Author: Giordani, Antonio
Title: Regole generali per Sonare sopra la parte
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS F.17, f.21r-26r

[-f.21r-] Regole generali per Sonare [il ante corr.] sopra la parte [del Padre Domenico Antonio Giordani minore conuentuale add.m.s.] Per sonare sopra la parte deuesi auer la cognizione princialmente delle Chiaui quali sono di tre sorte, cioè di C sol, fa, ut, di G. sol, re, ut,, e di F fà, ut, ed ogni una di esse è posta in una delle cinque righe. La Chiaue di C. sol, fa, ut, posta in prima righa, serue al Canto, o soprano; in seconda righa al mezzo soprano; in terza righa al Contralto; in quarta righa al Tenore La Chiaue di G. sol, re, ut, si poni per l'ordinario in seconda righa, e serue per li Violini. La Chiaue di F fa ut, si pone in quarta righa ed alle uolte in terza righa, e serue er sonar l'Organo, Cembalo, ed. altri Istromenti graui. Come per Esempio [Giordani, Regole generali, f.21r,1; text: C solfa ut, G. sol re, ut, F. fa, ut] La Chiaue dunque di F. fa, ut, serue per sonare il Cembalo, o Organo, e deuesi sapere, che ui sono sotto lettere per le quali necessariamente si dee sonare, e sono A. B. C. D. E. F. G. quali replicate tanto in ascendere, che in discendere, si uiene cognizione di tutte le note in qualsiuolia Chiaue potendosi procedere come la scale, disposte in questa forma. [Giordani, Regole generali, f.21r,2; text: A. la, mi, re, G. sol, re, ut, F. fà, ut, E. la, mi, D. la, sol, re, C. sol, fa, ut, B. fa. B, mi, A. la, mi, re] Li numeri sonori sono sette, e sono. Unisono, che è la nota ondamentale di qual si uolia Cantilena. Seconda. Terza. Quarta. Quinta. Sesta. Settima. L'ottaua e l'equisonanza del unisono, de quali numeri quatro quatro son consonati, e tre dissonanti auertendo, che detti numeri anno tutti le loro repliche. [f.22r-] Al'Unisono gli corisponde l'ottaua; alla seconda la nona, alla terza la 10, alla quarta l'undecima, alla quinta la duodecima [[e]] alla sesta la tredicesima, alla settima la quattordicesima (e proseguendo) alla ottaua corrisponde la quindicesima e cosi tutte l'altre. Le consonanze sono quattro, e sono terza quinta sesta e ottaua le dissonanze sono seconda quarta e settima le prime ormano armonia,, e le seconde quando non sono legate da qualche consonanza formano tedio all'udito Di queste quattro consonanze due sono perfette e due imperfette; le perfette sono quinta e ottaya, la prima detta diapente, la seconda diaason, e si dicono perfette, non perche sono più armoniche, mà perche più partecipano dell'unisono, e sempre ritengono l'istessa distanza, ne si possono fare maggiori, e minori. Le consonanze imperfette sono terza e sesta, si dicono imperfette perche non anno sempre l'istessa distanza, e si possono far maggiori, e minori e dalla loro diuersità nasce l'armonia, più grata, onde le consonanze perfette sono più consonanti, e meno armoniche, e le imperfette sono più armoniche, e meno consonanti Le dissonanze sono la seconda quarta e settima e queste ancora sono maggiori, e minori Per conoscere le suette consonanze, e disonanze, quali siano maggiori, e minori si osserui la seguente Regola. Posta la nota fondamentale uiene [ui<.> ante corr.] ascendendo la seconda detta dittono, come dal do, al re, dal re, al mi, dal sol al la, e si dice Seconda maggiore perche ascende un Tono. La Seconda Minore detta Semitono, ascende [[due toni]] mezzo tono, come dal mi, al a e si dice Seconda maggiore perche ascende mezzo tono. La Terza Maggiore detta dittono ascende due toni, coe dal do, al mi, e dal a, al la, e si dice maggiore perche ascende due toni La Terza Minore, detta Semidittono, ascende un tono e mezzo come da re, al a, dal mi al sol, e se dice Minore perche ascende un tono, ed un semitono. La Quarta detta Diatessaron, ascende la distanza di due toni, ed un semitono, come dal do, al fà, dal re, al sol, dal mi, al [[<..>]] là. La Quarta Maggiore ascende [[la distanza]] tre toni come dal fà ascendendo al mi, a, re, mi e è detto Tritono La Quinta detta diapente ascende tre toni, ed un semitono, come dal do al sol, dal re al la. Ui è una quinta alse, che ascende due toni, e due semitoni, come dal B. mi, al Fa, ut. [-f.22v-] La Sesta Maggiore detta Exacordo Maggiore ascende quattro toni ed un Semitono, come dal C. sol, fà, ut, all, A la, mi, re, e dal G. sol, re ut, all'E, la mi. La Sesta Minore detta Exacordo Minore ascende tre toni, e due semitono, come dall'A. La, mi, re, all. . A, ut;da F. fa, ut; dal F. Fa, ut; dal B. fa. b. mi, al G. sol re ut La Settima Maggiore detta Eptacordo maggiore ascende cinque toni ed un semitono, come dal F. fa, ut, all'E. la, mi; e dal C. sol, fà, ut; dall'A. la mi, re, La Settima minore detta Eptacordo minore ascende quattro toni, e due semitoni come dal G. sol, re, ut all'F. Fa, ut; dall'A. la mi, re, all G. sol, re ut L'Ottaua detta Diapason ascende cinque toni, e due semitoni [signum] Tutto ciò su è detto per auere la cognizione necessaria di quel che apartiene per sonar con buona regola.Ora si osserui la scala, e primieramente si dee sapere, che ogni nota dee auere il suo accompagnamento di terza quinta e ottaua eccettuato il B.fa, b. mi, e l'E. la, mi, che uogliono la sesta in uece della quinta. Ma quando le Composizioni principia per proprio tono richiedono la quinta come nel seguente Esempio; che ui dimostra la Scala, coll'accompagnamento della nota Si osserui, che li numeri sopra la nota si fanno colla mano destra, e quelli sotto la nota colla mano sinistra [Giordani, Regole generali, f.22v; text: quinta, ottaua, terza, nota sola, G. A. B. C. D. E. F.] L'istesso modo si tiene nel discendere osseruanto, che nel princiio dell'ascendere ambe le mani toccano tutti li numeri, o consonanze, e secondo che uengono ascendendo uerso l'acuto, cosi uengono sminuendo gl'accompagnamenti e nel discendere secondo che torna uerso le note graui, cosi uengono accresendo gl'accomagnamenti. Auuta la Cognizione della sopradetta scala, e necessario saer le cadenze, e queste sono di due sorte, una di terza in giù, e l'altra di quarta in sù. alla nota chè fa cadenza le si dee dar la quarta e terza maggiore, o almeno la terza maggiore essendo nota di poco ualore. [-f.23r-] [Giordani, Regole generali, f.23r,1; text: Essempio, 2 3, #] Alle uolte le sudette cadenze sono di note di più uengono [re[arate da una, o più note antecedenti; alle due più uicine alla Cadenza gli si da per l'ordinario alla prima la sesta alla seconda quinta e sesta assieme, o pure una doppo l'altra quando son di Ualore, ed all'ultiam quarta, e terza come sopra; eccone l'Esempio [Giordani, Regole generali, f.23r,2; text: 6 6 5 4 3, 6 5 4 3] Alle sudette cadenze corrispondono le contro cadenze, e sono parimente di due sorte, cioe di quinta in sù, e quarta in giù, quali uogliono doppo il primo accomagnamento di terza quinta e sesta la quarta e sesta maggiori particolarmente se saranno note di ualore, che altrimente bastara la sesta [signum] [Giordani, Regole generali, f.23r,3; text: 5 3 6# 4#] Oltre alle cadenze ui sono le mezze cadenze, e sono di due note di grado, che descendano, e l'ultima formi, e queste sono maggiori, e minori; Le Maggiori sono le due noto, che descendono un tono; Le Minori sono quelle che descendono mezzo tono, auertendo, che se fossero più note, che descendono Le due ultime sono quelle che formano la mezza cadenza. Alla mezza cadenza maggiore si da la settima monore, e la sesta maggiore. alla mezza cadenza minore, si dà la settima maggiore e la sesta minore se saranno note di ualore, se saranno note di poco ualore bastarà la sesta ò maggiore, o minore secondo la qualità della mezza cadenza. [-f.23v-] [Giordani, Regole generali, f.23v,1; text: 7 6, 4 6 [2 ante corr.]] A questa ancora corrispondono le contromezze cadenze, e sono anch'esse di due note di grado, che ascendono; forfando l'ultima, e sono maggiori e minori; Le maggiori ascendono un tono le minori ascendono mezzo tono Alla prima si dà la sesta maggiore, e poi la quinta de alleuolte la quinta e sesta assieme Alle seconde si dà la sesta minore, e la quinta, lq quale più uolte puol'essere 5. alsa ed ancora la quinta e sesta assieme ò buona o falsa secondo richiede il tono. [Giordani, Regole generali, f.23v,2; text: 6 5, 6 5b] Le dissonanze benche assolutamente toccate siano oride all'udito, si rendono armoniche quando sono legate da qualche consonanza uicina, e poi risolute d'altra consonanza più uicina onde la seconda uien risoluta dal [da ante corr.] mouimento della nota, che siegue; la quarta uien risoluta dalla terza; la settima uien risoluta dall sesta, e la nona uien risoluta dall'ottaua [signum] siegue l' [Giordani, Regole generali, f.23v,3; text: Essempio, 2 8, 7 6, 4 3, 5, 8, 7 6] Li segni alterne, e remisiui sono il b. [sqb], quadro, diesis, # e b. molle, quali anno la loro proprieta. Il diesis # di crescere mezza uoce. Il b. molle di calar mezza uoce Il b. quadro [sqb] di rimettere nel tono naturale, e leuare il diesis # e il b. molle, e are che ritorni la nota al suo naturale. Colli diesis # [e supra lin.] b. molli, e b. quadro [sqb]. si pole uscir dal tono e rientrare nel proprio tono. Li sudetti segni si trouano alle uolte uicino la nota, ed alle uolte sopra la nota; Quando sono uicino uicino la nota se sarà diesis # farà crescere mezza uoce Se sarà b. molle farà calar mezza uoce; Se sarà b quadro [sqb]. leua l'uno, e l'altro e fà che torni la nota al suo naturale. [-f.24r-] Quando li sudetti segni cioe il diesis #, e b. molle sono sopra la nota significa che la nota se sarà diesis # uuole la terza maggiore; se sarà b. molle terza minore. [Giordani, Regole generali, f.24r,1; text: Essempio, #, b] Alle uolte procedono le note di grado, o nell'ascendere, o nel discendere, ed in tal caso si deue dare alla prima nota, che ascende la quinta; e poi la sesta una dopo l'altra sino che erma; alla prima che descenda si dà prima la quinta, e poi la sesta [[a supra lin.]] ed all'altre, che sieguono settima, e poi sesta nel modo che siegue, ed alle uolte ul dare quinta, e poi sesta. [Giordani, Regole generali, f.24r,2; text: Essempio, 5 6, 7 6] Pratica di ar tutte le cadenze per tutte le corde possibili, colle quali potrà conscere qualsiuolia cadenza in qualsiuoglia tono. Osserui il seguente Essempio [Giordani, Regole generali, f.24r,2; text: Essempio, 6 6 5 4 3] Per conoscere le controcadenze in tutte le corde, che possano darsi in qualsiuolia tono; si osserui qui sotto [Giordani, Regole generali, f.24r,3; text: Essempio, 5 3 6 4 #, 5 3 6# 4#, 5 3 6 4#] [-f.24v-] Delli 8. Toni Ecclesiastici. Il Primo Tono à per corda principale il D. la, sol, re, con terza minore; per seconda corda A. la, mi, re; per partecipazione si estende all'F. fa, ut; al C. sol, a, ut, ed al G. sol, re, ut; e riducendosi colla modulazione dee finire ogni composizione della corda principale doue à principio. [Giordani, Regole generali, f.24v,1; text: Essempio, 6, 6, 4 3, 4 3, # 6] Il Secondo Tono à per corda principale il G. sol, re, ut con terza minore, per seoconda D. la, sol, re; per participazione si estende all'F. fa, ut et B. fa; All'E. la,fa; al C. sol, fa, ut, 3. minore. E parimente riducendosi alla corda principale dee finire in essa. [Giordani, Regole generali, f.24v,2; text: Essempio, 7 6, 4 3] [-f.25r-] Il Terzo Tono à per corda principale A. la, mi, re, per seconda E. la, mi, per participazione si estende al C. sol, fa, ut; al G. sol, re, ut; e D. la, sol, re; si riduce modulando ancor questa alla prima Corda principalmente; come tutti gli altri [signum] [Giordani, Regole generali, f.25r,1; text: Essempio, 7 6, 4 2, 4 3] Il Quarto Tono à per Corda principale E. la, mi coll'F. Fa, ut, naturale, cioè senza il # diesis uicino; partecipa per lo più delle corde del terzo tono; ma le cadenze di questo Tono, sono imperfette, riducendosi la Cadenza dal F. fa, ut all'E. la, mi, con dare settima e sesta all'F. fa, ut, o pure dall' A. la, mi, re, all'E. la, mi, con dare doppo il primo accompagnamento sesta, e quarta maggiore facendo condro cadenza [signum] [[Essempio]] [Giordani, Regole generali, f.25r,2; text: Essempio, #, 7 6, 4 2, #, 5 3 6# 4#] Il Quinto tono à per corda principale C. sol, fa, ut, per seconda corda G. sol, re, ut, per participazione F. fa, ut, A. la, mi, re, ed E. la, mi. si riduce modulando per dette corde alla prima come gl'altri doue dee finire. [-f.25v.-] [Giordani, Regole generali, f.25v,1; text: Essempio, 4 3] Il Sesto Tono à per corda principale F. fa, ut, [er seconda C. sol, fa, ut, di paricipazione si estende al D. la, sol, re, al B. fa, ed al G. sol, re, ut, passando colla modulazione da una corda all'altra, riducendosi alla Corda principale [signum] [Giordani, Regole generali, f.25v,2; text: Essempio, 4 2, 7 6, 2, 4 3, 7] Il Settimo Tono à per corda principale l'E. la, mi, con il # diesis in F. fa, ut. per seconda corda B. fa. b. mi, per participazione G. sol., re, ut; D. la, sol, re, e con modulare per le sudette corde si riduce la Cantilena alla nota principale colla cadenza perfetta. [Giordani, Regole generali, f.25v,3; text: Essempio, 7 6, 4 3, 6 #7] [-f.26r-] L'Ottauo Tono à per corda principale G. sol, re, ut, terza maggiore per seconda D. la, sol, re, per participazione si estende al C. sol, fa, ut. All'E. la, mi, al, B. fa n. mi, riducendosi colla modulazionealla Corda principale, come gl'altri [signum]. [Giordani, Regole generali, f.26r,1; text: Essempio, 7 6, 4 3, 4 2, #7, 6, #, 7] Su auuertisse che da ogni Tono si puol passare all'altro con modulare la Cantilena per diuerse corde, adoprando li # diesis e b. molli, e b. quadri [sqb]. secondo il bisogno, e coll'istesso modulare o per imitazione, o per soggetto si eritorna al primo Tono [signum]. Fine

Comments

Popular posts from this blog