Author: Doni, Giovanni Battista
Title: Auuiso per le seguenti Modulationi
Editor: Massimo Redaelli Source: Firenze, Biblioteca Marucelliana, MS A.295.7., f.<1r>-<2r>
[--] [135 add. m. sec.] Auuiso per le seguenti Modulationi Le seguenti modulationi si sono aggiunte perche molte cose si mostrano meglio con gl’ essempij che col discorso. Nel Sonetto Passa la uita per dar' qualche saggio di Cromatico et d’ Enarmonico con le parole, habbiamo alterato i due uersi Onde si cangia; et E la cuna non per [[in]] fine di migliorare la modulatione: [[che più presto l’ haueremo peggiorata.]] [che di tanto non si trouerà presumiamo. corr. supra lin.] [[Nel restante non s’ è alterata l’ aria; ma solo in qualche luogo alzata o abbassata per sfuggire i riscontri del D la, sol, re dissonanti nel Tuono Frigio [[<..>]] et per mostrare come senza uariarla a quel sordine si rimedij come si dice nel Discorso che il terzo uerso ch’ a noi si sia alterato perche non faceua buona lega con la cadenza del precedente [[parimente]] alterato.]] Et perche le cadenze di questi due uersi alterati, non faceuano buona lega con i seguenti ch’ a noi rideua et Terrena pompa: perciò è conuenuto mutar anco le prime note di questi: come si uede nell’ essempio. Segue appresso un breue Trio accennato nel Trattato sopra il Genere Enarmonico nel quale ciascuna Parte procede per uno de' tre Generi: ne lascia per questo d’ accordarsi con le altre. La qual cosa non sò che da altri sia stata ancor' tentata. doue auuertirà chi legge che quelle note [- -] accidentali che si uedono nella Parte di Soprano, fanno alteratione di Tuono et non Genere: come si dichiara nelle Annotatio sopra il Compendio: le quali per necessità si so adoprate: poiche le corde Diatoniche del solo no fondamentale, pochi riscontri consonanti han le corde particolari de gl’ altri due Generi altroue s’ è mostrato. Or' se alcuno <.> uorrà far' prouare questo poco di saggio su qualche sorte d’ instrumenti, ò suono di Viole, ò Cembalo, <ò al>tro, ricordisi di spartire il semituono Mi, fa <(per> l’ uso dell’ Enarmonico) in due parti eguali che tale è la sua uera diuisione (come altroue ho mostrato) et non secondo l’ uso comune; che po il diesi d’ E la mi una terza maggiore sopra # di C, sol, fa, ut; [[et non come è douere una ]] [in uece di porui, come si dourebbe una terza corr. supra lin.] mezzana: nel quale accordo conuiene questo segno #, cosi bene all’ E, come al C: [[et non questo]] (et non questo [signum]) perche uale l’ istesso, [[<........>]] [dinota corr. supra lin.] l’ alzamento d’ un semituono minore; et non un diesi Enarmonico [[come]] [che si nota con corr. supra lin.] quest' [quell' ante corr.] altro [signum]: e ueramente una semplicità usar segni differen per la [sola add. supra lin.] diuersità delle corde; mentre siano del me ualore Ne uiene appresso un poco di saggio di mutation di Tuono in una compositioncella a tre uoci ch’ è q Madrigaletto d’ Andrea Gabrielli che comincia Poiche a Damon', trasformato nella guisa si uede: per accennare come questa alteratione si p fare in molte [[compositioni]] [modulationi corr. supra lin.] di buoni autori fa in una sola Armonia con notabile accrescimento di perfettione et d’ affetto: benche poche s’ incontreranno [--] far le cadenze [[et osseruare l’ altre]] nelle co proprie di quei Tuoni; et osseruare l’ al loro proprietà: il che ne meno in questo io succede: nel quale s’ osseruano le cadenze prie di ciascun' Tuono ne le debite loro distanze. [[lla parte di med]] Il principio di questa modulatio [[<..>]] che si serue del b molle in tre corde si reca noi come essempio del Tuono Ippolidio distante l Dorio per un semituono minore: benche la uera sua nessione et distanza, sia d’ un semituono maggiore, e nel secondo essempio [Doni, Auuiso per le seguenti modulationi, 2r; text: , Fa, Dorio, Ipolidio] Mà per mostrare anco in questo la gran' uarietà e può riceuere la musica, s’ è posta questa forma connessione: la quale perche ha la maggior parte lle uoci comuni col Dorio (doue quella del mituono maggiore non ne ha nessuna) è più praticale assai. Et se hauesse due b molli di più ri [[più]] uscirebbe del Tuono Iastio. a compositione che segue appresso similmente a , benche si sia posta per sonarla con le uiole dise secondo il Sintono equabile di Tolomeo; tuttaa si può applicare anco al comune partimento delle uiole, et all’ ordinario Diatonico o Syntono.
Title: Auuiso per le seguenti Modulationi
Editor: Massimo Redaelli Source: Firenze, Biblioteca Marucelliana, MS A.295.7., f.<1r>-<2r>
[--] [135 add. m. sec.] Auuiso per le seguenti Modulationi Le seguenti modulationi si sono aggiunte perche molte cose si mostrano meglio con gl’ essempij che col discorso. Nel Sonetto Passa la uita per dar' qualche saggio di Cromatico et d’ Enarmonico con le parole, habbiamo alterato i due uersi Onde si cangia; et E la cuna non per [[in]] fine di migliorare la modulatione: [[che più presto l’ haueremo peggiorata.]] [che di tanto non si trouerà presumiamo. corr. supra lin.] [[Nel restante non s’ è alterata l’ aria; ma solo in qualche luogo alzata o abbassata per sfuggire i riscontri del D la, sol, re dissonanti nel Tuono Frigio [[<..>]] et per mostrare come senza uariarla a quel sordine si rimedij come si dice nel Discorso che il terzo uerso ch’ a noi si sia alterato perche non faceua buona lega con la cadenza del precedente [[parimente]] alterato.]] Et perche le cadenze di questi due uersi alterati, non faceuano buona lega con i seguenti ch’ a noi rideua et Terrena pompa: perciò è conuenuto mutar anco le prime note di questi: come si uede nell’ essempio. Segue appresso un breue Trio accennato nel Trattato sopra il Genere Enarmonico nel quale ciascuna Parte procede per uno de' tre Generi: ne lascia per questo d’ accordarsi con le altre. La qual cosa non sò che da altri sia stata ancor' tentata. doue auuertirà chi legge che quelle note [- -] accidentali che si uedono nella Parte di Soprano, fanno alteratione di Tuono et non Genere: come si dichiara nelle Annotatio sopra il Compendio: le quali per necessità si so adoprate: poiche le corde Diatoniche del solo no fondamentale, pochi riscontri consonanti han le corde particolari de gl’ altri due Generi altroue s’ è mostrato. Or' se alcuno <.> uorrà far' prouare questo poco di saggio su qualche sorte d’ instrumenti, ò suono di Viole, ò Cembalo, <ò al>tro, ricordisi di spartire il semituono Mi, fa <(per> l’ uso dell’ Enarmonico) in due parti eguali che tale è la sua uera diuisione (come altroue ho mostrato) et non secondo l’ uso comune; che po il diesi d’ E la mi una terza maggiore sopra # di C, sol, fa, ut; [[et non come è douere una ]] [in uece di porui, come si dourebbe una terza corr. supra lin.] mezzana: nel quale accordo conuiene questo segno #, cosi bene all’ E, come al C: [[et non questo]] (et non questo [signum]) perche uale l’ istesso, [[<........>]] [dinota corr. supra lin.] l’ alzamento d’ un semituono minore; et non un diesi Enarmonico [[come]] [che si nota con corr. supra lin.] quest' [quell' ante corr.] altro [signum]: e ueramente una semplicità usar segni differen per la [sola add. supra lin.] diuersità delle corde; mentre siano del me ualore Ne uiene appresso un poco di saggio di mutation di Tuono in una compositioncella a tre uoci ch’ è q Madrigaletto d’ Andrea Gabrielli che comincia Poiche a Damon', trasformato nella guisa si uede: per accennare come questa alteratione si p fare in molte [[compositioni]] [modulationi corr. supra lin.] di buoni autori fa in una sola Armonia con notabile accrescimento di perfettione et d’ affetto: benche poche s’ incontreranno [--] far le cadenze [[et osseruare l’ altre]] nelle co proprie di quei Tuoni; et osseruare l’ al loro proprietà: il che ne meno in questo io succede: nel quale s’ osseruano le cadenze prie di ciascun' Tuono ne le debite loro distanze. [[lla parte di med]] Il principio di questa modulatio [[<..>]] che si serue del b molle in tre corde si reca noi come essempio del Tuono Ippolidio distante l Dorio per un semituono minore: benche la uera sua nessione et distanza, sia d’ un semituono maggiore, e nel secondo essempio [Doni, Auuiso per le seguenti modulationi, 2r; text: , Fa, Dorio, Ipolidio] Mà per mostrare anco in questo la gran' uarietà e può riceuere la musica, s’ è posta questa forma connessione: la quale perche ha la maggior parte lle uoci comuni col Dorio (doue quella del mituono maggiore non ne ha nessuna) è più praticale assai. Et se hauesse due b molli di più ri [[più]] uscirebbe del Tuono Iastio. a compositione che segue appresso similmente a , benche si sia posta per sonarla con le uiole dise secondo il Sintono equabile di Tolomeo; tuttaa si può applicare anco al comune partimento delle uiole, et all’ ordinario Diatonico o Syntono.
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