Author: Doni, Giovanni Battista
Title: Nuouo Introduttorio di Musica Di Giouanni Battista Doni Nel quale si riforma la Scala Musicale, [[l’Intauolatura e l’Intonatione]] La Prolatione et Intauolatura delle Note, Gl’esercizij della Musica con l’esempio de gl’Antichi
Editor: Massimo Redaelli
Source: Firenze, Biblioteca Marucelliana, MS A.CCXCV.9., f.<1r>-<8v>

[--] Nuouo Introduttorio di Musica Di Giouanni Battista Doni Nel quale si riforma la Scala Musicale, [[l' Intauolatura e l' Intonatione]] La Prolatione et Intauolatura delle Note, Gl' esercizij del Canto e gl' altri principali Fondamenti della Musica con l' esempio de gl' Antichi [--] [211 add. m. sec.] [[Al Discreto e Virtuoso Lettore]] A chi legge Non ti paia troppo ardita impresa la mia (Discreto e Virtuoso Lettore) ch' io pretenda di Reformare e correggere i principi fondamentalj [principali fondamenti ante corr.] della Pratica Musicale stabiliti già più di seicento anni sono cioè al tempo di Guidone Aretino in qua primo inuentore delle sei sjllabe [sellabe ante corr.] Vt, Re, Mi, Fa, Sol, La, et d' altre cose in questa facoltà. Poiche supposto come è uerissimo ch' egli uisse in un secolo [[molto]] corsissimo [corso ante corr.] e nel quale gran gran tempo prima si trouauano [[estinte poco meno che]] [quasi corr. supra lin.] affatto estinte [e sepolte nella rouina del tempo add. supra lin.] almeno nella nostra Europa tutte le scienze [[e le]] [e professioni corr. supra lin.] più nobili [[facoltà]] e tra queste la Musica, non è merauiglia [[ch egli ri]] ch' essendo come si dice al buio del metodo e pratica usata in quegli antichi e fioritissimi tempi [della Grecia]] de' Greci e de Romani col solo lume del suo nobil ingegno potesse ritrouare cose utili [ueramente add. supra lin.] e necessarie per l' esercizio del canto; ma non affatto colpisse nel segno. Credo che dall' altre mie opere tu habbi conosciuto l' essermi riuscito di ritrouare molte cose importantissime in questa facoltà mediante la lettura de' Greci [et add. supra lin.] antichi scrittori per la maggior parte non ancora stampati; non perche altri non gl' habbino ueduti forse più dotti et ingegnosi di me: ma perauuentura perche con un' poco più [--] d' attentione e diligenza gl' ho letti e considera mercè dell' hauerne prima formato meglior cocetto, che altri non faceuano [[e]] [o corr. supra lin.] persuadendosi tutte le cose [si add. supra lin.] uadino [sempre add. supra lin.] perfettionando o per altri rispetti: fra questi essendomi già in Roma abbattuto in un Volume di uarij musici Grec che tra l' altre cose singolari contiene alcun rottami di scrittori [[incogniti]] [senza nome corr. supra lin.] segnati col numero con molto mio contento ui ritrouai qualche parte de segni Ritmici [Ritmi ante corr.] o tempi musicali antich et quello che fa al proposito nostro le sillabe stesse [le sbe ante corr.] che adoprauano ne gl' esercitij del can come noi facciamo delle nostre Vt, Re, Mi non hauessero notitia alcuna. Hauendo attentamente considerate et osseruato quanto conciamente s' adattino a' Tetracordi (de quali compone ogni Armonia musicale) e con esse esprimino [non solo add. supra lin.] tutte le cantilene ordinarie [[anzi]] [ma anco add. supra lin.] tutte le prgressioni de' uarij Generi e Tuoni assai meg e con maggior breuità e chiarezza che con le nostre da Guidone inuentate (cosa che per l' addie m' era caduta in pensiero) feci propnimento allora d' abbreuiare et accorciare [[et rest]] queste sul modello et esempio [di quelle add. supra lin.], conoscendo quanto utile ne fusse per riceuere l' hodierna sica cosi nella Pratica come nella Teorica: come dal Discorso ageuolmente si conoscerà. Ciò mi [--] de animo ancora a riformare il Sistea uniuersale hoggi detto la Gamma Scala Musicale hauendolo di già iconosciuto benche più ampio e diffuso ssai meno perfetto dell' Antico et meno cconcio per l' intelligenza della Pratica della Teorica. Et come succeder' uole che una cosa tira l' altra auendo per esperienza [[conosciuto]] [compreso corr. supra lin.] quanto i possa migliorare l' hodierna manie d' intauolare le Note ancorche giuditio mio più bella e comoda ell' antica anche in questo mi son' affaicato e ridottola a maggior' perfettione. Et finalmente scorgendo quanto diettosa et imperfetta sia [[la]] e conseguentemente tediosa e lunga la aniera ch' hoggi si tiene d'insenare a' fanciulli l' Intonatione delle Note (il che dicono solfizare) gl' altri essercitij del Canto; [[in]] questa parimente mi son' ingegnato di ridurre a molto maggior' breuità chiarezza et perfettione. Di modo che se Guidone si uantò che mediante il suo metodo molto più breuemente si poteua imparar' la Musica che prima non si faceua; noi pamente osiamo d' affirmare che con [--] grandissimo risparmio di tempo ( si pretiosa e cara) e certo non no che della metà con la manra da noi inuentata, potranno qui in auanti i fanciulli impossessi de' Rudimenti musicali; e rensi molto più capaci dell' Arte del comporre e della uera intellgenza di questa nobile facoltà. So che mancheranno di quelli che ridendo di questa mia fatica e giudicandola utile reputeranno assai facile e breue l' ordinaria e comunale ptica senza tante innouationi e discorsi. Ma io uorrei pregare qu tali che prima d' affermar [[questo]] [ciò corr. supra lin.] ricordassero un poco con quanta faca et stento imprendessero nel età loro puerile la prolatione et Intonatione delle Note per le tante mutani che si fanno, quando scendendsi passa sotto l' Vt o salendo sopra il La; o quando si muta chiaue dal quadro al b molle o s' incontrano cde accidentali et in altri simili csi. Le quali difficoltà son' tali e tante che pochissimi [pochi ante corr.] [[o forse nessun']] cantorj [cantore ante corr.] hoggi si trouano che sappino leggere per tutte le chiaui: et io ho conosciuto de' Gentilhuomini [--] altro molto sensati e di sottile ingeno; i quali in lor' giouentù appliatisi con gran' feruore a gli studij usicali incontrando tante scabrosità e lunghezze se ne tolsero giù come da impresa [[disperata]] troppo alageuole e disperata. Non parlo alcuni altri i quali [[o]] [parte corr. supra lin.] [[acciecati e]] auuelenati da maligna Inuidia; [parte add. in marg.] acciecati dal proprio Interesse non uorrebbono che quello che ad ssi costa molta fatica e trauaglio ltri ageuolmente l' imprendesero; o uorrebbono che s' apprendess in si poco tempo quell' esercizio e gli frutta cotanto [tanto ante corr.]. poiche peccando costoro più nella uolontà che nell' ntelletto, come incurabili affatto densi lasciare nel proprio errore. me basta che quei primi si contentino di non correre subito a conannare quest' impresa prima d' auerne fatto qualche esperienza t esaminato sinceramente se è uero [uro ante corr.] quello che io propongo ch' in questa uoua maniera si sfugghino tutte e difficoltà [e s' abbreuijno] del leggere
roferire e riconoscere le note con notabile risparmio di tempo: e da [--] questi principi molto più aguole [e chiara add. supra lin.] ne diuenga la Teorica Mule. Ne mi persuado però (conoscen le congiunture de tempi e la qlità del secolo) che questa mia Dona habbia ad esser facilmente [abbracciata et unsalmente add. supra lin.] ruuta: massime douendosi cauar' possesso una maniera già tanto interata e distesa [[uniuersalemnte]] [generalmente corr. supra lin.] per scuole d' Europa. Non me lo persu ne lo credo; ne tanto mi compiac delle proprie Inuentioni. Ma da parte mi rincora il uedere me uo riuolgendo il pensiero per l' alt nobili professioni che dopo il rjcimento di esse nessun' ritrouamento di cosi apparente utilità benche hbia hauuto [[d]] molti contrasti ed oppositioni è finalmente rimasto inditro: e dall' altra non poco mi cosola l' intentione ch' almeno ha hauuto di giouare a' posteri con quel poco di talento che Dio m' ha dato. Confidato dunque nel suo cleste aiuto m' accingerò all' Impre diuidendo questo breue Trattato in qutro particelle, con quell' ordine ch<'> è più naturale et adequato alla presente materia: nella prima dele quali si tratterà del Sistema mune o Scala musicale: nella seconda [Delle Sillabe Proginnastiche Re, Mi, Fa, Sol. Nella terza Dell' intauolatura e nuoua dispositione delle righe [[e line]] che rappresentano le corde e sostengono le Note e uoci Musicali: e nella quarta finalmente de' primi esercitij del canto. E 'l tutto con quella maggior' chiarezza e breuità che si potrà: riseruandoci [riserbandoci ante corr.] a render' ragione [[e spiegar']] di molte cose e dichiararle più minutamente nell' opera Latina che presto douerrà uscire in luce add. in marg.] [--] Particella prima DelleVoci et Interualli Della Scala Musicale: De [Della ante corr.] Tetracordi: Della congiuntione e Separatione: Delle Corde Mobili et Immobili [[Capitolo primo]] Capitolo primo La Scala musicale [[è una ordinata e graduat]] cosi detta perche sale dal graue all' acuto gradatamente è un' ordinata dispositione delle Voci cantabili, co' proprij Segni e Nomi di ciascuna. Questa altrimenti da' Moderni si chiama la Gamma: e pigliando la denominatione del tutto dal suo principio; cioè dalprimo grado o uoce che l' aggiunse Guidone di sotto: uolendo ch' ella cominciasse da questa lettera dell' Alfabeto Greco doue prima appresso i Latini principiaua dall' A: o per dimostrare che la Musica riconosceua i suoi principij da' Greci, o per differentiarla dalla sua uoce corrispondente in ottaua di sopra segnata col G Latino. Questa da gl' antichi si chiamaua Sistema Massimo [--] tutte le [Nece add. supra lin.] V Interualli, e consonanze che s' u nella musica e negl' esercitij del to: non denotando [[il no]] que uocabolo Systema che compren o Constitutione. se bene assoluta parlando il numero delle Voci de gl' Instrumenti [[è infinito et incomprensibile]] che s' adoprano n Musica è incomprensibile et indeterminato: et molto più genera parlando; anche fuori della Mu. Ma uediamo che cosa sia Voce et Interuallo: già che di questi si compone il Sistema o Scala sicale. La uoce cantabile detta da' Greci phthongus è un suono att a formar canto o melodia che, qualche spatio di tempo stia fer nella sua tensione cosi negli stmenti come nelle uoci humane. tali sono le uoci Vt, Re, Mi et cetera prferite in modo che tenghino fermo s' alzino o s' abbassino di Tuono e cosi il suono d' una corda percossa, prodotto da un flauto. La qual deftione esclude certi suoni impertibili e sordi che fanno più tosto strepito che risonanza come d' un [--] legnrello; e cosi quelli che non tengono ermo e mutano tensione nell' alzarsi o abbassarsi come fanno le campane : benche questi non siano del utto sproportionati alla Musica: come si uede ne Cariglioni da diuerse campanelle musicalmente prodotti. Ma anche in queste si considera principalmente quel
rimo suono che rendono percosse et non uel del rimbombo che cessata la percussione [[successi]] quasi accessorio successiuamente si diminuisce: come anco nelle orde accade . che perciò ne gl' Instrumenti si smorza acciò on offuschi le consonanze: per esempio on le dita nell' Arpa et ne' cembali con quei pannicelli de' salterelli. Or la differenza ch' è tra Voce e Voce, cioè quant' una è più graue o acuta dell' altra si chiama Interuallo cioè distanza o lontanana: imperoche se si dimanda quant' <è> distante l' Vt dal Re si risponde n Tuono: se il Mi dal Fa un semiuono. Dunque tuono e semituono [e gl' altri simili che appresso si dichiaranno add. in marg.] sono ocabli inuentati da gl' antichi per sprimere gl' Interualli o distanze musicali. Oltre il Sistema Massimo Generale si considerano anche da Musici altri Sistemi minori e particolari: il minimo de' quali si [- -] chiama Tricordo e comprende tr uoci [[come]] uerbigratia Vt, Re, Mi, o, , Fa, Sol: il Tetrachordo ò Quadricor quattro corde come Mi, Fa, Sol, La Il Pechordo cinque: per esempio Re, Mi, Sol, La. L' Hexachordo sei come Vt, Mi, Fa, Sol, La: e cosi gl' altri maggiori. Or' debbono auuertire i principi che componendosi qual si sia ma [[di Voci]] accidentalmente d' Interualli, sempr questi si trouano uno meno di quelle: perche nel Tricordo ui sono [[tre]] ben' tre uoci, ma due soli interualli: nel Qdricordo [qdricordo ante corr.] quattro uoci e tre interuale ne gl' altri similmente. Il che posson comprendere gl' Idioti con l' esemp d' una mano: le cinque dita della qle rappresentano le cinque uoci Pentacordo: e gli spazij di mezzo quattro interualli [--] [Doni, Nuouo Introduttorio, 6r; text: Frigio, Lidio, , Ipolidio, Dorio, sotto, Re, Vt, Fa, Mi] Le semibreui dinotano le uoci principali e cadentiali di ciascun' Tuono. Le Mutationi riescono bene passando a i Tuoni uicini cioè dall' Ipolidio per b molle all' Ipolidio per [sqb] quadro: da questo al Dorio per b molle: Dal Dorio per b molle al Dorio per [sqb] quadro. Da questo al Frigio per b molle. dal Frigio per b molle al Frigio per [sqb] quadro. Da questo al Lidio per b molle: dal Lidio [da questo ante corr.] per b molle al Lidio per [sqb] quadro. Di modo che i due estremi sono l' Ipolidio per b molle ch' è il più molle, languido e mesto di tutti et il Lidio per [sqb] quadro ch' è il più uiuace et allegro di tutti. Si che in due tastature si potranno praticare due Tuoni principali et due altri accidentali: che secondo i Moderni contando il B molle per Modo diuerso saranno otto [--] Vtilità principali dell' Instrumento con due Tastature e Tuoni separati Vi si possono sonare compositioni che fanno uscite di Tuoni ueri, che riescono molto affettuose e soaui: et anco in ogni sorte di cantilene con parole e senza Vi si potranno praticare meglio che ne gl' altr' instru le melodie Cromatiche et Enarmoniche Si potranno intonar' [[meglio]] et intauolar' meglio le cositioni segnate con molti segni accidentali (e che perciò riescono difficili) con aiuto di questo instrumento Le compositioni ordinarie si potranno cantare in Tuono cueniente perche le meste e graui si potranno canta per esempio sù la tastatura Doria et le allegre et uaci sù la Frigia Vi si potrà praticare con grandissima facilità l' accordo perfe senza hauere a scarseggiare le quinte et alterar tutte l' altre consonanze come si fa dall' ottaue in p In un' medesimo instrumento si potranno far' sentire due instrumenti diffrenti di suono di modo che uno rassomigli per esempio il liut [[et l']] ò 'l cembalo comune et l' altro l' harpa: accomodand anco tali differenze alla proprietà et uffizio dell' uno et l' a Tuono [--] Ma se alcuno giudicherà meglio di connet in due tastature separate l' Iastio col D in uece del Frigio, o perche gli piacerà più la diuersità [[di sem]] et distanza di semituono in queste due Armonie che di tuono come in quell' altro accoppiamento: o per' esser maggior' diuersità di corde: poiche assegnando la specie [sqb] [sqb] [sqb] all' Iastio non ha altra uoce comune col Dorio (s' intende della sola progressione Diatonica et per [sqb] quadro) che la corda F fa [[fa]] ut: et quella di C sol fa ut di più quando se gli assegna la medesima specie per l' appunto che al tono E e potrà disporre l' Instrumento come nella figura seguente, accoppiandoui anco cosi uolendo dalla parte di sotto la tastatura e sistema Ipolidio come nella figura [[precedente]] del Cembalo Triarmonico che s' è [[<...>]] ueduto. Osseruisi però nella figura che segue che s' assegna la specie d' E la mi all' Iastio perche sia più comunicabile col Dorio et le Mutationi dell' uno nell' altro non siano cosi strane. Et per conseguenza la specie dell' Eolio (che si formerà ne' tasti superiori del detto [- -] Iastio et con li quattro diesi # C, # D, <# F, # G> <(>come il Frigio nel Dorio douerà esser la del D la, sol, re et non dell' A la mi quale di rigore douerebbe hauere: et co anco detto Eolio sarà più comunicabi col Frigio perche di sette corde ne hanno due comuni. Or' in questa sorta d connessione l' ordine de' diesi et b mo tornerà al contrario che nella precede perche non quelli ma questi si prenderan nella tastatura inferiore con allungare le dita alla [alli ante corr.] [[tasti]] superiore: et cosi i die saranno più bassi et più uicini alla mano che i b molli: et l' ordine de' Tuo non sarà continuato: perche il Frigio quant all' altezza de' tasti sarà tra il Dorio e l' Iastio. Il che però poco importa. Nell fronti de' tasti habbiamo qui parimente segnato gl' unisoni corrispondenti alle corde d' altri Tuoni: seruendoci di que uarietà di caratteri che s' è posta nell' Aggiunta sopra il Compendio, migliorata p in alcune lettere. Le uoci Enarmoniche l' habbiamo tralasciate lasciando ad arbit d' ognuno [[di metterle]] d' aggiugnerle a que Armonia che uerrà o pure ad amendue [--] rali [e Diatoniche] in un' altro Tuono: se bene alcune uoci che non si poteuano ueramente reputare [poteuano chiamare ante corr.] cromatiche, non sapeuano come douerle chiamare. Ma hoggi resta chiarissimo che tali uoci s' adoprano, non come cromatiche [[(perche l' uso di]] (perche tal genere richiede l' uso di due semituoni continuati; che radissime uolte si uede nelle moderne compositioni) ma come prese quasi in prestito da altri Tuoni. Il che è tanto uero, che quando bene non riceuessimo i Tuoni antichi Dorio Frigio et cetera (contuttoche non possino essere più mirabilemente disposti; e siano stati stabiliti da quelli che fondarono questa nobil' facoltà) tuttauia il medesimo auuiene ne' Tuoni moderni: imperoche l' F fa ut per esempio del Tuono di Firenze [[più alto di quel di Roma un semituono]] si trouerà [si trouarà ante corr.] essere l' E la mi in quel di Roma. Et è tanto necessario l' uso di questi Tuoni, che poche cadenze si possono fare senza seruirsene nelle penultime [[not]] uoci: Et ogni modulatione [che sia punto add. supra lin.] artifiziosa e straordinaria [[se ne]] gl' adopra in molte corde: di modo che anco i moderni [[haueano qualche tintura de' Tuoni antichi]] si sono seruiti di qualche mischiamento de' Tuoni antichi; ma però a caso e senza pensarci e con fare [[poche <.>]] poca mutatione d' aria, rispetto a quella che si può fare con questo instrumento, e col seruirsi de' sistemi et harmonie [intere e add. supra lin.] separate: e con molto maggiore [[difficoltà]] [facilità corr. supra lin.] d' intonare le uoci [[per l' uso di segnarle accidentalmente in uece dell' ordine naturale]] perche si [[seg]] dispongono e segnano naturalmente e non co' segni accidentali all' uso de moderni prattici Questo instrumento dunque contiene due sistemi principali [--] uno di sopra; [[cio]] che è il Corista di Roma, accdato da noi per conueneuoli rispetti, all' Armonia Frigia dal D al d: et uno di sotto, ch' è un s più basso del Corista di Roma; et s' è applica [[all']] al Modo o Armonia Doria, dall' E all' e con quella connessione [[che d]] e corrispondenza che debbono hauer tra loro. Et in questa guisa auuien che si come tutto il Sistema di sopra è più alto un tuono di quello da basso; cosi le uoci [[corrispondenti]] [particolari corr. supra lin.] [[sono]] [riescono corr. in marg.] più alte [[una terza maggiore o ditono]] due tuo cioè una terza maggiore, delle loro corrispondenti sotto: di modo che la [[più graue]] prima e più graue uoce del Sistema Dorio, che è l' E la mi si troua essere il C sol fa ut del Frigio: [[onde ne auuie]] [dal che ne nasce corr. supra lin.] che tutto l' instrumento habbia il medesimo principio d cembalo et organo comuni. Oltre questi due Tuon principali che hanno le uoci continuate, [[<.>]] e 'l Sistema separato; ui si possono anco praticare con molta ageuolezz due altri; cioè il Lidio nella tastatura Frigia et l' Ipolidio nella Doria (che sono bastanti per ogni gran uarietà che si uoglia fare) oltre i loro plagij sotto e sopra; cioè Missolidio Ipofrigio et Ipodorio che facilissimamente ui si trouano [anch' essi add. supra lin.]; et gl' altri meno consciutj [conosciuto ante corr.] Iastio, o Ionico, et [[Ia]] Eolio [[et]] [con corr. supra lin.] i loro plagij sotto e sopra; che sono più nascosti e segreti. L' instrumento poi e fabricato con tal maestria che forse non [[si e]] se n' è uisto un più perfetto sin' ora; perche non solo pare che non ui si possa aggiugnere cosa alcuna; ma ne anco togliere come superflua: contenendouisi tutti i Tuon

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