato da un Manoscritto della Libreria Vaticana
[ekhrisanto de]
[--] Ecco dunque come Gaudentio ci dichiara quell’operatione dell’intelletto che
bisogna fare per saluare la distanza che è tra un Tuono e l’altro et insieme le specie di
ciascuno, senza mutar’ gl’interualli che hanno le corde del Sistema Stabile il quale è
fondamento di tutti gl’altri. accennandoci anco come ciò si faceua in atto pratico con la
uoce e co gl’Instromenti [[di]] alterabili perche gli stabili di suono erano diuisi conforme
la propria specie e non secondo l’ordine del Sistema stabile e comune: per esempio un
flauto frigio douea essere talmente pertugiato che la prima uoce [[d]] uerso il graue
dicesse Re, la seconda Mi, la terza Fa et cetera ma nel Lidio la prima dicesse Vt, la
seconda Re la terza Mi et cetera. Et perche la propria specie dell’Hypodorio era quella del
Sistema Stabile, e però detto modo si diceua anco Comune come scriue perciò Gaudentio
[[in questa trasportiatione]] [accenna corr. in marg.] che nell’Hypodorio non si faceua
questa trasportatione come ne gl’altri. In quel tuono poi ch’era un’ottaua più acuto
dell’Hypodorio cioè l’Hypermixolydio o Hyperphrygio Il Proslambanomenos si metteua
nella Mese del Dorio: e ne Tuoni di mezzo secondo ch’erano più o meno distinti
dall’Hypodorio et haueuano questa o quella specie si poneua una delle loro corde nel
proprio Proslambanomenos [--] per esempio nell’Hypophrygio douendo
cominciare la sua specie dal G sol re ut non bisognaua intonarla nel sito che si uede nel
Sistema perche [[si]] ponendosi parallella alla Mese Hypodoria s’intonerebbe come quella
cioè un’ottaua più acuta del Proslambanomenos Hypodorio douendosi intonare un tuono
solo più alto bisognaua collocarla nel Proslambanomenos uolendo cominciare dalla più
graue uoce di tutto Tuono: ma uolendo cominciare dal mezzo bisognaua detto G sol re ut
collocarlo nella Mese cioè nel sito o tensione della Mese
[--] Della Distanza fra un Tuono e l’altro
Habbiamo ueduto da quel passo di Boetio quanto un Tuono sia distante dall’altro [[nel]]
cioè più graue o acuto: ma non l’habbiamo mostrato nelle corde del Sistema comune o
stabile. Però diciamo che quelle medesime distanze che si uedono tra le corde di questo
sono anco tra un tuono e l’altro: ma considerando il Sistema a rouescio: poiche
[collocando add. supra lin.] le otto prime uoci di esso cioe dal Proslambanomenos sino
alla Mese al contrario che quella stia di sotto e questo di sopra haueremo tutti i Tuoni
coordinati insieme con le debite distanze e con le specie che gl’appartengono in questo
modo
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 75r; text: A, B, C, D, E, F, G, a [[a a ante
corr.], Graue, Acuto, SEMITUONO, TONO, Mixolydio, Lydio, Phrygio, Dorio,
Hypolydio, Hypophrygio, Hypodorio.]
Ma uolendoli confrontare col Sistema diritto come hanno fatto costoro è impossibile che
le distanze [[si]] s’accordino con le specie: perche collocando l’Hypophrygio nel B mi si
saluerà ben la distanza che deue hauere dall’Hypodorio che è un Tuono: ma non la specie
ch’è contrarijssima a questa: e poi ponendo l’Hypolydio nel C non si saluerà ne la specie
ne la distanza: essendo la specie sua quella dell’F. [[Si potr]][--] Si potrà ben anco
senza arrouesciare il Sistema trouare in esso i luoghi de Tuoni con l’aiuto delle corde
Cromatiche: ma non si conoscerà più a quali specie corrispondino per esempio
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 75v; text: A, B, C, D, E, F, G, [sqb], C #, F #,
Missolidio, Lidio, Phrygio, Dorio, Hypolydio, Hypophrygio, Hypodorio]
E qui si uede come i moderni habbino assegnato all’Hypophrygio la specie del
Missolidio. All’Hypolidio quella del Lidio al Dorio quella del Frigio et al Frigio del
Dorio. Al Lidio quella dell’Hypolydio et al Missolydio quella dell’Hypophrygio per non
hauere [[inteso questa]] compreso che ciascun Tuono haueua un proprio Sistema. Onde
l’Hypodorio solo ritiene la propria specie, mercè del primo luogo del Sistema ch’egli
occupa: che altrimenti non harebbe hauuto questo priuilegio. Si puo uedere anco che la
dispositione uera s’oppone alla falsa con qualche ordine per il circolamento che fanno le
[7 add. supra lin.] specie et [[le sette]] lettere della Gamma: e come nell’ordine de
moderni il più acuto segna immediatamente al più graue
[--] [Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 76r,1; text: A, B, C, D, E, F, G,
Modi falsi, ueri, T, S, Missolidio, Lidio, Frigio, Dorio, Hypolidio, Hypophrygio,
Hypodorio, Phrygio, Lydio, Hypolydio]
Ma secondo il Zarlino tornano cosi quanto alle specie
Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 76r,2; text: A, B, C, D, E, F, G, Modi falsi,
ueri, T, S, Missolidio, Lidio, Frigio, Dorio, Hypolidio, Hypophrygio, Hypodorio, Lydio,
Hypolydio]
Ma non posso comprendere come il Zarlino il quale si figurò come gl’altri che i modi
antichi fussero tutto incastrati per cosi dire in un’ Sistema, ponesse l’Hypodorio nel
[Gamma] ut qual corda sapeua essere stata aggiunta da Guidone: onde nell’ordine del
Zarlino si saluano le distanze e tra le specie una sola quella dell’Hypodorio sta bene si che
il Zarlino per coprire un altare n’ha scoperto un’altro. È anco degno d’osseruatione [-
-] che nella dispositione del Zarlino i suoi Modi in uece d’hauere la propria specie
si troua hauer [[quella]] l’opposta dal Phrygio in poi il quale ha la medesima per dritto e
per rouescio come si può uedere dal cantare gl’interualli di Tuono segnati cosi T e di
semituono segnati cosi S da piede e da capo
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 76v; text: A, B, C, D, E, F, G, a, c, d, e, f, g,
[sqb], T, S, Frigio, Dorio, Hypolidio, Hypophrygio, Hypodorio, Missolidio, Lydio,
Hypolydio]
Ma per tornare alla distanza de Tuoni, Tolomeo supponendo che i tre principali e più
antichi Dorio Frigio Lidio siano distanti per Tuono come tutti confessano [[uuole]]
afferma essere poi stato aggiunto il Missolidio uerso l’acuto e formato dall’innalzamento
del Dorio per una quarta et esser’ cosi detto per la uicinanza di sito che ha col Lidio quasi
Mistolidio non essendo più distante quasi che per Semituono. [[Di poi] Similmente fu
formato l’Hypolydio una quarta sotto il Lidio e per consequenza mezzo tono sotto il
Dorio: Poi l’Hypophrygio una quarta sotto il Frigio e conseguentemente un tuono sotto
l’Hipolydio e finalmente l’Hypodorio una quarta sotto il Dorio et un Tuono sotto
l’Hypophrygio e cosi il Missolidio primo si troua distante dall’Hypodorio per una settima
[--] minore: ouero una Diapente con un Trihemitonio Ne in ciò è difficoltà alcuna
perche tutti i buoni autori ci s’accordano. Hor per conoscere la distanza da un’ Tuono
all’altro non solo ne gl’interi Sistemi ma tra le parti loro, e modulationi cauate da essi
sicura regola era il mirare alle Mese o Mezzane come usano di fare Tolomeo Boetio
Gaudentio et gl’altri: perche quella distanza che hauerà la Mese dell’uno dalla Mese
dell’altro, l’hauerà parimente tutto il Sistema: e l’istesso seguirebbe anco mirando a due
estremi Proslambanomenos et Nete Hyperboleon (se tornasse cosi commodo, e la melodia
non si trattenesse cosi uolentieri intorno [[le]] il mezzo d’un Sistema) come possiamo
intendere [da add. supra lin.] due quantità continue dell’istessa lunghezza: poiche
ponendone una più alta dell’altra quella distanza che haueranno i mezzi e gl’estremi
dell’una con quei dell’altra l’haueranno anco quelle quantità intere e se saranno diuise
amendue in parti disequali col medesimo ordine cioè che equalmente habbino nel primo
luogo la diuisione d’un palmo poi un [[semi]] [mezzo corr. supra lin.] palmo et cetera la
medesima distanza si saluerà anco tra le parti dell’una e quelle dell’altra: ma se queste
particelle non saranno ordinate nell’istesso modo non si trouerà [[per tutto]] quella
corrispondenza [[delle]] [fra le corr. supra lin.] parti che tra le quantità intere et i loro
punti [[fra i]] cioè i mezzi e gl’estremi come si può conoscere dalle figure qui poste che
[[corr]] rappresentano con 2 [linee in marg.] la distanza del [[du add. supra lin.] Tuono
Hypophrygio, all’Hypodorio stabile secondo [[il]] [l’ordine del corr. supra lin.] Sistema
comune come si notaua: et secondo quello come si modulaua: doue si può uedere che le
[--] [[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 77r; text: A, B, C, D, E, F, G, a,
[sqb], c, d, e, f, g, [signum], [signum], Sistema Ipofrigio Virtuale, Positivo, Ipodorio
Stabile, Mese positiva, virtuale] in marg.]
Mese cosi la uirtuale come la positiva dell’Ipofrigio corrisponde a quella dell’Hypodorio
per la debita distanza d’un Tuono: [[ma le altre corde dell’estreme]] [et cosi le corr. supra
lin.] corde in amendue i modi ma le altre corde solamente nel Sistema positiuo. perche
non solo l’A [et l’a add. supra lin.] dell’Ipofrigio corrispondono [egualm per Tuoni
in marg.] all’A et all’a dell’Ipodorio ma la B alla B. la C alla C et cosi l’altre tutte ma nel
uirtuale la G [Hypofrigia add. supra lin.] corrisponde ueramente all’A Ipodoria et la g.
all’a. ma non la [sqb] ch’è la Hypate Hypaton uirtuale, all’Hypate Hypaton Hypodoria B
perche u’è un ditono di distanza. Sempre dunque bisogna hauer’ l’occhio alle Mese: il che
come in pratica si deua praticare secondo [[la i]] il nostro modo d’intauolare a suo luogo
si mostrerà.
[--] Se questa Distanza [et ordine add. supra lin.] de Tuoni sia inuariabile e ferma
Potrà forse dubitare qualche curioso se la distanza che gl’antichi hanno posto fra un’
Tuono et l’altro, si potrebbe hoggi uariare e parimente alterare l’ordine che tra loro si
uede. alla qual dimanda risponderò breuemente quello che ne credo. Si come alcune leggi
della poetica si tengono assolutamente per ferme et infallibili come per esempio che la
Tragedia tratti di cose grandi e personaggi et attioni illustrj [con stile magnifico add.
supra lin.] e la Comedia [[per il contrario]] contenga personaggi et attioni meno rileuate et
lo stile più sommesso e plebeo; et non per il contrario: alcune altre poi non son tanto certe
e determinate come che quelle attioni si diuidino in 5 atti e usino il uerso Iambico;
tuttauia sarebbe gran temerità [[ad alterarle]] [a uolerle cambiare corr in marg. et supra
lin.] non [tanto add. supra lin.] per rispetto dell’antichità quanto per non uedersi il modo
di poterle alterare in meglio cosi direi che il uariare l’ordine e distanza de 3 Tuoni
principali assolutamente è tato, repugnando cio non pure all’uso inueterato per tanti
secoli ma alla natura loro: perche chi mettesse il Dorio sopra il Frigio non sarebbe non
sarebbe più Dorio se non di [[meno]] nome anzi ueramente non sarebbe ne l’uno ne
l’altro se non uolessimo dire che fusse un misto [[o una]] e un composto [[dell’uno e
l’altro]] [d’amendue corr. supra lin.]: ma notisi che non sarebbe l’istesso il collocare il
Dorio sopra il Frigio che sopra [--] il Lidio perche nel primo caso [[di]] due modi
s’unirebbono in un Sistema e diuenterebbono un solo come gl’habbiamo hoggi doue la
specie di E la mi e sopra quella di D la sol re e cosi risulta un Sistema e Modo solo. E tal
Sistema poi sarebbe o [Modo add. supra lin.] Dorio o Frigio secondo doue facesse le
cadenze: e Tuono Dorio e Frigio secondo la tensione della uoce che se gli desse. ma nel
secondo caso nel quale la specie d’E la mi si trouasse sopra la C sol fa ut non si
potrebbono unire in un Sistema e cosi sarebbono due Modi e Tuoni diuersi ma perturbati
e malamente praticabili per non continuarsi le specie ne per dritto all’usanza ne
per rouescio all’usanza antica. Quanto al uariare le distanze similmente non credo che
fusse lecito: perche [[sono prese da quello che naturalmente si sentiua nel canto]] [cauata
dalla proprietà del canto corr. supra lin.] di quelle nationi: le quali ancor’ che fussero
estinte tuttauia, quella medesima o [[poco di]] quasi medesima differenza si sentirà pur
hoggidi fra [[qualch’altra]] [altre corr. in marg.] nationj [natione ante corr.], in modo che
a quella che hauerà il tuono più acuto se per altro parteciperà della natura e costume
Frigio gli conuerrà anco quella specie [et se il tuono e costume Frigio la specie di quello
in marg.] ma quanto al non alterare l’ordine e distanza de gl’altri Modi meno principali [e
come diceuo prouati per arte add. supra lin.] non c’è cosi precisa legge ch’il uieti: perche
anco anticamente in ciò fu qualche disparere come si può uedere in due connessione di
Tuoni mentouati da Aristosseno secondo il parere et uso d’alcuni musici in una delle quali
il Missolidio era sotto il Dorio un’ Semituono e sotto’l Missolidio [--] l’Ipodorio
altrettanto. È ben uero che bisognerebbe hauere molti riguardi come che quell’ordine che
hanno tra loro i principali l’hauessero anco i Plagij o sotto o sopra che si ponessero et la
medesima proportione di distanze: non ponendo per esempio l’Hypofrigio sotto
l’Ipodorio, [[quando]] essendi il Frigio sopra il Dorio se bene in quella connessione
nominata da Aristosseno alcuni lo faceuano: e sopra tutto bisognerebbe hauer riguardo
che fussero tra loro distanti per interualli ragioneuoli, et harmonici e comodi al fare
le mutationi: onde qualche alteratione si potrebbe concedere quando un’euidente utilità
n’inuitasse a farlo se pure di può dare tal’ caso: perche dubiterei grandemente che
concertandosi per un uerso l’Harmonia si sconcertasse molto più per l’altro. Tuttauia non
senza causa pare che coloro ponessero il Missolidio sotto il Dorio uolendo per auuentura
che fusse a ad esprimere una malinconia languida e pigra, [[più tosto che un’
dolore]] et le [i ante corr.] [[lamenti]] [deplorationi corr. supra lin.] meste e pesate
[[d’alcun’huomo]] [di qualche persona graue corr. supra lin.] ([[piu]] al che conuiene
meglio un tuono rimesso e piu graue del Corista) piu tosto che un dolore disperato,
conueneuole alle strida e lamenti femminili [[i]] quali meglio rappresenta quella specie in
un tuono molto acuto e intenso. E ciò puo seruire a noi per regola quando uolessimo fare
qualche uariatione ne Tuoni, d’hauer sempre risguardo al fine propostoci et alla natura
della specie e de Tuoni per non mettere la sella sull’asino, et il basto al cauallo. [-
-] Darò un esempio se alcuno uolesse per qualche suo disegno come per fare più
conformi i sette modi alla natura de pianeti disporli cosi ch’il Missolidio fusse il più acuto
poi succedesse [succeda ante corr.] il Lidio [un Semituono più basso in marg.] e sotto il
Lidio l’Ipolidio un Tuono. poi seguisse il Frigio similmente un Tuono piu basso et sotto
questo l’Ipofrigio un Semituono e sotto l’Ipofrigio il Dorio un Tuono e [fimalmente add.
supra lin.] più basso l’Ipodorio un’altro Tuono: gl’hauerebbe anco conuenientemente
disposta e con le [[medesime]] [solite corr. supra lin.] loro distanze e forse più
probabilmente applicate alla natura de pianeti [secondo l’opinione più riceuuta del sito
loro in marg.] accomodando il Missolidio alla Luna il Lidio a Mercurio l’Ipolidio a
Venere il Frigio al Sole l’Ipofrigio a Marte il Dorio a Gioue l’Ipodorio a Saturno: e
quando non uolesse mantenere il medesimo ordine d’interualli di 4 Tuoni e due
Semituoni in modo che [tra add. supra lin.] i due Semituoni ui siano sempre fraposti due
Tuoni o pure senza questa osseruanza, o con altri interualli anco di Semiditoni e ditoni et
cetera ma giuditiosamente spartiti. che se alcuno gli uolesse ridurre in più angusta
distanza, per poterne modular’ piu, con una istessa uoce potrebbe allontanare gl’estremi
per figura [[una Diapente sola o]] una sesta minore o una diapente mantenendo
l’interuallo di Tuono tra il [[Dor]] Lidio e Frigio e tra il Frigio e Dorio o pure tra questi
due solamente e fra gl’altri ponendoui il Semituono. Ma uolendo [[alterar’]] [--]
l’ordine loro consueto, non credo che si potesse trouare il più ragioneuole del poco fa
mentouato
[--] In quante maniere si possino Connettere i Modi
Possiamo dunque dal [da ante corr.] [[quanto di]] detto sin qui cauarne questo che le
specie si possono connettere in tre modi. il primo in un Sistema solo come segue
[[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 80v; text: A, a, F, f, B, [sqb] in marg.]
ogni uolta che [[si passa]] s’allunga il Sistema oltre l’ottaua perche basta che ui
s’aggiunga una uoce più per trouarui una seconda specie come in questa nona tra A re et
[sqb] mi ui sono 2 specie quella da A re ad a la mi re et quella da B mi a [sqb] mi. il
secondo in due Sistemi connessi con ordine ma riuoltato al contrario, come stauano i
Tuoni antichi. il terzo con due Sistemi [[scom]] inordinatamente applicati insieme come
sarebbe ponendo sopra la specie d’A re e’l Modo Ipolidio. Hor qui uediamo quello che da
ciò ne seguisse Primieramente [[se quella specie ch’è più alta una quarta]] [[quando
sopra]] in qualsiuoglia maniera che due Tuoni si connettino insieme non è possibile che i
tuoni maggiori [[dell’uno]] e minor dell’uno corrispondino per tutto con quelli
dell’altro per l’imparità [[de gl’]] loro essendo tre i maggiori et due i minori. secondo ad
una specie [plagia add. supra lin.] principiante da tuono se gli collocherà sopra lontana un
suono la sua [[corrispondente ouero]] principale o autentica [[cioè quella che gli sta sopra
una quarta]] la mutatione sarà facile e poco dissimile: perche dalla piu graue si potrà
passare alla più acuta con una corda Cromatica e dalla [[più]] acuta alla graue
[--] [Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 81r,1; text: Ipodorio, comuni,
Dorio, A, B, C, D, E, F, G, [sqb], a, c, d, e, f, 10/9, 9/8]
col b molle si corrisponderanno li due Semituoni di sito e le proportioni de Tuoni,
nell’accordo perfetto quanto più si può come dall’esempio dell’Ipodorio e Dorio si uede.
Ma disponendole per Semituono tutto il contrario accade che gl’estremi de Tuoni d’una
specie concorrono co’ mezzi dell’altra Ma nelle specie che cominciano dal Semituono
ordinando insieme le due corrispondenti: più si confrontano similmente con la distanza di
Tuono che di Semituono [[come si può uedere nel Dorio e Missolidio]] perche almeno i
Tuoni [[si]] corrispondono a tuoni ne luoghi, benche non corrispondino nelle proportioni,
ne i siti de Semituoni come si può uedere nel Dorio e Missolidio
[--] [Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 81v,1; text: Ipofrigio, Frigio,
Lidio, Ipolidio , A, B, C, D, E, F, G, [sqb], a, c, d, e, f, g, 10/9, 9/8]
Ma uscendo de collaterali et [e ante corr.] [[facendo comparatione]] accoppiando due che
similmente cominciano da tuono in distanza di tuono meglio si confronteranno gli
interualli de [[quelli]] più simili di specie come è il Phrygio [[al]] più del Lidio
all’Ipodorio et in somma quelli che hanno la medesima Sillaba caratteristica che qui è Re
et anco più il uicino (ch’è anco più simile di specie) che il più remoto: cioè più l’Ipofrigio
dell’Ipolidio come qui si uede Accoppiando anco questi modi con l’istessa poca
differenza tra di loro [[si]] sarà nel confrontarsi con gl’interualli del suggetto proposto.
cioè la specie Ipodoria
[--] [Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 82r,1; text: C, D, E, F, G, [sqb], a,
c, d, e, f, 10/9, 9/8]
E poca disparità si trouerà [[con qu add. supra lin.]] [[tra que]] con quelli che cominciano
da 2, o 3 tuoni accopigliandogli quelli d’altre specie per distanza di Tuono o Semituono
Ma per dare qualche [esempio add. supra lin.] de Modi principianti da Tuono comparati e
appaiati a [[quelli]] Semitonici (che non si puo fare se non nel Dorio e nel Lidio se non
uolessimo riuoltare l’ordine sopraponendo quelli che uanno sotto) si puo uedere che
collocando il Lidio sopra il Dorio per [[Tuono]] [Semituono corr. supra lin.] si
confrontano per tutto i Tuoni co Tuoni: ma i minori si trouano co maggiori et i maggiori
co minori [in qualche parte add. supra lin.] Et comparandoli per Tuono [Semituono ante
corr.] i tuoni dell’uno si diuidono da gl’interualli dell’altro Chi uolesse poi fare [[altre]]
[anco corr. supra lin.] connessioni arrouesciate, potrà ueder’ l’effetto che ne segue. E chi
hauerà tanto otio da esaminare tutte le connessioni a una(benche non sia cosa utile) per
cauarsi questo capriccio lo potrà fare e cosi uolendo con l’arte combinatoria trouare in
quante [quanti ante corr.] forme due modi si possono accoppiare insieme per tuono e
semituono: per diritto et per rouescio
[--] Delle note musicali antiche
Molto più utile per auuentura sarà che dimostriamo [[di add. supra lin.] che sorte di [di
add. supra lin.] note usauano gl’antichi e come ne formauano il Diagramma uniuersale in
tutti i Tuoni [[concaten]] [insieme corr. supra lin.] connessi et in ciascuno de tre generi:
poiche [[questo]] ciò seruirà non solo per la semplice cognitione [[di questa cosi [[impo]]
principale antichità]] di cosa [[cosi]] [molto si curiosa e corr. supra lin.] principale della
musica, ma anco ci darà luce a poter commodamente con le nostre note praticare l’uscite
da un genere [[all’altro]] et da un Tuono all’altro. Et se mai auuenisse che si trouasse
qualche cantilena intauolata co’ suoi segni si potrà facilmente decifrare e ridurre alle
nostre note: quando si saranno comparate anco quelle che s’usauano per la parte de
mouimenti e de mouimenti e de Ritmi, le quali in altra occasione disegno di publicare.
[[Ho]] È da sapere dunque che uarie sorte di segni o note musicali sono state usate in
diuersi tempi, [[le quali si possono]] la maggior parte delle quali si possono uedere in
Niccolo Volito nel Gallilei et qualche altro. E per maggior chiarezza si possono ridurre a
3 generi alle antichissime (cioè quelle che s’adoprarono auanti la rouina del Romano
Impero da’ Greci e da Latini<(> [[delle]] [alle corr. in marg.] antiche che s’usarono per
qualche tempo doppo [[l]] quelle tante inondatione de barbari [[<....>]][--] e
rouine d’Italia: et alle moderne (se bene queste hanno più differentie et alcune sono piu
tosto antiche moderne) le prime consisteuano nelle 24 lettere de Greci uariate in molti
modi con l’esser’ poste da essi per di sotto o rouescio intere mezze con una linea o senza
et cetera e queste erano di due sorti imperoche alcune seruiuano per la uoce e si poneuano
sopra i uersi che si cantauano altre seruiuano per il suono dell’Instrumento e si poneuano
sotto le mezzane antiche consistono in alcuni segni simili a quelli che s’usauano già
nell’intauolature di liuto chitarra et cetera con altri punti linee e uirgole e sono state usate
da gl’ecclesiastici per il canto piano dal tempo de Gotti o dei Longobardi sino
[[all’impero]] a Carlo magno in circa o forse più in qua è tali sono quelle del Graduale
antico della Libreria di Sant’Agostino e queste parimente le sopra poneuano alle parole
che si cantauano come anco fanno i Greci hodierni che le usano simili a queste perlo piu
di due sorti [[]] nere e rosse e d’una parte n’attribuiscono l’inuentione a Giouanni
Damasceno. Ma le terze e più moderne di tutti sono quelle che dimostrano le uoci acute
con più linee e spatij e note differenti di tempo: doue sono occorse molte uarietà circa il
segnar le 7 lettere nel principio delle righe; e di queste porne maggiore o minor’ numero:
e per le note seruirsi di punti o uarie sorte di segnj di figure e ualore differentj che per
breuità si lasciano. Delle antichissime dunque intendiamo di fauellare le quali furono
adoperate per molti secoli da quei sapientissimi [[musici antichi]] huomini che tanto
marauigliosamente perfettionarono questa facoltà. Di queste note dice Boetio [--]
Hor se bene Zarlino ha preso percussio per la battuta credendosi che Boetio per notae
percussionis intenda le Rithmiche che seruono al tempo come [L][S] [[non è però cosi]]
non ricordandosi quello che significa [krousis] [[ch]] in Greco (che Boetio traduce come
suona) non è però cosi ma intende delle meliche cioè che seruono al melos quali sono
appresso di noi le linee e queste A [[B]] [sqb] b c d e f g. quelle però che erano destinate
per le uoci e corde della lira o altro Instrumento. Bisogna anco sapere ch’essi usauano di
fare una Tauola o Diagramma di tutti li 15 Tuoni che si collocauano per ordine in tante
colonne o serie distinte: e doppie perche in una propria fila dal lato sinistro si poneuano
quelle della uoce e da banda di essa quelle del suono. E perche come dissi di sopra si
seruirono delle diesi Enharmoniche o quarti di Tuono per misura comune di tutti
gl’interualli grandissimo utile ne cauauano per l’uso del Diagramma che contenesse tutte
a suoi luoghi tutte le uoci modulabili insieme a genere e Tuono. Or essendo lo spatio dalla
più graue corda dell’Ipodorio sino alla più acuta dell’Ipolidio distante per 3 ottaue et un
Tuono cioè una uentitreesima maggiore [[e co]] e per conseguenza contenendo 19. Tuoni
38 [37 ante corr.] Semituoni et 76 [74 ante corr.] 77 linee ui bisognauano [--] E
perche questi Tuoni cosi disposti a scala s’alzauano l’uno più dell’altro perciò come dice
Aristide Quintiliano il Diagramma haueua la figura d’una ala Ciascun Sistema si
disponeua prima per la disgiuntione [e con l’ordine del Sistema Ipodorio detto anco
comune in marg.] mettendoseli poi a lato il Tetracordo congiunto le corde del quale
ueniuano ad esser’ paralelle di quelle del Disgiunto dalla Trite Synemmenon (b fa) in poi
perche ha [[particolar p]] [sempre corr. supra lin.] diuerso suono dell’altre. Et in tal guisa
con grandissima facilità e chiarezza in una sola occhiata poteua il musico comprendere
[[d]] la distanza dall’uno, [Tuono add. supra lin.] a l’altro e di ciascuna corda dell’uno a
ciascuna dell’altro: e quali corde o uoci siansi comuni a due o più et nelle mutationi
seruiuan’ come più gli tornaua a grado perche haueua dinanzi a gl’occhi tutta la massa
delle uoci che quasi humanamente si possono formare atteso che non solo seruiuano
questi segni e questo medesimo Diagramma per li 3 generi, ma anco per qualunque specie
hauessero uoluto adoprare: [[onde di qui anco si uede quanto sia uana l’opinione de
moderni che si credono che gl’antichi praticassero l’harmonia o accordo di tuoni
semituoni e diesi eguali]]
[--] Come s’adoperassero nel Diagramma queste note per ciascun genere e Tuono.
Per maggior facilità e chiarezza moltiplicarono gl’antichi quanto [meno add. supra lin.]
possedettero [possettero ante corr.] queste loro note con far’ seruire le medesime a i modi
homogenei e collaterali doue si poteua: trouandosi le uoci dell’uno, unisone con quelle
dell’altro [signum] [[signum] e perche l’Hypate Meson risponde del tuono graue e
unisono con l’Hypate Hypaton dell’acuto et la Parhypate con la Parhypate et la Lichanos
con la Lichanos et ne due tetracordi di sopra la Trite e Paranete e Nete dell’Hyperboleon
del modo graue rispondono a quelle del Diazeugmenon del Tuono acuto però hanno le
istesse note in marg.] molte note anco che in qualche tuono seruiuano per il Diatonico in
un’ altro seruiuano per il Cromatico con aggiunta d’una lineetta sotto: [[e però ripeteano
anco nella parte più alta del Diagramma le note de l’una con l’aggiunta]] in uece delle
quali si poteua anco usare il color’ rosso come habbiamo fatto nel nostro Diagramma anzi
si potrebbe anco praticare nella stampa [[con]] come [[fanno in Inghil]] fà Tomaso Morlei
autore Inglese in alcune sue note: e come [[uogliono]] pensano alcuni che anticamente si
facesse e perciò si chiamasse Cromatico: il che però si dice senza fondamento. Per
l’istessa cagione ripeteuano nella parte più alta del Diagramma le note da basso con
l’aggiunta del segno dell’accento acuto per dinotare l’acutezza delle uoci Gaudentio di
più c’insegna che queste note erano [[ordinate in 3 serie]] [[consistendo]] disposte per
ordine dal graue all’acuto in 3 serie [--] per tuoni la prima: per semituoni la
seconda: et per diesi la terza [[et queste ultime]] seruiua [seruiuano ante corr.] per il
[[signum] add. supra lin.] [<[signum]> ricominciaua da capo aggugnendo
solo quel segno dell’acuto; che dinotaua che quella corda era [[un]] più alta per un ottaua
di quella che haueua tal nota senza il segno nell’ultima serie di note in marg.] genere
Enarmonico e per gl’interualli impari che senza esse [essa ante corr.] non si sarebbero
potute notare atteso che i semituoni e tuoni cadono sempre ne gl’interualli pari come
doppo 2 diesi doppo 4 doppo 6 et cetera. [[In questo Mede]] In questo medesimo
diagramma si uedono in certi luoghi due o tre coppie di note diuerse [[benche siano
parallelle]] [ne medesimi spatij [[e diritture]] corr. supra lin.] le quali seruiuano per
contrasegnare quelle uoci collocate in diuersi [[e]] [Tuoni corr. supra lin.] che ueramente
non erano unisone benche si ponghino parallelle o nella istessa dirittura: il che dimostra
ueramente quanto sia uana l’opinione de moderni che si credono che gl’antichi
praticass l’harmonia o accordo di tuoni semituoni e diesi eguali secondo la
diuisione che dicono d’Aristosseno: perche se ciò fusse uero non occorreua tante note
diuerse [tanti segni diuersi ante corr.] paralelle, [[anzi una medesima coppia bstaua]]
potendosi fare il medesimo con una sola. Dice anco che queste note [[unison]] paralelle
(ch’egli chiama unisone perche appariscono tali alla uista<)> seruiuano anco per
differenza de generi. Queste note furono breuemente descritte da un certo Alypio antico
musico Greco in un suo libreto nel quale capo per capo le nomina tutte secondo i 3
generi et i 15 [[Mo]] Tuoni che in tutto fanno 45 capitoli moltiplicando 15 per 3 de quali
però ne mancano li ultimi del genere Enarmonico [--] cosi ne testi [[manos-]]
scritti a penna che ho ueduto come in quello che ha dato in luce il Meursio in Olanda: ma
senza le figure delle note per hauerle riconosciute molto [[scorrette merce della
scorrettione del testo]] [difettose corr. supra lin.] per [[essere]] [s’incontro corr. supra lin.]
[[il]] [in un’ corr. in marg.] testo molto scorretto (come sono i nostri) per colpa de
copiatori: che in questi segni tanto poco diuersi e spesso reiterati sogliono facilmente
abbagliarsi Scorrettissimo anco e difettoso è per una certa fatalità, il luogo d’Aristide
Quintiliano doue egli ancora registra quelle [[<7>]] [3 corr. supra lin.] serie
separatamente onde pochissimo construtto se ne può cauare se non con l’aiuto di qualche
testo antico e copiato fedelmente. Parte di queste note si uedono anco in Boetio cioè
quelle del Tuono Lidio, ma similmente malissimo figurate almeno nello stampato Ero ben
entrato in speranza di poter riceuer’ grand’aiuto di un testo a mano di sette o ottocento
anni di scrittura nella Libreria Ambrosiano: [[h]] ma hauendoci fatto diligenza [[ho
trouato con mio]] riseppi con mio stupore e disgusto che [[a p]] non era intero anzi a
punto mancaua sul bono. In quella Introduttione anco di Bacchio et altri e nelle figure
di Tolomeo se ne uede qualche cosa: ma non sono molto sicure per non essere queste
copie molto antiche Tuttauia con la fat>ica che c’ho durato in confrontarle tra diuersi testi
e quelle d’un Tuono con [[l’altro]] quelle d’un altro e col disporle ordinatamente nel
Diagramma e uedere come [[s con]] s’incontrano [--] e con l’aiuto che m’ha dato
un’autore [[anonym]] incerto della Libreria Vaticana di scrittura assai antica che tratta
dell’Inspessimento delle uoci [peri tes katapyknoseos] per altro poco utile credo credo
d’hauerle talmente [[cor]] ricouerate che sarebbono più che sufficienti a decifrare
qualsiuoglia antica cantilena dall’Enarmoniche in poi: non m’essendo ancora riuscito di
mettere al netto la natura di questo genere: atteso che [[con]] essendo Alipio nel
Cromatico più scorretto anco che nel Diatonico nell’Enarmonico poi resta totalmente
inutile atteso che [[in quei copiati]] ne Tuoni Enarmonici si uedono in tutti i testi reiterate
le medesime note a descrittion’ loro senza aggiunta di linee o altre [[cin]] contrassegni,
per colpa de copiatori senza fallo e del tempo istesso che a poco a poco consuma ogni
cosa. Le porrò dunque a suoi luoghi come le ho rassettate, del che renderò ragione se mai
farò ristampare Alipio con qualche altro autor’ Greco tradotto da me. [[Sino d]] Insino a
tanto dunque che si possa ristaurare l’intauolatura Enarmonica ci possiamo contentare di
queste [[hauendoci usato]] nelle quali uoglio auuertire d’hauer’ contrasegnato con punti
[[le Note della Nete Hyperboleon del Dorio: della Trite Diezeugmenon Hyperboleon del
Lidio della Nete Diezeugmenon del Missolidio e delle altre corde de gl’altri Tuoni
parallelle a questo hauendoci un’ poco di scrupolo se stiano[--] bene cosi o pure
quell’alfa [[<...> [[smozzato]] debba essere smozzato dalla destra o dalla sinistra: et cosi
la nota della Trite Hyperboleon Lidia similmente parallella]] due sorte di note che sono
nella [[d]] casella doue è difficile riconoscere [[qua]] a qual Tuono si conuenga l’alfa
smozzato [a rouescio add. supra lin.] riuolto a sinistra o a destra e cosi il tau a rouescio et
l’vpsilon a rouescio: e parimente quella della Lichanos Hypaton Chromatica del Tuono
Ipolydio che altroue non si uede usata: che in uero è pochissima cosa.
[--] Si conferma la nostra dispositione del Diagramma con un passo di Gaudentio
Dice Gaudentio nella sua Introduttione doppo quel luogo [[p]] citato di sopra [oukh enos
de oun]
[--] Alcune osseruationi importanti sopra questo Diagramma
Ecco dunque in questo picciolo ristretto il contenuto si può dire dell’antiche harmonie,
che [[per]] con molta briga e fastidio habbiamo ridotto al segno che si uede Ma qui è da
notare molte cose per ben comprendere l’uso e la corrispondenza di queste [note add.
supra lin.] nelle quali si puo riconoscere certamente quanto in ogn’altra cosa l’esquisita
diligenza et incredibile maestria di quei nostri antichi e marauigliarci come si artifiziosa e
mirabile inuentione sia stata tanto tempo sepolta: che se il Zarlino huomo ueramente
ingenuo e non adulatore de tempi d’hoggi [[nostri]] che stimò le note hodierne de Greci
esser’ più commode delle nostre hauesse ueduto e considerato queste [[]] non
haurebbe degnato di mentouare quelle. Prima [[io]] noto che per osseruare il buon’ ordine
e solleuare la memoria sono state disposte queste lettere ordinatamente e come stanno
nell’alfabeto cominciando dal di sopra all’in giù o perche cosi [si add. supra lin.] pratica
nello scriuere o perche dall’acuto soleuano procedere al graue. Et l’ordine e questo. I
Semituoni procedono [comunemente add. supra lin.] per due lettere contigue [compreseui
anco le Cromatiche in marg.] et li Tuoni [--] ne lasciano [lascia ante corr.] [[una in
mezzo]] [per lo più corr. supra lin.] una in mezzo: dissi per lo più perche per cagione [[di
quelle]] delle note Nomotone cioè unisone in apparenza [[doppo alle uolte]] alcuna uolta
doppo una lettera [[si mette]] non si mette la sua seguente ma si pone nell’istessa casella.
dobbiamo però imaginarci che nell’accordo perfetto quella uoce sia più uicina di tuono ad
un’altra che gl’[è add. supra lin.] prossima nello alfabeto: per esempio nell’accordo
perfetto la Paramese Synemmenon Cromatica [che è corr. in marg.] [[cioè la [sqb]
[signum](che cosi la segno per tra che è più bassa un comma del [sqb]
Paramese)]] è più uicina alla Mese a la mi re, che la Paramese (e però quella la segno col
punto sotto [sqb] [signum] per dinotare che [e add. supra lin.] più bassa un comma della
Paramese [sqb] mi) e la ragione è chiara perche il Semituono Cromatico o [[b fa [sqb] mi
(e auuertasi che non si confonda col]] minore, insieme col Diatonico o maggiore
compongono un Tuono minore [[si che]] ma tra a la mi re e [sqb] mi [Diatonico add.
supra lin.] ue n’è un maggiore [[dunque a meno]] [[detto]] dunque il [sqb] mi cromatico
[cioè la Paranete Synemmenon add. supra lin.] [[gl’]] è più uicina [[che il Diatonico cioè
piu che è come [[d]] l’istesso che dire che la Paranete Synemmenon cromatica sia più
uicina alla Mese che la Paramese]] [alla Mese che il [sqb] mi o Paramese corr. supra lin.]:
e però noi uediamo nel Diagramma che la Paranete si nota [[con]] con la M più lontana
dal [signum] che la N. [[Et questo credo che sia una utilissima osseruatione e che
chiaramente dimostri che gl’antichi non solo adoprauano i semituoni differenti: ma anco
l’accordo perfetto. [[Bisogna qui]] [Si può anco corr. supra lin.] osseruare che finito
l’alfabeto per un uerso o per l’altro si ricomincia da capo cioè doppo [[l’alfa]] l’omega si
mette l’alfa di nuouo seguitando come prima Beta gamma et cetera [--] che se
alcuno mi dirà che la Trite Diezeugmenon cioè c sol fa ut [[per Doria et la Paranete
Synemmenon c la c sol fa ut <...> per b molle]] (ouero il fa di c sol fa ut) et la
Paranete Synemmenon cioè la c sol fa ut per b molle (ouero il sol di c sol fa ut) sono pure
unissone et qui nel Dorio si uedono con diuersi segni hauendo [[la]] quella il [signum] et
questa il [signum] dico non dobbiamo marauigliarci anzi argomentare da questo che
s’adopraua il Sintono di Didimo nel quale doppo il Semituono segue il tuono minore e
non il maggiore onde apparisce che quelle due corde non fussero unisone ueramente nel
Dorio: anzi che la Trite Diezeugmenon fusse sopra la Mese un Tuono maggiore et un
Semituono maggiore cioè un Semiditono giusto, [[q]] come segue nella diuisione di
Tolomeo et in quella di Didimo in questo luogo solo [[d]] del Sistema (per cagione di
quel Tuono della diuisione sempre maggiore per tutto) et la Paranete Synemmenon un
Tuono minore et un Semituono maggiore ouero un’ Semiditono diminuito. E se bene pare
che le lettere dimostrino il contrario cioè che [[des]] sia più acuta e lontana dalla mese la
Paranete Synemmenon che ha il Kappa più distante dal [signum] che la Trite
Diezeugmenon che ha il Lambda meno distinte tuttauia dobbiamo imaginarci che non
sempre si poteua mantenere questo ordine (perche sarebbe stato di bisogno [[d’]] un
numero infinito di lettere) ne qui specialmente per uoler saluare che la Paranete
Diezeugmenon et la Nete Synemmenon hauessero la medesima lettera Eta. il che
dimostra che [[erano unisone]] queste [--] d la sol re per [sqb] quadro et per b
molle erano ueramente unisone e come diceuo s’usaua in Tetracordo di Didimo in uirtù
del quale tanto era una quarta giusta da a la mi re [[per [sqb]] a d la sol re per [sqb]
quadro che per b molle. In somma bisogna [[ch]] credere che quelle corde erano
ueramente unisone che si uedono con l’istesso segno Et nell’istessa riga. ma non doue
non concorre l’uno et l’altro. Et questa mi pare una mirabilissima inuentione d’hauer’
trouato modo con mediocre numero di segni di praticare tutti i generi e [[Ma]] Tuoni
come se l’harmonia procedesse in tutto il Diagramma con uoci egualmente diuise, [[cioè
con quan]] e non di maggior’ numero delle caselle che ui sono e poterlo usare anco senza
confondere gl’interualli di semituoni maggiori e minori e mezzani anco come si uederà e
cosi i Tuoni et altri interualli diuersissimi che s’usauano secondo le uarie specie o colori
di questo o quel genere. Imperoche bisogna intendere che non solo seruiua questo
Diagramma a 3 generi ma anco a tutte quelle specie che si prescriuano che poteuano
essere sette o otto: [[se bene qualche moderno credette che tutte quelle men]] come
accennai. osseruo ancora nel Diagramma che finito l’alfabeto di sotto o di sopra si
ricomincia da capo ritornandosi doppo l’Omega all’alfa, poi al Beta, al [[gam]] Gamma et
cetera. È cosa anco degna di molta osseruatione che [[alcuni Tuoni contigui ha]] in certi
luoghi fra [--] un Tuono e l’altro, [[ui so]] le lettere [[non sono contigue et in altri
si e per lo più alternatiuamente]] delle 3. corde cardinali e principali Mese
Proslambanomenos et nete Hyper non sono contigue et in altri si et per lo più
[[almeno]] uicendeuolmente [[perche la Mese de]] per esempio essendo la Mese del
Dorio [signum] quella dell’Iastio e l’omi che segue all’insù ma contigua et
dell’Ipolidio è il [[Cigma]] Sigma e non il Rho il che dimostra per pare mio che il
Dorio sia più acuto dell’Ipolidio un Semituono maggiore et l’Iastio del Dorio un minore
pio fra il primo e terzo u’era un Tuono intero: et è ragionuole che nell’accordo
perfetto [[ui fusse un’inter]] questi interualli fussero determinati e rationali per sapere
quello che si faceua nel passare da un Tuono all’altro. Cosi noi uediamo fra le corde
estreme et le Mese dell’Ipodorio et dell’Ipofrigio non tramezzarui lettera nessuna ma si
bene tra quelle del medesimo Ipofrigio et dell’Ipodorio: perche fra questi due Tuoni
doueua correrci il Semituono maggiore et fra quelli il minore: onde per esser’ più uicino
l’Ipolidio all’Ipofrigio che all’Ipodorio doueua essere chiamato da Aristosseno
Hypophrygio più graue e non Ipodorio più acuto Parimete tra l’Ipofrigio et l’Ipoeolio ui
traza una lettera ne tre luoghi et tra [[l’Ipo]] questo et l’Ipolidio non ui tramezza
perche doueuano essere più uicini, e perciò [[e]] chiamauasi l’Ipoeolio [l’Ipoelio ante
corr.] ancora Ipolidio più graue et non Ipofrigio più acuto. Similmente l’Eolio è uicino di
lettere al Lidio che al Frigio perche era anco [[uici]] più uicino di suono: et questo si uede
[--] anco osseruato fra gl’altri di sopra sino all’ultimo Ipolidio. Solo tra l’Iastio et
il Frigio u’è qualche uarietà [[forse per esse quelli mezzani di sito il primo fra i
tredici et il secondo fra i quindici per non potersi accordare per tutto la serie delle lettere
con le distanze fra un Tuono e l’altro: et fra una corda e l’altra]] et per conseguenza tra il
Dorio et l’Iastio non si uedeno [uede ante corr.] [[interess]] contigue le lettere e non come
tra l’Ipodorio et l’Ipoiastio remote. o sia perche più frequentemente si passaua dal Dorio
all’Iastio che al Frigio, o perche essendo remote le lettere dell’Ipolidio e del Dorio
[[lung]] non si potè più continuare cosi; o per non potersi accordare per tutto la serie delle
lettere con le [debite add. supra lin.] distanze fra un Tuono et l’altro: et fra [[una le corde
istes]] questa e quella corda ancora: o finalmente (il che è più uerisimile) perche [[per la
singolarità di quel Tuono della]] hauendo la Diapason interualli tali che non si possono
ridurre a sei tuoni eguali [[ne meno]] [a corr. supra lin.] 3 maggiori e 3 minori, non si può
diuidere [[in 12 interualli]] [per le corr. in marg.] [[di due sorte] distanze de 13 Tuoni in
12 interualli di 2 sorte ma ue ne bisognano piu uolendo seruirsi di proportioni facili e
delle medesime uoci che si modulano come qui doue ci sono 4 sorti di semituono
maggiore 16/15. minore 25/24. mezzano 135/128. et massimo 27/25.
[--] [[Altre osseruationi sopra il medesimo Diagramma]]
Or perche fra i tuoni ci sono 3 sorti di [[st]] distanze alcune delle quali s’esprimono con le
lettere contigue queste a quelle noi applichiamo il Semituono minore o il mezzano. [[altre
[[lan]] lasciano una lettera in mezzo come]] come tra
altre lasciano una lettera in mezzo et a queste noi applichiamo il Semituono maggiore
come tra
et finalmente lasciano 2 lettere e mostrano maggior distanza et a queste applichiamo il
Semituono massimo come tra l’Isastio e’l Frigio et fra l’Iperiastio et l’Iperfrigio Tengo
dunque per sicuro che in questa forma gl’antichi uolessero esprimere i giusti interualli
ch’erano fra i tuoni anchorche [[molte di qu]] alcune di queste proportioni non siano
nominate da gl’autori che ci restano ch’io tengo però che si trouerebbono state osseruate
anco da loro se [[non]] da gl’autori di musica ne hauessimo la cinquantesima parte. Et
quando anche il Tuono maggiore per quelle distanze l’hauessero diuerso in un limma et
una apotome: et il minore in un limma et quel semituono minore di proportione 135/128
poco importerebbe ma noi habbiamo [--] preso gl’interualli più facili e più
consonanti
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 94r; text: Distanze giuste fra un Tuono et
l’altro. 9/8, 16/15, 10/9, 135/128, 25/24, 27/25, A, b, [sqb], C, C #, D, D #, E, F, F #, G, G
#, a, Iperfrigio, Iperiasio, Missolidio, Lidio, Eolio, Frigio, Iastio, Dorio, Ipolidio,
Ipoeolio, Ipofrigio, Ipoiastio]
[--] Altre osseruationi sopra il medesimo Diagramma
Questo ancora mi par degno di consideratione che cominciarono a mettere le
lettere intere e diritte in quella parte del Diagramma ch’era più praticata cioè uerso il
mezzo: e dalla Mese dell’Ipodorio al quale danno l’ [Omega] ch’è la prima intera con
molta ragione ueramente per lasciare le smozzate e riuolte piu tosto per quelle uoci che
meno si praticauano: e cosi i Tuoni mezzano trouano le lettere più semplici e meno
alterate. [[Si ude anco che hebbero per bene, quando commodamente far’ lo poteuano
che nelle [le ante corr.] corde distanti per ottaua si replicassero l’istesse note]] [[che
l’istessa nota si replica per l’ordinario nella nona [nell’ott ante corr.] corda e non
nell’ottaua all’usanza nostra: il che non fu fatto a disegno: ma perche cosi s’incontra in
questo ordine.]] [[Si co]] [[Si uede anco che l’istessa nota si replica per ordinario nella
nona corda et non nell’ottaua all’usanza nostra: il che non fù fatto a disegno, ma cosi
s’incontrò a caso per la proprietà di questo ordine.]] È anco molto considerabile che nella
casella della Mese Ipodoria concorrono quasi tutte le corde initiali delle specie: e
particolarmente del Dorio del Missolidio dell’Ipofrigio et del Frigio che hanno l’istessa
lettera [Omega] e come dissi di sopra sono ueramente [--] unisone che con li
nostri segni sono l’E il [sqb] il G et il D. L’Ipolidio parimente et il Lidio u’hanno le corde
caratteristiche che si notano col [Beta] imperfetto forse per dimostrare che
nell’Enarmonico [nel Cromatico ante corr.] non sono l’istesse che nel Diatonico et per
non hauer l’[Omega] [[di]] danno ad intendere non essere unisone con quelle che l’hanno.
Ma perche la Lichanos Hypaton dell’Eolio non habbia l’istesso segno della Lichanos
Meson dell’Ipolidio non so imaginarmelo Qui si può anco notare che [[cosi add. supra
lin.]] [[il Prosl]] il Proslambanomenos dell’Ipolidio ultimo e più acuto Tuono ha il phi et
parimente quello dell’Ipodorio primo e più graue [[se]] (se bene non intero) [[Similmente
che la]] che sono distanti per una nona. Ma la Nete Hyperboleon dell’Hypofrigio e cosi
quella dell’Ipolidio che sono distanti per ottaua hanno l’istessa lettera. la quale si può
credere che fusse assegnata all’Ipofrigio mentre era l’ultimo Tuoni di tutti uerso il graue
non essendo ancora stato trouato l’Ipodorio; e però come nota Briennio si chiamaua anco
assolutamente [barys] cioè graue. Parimente si uede che le Nete Hyperboleon
dell’Ipodorio et dell’Iperfrigio hanno l’istessa nota. quella dell’Ipoiastio con quella
dell’Ipereolio et in somma ciascuna con la sua corrispondente in ottaua
[--] Delle Differenze generali de Modi
Habbiamo sin qui mostrato due [[diff]] essentiali differenze de Modi con che si
diuersificano l’uno dall’altro, l’una delle quali consiste nella uaria specie della Diapason
che usano, et l’altra nell’alzamento et abbassamento del sistema più uerso l’acuto o uerso
[il graue add. supra lin.] ma ne resta un’altra di non minore importanza da niuno sin’ora
auuertita la quale per ritrouarsi solo fra li tre principali e generali [[la dimanderemo
differenza generale]] e comunicarsi fra tutti i collaterali et homogene [di quelli add. supra
lin.] la dimanderemo differenza generale; della quale habbiamo in gran parte obbligo al
Diagramma [[nel qual’]] il quale [ci add. supra lin.] ha dato occasione di scoprirla. Dico
dunque che [[secon]] non solo delle 3 specie della Diatessaron [[sono]] una conuiene
propriamente al Modo Dorio una al Frigio et una al Lidio ma che di 15 sorte di colori
harmonici per cosi chiamarli a imitatione de Greci, ne quali [[ciascuno de]] i due primi
Generi si diujdono, l’uno si è proprio e familiare al Dorio l’altro al Frigio et il terzo al
Lidio [[Et i co]] Potendosi dunque il Diatonico in 3 maniere diuidere (alle quali si [[di]]
riducono tutte quelle specie inuentate da gl’antichi) o che il Semituono sia maggiore cioè
che contenga più della metà del tuono: ouero che sia eguale ([[ma]] [e corr. supra lin.] ciò
si deue intendere harmonicamente cioè che sia d’una proportione uicina all’equalità) o
pure minore sotto uno di questi 3 capi si riducono [reducono ante corr.] ciascuno [-
-] de tre modi principali co’ suoi collaterali percioche sotto il primo si comprende
il Dorio [[sotto]] [[col]] con l’Ipodorio e Missolidio: sotto il secondo il Frigio con
l’Ipofrigio et sotto il terzo il Lidio con l’Ipolidio [[Parimente nel]] Al primo colore poi si
riferisce [(per mentouare solo le principali e più utili specie) in marg.] il Sintono di
Didimo e di Tolomeo. Al secondo il Diatonico Diatonieo che procede per un Limma e
due Tuoni maggiori quel’è quello che si suona nel liuto e nelle uiole con qualche poca
alteratione che si fa con accrescere il Semituono e diminuire i tuoni perche le terze siano
consonanti. Al terzo il Diatonico d’Archita detto (Tonieo perche [ha add. supra lin.] un
Tuono maggiore per ogni tetracordo e non due a differenza di Diatonieo) il quale procede
per una sesquiuentisettesima 28/27, una sesquisettima interuallo alquanto maggiore del
Tuono. E per un Tuono sesquiottauo) Et un’altra specie di Diatonico molle ([[che]] il
qual’ nome conuiene ad ogni specie che ha il Semituono piccolo) trouata da noi e non
molto diuerso dal Tonieo, tuttauia considerabile per hauer’ gl’interualli di proportioni più
conosciute hoggi di quella: il primo de quali è un Semituono minore di proportione
sesquiuentiquattresima il secondo è un interuallo di due semituoni maggiori di
proportione 256/225 et il terzo un Tuono maggiore. Ma nel cromatico basterà ridurre al
primo capo quello di Didimo, [[se]] che procede per Semituono maggiore un minore et un
Semiditono consonante che a più presso è quello che ha i suoi interualli conforme la
diuisione del clauicembalo. [--] Per il secondo basterà una specie [[<.>]]
similmente inuentata da noi la qual procede per 2 Semituoni quasi [[si]] eguali e mezzani
tra il maggiore e il minore il primo di proportione 135/128 quale si troua in atto tra il b fa
et il [sqb] mi nell’accordo perfetto et il secondo di proportione d’un limma i quali
interualli perche sono parti integranti del Tuono minore onde il Semiditono che resta
riman’ consonante [[e]] [cioè corr. supra lin.] di proportione sesquiquinta mi pare che sia
da preferire a quello che chiamano antico, il quale uogliono che procedesse per un limma
un apotome et un Trihemituono o Semiditono dissonante e diminuito d’un Comma. Per il
terzo basteranno queste due specie in giuditio mio più commode e perfette dell’altre la
prima il Cromatico di Didimo riuolto che procede per un semituono minore un maggiore
et un semiditono consonante. la seconda il cromatico molle di Tolomeo che procede per
sesquisettima (interuallo comune a i 3 generi secondo Archita) e per una
sesquiquartadecima interuallo alquanto più grande del Semituono maggiore et un’
Semiditono consonante 6/5 [16/5 ante corr]. [[Il Dia]] [[Ma l’Enarmonico non riceue
queste differenze per la piccolezza de suoi proprij interualli.]] A tal che la terza sorte di
colore Cromatico differesce dalla prima in hauer’ nel primo luogo il Se]] nella
dispositione de due Semituoni: ma nella seconda per hauer’ i Semituoni al senso eguali il
uariarli di sito non farebbe diuersità e però si dispongono in un modo solo, eleggendosi
quello [--]che è più commodo per le mutationi da genere a genere e da tuono a
Tuono. Ma l’Enarmonico non riceue più d’un colore per la piccolezza de suoi interualli
proprij Hor dunque io ho considerato che si come quelle 3 nationi erano differenti assai in
ogni cosa cosi doueuano essere molto diuerse nel canto non solo nell’usare uariij
portamenti di uoce uarie cadenze e cantar’ più graue o più acuto: ma ancora nella
grandezza de gl’interualli stessi: perche come diceuo di sopra se bene il Zarlino per
[[natur]] [Diatonico corr. supra lin.] naturale intende sempre il Sintono di Tolomeo
supponendo che tutte le nationi indifferentemente l’adoprino, tuttauia il fatto sta
altrimenti perche ueramente tutte adoprano il Diatonico, ma non tutte fanno gl' int’rualli
a un modo; onde se s’osseruasse bene troueremmo che una s’accosta più [[ad una]] [a
qualche corr. supra lin.] specie d’harmonia [[d’un]] che un’ altra e ciò si trouerà
massimamente nelle nationi più barbare e solitarie le quali ordinariamente mostrano gran’
singolarità in tutte le cose: e per ciò riferisce l’eruditissimo Padre Mersenne delle
Relationi del paese di Canada nell’America frequentato da Francesi che quei popoli usano
diuersi interualli da nostri: E se oggi tra i popoli di questa nostra Europa più ciuile non ci
si riconosce questa diuersità attribuiscasene la causa alla mescolanza e [lunga add. supra
lin.] comunicatione di queste genti insieme che si come ha confuso e ragguagliato in gran
parte i costumi e linguaggi senza dubbio ha similmente pareggiato assai le maniere del
canto [--] ch’e fondato nella fauella come ma anticamente non era cosi perche
ogni popolo haueua diuerso idioma e molto diuersi costumi, leggi et usanze. Hor per
uenire all’intento nostro io tengo per fermo che a ben’ osseruare queste cose si trouerà
che le nationi più rustiche rigide e martiali useranno [più per ordinario add. supra lin.] il
Semituono maggiore: e per il contrario le nationi molli et effeminate e dedite alle delitie
più tosto si seruiranno del minore: si come quelle che saranno di costume mezzano e più
tosto allegre che effeminate e non tanto seuere facilmente haueranno per familiare il
semituono eguale o mezzano. Et perche sappiamo che i Doriesi ([[del]] [nel corr. supra
lin.] quale lignaggio [[erano]] [si comprendeuano corr. supra lin.] gli Spartani, Arcadi
Candiotti e simili [[nationi]]) erano per natura gente feroce e seuera e più dedita alle
fatich et all’armi che a piaceri dell’ottio et alle delicatezze: perciò possiamo
gagliardamente congetturare ch’essi adoprassero il Diatonico Sintono più tosto che altra
specie. E che essa sia ueramente conforme al costume loro lo dimostra il nome che
significa intenso e uehemente qualita che Ateneo attribuisce a quella natione ma che tale
sia più rustica per cosi dire o dura delle altre lo possiamo raccogliere dall’auuicinarsi più
d’ogni altra delle principali alla specie equabile di Tolomeo [diatonon homalon] la quale
egli medesimo confessa ch’era rustichetta ancorche sia sua inuentione perche ha
gl’interualli poco differenti cioè
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 98r; text: 12/11, 11/10, 10/8, 9/8] [--]
che sono come 4 Tuoni (comprendendosi anco quello della [[qualita]] quinta) egualmente
scemati dal sesquiottauo in giù. Pare anco conueneuole che questa specie la quale se bene
è la più dura è però la più bella per hauer gl’interualli più harmonici [[e]] [et in corr. supra
lin.] maggiore numero consonanti, se la fussero eletta più tosto i Greci (che hebbero cosi
buon’ gusto in tutte le cose) che le nationi Asiatiche. Ne ad alcuno dia fastidio che
Pitagora il quale uisse tra le nationi Doriesi, costitui il Sistema della musica nel Diatonico
Diatonieo: poiche per grand’huomo ch’e fusse non gli poteua riuscire d’accertare [[in
ogni cosa]] per tutto: per che niuna cosa fù principiata e finita ad un tratto. che se egli
solo hauesse ridotto la musica alla sua perfettione non harebbe lasciato che discorrere a
quelli che uennero poi Aristossenici, Archestratei (la setta de quali fu rinouata da
Tolomeo) et altri: se bene dunque Pitagora diuise il Tetracordo nel Diatono Diatonico,
non possiamo di qui concludere certamente che quello che sente cantare fusse per
l’appunto nell’istessa proportione [[anzi è ueris]] perche le differenze cosi piccole non si
possono discernere con l’udito: onde quando bene hauessero fatto il semituono più che
mezzano tuttauia rjducendo egli la cosa a i numeri e hauendo per fondamento del suo
procedere il Tuono maggiore e Sesquiottauo perche si scopre dall’eccesso delle due prime
consonanze; e non riconoscendo ne due [--] tuoni che si cantauano differenza
alcuna hebbe per fermo ch’amendue fussero Sesquiottaui; se bene poteuano essere
[[participati]] (anzi e credibile che cosi fussero) participati del maggiore e del minore
come suono ne nostri Instromenti. onde supponendo nel Tetracordo due proportioni
sesquiottaue necessariamente quello che restaua per compire la Diatessaron ueniua ad
essere il Limma del quale similmente trouò la proportione. Et non repugna questo
all’opinione uniuersale che il Diatonico Diatonieo sia quello che da gl’antichissimi
s’usaua: perche ciò non nego, ma dico bene che quando [[il]] quel loro [[canto]] canto
fusse stato quello che si sente ne liuti e uiole [[tanto l’ha]], anzi quello dell’Harpe et de
clauicembali tanto l’harebbono chiamato Diatonieo perche le sue proportioni furono
prima cognite onde da questo non si può raccogliere che i Doriesi non adoprassero il
Sintono, massime secondo il Zarlino che solo lo stima naturale. Ma che il Semituono
minore anco nell’ordinario [nel naturale ante corr.] Diatonico fusse adoprato da Lidi me
lo persuade di certo, il costume di quelle natione [nationi ante corr.] ch’era molto lasciua
e dissoluta e grandemente effeminata: del che ne sono piene l’istorie antiche. E ueramente
tale interuallo esprime gran’ delicatezza e mollitie come fanno tutti gl’interualli minori
del consueto [[(rispettiuamente parlando]] (proportionatamente parlando) rispetto a i
maggiori e però noi sentiamo [--] che le terze e seste minori sono più languide e
molli delle maggiori I Frigi poi come quelli che erano più feruidi di sangue de Lidi, e per
natura uiui et allegri ma non cosi duri e fieri come i Doriesi tengo per [[fermo]] me che
adoprassero comunemente l’interuallo e specie di mezzo come il Diatono Diatonieo o
altra harmonia di quella fatta
[--] Come queste 3 differenza s’accomodino al modo Eolio et Iastio
Heraclide Pontico che scrisse già diligentemente della musica fu d’opinione come
riferisce che le 3 maniere di musica si douessero denominare dalle 3 generationi Greche
Dorica, Ionica et Eolica, escludendo la Frigia, e Lidia [[o alme]] perche erano nationi
barbare et Asiatiche: onde si può credere che la medesima proportione che haueuano
quelle due con la Dorica hauessero anco queste altre, anzi da molto contrasegno ciò si
manifesta esser uero Tuttauia perche l’uso [[f]] era preualso in contrario appoggiato
nell’antichità et origine di quelle 2 Harmonie che d’Asia uennero prima che i Greci ui
passassero sempre quelle tre Doria Frigia e Lidia furono tenute per principali et
quest’altre due per accessorie e per seruirsene massimamente in compagnia di quell’altre
per la commodità dell’usate, [[che]] [e corr. supra lin.] forse per questo furono collocate
[[fra li]] fra un Tuono et l’altro, e non perche gl’Ionij cantassero più acuto de Doriesi e
più graue de gl’Eoli Comunque ciò sia appresso uederemo qual specie di consonanze
[[conuenisse a q]] usassero quelle due Harmonie. Ma gl’Ioni et eolij ancorche [-
-] forse prima di passare in Asia non hauessero in questo diuersità notabile da
Doriesi almeno di poi si può credere [anzi si sa che cosi è in marg.] che s’accomodassero
assai a costumi e canto di quel [[clima]] paese e delle genti con le quali si mischiarono: et
cosi con la pratica e dimesticanza de Frigi e Lidi uenissero a prendere in parte la loro
maniera accostandosi però più alla Frigia (come anco erano più [[<..>]] conformi di
lingua et usanze [usanza ante corr.]) massimamente gl’Eolij che gl’erano più uicini di sito
Et si come dal nero e bianco [[si compone il]] [fà un terzo colore cioè corr. supra lin.] il
bigio [[s]] cosi egli dalla mescolanza della maniera Greca [[o Dorica e della]] Lidia ne
facessero un terzo composto prendendo a poco l’uso de Semituoni mezzani a guisa de
Frigi [[Et questa mia congettura non è fondata in aria ma sopra saldissime ragioni che
s’andaranno [[port]] diuisando. Io credo per certo che di qui prendessero occasione
quegl’antichi musici di formare tante uariate diuisioni: perche l’arte è fondata nella natura
[naturale ante corr.]: e non è uerisimile che non [[hauessero]] [fussero state corr. supra
lin.] conosciute [[queste differenze]] da loro queste differenze hauessero dato fuora
diujsioni [diuesione ante corr.] cosi contrarie tra loro in un’ medesimo genere come e per
esempio il Sintono di Didimo e Tolomeo: e’l Tonieo d’Archita: che ha il primo interuallo
quasi [[per la metà di quello]] [--] Secondariamente lo cauo da Tolomeo istesso
perche nel capitolo ultimo del libro primo dice che i numeri dimostranti gl’interualli
assegnati da lui alla specie]] Possiamo anco credere probabilmente che de Sei Modi
principali Dorio Frigio Lidio Missolidio Iastio Eolio, il Frigio s’accomodasse all’armonia
col Dorio in usare il Semituono maggiore per essere il costume de Doriesi seuero e
[[uehe]] ueemente; e de Frigi furioso e feruente come diceuo: e similmente il Missolidio
[[che il nome M in marg.] non per la natura sua; ma per essere fondato sul Dorio al quale
s’accosta assai; massime se fu inuentato da musici Europei e non da Saffo Lesbia: per che
[[quan]] il nome non da fastidio; essendo che gli fu dato [[per]] solo per la uicinanza di
sito che ha col Lidio come diceuo. ma l’Iastio et l’Eolio usassero il medesimo essendo
molto conueneuole che gl’Ioni et Eoli come Greci s’accostassero alla rigidezza [rigidenza
ante corr.] Doria e come Asiatici alla mollitie Lidia: et cosi il Lidio solo (de principali
intendendo perche l’Ipolidio seguita il suo principale e cosi l’Ipofrigio et l’Ipodorio) [[si
s]] si seruissero del Semituono piccolo cioè del Diatonico molle. Et in uero si può credere
che se bene i Modi Frigij nella loro origine e come [naturalmente add. supra lin.] gli
cantauano quei popoli [[adoperauano]] metteuano in opra il Semituono mezzano, tuttauia
i musici Greci poi solessero [--] accordarli all’uso de Dorij col semituono
maggiore per poter piu commodamente passare da l’uno nell’altro nelle mutationi e
dall’Iastio interposto e diuerso d’accordo ad amendue almeno doppo che l’Iastio e Eolio
furono riceuuti et inseriti fra i primi tre. che appresso gl’antichissimi non se ne parlaua.
Ma quelli che per le 3 principali Harmonie posero la Doria l’Aeolia et l’Iastia [[stimo]]
tengo di sicuro che alla seconda assegnassero il Semituono mezzano et alla terza il
minore. Stante questo ogni sorte di Diatonico Sintono conuerrà al Dorio e Frigio. Il
Diatonieo con le altre diuisioni che se li appressano all’Iastio et Eolio et qualunque sorte
di Diatonico molle al Lidio: e nel Cromatico rispettiuamente l’istesso.
[--] Confermatione di quanto s’è detto.
Ma perche alcun’ non pensi che queste siano semplici congetture e sottigliezze fondate in
aria sappia che da tre importanti osseruationi le ho cauate Prima essendo l’arte fondata
[[i]] sù la natura s’ha da credere che di qui pigliassero occasione quegl’antichi sauij di
formare tante e si diuerse diuisioni in un genere solo: che altrimenti io non so [[per]]
uedere a che fare introdurre [[una specie cosi]] il Diatonico intenso et il molle e porre
hora il semituono sesquidecimoquinto hora il sesquiuigesimosettimo che è quasi per la
metà di quello se non gl’hauessero sentiti in qualche parte praticare: ne uale l’instanza del
Cromatico et Enarmonico perche questi sono totalmente differenti e non è cosa naturale il
continuare due Semituoni non che due diesi. Secondariamente lo cauo da Tolomeo
istesso: il quale nel capitolo ultimo del libro primo dice che i numeri dimostranti
gl’interualli assegnati da lui alla specie Diatonica Diatoniea nel tuono Ipofrigio
corrispondeuano alla melodia o harmonia Iastioeolia: per la quale come si conosce dal
riscontro d’altri intendeuano i Citaredi certe misture del Tuono o Modo Iastio con l’Eolio
[[d]] le quali adoprauano massimamente per modo di mutanza o uscita passando per
esempio dal Dorio o altro [de add. supra lin.] principali e perciò le dimandauano
[metabolika ethe] [--] cioè proprietà o diremo arie mutatiue: et appunto dice che
l’armonie o accordi Lidij de medesimi citaredi corrispondeuano a numeri o diuisioni della
specie Diatonica Toniea collocata da lui nel Tuono Dorio. Et che effettiuamente anco ne
suoi tempi i Citaredi cantassero la specie Diatonica Diatoniea lo mostra nel capitolo
primo del libro 2. doue espressamente dice che eglino accordauano in modo che nella
quarta ui si trouauano due Tuoni sesquiottaui et il restante era il Limma et questo si
faceua ne gl’accordi o harmonie dette da loro Iastioeolie et nel capitolo ultimo del libro
primo afferma che la mistione del Diatonico Sintono concorda co’ modi mutatiui detti da
loro [[I]] Lidij et Iastij, alterato però dall’accordo ch’essi praticauano ch’era di 2 tuoni
giusti et il restante come la metà: cioè [[come]] conforme al parlare loro (et di tutti i
prattici et Aristossenici) Semituono: ma che ueramente si conosceua essere l’interuallo
del Limma. Non è da dubitare in questa mistione (che si faceua [[f]] ponendo un
Tetracordo d’una sorte et un’ altro d’un’altra) il Tonieo non fusse del Lidio et il Diatonieo
dell’Iastio. Si caua dunque da Tolomeo che i modi Frigij si seruiuano del Sintono.
Gl’Iastij et Aeolij del Diatonieo et i Lidij del Tonieo. Et il medesimo et anco l’essersi
praticato il Sintono ne Dorij si raccoglie dal Diagramma in questa forma. Vnendo insieme
[[(cioè collocando amend]] [--] i due Tetracordi [il add. supra lin.] Disgiunto e’l
congiunto [[(]] cioè considerandosi accostati insieme come stanno nel Sistema [[)]] e
confrontando la [[Paranete Trit]] [Paranete in marg.] Synemmenon [Cromatica add. supra
lin.] con la Paramese. [[La Nete Synemmenon con la Parate Diezeugmenon et]]
(cioè il [sqb] mi cromatico per b molle col [sqb] mi per be quadro) et la Paranete [la Nete
ante corr.] Synemmenon con la [[Paranete]] [Trite Tte> corr. supra lin.]
Diezeugmenon [Diatoniche in marg.] (cioè [[(]] il D la sol re per bemolle con l’istesso per
be quadro) si trouerà che nel Diatonico Diatonieo tutte queste tre coppie saranno unisone
e però si pongono nel Diagramma nell’istessa linea con le medesime note a del
Diatonico Tonieo: saranno unisone e con l’istesse note le due coppie di sopra ma non la
terza da basso. Et nel Sintono di [[Tolomeo]] [Didimo corr. supra lin.] sarà unisona
solamente la prima coppia di sopra(cioè le due D la sol re) Ma in quello di Tolomeo per il
contrario le due D la sol re (o la coppia di sopra) non saranno unisone: ma [[li d]] si bene
li due C sol fa ut o la coppia di mezzo come si conosce dalle figure sottoposte.
Trouandosi dunque [[anco]] hauer la prima specie l’Eolio [con l’Ipoeolio add. supra lin.]
et l’Ipoiastio si puo concludere che per ordinario usassero il [[prefato]] [detto add. supra
lin.] Diatonieo. E trouandosi la seconda nell’Iastio [et add. supra lin.] Ipoiastio si può
credere che usassero il Diatonico Tonieo e nel Cromatico quella specie descritta da noi
che in [[un]] [2 corr. supra lin.] interualli modula il Tuono minore. Ma il Dorio Ipodorio e
Missolidio. Il Frigio Ipofrigio et Iperfrigio [[si seruissero]] ne quali si troua unisona solo
la prima coppia cioè i due D la sol re si seruissero [--] del Sintono di Didimo che
non solo ui corrisponde Ma nel Lidio et Ipolidio doue in tutte tre le coppie si uedono note
diuerse e però risultano non essere unisone s’ha da credere che nel Diatonico si seruissero
del Teo e nel Cromatico del Molle [descritto add. supra lin.] di Tolomeo che ha il
primo interuallo cone con quelle e fra i molli [[ ne ne] pare il più perfetto per hauere
il Semiditono consonante ma gl’esempij mostrano più chiaramente il tutto doue si uede
che 3 Tuoni soggiacciono alla prima specie ch’è la più facile e semplice. quattro alla
seconda ch’è la più molle e dolce: et sei alla terza ch’è la più perfetta e uiuace. Non per
altra cagione [[si dee credere]] dunque [[tra]] si uede che cosi poche corde sono unisone
fra due [[modi]] Tuoni l’uno de sette principali et l’altro de gl’accessorij come tra [[il]]
l’Ipolidio et l’Ipofrigio doue nella prima Diapason[[l]] sola la Parhypate Hypaton [[di
quello]] [del primo corr. supra lin.] ha l’istessa nota con la Hypate del secondo se non per
il diuerso colore o harmonia che haueuano: [[et per la istessa causa]] Ma tra il Dorio et
l’Ipolidio ne meno quelle due corde hanno l’istessa nota ma tutte differenti, per la gran
diuersità dell’armonia d’amendue.
[--] [Doni, libri de Tuoni o Modi della Musica, 104v; text: Congiuntione,
Disgiuntione, a, b, [sqb], c, c #, d, e, tuono della diuisione, apotome, 9/8, 6/5, 10/9, 8/7,
16/15, 28/17, 256/225, 135/128, 25/24, 28/27, 21/20, 15/14, Diatonico Diatonieo,
Cromatico Pitagorico, con la terza minore consonante, molle di Tolomeo, Eolio. Ipoeolio,
Ipoiastio, Lidio, Ipolidio, Dorio. Ipodorio. Missolidio. Frigio. Ipofrigio. Iperfrigio]
[--] Delle specie d’ottaua conueneuoli al Tuono Iastio et all’Eolio
Non è cosi facile impresa il ritrouare hoggi la propria specie di quei Tuonj [Tuono ante
corr.] che non sono de 7 principali et non se gl’assegna formalmente la specie da
Tolomeo et gl’altri autori: tuttauia perche le cose della musica sono cosi bene ordinate e
circolarmente connesse una con l’altra che come chi pigliasse un capo d’una matassa, la
troua e la riuolge tutta cosi in essa trouata che s’è una massima si rintracciano ancor’
l’altre di quel medesimo ordine purche si proceda con giuditio e con molte auuertenze.
Perciò credo che si possa con l’aiuto di quel passo d’Aristide Quintiliano doue parla di
quegl’antichissimi tuoni e con qualch’altr’assertione che ci resta d’autori buoni ritrouare
la forma e [[del]] [de corr. supra lin.] Tuoni Iastio et Eolio e da quelli dedurre anco la
forma de i loro plagij o subalterni. L’Eolio dunque possiamo assicurarci che hauesse la
specie dell’Ipodorio poi che Laso Hermionense (il primo che scriuesse di musica) di
natione [--] Eolio in certo suo Inno (del quale riferisce alcuni uersi Ateneo<)>
chiamò quel suo canto [aiolida harmonian] harmonia Eolia e [hypodoria mele] cantilene
Ipodorie [[come et ciò]] [come anco corr. supra lin.] conferma anco Heraclide
eruditissimo scrittore [E da ciò si mosse il Glareano a credere che l’Eolio fusse la specie
d’A a ma diuisa Harmonicamente: ma poi troppo leggiermente sospettò che il
Syntonolydio (che s’e uisto eullo che sia) nominato da Platone fusse l’istesso in marg.] di
Musica citato pure da Ateneo nel medesimo luogo che il modo o Armonia Ipodoria si
chiamaua ancora Eolia Possiamo concluder’ dunque che quanto alla Specie o Tropo
fussero l’istessi perche quanto al Tuono l’ordinatione istessa del Diagramma antico
dimostra la differenza che u’era. Ma quanto all’Iastio assai chiaramente mi pare che si
possa comprendere la sua forma dall’antico descritto da Aristide perche non ha dubbio
che ne tempi più freschi quando li Modi furono meglio ordinati et assegnata a ciascuno la
sua Diapason (anzi Disdiapason) intera non fu mutato l’ordine de loro interualli ma
aggiunti solo quelli che mancauano per il compimento dell’ottaua come si conosce da
gl’altri de quali certamente si sa la dispositione e forma che haueuano. Il Dorio, Frigio e
Missolidio: onde hauendo prima l’Iastio questi interualli Diesi Diesi Ditono Triemituono
e Tuono che è come dire nel Diatonico Semituono due Tuoni Semituono: et due altri
Tuoni si puo tener per fermo che li sia stato aggiunto un’altro Tuono uerso l’acuto, o [-
-] uerso il graue e più tosto nel primo modo perche cosi [[ue]] gli toccaua la
medesima specie del Missolidio che per auuentura meglio dell’altre conueniua per esser’
querula e femminile: et tanto più ciò mi pare uerisimile che cosi hauerà la medesima
relatione il Dorio all’Iastio suo uicino di sopra che il Frigio all’Eolio [[<.>]] che
similmente gl’e sopraposto percioche si come per b molle il Frigio piglia la specie
dell’Ipodorio che è quella dell’Eolio cosi il Dorio per b molle prende la specie del
Missolidio che ponghiamo comune anco all’Iastio: il che tornaua molto commodo nelle
mutationi come si mostrerà a suo luogo. Questo si conferma anco da un luogo di Plutarco
doue dice [Alla men ten epainemenen lydisti heper enantia te Mixolydisti paraplesia ouse
the iadi hypo damonos euresthai phasi tou Athenaiou]. cioè ma di più dicono che
l’(Armonia) Lidia rimessa (cioè graue) la quale e contraria alla Missolidia ch’è molto
simile alla Iastia fu trouata da Damone Ateniese Ecco dunque come l’Iastia era simile alla
Missolidia: non nel Tuono o nel colore, ma nella specie istessa: e però non dice che fusse
l’istessa per appunto. Ma auuertasi che doue nel testo stampato si legge [eiper] in uece
d’[heper] et [paraplesian ousan] [--] senza alcun’ senso ragioneuole ho
accomodato come sta: et cosi poi ho trouato
[[perche]] et ueramente quell’ [eiper] in quel luogo non ui facesse niente et a leggere
[paraplesian] nell’accusatiuo uoleua dire che l’Armonia Iastia fusse simile alla Lidia
rimessa: che è tutto l’opposto come si uede dalla descrittione istessa d’Aristide: poiche la
Lidia comincia da una diesi sola e poi due tuoni separati et la Iastia da due Diesi
continuate e poi un ditono incomposto et nel restante ancora la Lidia e [[sminuzza]] molto
trita et l’Iastia seguita con interualli [[grandi]] larghi. ma nella maniera che ho corretto il
testo procede benissimo perche ueramente la Lidia rimessa o Ipolidia e contraria alla
Missolidia come si puo uedere di sopra nel capitolo La differnenza dunque ch’è tra
l’Iastio e il Missolidio consiste in hauer questo molti interualli diuisi che nell’Iastio sono
Incomposti. Ma uado anco congetturando che alcuna uolta assegnassero al Tuono Iastio la
specie Frigia: per queste ragioni: perche come di sopra dicemmo con l’autorità di
Tolomeo, questo [era add. supra lin.] un’ di quei modi che si chiamauano mutatorij, onde
non sarebbe inuerosimile che non solo questo ma anco gl’altri non principali fussero
suggetti a qualche uariatione acomodansi nella specie secondo che più tornaua commodo
[--] per le mutationi di semituono: secondo per [[chi]] [essere corr. supra lin.]
stato chiamato da Aristosseno questo Tuoni, Frigio più graue, ancorche il Sistema ne
accenni che fusse più uicino al Dorio: terzo perche apparisce molto commodo con la
specie Frigia per connetterlo col Dorio e per far passaggio da quello
[--] Della forma e specie de gl’altri Tuoni
Dalle descrittioni d’Aristide apparisce che se bene quelle harmonie erano Enarmoniche
perche u’entrano i diesi tuttauia tutte hanno qualche Tuono oltre quello della Diuisione
[[Dal Sintonio in poi]] fuor’ [[che]] [ch’ corr. supra lin.] il Sintonolidio et il Dorio: il
quale pure ne ha uno ma fuor’ dell’ottaua propria: la qual cosa [[d]] ci da gran’ campo,
per scoprire tutte le diuersità che ci bisognano senza [[aggiugner]] ricercare altre specie
che non si può: [[onde]] [dal che corr. supra lin.] si uede anco come si modulaua
l’Enarmonio et che non di necessità si faceuano sempre quei due Ditoni incomposti: onde
spesso haueuano più di sette interualli per ottaua: et che mai ui metteuano più di 4 diesi
non facendo come Don Nicola che ne ha ripieno i suoi Sistemi: ma con penna [pena ante
corr.] perduta perche nessuno li canta o suona. Si uede anco che la specie del Dorio la
mantennero pura Enarmonia per conseruarli quella sua maestà natia; e tuttauia lo
rauuicinarono e uariarono alquanto con aggiugnerli fuor’ dell’ottaua da basso un tuono: et
per il contrario [[al]] [nel corr. supra lin.] Frigio per darli più moto e meno austerità ui
posero un solo ditono incomposto: et parimente [[nel]] [il corr. supra lin.] Missolidio
destinato per i pianti e lamenti feminili lo diuisero quanto poterono senza perturbare la
specie [--] usandoci i tuoni seguenti in uece de ditoni Possiamo anco conoscere
in qual maniera da questi antichi si formassero i più moderni [[nel Sis]] col Sistema
intero: percioche cominciando dal Dorio non gli fu fatta altra mutatione che leuarli quel
Tuono in basso: o pure aggiugnerli altre sei uoci nel graue se si parla del Sistema
massimo di quindeci Al Lidio [o lidio rimesso in marg.] che fù poi detto Ipolidio
mancando due Tuoni per compimento della Diapason, bisogna aggiugner
nel mezzo
et non ne gl’estremi [[che]] [[ne]] [tra corr. supra lin.] quali conseruaua sin dall’ora nel
stema d’una sesta minore (a guisa d’un piccolo diapason) la sua propria dispositione
di cominciare e finire in diesi. E cosi fu interposto un Tuono nella parte da basso: et un
altro in quella di sopra Del Frigio già s’è parlato. Nell’Iastio non si fece altro che diuidere
il Semituono di quel Triemituono [incomposto add. supra lin.] in 2 et aggiungergli
un’altro Tuono nell’acuto: il quale forse anco come diceuo alcuna [[<.>]] uolta si poneua
nel graue. Il Sintonolidio che fù poi detto assolutamente Lidio fu accresciuto con diuidere
similmente il Semituono di quel suo Triemituono [[in]] et aggiungere 2 altri Tuoni uerso
l’acuto et la prima diesi ch’era nel graue trasportarla nell’ultimo luogo uerso l’acuto acciò
si trouasse tra le corde Mesopycne come fu l’Ipolidio. Et in questa guisa tutti si
compirono. e resero [--] giusti. Ma perche il porre de due Tuoni l’uno diuiso o
composto et l’altro intero o incomposto a imitatione del Frigio poteua moltiplicare il
numero dell’armonie e diuersificare quei Tuoni che hanno la medesima specie per molti
gagliardi inditij si conosce cosi essere stato praticato in questa forma cioè che
secondo che l’uso e proprietà di ci richiedeua hauere il Ditono incomposto di
sopra e di sotto. e secondo anco che tornaua più commodo per il sito del tuono
disgiuntiuo, e per m quanto si poteua il medesimo ordine [[massime di quel
tuono disgiuntiuo in marg.]] che nel Diatonico che s’ha da porre per [base e add. supra
lin.] fondamento del resto: onde bisognerà hauer’ auuertenza che quel tuono disgiuntiuo
in tutt’i generi tenesse il medesimo luogo in un Tuono istesso come si uede osseruato da
Aristide, Bacchio e gl’altri che descriuono [[questi Tuoni]] e [[gli differentiano]]
[diuersificano corr. supra lin.] col uario sito [[del]] di quel tuono della diuisione:
auuertendo che nel computare i luoghi (che sono sette quanti gl’interualli diatonici) doue i
due Tuoni si prendono diuisi: il Semituono per il contrarlo bisogna prenderlo indiuiso e
nominarlo il denso E cosi il Frigio exempli gratia in tutt’i generi hauerà il Tuono della
diuisione nel medesimo luogo cioè nel terzo uenendo dall’acuto in giu poiche nel
Diatonico si troua prima un tuoni, [--] poi un Semituono poi detto tuono
disgiuntiuo: nell’Enarmonio si troua parimente prima un Tuono poi il Denso (cioè quel
Semituono diuiso in [2 add. supra lin.] diesi che qui si piglia come indiuiso) e poi il
Tuono disgiuntiuo nel terzo luogo. Ma nel Cromatico se noi supponghiamo che
cominciasse come ne gl’altri due generi (et questo è anco uerisimile [[benche]] che fusse
l’ordinario, [[ancorche]] [se bene corr. supra lin.] in pratica credo che potesse cominciare
anco dal Semiditono) nel primo si porrà un Semituono per cosi dire accidentale cioè nato
dal uoler porre nel primo luogo da basso il tuono: poi nel secondo il Denso, cioè un
Tuono diuiso in due Semituoni che qui si prende per indiuiso et nel terzo il tuono
disgiuntiuo. Et l’istessa ragione milita ne suoi subalterni Ipofrigio et Iperfrigio. Bisogna
dunque per uariare tutti questi modi saluare principale il sito [[assegnato]] del Tuono
diuisiuo (e diuisibile anco) assegnato [[da]] a ciascuno da gl’autori mentouati prendendo
per un interuallo solo [[i du]] cosi li due semituoni nel [[Cromatico]] [Cromatico corr.
supra lin.] [[Enarmonico]] come li due [[Semit]] diesi nell’Enarmonio doue si pone il
[[Ditono]] Semiditono et il Ditono diuiso. et in dippoi questa di sopra o da basso
accomodarsi alla natura loro et alla commodità della specie: ricordandosi però che noi
ponghiamo queste differenze secondo che possono mostrare in ciascun genere la diuersità
d’un Tuono da un’altro che habbia la medesima specie: e non [[come]] giustamente come
in atto si praticauano. perche [[per esempio]] se bene per esempio --] noi
diuersifichiamo l’Iastio dal Missolidio in assegnare a quello il Ditono da basso indiuiso et
a questo quello di sopra perche habbia qualche differenza: tuttauia crediamo bene che nel
cantarlo si [[diui]] modulassero separati tutti i tuoni: perche non ha dubbio che doue
occorreua s’accomodauano anco delle uoci Diatoniche ne gl’esempij che s’assegnano
uiolentano in contrario. Et cosi se alcuno mi dicesse che queste dispositioni non sono pure
Enarmoniche o Cromatiche dirò che ha ragione: perche solo il Dorio pare che fusse
Enarmonico semplice: et l’altre si pongono conforme che poteuano diuersificare tutti i 13
Tuoni Per cominciare dunque da i due subalterni del Dorio [et add. supra lin.] amendue
collocati nelle corde stabili [[cosi]] il Missolidio come l’Ipodorio poteua [[cor]] non meno
commodamente hauer’ amendue gl’interualli grandi indiuisi ma perche quello esprime un
costume molle e lagrimeuole [e questo s’usaua assai]] non gli [[conueniua un’ interuallo]]
[[bene corr. supra lin.]] stauano bene gl’interualli magnifichi tuttauia [[però]] per
mostrare come poteua esser’ diuerso dall’Iastio senza perdere affatto la purità
Enarmonica gl’assegniamo l’interuallo grande [[da basso]] [di sopra corr. in marg.]
indiuiso [[per non continuare tanti tuoni et più [[da basso]] tosto nella parte graue resti
maggiormente rotto et accomodato al pianto e lamenti femminili in marg.] et quello [[di
sopra]] [da basso corr. supra lin.] diuiso [[acciò possa continuare un Tritono diuiso ch’è
molto atto ad esprimere le strida e lamenti]] Ma l’Ipodorio perche s’usaua massimamente
nelle Tragedie perche sia più atto ad esprimere col canto uarij concenti e perche in ciò sia
differente dal Dorio [--] uno de suoi interualli grandi similmente si diuide. e per
farlo [[diuerso]] [opposto corr. supra lin.] anco in questo al Missolidio diuidiamo quello
di sopra: tornando anco meglio di far’ cosi per ritrouare da basso il Tuono della diuisione
(anchorche non continuo al detto interuallo grande) e per che ritenga maggior grauità. Et
cosi nell’Eolio per differentiarlo dall’Ipodorio collocheremo l’interuallo grande
incomposto o indiuiso nella parte [[graue]] [acuta corr. supra lin.] ma nell’Ipofrigio
sistemandosi il tuono della disgiuntione nel sesto luogo all’in giù o secondo all’in su et la
similitudine col suo principale, et l' inte’uallo grande indiuiso [[si pone al me
similmente]] necessariamente si pone nel mezzo e cosi differisce solo da quello nel sito di
detto Tuono diuisorio All’Ipoiastio che ragioneuolmente deue hauere la medesima specie
per chiamarsi Ipofrigio più graue questa differenza s’assegna d’hauer nel primo luogo da
basso l’interuallo grande indiuiso: ritenendo anco [[suole e sa]] come deue più
similitudine col suo principale che con gl’altri perche la differenza loro consiste nel sito
di quel denso che l’Iastio ha da basso et l’Ipoiastio di sopra. All’Ipoeolio perche habbia la
medesima specie, quanto al sito di tuono diuisiuo e sia simile all’Ipolidio per causa del
nome d’Ipolidio più grande s’assegna similmente l’interuallo grande da basso diuiso si
che resta sola la differenza del cominciare [[quello]] da una diesi, qualità [[sua]] propria
sua et del suo principale. Nel Lidio si mantiene come è douere la sua forma d’hauere
indiuiso l’interuallo da basso. et perche questo solo [[si tro]] et il Dorio si trouano [troua
ante corr.] hauere [--] comunicato la sua specie con alcuno de gl’Aggiunti et il
Dorio pare che non la comunicasse con nessuno (se non forse l’Iastio per la uicinità e per
esser Modo mutatiuo tal uolta l’hauesse presa ad effetto di farui qualche uscita dal Dorio
o dal Frigio) resta che [[all’] [l’ corr. supra lin.] Ipofrigio dal Lidio [da quello ante corr.]
prendesse la sua: et similmente l’Ipoiastio che soli rimangono de tredeci [[che quanto a
gl’altri due aggiunti dopo Aristosseno non: e perche]] [Aristossenici corr. supra lin.] Et
accio che tra questi due sia qualche differentia con relatione a i loro principali
nell’Iperfrigio diuidiamo il primo interuallo grande cioè quello di dno et
nell’Iperiastio lo lascino indiuiso. Gl’altri due poi aggiunti doppo Aristosseno perche non
hebbero propria forma come accenna Ateneo [libro in marg.] Si può dare nell’Iperlidio la
medesima dispositione per l’appunto che ha il Lidio: [[ma all’iperlidio]] o pure diuidere
amendue gl’interualli grandi: et nell’Ipereolio parimente per il contrario si possono
amendue lasciare indiuisi [[acciò in qualche]] se uogliamo che in ogni modo habbia
qualche particolarità trà l’Eolio, Ipolidio et Ipodorio. Se si ammette dunque questa
differenza che in ogni ottaua fanno li due interualli grandi (Ditoni nell’Enarmonico et
Semiditoni nel Cromatico) ponendosene uno [[di necessità incomposto et indiuiso (dal
Dorio in poi)]] composto et incomposto (dal Dorio in poi) et l’altro di necessità
Incomposto et Indiuiso. si potranno [potrà ante corr.] ottimamente distinguere tutti fra
loro. Ma qui bisogna auuertire [--] due cose: l’una che il Tuono della diuisione
che diuide i due tetracordi e sempre ancor’ esso diuisibile in ciascun genere e modo:
perche uolendo usare la congiuntione [[in<.> per un]] cioè passare per b molle in luogo
del [sqb] quadro detto tuono si diuide nel cromatico in due semituoni et nell’Enarmonico
si diuide il [suo add. supra limn.] semituono da basso in due diesi, et il del tuono si prende
di salto come quel semiditono e triemituono che gl’è sopra dal b fa al c sol fa ut per
esempio nel Frigio che si dispone cosi per [sqb] quadro
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 111r; text: D, E, F, C, [sqb], T, c, d]
come un tetracordo si separa dall’altro e come il primo tuono da basso appartiene al
tetracordo di sopra doue n’è la maggior parte: e come diuidendosi quei due tuoni c d et d
e il denso dell’istesso tetracordo cioè [sqb] c [[nell’Enarmonico]] si prende come per
incomposto et indiuiso (non si parla della pratica che non s’obbligaua a questa legge, ma
per mostrare in Teorica la diuersità che era trà un Tuono e l’altro ne 3 generi con otto
[[corde)]] corde o uoci per ottaua) e nell’altro tetracordo doue il ditono si prende
incomposto il suo denso o semituono per il contrario si piglia diuiso accio [[t]] questo
tetracordo habbia le 4 uoci
[-] bisogna auuertire) come uolendo nel modulare uscir fuori di questo Sistema
uerso [[l’acuto o]] il graue o l’acuto [[era]] [e corr. supra lin.] forza prendere quel ditono
C E incomposto e di salto e conseguentemente il suo denso [sqb] c diuiso in quelle diesi
[sqb] [sqb] c. se s’ha da usare l’Enarmonico semplice: a tal che questa dispositione
dimostra una forma d’Enarmonico sola: ma nella progressione del canto non toglie la sua
semplicità. Ma per b molle la sua dispositione uiene ad essere questa
[Doni, Libri de Tuoni o Modi della Musica, 111v; text: D, E, F, a, b, d, T]
doue quel tuono separato e separante si troua tra d la sol re et e la mi e non più tra a la mi
re et [sqb] mi come nella Disgiuntione. Et in questo caso [[non è dubbio]] [ci in marg.]
s’incontra la specie dell’Ipodorio [[come anco nel la]] nel Diatonico e comune [[ch]]
Frigio per b molle Ma nell’atto del cantare si come senza aggiunta di corde straniere ma
solo con le proprie diatoniche si poteua [[d]] diuidere l’uno e l’altro Ditono: cosi molto
più facilmente non solo quando hauesse uoluto [che in marg.] [[imita]] la Diapason [[dis]]
congiunta imitas la disgiunta et allora si diuiderà il ditono F a [[nel]] col G sol re ut:
Mi pare anco molto uerisimile che
[[ [senza curarsi in marg.] di far cominciare la Diapason in tutti i generi da
un termine comune et dall’istessa corda Frigio]] [si come Enarmonico non comincia
dall’istessa corda [in add. supra lin.] unisono col suo Diatonico ma una diesi più
sù cosi si potesse praticare l’istesso nel Frigio Enarmonico [[<..>rsi]] massime [[per
mantenere]] uolendosi [--] [[Enarmonico ma più presto]] mantenesse il genere
puro e non mischi in gl’interualli per<....> e cosi si principiasse
[l’ottaua, in marg.] e si prendesse [[la modulatione et]] il termine delle modulationi dal C
al c [[che e corda Diatonica e Enarmonica <......> Parhypate nel Diatonico era Lichanos
nell’Enarmonico et facendosi col <.......> del Lidio]] prendendo qui la <.....a> corda
initiale e cadentiale la medesima di non di nome (al an<....> del Lidio)
perche la C nel Diatonico e parhypate et nel Cromatico Enarmonico e Cromatico: ne ciò
daua fastidio o peruertiua la relatione della tensione di uoce che deue hauere il Tuono
Frigio nel Sistema stabile perche in ogni modo bisogna sempre far quella trasportatione
della Proslambanomenos uirtuale alla positiua: hor solo s’era trasportare il C nell’ A re
che il D. et in questa forma meglio ci si discerne la propria specie della Diatessaron
oxypycna in amendue i Tetracordi auuenga che mi persuado che quest’harmonia per
quello che s’è detto di sopra fusse propria dell’Ipoiastio con tutto ciò stimo anco
uerisimile che il Lidio et Ipolidio potessero cominciare dall’interuallo [dal Dit ante corr.]
grande questo diuiso e quello indiuiso se alcuno hauesse uoluto osseruar’ più tosto di
cominciare dalla stessa uoce e con l’istesso nell’instromento nell’Enarmonico che nel
Diatonico che mantener’ tanto la propria diatessaron mesopycna. Ma per il contrario nel
Frigio Cromatico [[uolendo conseruare i termini della Diapason speciale dalla [[con la
corr. supra lin.] corda del Diatonico si ueniua a mutar’ le specie della quarta onde come]]
uolendo saluare la specie sua propria [della quarta add. supra lin.] oxypycna et che
u’habbia [--] più di 4 uoci bisognaua cominciare la modulatione et i termini
dell’ottaua non dal D -] di si lunghi secoli queste [[queste]]
harmonie assai oscure anco per se stesse Questo ancora è degno d’osseruatione che in
molti di questi tuoni [[considerati]] presi in un genere puro cioè con amendue gl’interualli
grandi incomposti anzi con un’ solo non ci si troua la diapente et la diatessaron sotto e
sopra etiamdio fuor’ della prima e quinta specie della Diapason [[che ne meno nel
diatonico l’hanno]]: ne ciò deue dar fastidio ad alcuno perche oltre che ne meno [[dette
specie]] nel Diatonico l’hanno amendue d’ambe parti questi generi [[semplici e]] puri
usatj [usato ante corr.] anco in un’ semplice tuono non s’adoperauano se non in concenti
molto poueri di consonanze ma altretanto belli et eccellenti nelle altre qualità cioè nelle
citarodie o cantilene da un solo cantate sopra la cetera o lira antica simile in parte all’arpa
hodierna con toccare una o due corde al più, massime nella lira che non haueua se non 15,
o, 18 corde e uoci [[ma]] come poi si gouernassero [[negl’asco]] ne concenti più pieni nel
terzo libro si mostrerà. Se poi alcuno si persuadesse che oltre le differenze narrate tra un
Tuono et l’altro [[ui fusse ancor quella]] de corresponsali come è l’Iastio al Missolidio
l’Aeolio all’Ipodorio dico che nel Diatonico forse ui fù qualche simile osseruanza non che
non fusse lecito da ambe le parti di prendere la quinta et la quarta doue si trouauano. ma
[[che un Tuono adop]] in questo senso che un Tuono adoprasse più tosto [[l’una]] questa
diuisione [[et q]] l’altro quell’altra [[per cagion’]] per cagione della propria qualità
[[come per es]] [[ma non so ueramente se questo caso si possa dare: perche tanto credo
che conuenga all’Eolio [--] come all’Ipodorio il far’il salto di quarta da A a D et
di quinta da D ad a come di quinta dall’A all’E et di quarta]] Et se ciò s’osseruò in alcuno
stimo che si facesse nell’Eolio e nell’Ipodorio: perche forse quella non adoprò la quarta
dall’E all’a ma gl’altri 3 interualli di quarta dall’A al D e di quinta dal D all’a, e dall’A
all’E credo che fossero comuni ad amendue i Tuoni Più uerisimile è che l’Iastio non
usasse la pseudodiapente dal [sqb] all’F come il Missolidio, ma la quarta dal [sqb] all’E,
la quale tuttauia credo che fosse adoprata nel Missolidio: ma ne gl’altri due generi
adoprati semipuri cioè con un’ solo interuallo grande incomposto in pochi si potrà fare
questa differenza e molto meno ne puri perche dl Dorio in poi [(priuilegia in
questo notabilmente dalla sua specie) in marg.] se da una parte u’hanno la quinta non
u’hanno la quarta e se questa non quella.
Title: Libri de Tuoni o Modi della Musica
Editor: Massimo Redaelli Source: Florence, Biblioteca Marucelliana, MS.A.287.II, f.<1r>-<113v>
[--] Libri de Tuoni o Modi della Musica Capitolo primo Quale sia lo scopo di quest’opera 2 Che l’illustratione de Modi antichi e non solo utilissima ma quasi necessaria 3 Se [[Tuono e]] Modo [e Tuono add. supra lin.] sia il medesimo et quanto significato habbia questa uoce 4 Che per intendere i Modi bisogna considerare le specie delle prime consonanze 5 Delle 3 specie di Diatessaron 6 Delle 4 specie di Diapente 7 Delle 7 specie della Diapason secondo gl’antichi 8 Dell’ordine tenuto da Boetio nelle specie suddette 9 Dell’origine e ordine de Tuoni del canto piano 10 Dell’Ottauo modo Ipermixolidio nominato da Tolomeo 11 Quello che sia seguito dall’aggiunta dell’ottauo modo 12 Dell’ordine de Moderni circa le specie delle prime consonanze 13 De 4 Modi aggiunti dal Glareano a gl’altri otto 14 De 13 Tuoni d’Aristosseno 15 Quanto infelicemente il Glareano habbia inteso la material de modi antichi 16 [12. ante corr.] De 12 Modi del Zarlino 17 Che [[siano]] cosa siano le cadenze e quali le corde cadentiali de Modi 18 Da che si deua pigliare la differenza de Modi 19 Della uana osseruatione de nostril Modi 20 In che differeisca il Tuono dal Modo 21 Come s’intenda il sopradetto luogo di Boetio doue si parla de 7 Tuoni 22 Del Sistema stabile e mobile e di uarie maniere di connettere i Modi 23 Come Tolomeo accomodi i Modi al Sistema stabile 24 Come Tolomeo si sforzi di prouare che non possono essere più di sette i tuoni 25 Perche Tolomeo habbia riprouato li 13 Tuoni e come si risponda alle sue instanze 26 Che nell’uso de Tuoni ueramente si faceua quella trasportatione accennata di sopra [--] <27> Della distanza fra un Tuono e l’altro [Stampati in marg.] <28> Se questa distanza et ordine de Tuoni sia inuariabile e ferma <29> In quante maniere si possino consistere i Modi <30> Delle note musicali antiche <3>1 Si conferma la nostra dispositione del Diagramma con un bel passo di Gaudentio 32 Alcune osseruationi importanti sopra questo Diagramma 33 Altre osservazioni sopra il medesimo Diagramma 34 Delle differenze generali de Modi 35 Come queste 3 Differenze s’accomodino al Modo Eolio et Iastio <36> Confermatione di quanto s’è detto <37> Delle specie d’ottaua conueneuoli al Tuono Iastio et Eolio <38> Della forma e specie de gl’altri Tuoni De 3 Tuoni antichissimi Dorio Frigio Lidio Dell’uso antico de 3 Modi o Tuoni De Tuoni mentouati da Aristide Quintiliano che li Tuoni antichi si chiamauano anco Armonie e perche Perche gl’antichi usassero poche uoci ne loro Sistemi Libro Terzo. Capitolo primo Del numero et ordine de Tuoni o Modi antichi capitolo 2. De Tuoni nominate da Aristosseno ne gl’Elementi armonici capitolo 3. De gl’otto Tuoni de Greci Moderni Dell’origine de Modi Dell’Inuentione et inuentori de Modi meno prjncipali Delle proprietà et attributi che si danno a Modi antichi D’altre proprietà et Epiteti attribuiti a Modi Che le proprietà de Modi si conoscano ancora hoggi nel canto di questa e quella natione Della conuenienza che hanno li 7. Tuoni con le età dell’huomo et li 7 pianeti et 4 complessioni Della circolatione affinità et contrarietà de Modi Quali modi habbino affinità o contrarietà tra loro Della Eccellenza de Modi comparati l’uno all’altro e qual sia più frequentato ho [--] Che cosa sia Tuono Corista et delle 4 parti de concenti che gl’antichi concenti passauano ordinariamente 15 uoci et che da ciò ne segue In qual modo in graue e l’acuto habbino diuerse proprietà ne Musica Delle 3 specie di Melopeia Diastaltica, Systaltica et sy Che la natura et efficacia de Modi nasce da la propria spe unita a quel Tuono che gli conujene Come ne Modi antichi ogni specie habbia il suo Tuono con Per qual ragione una natione habbia diuerso tuono di uoce da un’altra Che il tuono Corista di Roma a del clima molto basso Delle qualità proprie alle specie di Diatessaron et di Diapente Della diuersità delle quarte Chromatiche et Enarmoniche et dell specie di Sistemi consonanti e dissonanti Delle proprietà più evidenti di ciascun Modo che molte proprietà che s’attribuiscono a Modi sono fintio et imaginarie Della differenza de modi antichi e de nostril [--] [Signum] Secondo. De Tuoni o Modi della Musica Capitolo primo. Quale sia lo scopo di quest’opera Essendomi [[noi]] [io corr. supra lin.] proposto in questa seconda parte di mostrare con la maggior’ chiarezza e breuità che [[potremo]] [sarà possibile corr. supra lin.]: in che consistessero i Tuoni o Modi de gl’Antichi et in che consistino i nostri: et quanto fossero quelli diuersi tra loro et efficaci a produrre [[ra]] molto diuersi affetti ne gl’animi [[nostril]] [humani corr. supra lin.]: Et quanto poca [poco ante corr.] [[i nostri differischino]] differenza et efficacia habbino i nostri; et che non meritino il nome di Tuoni o Modi; ma solo di Sistemi, e [[che]] [come e perche corr. supra lin.] sino adesso non sia stata ben intesa la natura [forma add. supra lin.] e proprietà di quello e perciò non siano stati rimessi in uso come i più sensati Musici hanno [[p]] desiderato e proccurato; non sarà forse sconueneuole [[all’intento nostro (che è di facilitare]] mira che habbiamo di facilitare quanto si può questa materia alquanto per se stessa oscura e confusa di [[q]] dare un poco di lume uniuersalmente di quello che per entro l’opera si contiene, prima di uenire alle più particolari notitie: a guisa di quelli che [in add. supra lin.] una picciola carta di Topografia propongono a chi gl’occhi [[di chi uolesse minutamente osser]] altrui [--] de curiosi uiandanti la forma e [[siasi]] [siti corr. supra lin.] d’alcuni p che coloro bramino oculatamente e di luogo in luo in ogni sua parte riconoscere. Non ha dubbio a che le medesime ragioni le quali fecero già smar e dimenticare li due generi Cromatico et Enarmo e del Diatonico appena [[s<.>a]] restarci quel poco che per uso Ecclesiastico era necessario, c’habbia priuato della notitia e pratica de Tuoni an ne quali consisteua in gran parte la uarietà maestria di quella Musica cioè le tioni de tempi, l’inondatione de barbari, l rouine delle corti e de regni, la mutatione d,i> lingue e costumi, gl’incendij delle librerie, i mancamento delle arti più nobili [[e]] [ma corr. supra lin.] meno necessar e la negligenza ed ignoranza de nostri maggiori c moltissimi secoli durò: delle quali cosi chi n qualche lume e certezza non potrà capire come sia seguito. Ma supponendo noi che [[ogn’huo]] ciò sia noto a qualunque [persona add. supra lin.] ancor’ che mediocremente [[ non staremo a ricercare]] senza ricercare le anti e successi di questa parte di musica se non quanto è cessario per intendere la materia stessa che ha per le mani, primieramente uogliamo accennare [[qua
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