Author: Martini, Giovanni Battista
Title: Scritti del Padre Martini relativi all’opera inedita del Padre Vallotti
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS I.43, 77-94
[-f.77r-] Primo [[Trattato]] Libro Capitolo 1. Che cosa sia la Musica, e cosa per essa voglia intendersi. Capitolo 2. Delle diverse maniere onde li varij rapporti de' suoni conoscer si possono. Capitolo 3. Osservazioni sopra la corda sonora. Capitolo 4. Costruzione del monocordo, e vero modo di fervene uso. Capitolo 5. Dilucisazione della serie armonica. Capitolo 6. Che all’ Armonia convengono le Ragioni e le Proporzioni soltanto di maggiore marginalità. Capitolo 7. Qual differenza siavi fra Proporzione, e Ragione, e Frazione. Capitolo 8. Delle operazioni aritmetiche intorno le Ragioni. Capitolo 9. Della Proporzione Armonica. Capitolo 10. Della Proporzione Aritmetica. Capitolo 11. La proporzione aritmetica, in qualunque aggregato di numeri interi, si converte in armonica, qualora come divisori dell’ Unità gli stessi numeri siano considerati. Capitolo 12. Della Proporzione Contr’ Armonica. Capitolo 12. Della Proporzione Geometrica. Capitolo 14. Della Proporzione Contro-geometrica. Capitolo 15. della trasformazione di varj mezzi. Capitolo 16. Cosa s’ intenda per Consonanza, e quale sia. Capitolo 17. Del Principio, ovvero della cagione immediata delle Consonanze. Capitolo 18. Quale sia la vera origine, ee cagione delle consonanze. Capitolo 19. Dell’ Unisono. Capitolo 20. Della Ottava. Capitolo 21. Della Quinta. Capitolo 22. Della Quarta. Capitolo 23. Della Terza Maggiore. Capitolo 24. Della Terza Minore. Capitolo 25. Della Sesta Maggiore. Capitolo 26. Della Sesta Minore. Capitolo 27. della Quinta Minore. Capitolo 28. della Quinta Eccedente. Capitolo 29. Della Sesta Eccedente. Capitolo 30. Cosa s’ intenda per dissonanza, e quale sia. Capitolo 31. Del Principio, e cagione delle Dissonanze. Capitolo 32. Quante, e quali sieno le Dissonanze. Capitolo 33. Della Settima. Indice del secondo [[Trattato]] libro Introduzione Sistema della Moderna Musica Capitolo 1. Alfabetto Musicale 2. delle Sillabe musicali 3. Del Sistema musico moderno 4. del Temperamento 5. delle linee orizontali, e perpendicolari 6. delle Chiavi Musicali 7. Delle Note, o Figure Musicali [[8. Del B b molle, o [sqb] quadroe delle figure considerate [[della]] nella [Musica add. supra lin.]]] 9. Delle figure considerate aggiunte di numeri Basso Continuo 10. Del Tempo 11. della Battuta 12. dell’ origine della Scala diatonica..... 13. Che più sorta di Scale vi sono nella Musica, e quale Armonia loro contengono. 14. Delle diverse Scale del Modo minore 15. degli Intervalli Musicali. 16. degl’ Intervalli equivoci nello Strumento di tastatura 17. di numeri veri, e degli apparenti 18. delle Consonanze dissonanti. 19. Dei Tuoni, o Modi Musicali 20. delli moderni Modi armonico-musicali 21. dell’ origine del Modo minore 22. delli Modi trasportati 23. delle Cadenze [[24. Trattato dei Tuoni Modali si Ecclesiastici e Corali, che Musicali 1733 25. Libro secondo del Trattato de Tuoni Modali, in cui si tratta de Dodici Tuoni Ecclesiastici, e Corali. 1735]] [-f.77v-] Capitolo 34. Della Nona. Capitolo 35. Dell’ Undecima. Capitolo 36. Della Terzadecima. Capitolo 37. Della Settima diminuita, e della seconda eccedente. Capitolo 38. Della risoluzione delle Dissonanze. Capitolo 39. Del Riversamento delle Dissonanze. Capitolo 40. Della combinazione di varie Dissonanze. Capitolo 41. Dei gradi Diatonici. Capitolo 42. Dell’ Analisi dei gradi Diatonici. Capitolo 43. Del quarto di tuono Capitolo 44. Del Comma. Capitolo 45. Delle prerogative della Quadrupa. Capitolo 46. Dell’ uso della proporzione geometrica nella musica. Capitolo 47. De' Numeri Platonici. Capitolo 48. che da 1. 1/3. 1/5 deriva tutto il nostro sistema musicale. [-f.78r-] [Scritti del Pade Martini, 78r; text: pagina 46. 55. 65. Vedi l’ esempio di Monsieur Rameau posto al suo luogo. 70. Articolo 2. capitolo 5. 71. 3. [ouero l' add. supra lin.] 4. 24. 27. 30. 18. C. D. E. G. F. 32. 56. 36. 72. F#, 34. 18. [28. ante corr.] Salti di Quinta B. d'armonica, come, 34. scala discendente comune ad ambedue, F [sqb]] [-f.78v-] [Scritti del Pade Martini; 78v; text: [[Capitolo 13. pagina 72, Scala di Quinta, Bassi d’ Armonia, discendente commune ad ambedue, 36. 32. 30. 27. 24. 18. G, C.]] 73, ascendente, Sesta, a. D, E, F, a. G. dell’ , 27. 75, Ottava, 48, 45, 42 2/3, B b. [sqb], 81. 96. 90. 80. 72. 64. 60. 54, 48, terza, 82. 42. 45. 48. 40, 30, 40, naturale, 84. quarta, artifiziale] [-f.79r-] [Scritti del Padre Martini; 79r; text: 8. pagina 46. 55. 64. 65. di Monsieur Rameau, 70. 71. figura, altra, 73, secondo esempio, altro, 78, Scala ascendente, discendente, di sesta] [-f.79v-] [Scritti del Padre Martini; 79v; text: pagina 81. ascendente, discendente, 82. Scala di terza, 84. quarta Natturale, Artificiale, 3#, 85. quinta ascendente, discendente, sesta, 87. ottaua, 90, 91, 3[sqb], Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Possono proseguirsi sino al Numero di otto, 10, 6] [-f.80v-] [Scritti del Padre Martini; 80r; text: pagina 85 Scala di quinta ascendente, 40. 45. 48. 54. 60. A, B, C, D, E, discendente, 3#, 86, Basso dell'Armonia, sesta ascendente, 64, F. #, 89, G#, 75, 80, Ottaua, 91. 37 ½.] [-f.81r-] La Corda di Alamire, come più propria per stabilirui il Tuono di terza minore. Da questa Controuersia dsi rileua l’ ingegno, e il talento di ambedue i litiganti che [[di]] [si add. supra lin.] sforzano [[d’ essi add. supra lin.]] ognuno di essi di sostenere il proprio impegno. Ciò non ostante essendo una cosa puramente arbitraria, in niun modo il pubblico ne può ritrouar uantaggio [-f.82r-] [Fra quanti Scsrittori di Musica hanno trattato o della Teorica, o della Pratica, o di ambe insieme codeste Parti, furone per lo maggior numero o nell’ una, o nell’ altra difettosi e mancanti, essendo ben raro, che Chi l’ una possiede eccellentemente, sia dell’ altra ancora Possessore felice. N’ è quindi deriuata quella incertezza, e oscurità per cui gli Studiosi di questa Scienza ignorano a quale fra tanti Autori e Maestri affidare si debbano. Ben conosciutasi una tale uerità dal Padre Uallotti, uersatissimo com’ Egli era e nella Teorica, e nella Pratica sovra quant’ altri del presente Secolo, dell’ una e dell’ altra trattò amplissimamente, come ne fanno fede gli Scritti suoi. Si come col progresso de' tempi ogni qualunque Facoltà si è vieppiù sempre con nuovi ritrouati perfezionata e abbellita così pure della Musica, mercè de' nuovi vezzi, ed ornamenti, che quasi direi alla giornata le si aggiunsero, esser veggiamo accaduto; dla che nacque la notissima divisione di Musia, e di Musica nuova. Non mancarono et cetera add. in marg.] La maggior parte dei Scrittori di Musica, parlo di quelli che anno trattato della Teorica, e della Pratica o unite assieme o separate, se erano instruiti nella Teorica, poco o nulla sapevano della Pratica, così al contrario se nella Pratica erano instruiti, erano ignari della Teorica. da ciò ne è venuta una confusione assai grande, che chi desidera d’ applicarsi a questa facoltà non sà a quale, fra tanti Autori, che ne hanno scrittto appoggiarsi. Conosciuta una tal verità dal defunto Padre Vallotti, e versatissimo come egli sopra quanti hanno scritto nel presente secolo nella Teorica, che nella Pratica sempre moltissimo sopra l’ una e l’ altra, come si può vedere da suoi Scritti. Ma siccome la Musica, come succede in tante ltre facoltà, aggiungendo quasi ogni giorno qualche nuouo ornamento, qualche vezzo alla Musica de tempi andati, si è formata una divisione della musica vecchia, e della musica nuova. Non mancarono Scrittori nel presente Secolo che s’ ingegnarono a stabilire i Principj di questa nuova musica. Fra [[quali]] [questi add. supra lin.] il primo fù il Padre Callegari in Italia, e poco dopo se non contemporaneamente in Francia il celebre Monsieur Rameau; al Padre Callegari si unì il nostro Padre Vallotti munito di quei presidii, che mancarono al Padre Callegari. di poi comparvero [ccomparve ante corr.] il Signor Tartini i [il ante corr.] quali [quale ante corr.] [[si formò]] [ognuno si formarono add. supra lin.] un Sistema [[loro parti]] [loro add. supra lin.] proprio, e particolare [-f.83r-] già pubblicato per mezzo delle Stampee. In fine il Signor Cavaliere Giordano Ricati, dopo molte conferenze, e Lettere scritte al [[defunto]] Padre Maestro Vallotti, [[e ch add. supra lin.]] [[seppure approfitarsi dell’ indolenza e di lui tardanza]], pubblicò un suo Trattato [[il Cavagliere]] in tutto coerente ai Principj [Fra gli Scritti del Defunto esiste tutto il carteggio che fra Questi, e il Cavagliere si tenne. add. in marg.] del Vallotti del Vallotti; [[il tutto comprovasi dalle Lettere originali di ambidue esistenti fra i Scritti del Defunto. [[Si risolse]] [Risolvette add. in marg.] poscia il Padre Vallotti di pubblicare colle [nell’ anno 1779. add. in marg.] Stampe la Prima Parte della Sua Opera, nella quale, dopo aver copiati [[i Principi]] degli accennati [Scritttori i Principi, add. supra lin.] de quali o poco o nulla [[era]] [dimostra add. supra lin.] egli [esser add. supra lin.] persuaso, viene a proporre il [[di]] Suo proprio Sistema, e Proporzioni Geometriche, Aritmetiche, e Armoniche. La di lui morte accaduta nel 1780. ai 10. Gennaro ritardò la pubblicazione di questa prima Parte; [onde ignorasi ancora, come dal Pubblico, e massime trà Professori Teorici e Pratici sia stata accolta, e gradita. add. in marg.] Sicchè non si sà come sia accettata dal pubblico, massime dai Professori tanto Teorici che Pratici In questo primo Libro Egli pianta i fondamenti su de quali egli intende d’ inalzare la gran fabrica [[del]] di tutta la sua Opera. Nella Prefazione del primo Libro [[Egli ci indica]] [ci fa sapere add. supra lin.] di auer egli preparati altri tre libri, ne quali espone tutto il Suo Sistema. Nel secondo libro applica alla Teoria del primo libro tutti gli Elementi [-f.84r-] pratici della Musica, ma specialmente del Temperamento, delle Scale, delle Cadenze dei modi (o Tuoni) armoniali, e [[di] [dei add. supra lin.] Corali, cioè gli Ecclesiastici. [[Sopra de]] [Intorno à add. supra lin.] quali ritrouasi frà suoi Scritti un Trattato pieno d’ erudizione, se non che anche in questo Trattato, [[secondo [giusta il Sistema [[da Essolui adottato]] che gli piacque di adottare, si è scostato add. in marg.] il suo costume, egli ha voluto [vuolsuto ante corr.] seguire quel Sistema che gli ha più piaciuto, [[<.>]] benchè lontano]] dalla [più add. supra lin.] comune opinione de' Scrittori Teorici, e Pratici del presente Secolo. Nel terzo Libro discende particolarmente alla Pratica che contiene le Regole e i Precetti del Contrappunto, e il modo di ben comporre, sempre però [[il tutto]] coerente ai Principj da Esso stabiliti nel primo Tomo Nel quarto libro prescrive le Regole per accompagnare sù l’ Organo e Clauicembalo il Basso Continuo. E Siccome il suo nuovo Sistema in molte cose si [[scosta]] [allontana add. supra lin.] dalla Pratica comune dei Professori d’ Organo e Clavicembalo, non è da maravigliarsi se Egli abbia introdotte delle Segnature di Numeri non mai più [[vedute]] [usate add. supra lin.] [necessarie però al di lui nuovo Sistema add. in marg.] [[Qual sia per essere l’ esito di questa Opera del Padre Vallotti, io non sono per aperirlo. Il tutto dipende come sia per aggradire al Pubblico il presente Sistema, il quale quasi in tutte le sue parti si scosta dalla comune opinione, e propone Sistemi non mai più [[intesi]] [uditi add. supra lin.], e che è difficile, massime dai semplici e puri Pratici siano capiti, e appresi nel lume preciso stabilito dal Padre Vallotti. [-f.85r-] Grande pregiudizio è stato al degnissimo Padre Maesto Vallotti non esser vissuto tanto tempo, di auer sotto gi occhi l’ Opera, che attualmente stà stampando sua Altezza l’ Abbate Martino Gerbert di San Biagio in Selva Nera intitolata Scriptores Veteres de Cantu et Musica potissimum Ecclesiastica perche da quest’ Opera [aurebbe saputo add. supra lin.] quante cose false sian uscite dalla penna dei Scrittori dei due secoli anteriori al presenta, ingannati ancor essi per non essere stati scoperti tanti [[scritti]] [Scrittori add. supra lin.] dei Secoli medj, che [[et presentemente potiamo]] ci servano di gran lume per distinguere il vero dal falso. Ma questo diffetto, a ben riflettere, non pregiudica in modo alcuno al merito, e al valore del Padre Maestro Vallotti]] Oltre le Opere accennate, altre due se ne sono scielte fra i suoi Scritti, che meritano di esser pubblicate. L’ una si è quella dei Tuoni e Modi tanto del Canto fermo, che del Canto figurato. Opera trattata dal nostro Autore con impegno particolare, e piena d’ erudizione; [[singolare, e se in fine]] [Anche in quest’ opera add. supra lin.] L’ Autore scieglie [sul fine add. supra lin.] una Opinione singolare non [Convien però dire, ch’ Egli trovasse appoggiata questa opinione, più che le altre [[da Lui riferite]] intorno ai perfetti Tuoni, o Modi da Lui riferite. add. in marg.] seguitata [seguita ante corr.] da alcuno de Teorici o Pratici del nostro Secolo; [[conuien dire che Egli fosse persuaso dalle Ragioni [Ragione ante corr.] dell’ Autore di tal Opinione, che [[quindi]] di queelle d’ altri Autori addotte nelle loro varie opinioni intorno ai Tuoni o Modi].] L’ altra Opera si è il Trattato Teorico-Pratico della Musica del Padre Francescantonio Vallotti Minorita Padova 1760. Si prottesta l’ autore esser questo un Saggio assai imperfetto tumultuariamente scritto. Cio non ostante egli [[sia]] [ivi add. supra lin.] ostende e [-f.86r-] dilucida molte cose da esso esposte nel primo secondo e terzo libro. [[Molte]] si conosce [però add. supra lin.] avervi egli poste le mani in varij luoghi col aggiungervi alcuni lumi ricavati dalla Lettura dei Scrittori di musica, e di altre facoltà, [faccoltà ante corr.] che aveva per le Mani. Tra gli Scritti del padre Vallotti ritrovasi un estratto di quanto è stato scritto sopra la musica Moderna del presente secolo onde v’ è luogo a credere, che i suoi Principj sianoda esso stati stabiliti, dopo di avere essaminato, e riletto il merito dei varj Sistemi degli altri esposti. Da ciò comprovasi quanta diligenza, [e add. supra lin.] quante meditazione abbia egli [[usate]] [premesse add. supra lin.] prima di esporre alpubblico il suo Sistema sù la moderna Musica In quanta stima e considerazione fosse in Italia, e fuori d’ Italia, rilevasi da un carteggio copiosissimo [[di tanti dei più celebri]] [tenuto con moltissimi celebri add. supra lin.] Professori, da' quali veniva consultato, e ricercato [[il]] del [[Lui sentimento]] [suo add. supra lin.] e parere in varie questioni di musica, e particolarmente del suo Voto nei concorsi per l’ Elezione dei Maestri delle principali Capelle d’ Italia. [[[Singolarmente]] merita [[sopra tutto add. supra lin.]] [specialmente add. supra lin.] d’ esser veduto [osservato add. supra lin.] il Carteggio preventivo al Concorso di Milanto tra il Signor Sarti, e il Padre Vallotti: gradì molto questi in sentire come il Signor Sarti adottava i Principk da esso stabiliti. add. in marg.] Ei distingue sopra tutti il [copioso add. supra lin.] carteggio avuto col Signor Cavaliere Giordano Rivabi, dal qual carteggio vedesi quanti [quanto ante corr.] lumi abbia [[auuto]] [deferito add. supra lin.] il [al ante corr.] signor Cauagliere al [il ante corr.] Padre Maestro Vallotti, [avendo lasciato]] [il quale eziamdio lasciò]] scritte alcune Riflessioni di Fra Francesco Antonio Vallotti sopra il Saggio del Caualier Giordano Ricati;[-f.87r-] [[dal qual carteggio rileuasi quanti lumi habbia recato al [dal ante corr.] degno Cavagliere il lodato Padre Vallotti; nei scritti del quale ritrouarassi [ritrouasi ante corr.]]] Che se il Padre Vallotti auesse terminate le accennate riflessioni, auressimo un giudizio [[giusto]] [esatto add. supra lin.] e sincero dell’ Opera del Sudetto Cavagliere Nel primo Libro dato in luce dal Padre Vallotti, è da osservarsi come stabilizi [stabilisca ante corr.] per Corda fondamentale F. faut, protestandosi, che questa sarà la Corda, di cui si servirà nel progresso de suoi libri per dimostrare tutto ciò che spetta alla Teorica e alla Pratica. Ma nel secondo [[Libro, e nel]] terzo e quarto Libro mutò idea, e si uniformò all’ uso commune di tutti gli Scrittori di Musica [sostituendo add. in marg.] [[stabilì]] la Corda di Csolfaut, come [la più add. supra lin.] naturale e [<.>] [L’ unica, add. supra lin.] che non ammette alcun accidente di # o di b. molle Nacque controversia tra il Padre Callegari, e il Padre Vallotti sù qual corda si dovesse stabilire il Tuono di Terza minore: giacche la Natura ci ha indicata la Corda coerente al Tuono di terza maggiore ma non già quella del Tuono di terza Minore. Pretese e stabilì con grande impegno il Padre Callegari, che la corda di D la sol re, che per se stessa è minore, fosse l’ unica corda, ove dovesse stabilirsi il Tuono di Terza minore. Al Contrario il padre Vallotti con uguale impegno sostenne che la corda di A la mi re [-f.88-] che per se è di terza minore fosse quella corda sù la quale si dovesse stabilire il Tuono di Terza minore. Combatterono ambidue valorosamente [acremente ante corr.], e [mostrossi add. supra lin.] ognuno di essi impegnato pe’ l suo Sistema, [ma add. supra lin.] restò la controversia indecisa, non essendovi ragioni concludenti ne per una parte, ne per l'altra. Io penso che [[il pubblico]] niun vantaggio possa ritrarsi [ritrarse ante corr.] [da questa controversia add. supra lin.] onde inutile [[il farla stampare]] sarebbe il farla pubblica colle stampe. Tra i scritti del Padre Vallotti ritrovasi il seguente: Serie di varj Autori Greci Latini Italiani e Francesi, che hanno scritto della Musica o Antica o moderna con varie erudizioni ed opinioni di diversi raccolte dal Padre Francesco Antonio Vallotti M. C. M. di C. nel S. di P. Padova, 1732. È pregevolissima per se stessa questa racolta fatta dal Padre Vallotti [e scritta add. supra lin.] unicamente [[scritta]] per suo utile; e se dall’ Autore fosse stata più [[compita ed estesa, grande vantaggio portarebbe]] [ridotta a compimento, potrebbe riuscire add. supra lin.] al pubblico assai vantaggiosa. Qua sia per essere [[l’ esito dell] presso [appresso ante corr.] degli [delle ante corr.] [[Pubblico]] [Eruditi l’ incontro add. supra lin.] delle Opere del Padre Vallotti egli è difficilissimo [[il poterlo determinarlo.]] [il pronosticarlo. add. supra lin.] Il Padre Vallotti ha innalzato il suo Sistema ad un grado tale, perciò che riguarda la Teorica, che a giorni nostri pochi vorranno accingersi all’ impresa di penetrare il fondo di tale Sistema. Per [[ciò poscia che]] [quanto poscia add. supra lin.] riguarda la Pratica, ella è talmente concatenata con la Teorica, [che add. supra lin.] senza una perfetta cognizione di questa non si può giongere a comprendere l’ altra. Se il Padre Vallotti avesse avuto sotto degli occhi [-f.89r-] tutti quegli Autori dei Secoli medii, che attualmente [[sta stampando]] [stà mettendo in luce add. supra lin.] sua Altezza il dottissimo Padre Don Martino Grebert Abbate di San Biagio in Selva nera, certamente non aurebbe adottate [[certe]] [alcune add. supra lin.] dottrine false, e storie [[false]] apocrife [aporife ante corr.] le [delle ante corr.] quali [[sono]] sparse [ritrouansi in add. in marg.] tutti gli Scrittori di Musica dei due secoli anteriori al presente. [[Quindi non si può condanare d’ errore]] [Ma non è gia per questo, che debbasi redarguire add. in marg.] ne il Padre Vallotti, ne gli Scritttoi, ai quali egli si e appoggiato, perche [i add. supra lin.] tanti Codici [scopritori del vero add. in marg.] [[sono]] sino ad ora sono stati nascosti nelle principali Biblioteche sì d’ Italia, che fuori d’ Italia. [-f.90r-] Indice dei Capitoli del [della ante corr.] [[Terza Parte]] [Libro Terzo add. supra lin.] Libro Terzo che contiene gli precetti, che debbonsi sapere, ed osservare per comporre 2. Prefazione 6. tergo dell’ Accordo ovvero Complesso consonante Capitolo 1. 9. tergo della Settima Capitolo 2. 11. tergo della Nona Capitolo 3. della Vndecima Capitolo 4. pagina 7. 8. 9. e 10. Della Terza decima Capitolo 5. 12. della Quartadecima Capitolo 6. Della Settima e Nona Capitolo 7. della Nona conl’ Undecima Capitolo 8. della Undecima, e Terzadecima Capitolo 9 [della add. supra lin. Setima con l’ Vndecima Capitolo 10. della Nona con la Terzadecima Capitolo 11. della Terzadecima con la Decimaquarta Capitolo 12. della Settima con la Nona, e L’ Vndecima Capitolo 13. della Nona con l’ Undecima, e Terzadecima Capitolo 14. della Vndecima con la Terzadecima e la Decimaquarta Capitolo 15. della Nona con la Terzadecima e Quartadecima Capitolo 16. della Nona con l’ Vndecima, Decimaterza e Decimaquarta Capitolo 17. Che a fronte di qualunque dissonanza può stare l’ intiero accordo consonante Capitolo 18. Che il novello compositore devesi tosto, ed in primo luogo instruire [instrue ante corr.] nel combinar assieme le quattro voci Capitolo 19 Instruzione a Giovani compositori per far l’ abbozzo de' loro Componimenti Capitolo 20 del Basso Fondamentale Capitolo 21. del Basso Continuo [e add. supra lin.] come debba formarsi sopra una data Cantilena Capitolo 22. pagina 28. delle Consonanze Dissonanti e dissonanze consonanti Capitolo 23. dell’ uso delle dissonanze Capitolo 24 dell’ uso della Settima Capitolo 25. Come debbansi formare le Fughe Capitolo 26. del Modo di comporre a due Cori Capitolo 27. dello Stile a Capella Capitolo 28. Dell’ uso più artificioso, e riservato delle dissonanze Capitolo 24. Che nella Musica si debbono [debbano ante corr.] ammetter Licenze [e che non si danno Accordi add. supra lin.] per imprestito, ne per supposizione Capitolo 30. Qual sia la cagione, per cui sono e deuono essere vietate le due Quinte seguenti, come pure, le due Ottaue, e due Vnisoni Capitolo 32. pagina 39. Delle dissonanze [<.......>], o sia dissonanze passagere Capitolo [[32, [<..>]]] della Varietà che richiedesi nel Contrapunto Capitolo 34 del Contrapunto doppio Estratto al Lettore In seguito del Secondo Libro viene alla luce il Terzo Libro, nel quale il chiarissimo autore [[[[es pone]] secondo il Sistema da esso adottato propone gli precetti, che debbonsi sapere ed osservare per ben comporre. È tutto diretto questo terzo libro alla Pratica]] propone i precetti, che nella pratica deve eguire il compositore, secondo il sistema da esso adottato. Il bell’ ordine, la chiarezza, la coerenza della Teorica con la Prattica sempre più ci dimostrano quanto profonda fosse la [di lui add. supra lin.] cognizione nella Musica: [[e dunque]] E 'l numeroso carteggio dei [più distinti add. supra lin.] Professori de nostri tempi sono una prova evidente della stima e del singolare concetto scarso e dentro e fuori d’ Italia. In primo luogo [[descrive]] [espone add. supra lin.] la Natura delle Consonanze distinguendo le primarie dalle secondarie. di qui passa a descrivere le dissonanze ognuna in particolare, e indi [[l’ uni]] come possano [in varj modi add. supra lin.] unirsi assieme. Descritti gli Intervalli sudetti, viene in seguito ad instruire il novello Compositore come deve computare assieme le Parti del Contrappunto [[descrivendo]] [dimostrando add. supra lin.] la differenza del Basso fondamentale dal Continuo, [la tessitura add. supra lin.] delle fughe e di tutto ciò che è necessario per formare un eccellente Compositore. [Per il Secondo Libro add. supra lin.] accede al Terzo libro il Quarto nel quale il nostro Autore dimostra [[non solo]] la profondità del suo ingegno non solo nella [[semplice]] della Teorica, e Pratica di Musica, ma [[egli si distingue in una]] [in una add. supra lin.] singolarissima Erudizione dei Scrittori di Musica Greci, Latini, e degli ultimi Secoli. La materia di cui tratta in questo [Quarto add. supra lin.] Libro è delle più interessanti della Musica [[Musica]], Ella s’ è quella dei Modi, o Tuoni, incominciando dai Tuoni Ecclesiastici dei primi Sec poco estendendosi in quelli de Greci, [[i quali]] dichiara [dichiarando ante corr.] unicamente quanto occorre, a fine di ben comprendere [[le origini che]] [come add. supra lin.] dai Tuoni de [[Ecclesiastici add. supra lin.]] [[primi]] [Greci add. infra lin.] hanno avuto origine i Tuoni detti Ecclesiastici. Questa materia dei Tuoni è talmente invilupata, e [[Trattata]] [trattata add. supra lin.] dai nostri Scritti Musicae [con tanta oscurità add. supra lin.], che ha obbligato il chiarissimo Padre Vallotti a non tralasciar diligenza e studi [studio ante corr.] [[con]] [a fine di add. supra lin.] sviluparla da [[tante]] [tanti varij Sistemi e add. supra lin.] opinioni introdotte [[per il corse di 18 seco]] [dai primi secoli della add. supra lin.] Chiesa sino al presente. Scieglie il nostro Autore [e adotta add. supra lin.] in fine quel Sistema, che gli sembra più [fondato e add. supra lin.] ragioneuole. E pieno questo Libro d’ erudizione, che da questo solo libro [[si com]] è facile comprendere quanto fosse [[vasta]] profonda la [[di lui add. supra lin.]] cognizione di Musica, e l’ erudizione. [[Fra i Scritti del Padre Vallotti si trova parte]] [Nel presente add. supra lin.] Trattato [[sia portarne]] composto dall’ Autore nell’ Anno 1760. Sul principio [[del quale]] [egli add. supra lin.] si esprime ne Seguenti Termini. Sarà questo un Saggio di musica assai imperfetto, percioche tumultuariamente scritto, cioè per fare una raccolta di varj miei pensamenti senza questa faccoltà, che per farne un Trattato da darli al Pubblico; che ben altro commento vi si richiederebbe di quello, che io ho, esendo di continuo occupato nella Prattica per servigio di questa Chiesa del Santo, cui non debbo, ne voglio mancare. Considerato e ben ponderato questo Trattato, io lo trovo molto ben ideato, e con in maniera tale, che [[sara ma]] [il pubblicarlo add. supra lin.] sarà di gran lume, e vare a cui delibera apprendere la Musica tanto Teorica, che Pratica. E non ostante che nel presente libro egli [[tratta]] esponga sopra quelle trattate nelle altre di lui opere; nella presente però varie [ue ne add. supra lin.] sono [[le materie]], di cui non ha trattati, e che appoggiate all’ Autorità [[e menti]] di molti scrittori, viene sempre più a considerare quanto egli espone. Penso certamente che se l’ Autore avesse di nuovo riveduta quest’ Opera, facilmente l’ avrebbe [<......>] a maggior prefezione, ciò non ostante io penso che publicandosi come ritrovasi scritta dall’ Autore sia per auere un singolare vantaggio ai studiosi di Musica. Primo Libro sta scritto = Se degli amatori della Musica saranno favorevolmente accolti li mentovatiti Libri, vi s’ aggiungerà anche il IV. in cui si darà un metodo ragionato di ben accompagnare con lo Strumento da tastatura pagina XIII. Scrive = nel II.... si tratterà degli Elementi pratici della Musica; dei materiali però e ciò alla sfuggita: dei più importanti, più diffusamente; e tali sono il temperamento, le scale, le cadenze, i Modi armoniali, e li Corali, cioè gli Ecclesiastici, et cetera. Pagina XIV nel III. poi si daranno le Regole, e precetti del Contrappunto, o sia del modo di ben comporre. E se dagli amatori della usica saranno fauoreuolmente accolti li tre mentovati Libri, vi si avviungera anche il IV. in cui si darà un Metodo ragionato di ben accompagnare con lo strumento da tastatura L’ Editore al benigno Lettore Tale fu la estimazione, che universalmente si procacciò il celebre Padre Maestro Francesco-Antonio Vallotti Minor Conventuale già Maestro di Capella in Padova nel rinomato Tempio di Santo Antonio, chiamato per antonomasia La Chiesa del Santo, che ad insinuazione, ed istanzia de suoi amici s’ indusse a far pubblice colle Stampe le per esso lui com[<....>] opere di Musica, tanto quelle di Teoria, quanto l’ altre, che riguardan la Pratica. Se fosse [[piac]] stato in piacer a Dio di accordare al dotto Scrittore età più lunga, e avesse questi aderito un po’ prima alle altrui premure, che non sarebbe rimasta imperfetta la ideata Opera cui manca la Parte concernente la Pratica, rispondente ai principj da lui fattti per la Teorica. Ma troppo era da temersi un simil discapito suo dell’ età del Vallotti, che ottogenario intrapreso avea il Lavoro. À questo lagrimevole danno bramando di dar qualche riparo i Religiosi Minori Conventuali del moastero di padova e insiememente render palesi i loro sentimenti di amore, Stima, e gratitudine perl dignissimo Professore di Musica, e Lor confratello, si diedero con diligenza a raccogliere, e ad ordinare nel possibil modo gli scritti tutti, che dalla penna uscirono del Defunto. E sicome fra Questi, e me dioriva una verace amistà contratta fino dall’ anno 1722, piacque ai sudetti Religiosi adossarmi la incimbrenza di trascegliere, et ordinare questi scritti, che trattano di Musica, e che ponno servire di seguito al primo Tomo, che il Vallotti diede in luce neell’ anno 1779. Il riflesso di mia tenerità per l’ una parte, e dell’ acume ingegnoso, ed erudizione esimia del Padre Vallotti per l’ altra, mi tennerosospeso alcun tempo, ed irresoluto sul punto di assumere un tanto impegno. Dovetti alla fin cedere; e gli stimoli dell’ amicizia uniti alle cogenti preghiere dei Padri del Santo mi fecer sorpassare ogni difficoltà, e quasi dimenticare di me medesimo. Mi presi quindi fra i moltissimi Scritti del nostro Autore a sciegliere, e considerare quanto giudicai necessario a proseguimento dell’ Opera tutta diretta ad istabilire i Principj della Musica moderna Molti celebri Uomini del nostro secolo si occuparono in tal lavoro. Tra questi debbonsi annoverare nell’ Italia nostra il Padre Francescantonio Calegari minor Conventuale, il quale dall’ anno 1707 fino al 1727 fu esso pure nella Chiesa del Santo Maestro di Capella; ed il Signor Giuseppe Tartini rinomato suonator di Violino, il Signor Cavaliero Giordano Ricercati; e nella Francia il Chiarissimo Monsieur Rameau Parigino; il quale diede al publico il suo sistema dopo che i due sovra menzionati scrittori Calegari e Tartini avevan già proposto il Loro, a stabilimento de teoretici non meno che de pratici Principj della Musica. Ciò non ostante s’ indusse anche il nostro Padre Maestro Vallotti ad esporre i suoi sentimenti sù questo punto cotanto interessante. E siccome egli era nella sua Professione eccellentissim non solo ma versato etiandio in altre scienze gravissime, nella Filosofia, nella Teologia, nella Storia Sacra e profana e specialmente nlle Matematiche, e capacissimo però a trattare con profondità di dottrina tutte e singole le parti della musica, quindi non dovrà non riuscir caro al Pubblico il sapere qual fosse in materia di musica il sentimento di un sì grand’ uomo. Del Sistema del quale io non ardir<ò> proferire sentenza, mentre à Leggitori eruditi appartiene il giudicare, e non a me, che per essere addetto alla musica de passati tempi, oggigiorno chiamata La Vecchia, non potrebbe senza taccia di pregiudicato, o anzi di presuntuoso ritenersi dal Pubblico il mio sentimento. Oltre le moltissime composizioni fatte dal nostro Vallotti per servigio della sua Chiesa, moltissimi sono eziandio gli Scritti da lui lasciatici, de quali potrebbesi agevolmente formare una lunga serie de' Tomi. Io però ho avuto in vista di sciegliere solamente quel tanto, che reputo necessario a compimento dell’ Opera, e collocare le parti al luogo loro. Lo che ho giudicato doversi per me fare in guisa, che l’ originario scritto non abbia a sofferire alcuna benche minima variazione. Mi sono soltanto fatto lecito di frappor quegli esempi, i quali per altro dall’ Autor stesso si trovano indicati: come altresì di recare i testi degli Scrittori da esso Lui accennati, quando ho creduto [opportuno add. supra lin.] il farlo. Ho aggiunto poscia, oltre l’ Indice dei Capi che si contengano in quest secondo [[scritto]] [Libro add. supra lin.] un Indice de' vocaboli non in tutto cogniti per maggior chiarezza dei lettori; ma siccome l’ autore stesso nel primo Libro ne ha proposto una copioso nel primo Libro potrà quindi essere sufficiente. [-f.93r-] Essendo stato composto il Trattato de Tuoni del Padre Maestro Vallotti con grande dottrina ed erudizione ma unita tutta assieme, non sarà inutile ai Giovani, [[il vedere]] [l’ esporgli add. supra lin.] uno specchio distinto di ogni parte diun materia cosi vasta, e piena di oscurità come è quella de' Tuoni. Lasciaremo da parte i Tuoni de Greci, anche tropo da noi lontani, e che a nostri tempi niun giovento possono recarsi, e daremo principio dai Tuoni usati su i primi Secoli della Chiesa. È comune sentimento che soli quattro fossero su i primi secoli della Chiesa i Tuoni. Il Primo chimato col vocabolo greco Proto, il secondo chiamato Deutero, il terzo chiamato Trito, e il quarto chiamato Tetrardo. La Corda principale e finale del primo fu Dlasolre, quella del secondo fu Elami, quella del terzo F.faut, e quella del quarto Gsolreut i quali quarto Tuoni sono espressi nella seguente Figura [Martini, Scritti del Padre Martini, 93; text: Primo, Secondo, Terzo, Quarto] E si come andava crescendo l’ estensione [delle Voci add. supra lin.] di ciascuno di questi quarto Tuoni tanto verso il grave, che verso l’ acuto, fù stabilito di dover esser ciascuno di xxi, estendendo verso [-f.94r-] Molto Reverendo Padre Signor Patrono Colendissimo L’ esibitor della presente è il nostro Padre Minore Trento Guardiano, Soggetto distinto per singolari caratteri di virtù e di dottrina, già noto a Vostra Gratia. Questi si porta alla volta di Firenze per predicare nella prossima Quaresima, e siccome mai non parte dalla mia memoria il desiderio ed interesse che più volte mi dimostrò; per il nostro Amico chiarissimo Vallotti, cioè di vedere, esaminare e tirare ancora a compimento da' suoi scritti almeno un secondo volume, che aperisce la strada al’ intelligenza del primo già stampato onde tra tutti e due si avesse un’ opera utile e completa con aumento di decoro del gran maestro, di Vostra Grazia che è quanto à dire di tutto l’ ordine nostro, e dell’ italia, tenendomi sicuro che si mantengano li stessi sentimenti in Vostra Grazia, e data l’ oportunissima occasione di questo degno padre Guad.no Questi nostri Padri del Santo hanno pregato il suddetto, affinchè presentasse a Vostra Grazia tutti i Manoscrittti del Padre Minore Vallotti sino al suo ritorno a Bologna per lo effetto, dovendoli riportare in Padova al suo ritorno asieme col suo veneratissimo giudizio, per venire a quelle deliberazioni, che saranno suggerite dalla sua singolare Virtù: troverà in un volume a stampa correzioni fatte dall’ Autore; in una carta le opposizioni fatte dal Padre Reverendissimo Barca; l’ opinione ch’ aveva di questo soggetto l’ osserverà nelle prime carte del secondo Tomo Manoscritto; Quale giudizio però abbia fatto il Barca di questi manoscritti sò di avervelo fedelmente spedito, sino dall’ anno passato; ne altro mi resta, che di pregarle i giorni più lunghi e felici, per comune consolazione; mi continui la sua pregiatizzima grazia, mentre pieno di perfetta stima, costantemente me le raffermo di Padova li 20 Gennaio 1783 humilissimo devotissimo obligatissimo servitore Padre Bonaventura Perissutti [-f.94v-] Molto Reverendo Padre Signr Patron Colendissimo dal Molto Reverendo Padre Minore Trento Guardiano del Santo ricevetti una gentilissima di VPM assieme con due abbondanti Invlti dei scritti del fu celebre Padre Minore Vaolltti; ma siccome era partita la Posta, non fui in temp di risponderle. Al sudetto Madre Minore Trento ho fatta la ricevuta degli accennati due Involti, acció, succedendo la mia morte, possano cotesti degnissimi Padri ripetere i scritti del Degunto. Non posso esprimerle con quanto piacere abbia dato una scorsa a tali scritti, dau quali rilevasi il profondo sapere del Padre Vallotti, e il danno, che ne verebbe al pubblico, se non si proseguisse a stampare quant manca al proseguimento, e compimento di tutta l’ Opera. Nel ritorno che farà il Padre Monore Trento spero di rimandarle compito il secondo Tomo, e dopo procurarò di far lo stesso col terzo Tomo. Io penso d’ aggiungervi qualche annotazione, ve credo che serviranno per maggior illustrazione dell’ Opera, scritte a parte, non avendo io avuto l’ ardire, e il coraggio di metter le mani nell’ Originale del Defunto. Tra i libri del defunto avranno ritrovati i miei due Tomi della Storia della Musica primo e secondo, ne mi ricordo d’ averli mandato il terzo; ogni qualvolta non l’ abbia mandato me lo avisi, che io prontamente lo spedirò. Farò tutto il possibile per rimandarli tutti i Scritti al ritorno del Padre Guardiano, supposto che io abbia posto assieme il Terzo Tomo, di cui ne ho qualche speranza, il che sarebbe una cosa onorifica al defunto, ed utile al pubblico: per ora non altro che dire; occorendomi qualche cosa, non mancarò d’ auisarla. I miei ossequiosi rispetti a tutti codesti degnissimi Padri, e con tutto l’ ossequio pieno di stima mi dico Di Vostra Paternita Molto Reverenda Bologna li 11 Marzo 1783
Title: Scritti del Padre Martini relativi all’opera inedita del Padre Vallotti
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS I.43, 77-94
[-f.77r-] Primo [[Trattato]] Libro Capitolo 1. Che cosa sia la Musica, e cosa per essa voglia intendersi. Capitolo 2. Delle diverse maniere onde li varij rapporti de' suoni conoscer si possono. Capitolo 3. Osservazioni sopra la corda sonora. Capitolo 4. Costruzione del monocordo, e vero modo di fervene uso. Capitolo 5. Dilucisazione della serie armonica. Capitolo 6. Che all’ Armonia convengono le Ragioni e le Proporzioni soltanto di maggiore marginalità. Capitolo 7. Qual differenza siavi fra Proporzione, e Ragione, e Frazione. Capitolo 8. Delle operazioni aritmetiche intorno le Ragioni. Capitolo 9. Della Proporzione Armonica. Capitolo 10. Della Proporzione Aritmetica. Capitolo 11. La proporzione aritmetica, in qualunque aggregato di numeri interi, si converte in armonica, qualora come divisori dell’ Unità gli stessi numeri siano considerati. Capitolo 12. Della Proporzione Contr’ Armonica. Capitolo 12. Della Proporzione Geometrica. Capitolo 14. Della Proporzione Contro-geometrica. Capitolo 15. della trasformazione di varj mezzi. Capitolo 16. Cosa s’ intenda per Consonanza, e quale sia. Capitolo 17. Del Principio, ovvero della cagione immediata delle Consonanze. Capitolo 18. Quale sia la vera origine, ee cagione delle consonanze. Capitolo 19. Dell’ Unisono. Capitolo 20. Della Ottava. Capitolo 21. Della Quinta. Capitolo 22. Della Quarta. Capitolo 23. Della Terza Maggiore. Capitolo 24. Della Terza Minore. Capitolo 25. Della Sesta Maggiore. Capitolo 26. Della Sesta Minore. Capitolo 27. della Quinta Minore. Capitolo 28. della Quinta Eccedente. Capitolo 29. Della Sesta Eccedente. Capitolo 30. Cosa s’ intenda per dissonanza, e quale sia. Capitolo 31. Del Principio, e cagione delle Dissonanze. Capitolo 32. Quante, e quali sieno le Dissonanze. Capitolo 33. Della Settima. Indice del secondo [[Trattato]] libro Introduzione Sistema della Moderna Musica Capitolo 1. Alfabetto Musicale 2. delle Sillabe musicali 3. Del Sistema musico moderno 4. del Temperamento 5. delle linee orizontali, e perpendicolari 6. delle Chiavi Musicali 7. Delle Note, o Figure Musicali [[8. Del B b molle, o [sqb] quadroe delle figure considerate [[della]] nella [Musica add. supra lin.]]] 9. Delle figure considerate aggiunte di numeri Basso Continuo 10. Del Tempo 11. della Battuta 12. dell’ origine della Scala diatonica..... 13. Che più sorta di Scale vi sono nella Musica, e quale Armonia loro contengono. 14. Delle diverse Scale del Modo minore 15. degli Intervalli Musicali. 16. degl’ Intervalli equivoci nello Strumento di tastatura 17. di numeri veri, e degli apparenti 18. delle Consonanze dissonanti. 19. Dei Tuoni, o Modi Musicali 20. delli moderni Modi armonico-musicali 21. dell’ origine del Modo minore 22. delli Modi trasportati 23. delle Cadenze [[24. Trattato dei Tuoni Modali si Ecclesiastici e Corali, che Musicali 1733 25. Libro secondo del Trattato de Tuoni Modali, in cui si tratta de Dodici Tuoni Ecclesiastici, e Corali. 1735]] [-f.77v-] Capitolo 34. Della Nona. Capitolo 35. Dell’ Undecima. Capitolo 36. Della Terzadecima. Capitolo 37. Della Settima diminuita, e della seconda eccedente. Capitolo 38. Della risoluzione delle Dissonanze. Capitolo 39. Del Riversamento delle Dissonanze. Capitolo 40. Della combinazione di varie Dissonanze. Capitolo 41. Dei gradi Diatonici. Capitolo 42. Dell’ Analisi dei gradi Diatonici. Capitolo 43. Del quarto di tuono Capitolo 44. Del Comma. Capitolo 45. Delle prerogative della Quadrupa. Capitolo 46. Dell’ uso della proporzione geometrica nella musica. Capitolo 47. De' Numeri Platonici. Capitolo 48. che da 1. 1/3. 1/5 deriva tutto il nostro sistema musicale. [-f.78r-] [Scritti del Pade Martini, 78r; text: pagina 46. 55. 65. Vedi l’ esempio di Monsieur Rameau posto al suo luogo. 70. Articolo 2. capitolo 5. 71. 3. [ouero l' add. supra lin.] 4. 24. 27. 30. 18. C. D. E. G. F. 32. 56. 36. 72. F#, 34. 18. [28. ante corr.] Salti di Quinta B. d'armonica, come, 34. scala discendente comune ad ambedue, F [sqb]] [-f.78v-] [Scritti del Pade Martini; 78v; text: [[Capitolo 13. pagina 72, Scala di Quinta, Bassi d’ Armonia, discendente commune ad ambedue, 36. 32. 30. 27. 24. 18. G, C.]] 73, ascendente, Sesta, a. D, E, F, a. G. dell’ , 27. 75, Ottava, 48, 45, 42 2/3, B b. [sqb], 81. 96. 90. 80. 72. 64. 60. 54, 48, terza, 82. 42. 45. 48. 40, 30, 40, naturale, 84. quarta, artifiziale] [-f.79r-] [Scritti del Padre Martini; 79r; text: 8. pagina 46. 55. 64. 65. di Monsieur Rameau, 70. 71. figura, altra, 73, secondo esempio, altro, 78, Scala ascendente, discendente, di sesta] [-f.79v-] [Scritti del Padre Martini; 79v; text: pagina 81. ascendente, discendente, 82. Scala di terza, 84. quarta Natturale, Artificiale, 3#, 85. quinta ascendente, discendente, sesta, 87. ottaua, 90, 91, 3[sqb], Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Possono proseguirsi sino al Numero di otto, 10, 6] [-f.80v-] [Scritti del Padre Martini; 80r; text: pagina 85 Scala di quinta ascendente, 40. 45. 48. 54. 60. A, B, C, D, E, discendente, 3#, 86, Basso dell'Armonia, sesta ascendente, 64, F. #, 89, G#, 75, 80, Ottaua, 91. 37 ½.] [-f.81r-] La Corda di Alamire, come più propria per stabilirui il Tuono di terza minore. Da questa Controuersia dsi rileua l’ ingegno, e il talento di ambedue i litiganti che [[di]] [si add. supra lin.] sforzano [[d’ essi add. supra lin.]] ognuno di essi di sostenere il proprio impegno. Ciò non ostante essendo una cosa puramente arbitraria, in niun modo il pubblico ne può ritrouar uantaggio [-f.82r-] [Fra quanti Scsrittori di Musica hanno trattato o della Teorica, o della Pratica, o di ambe insieme codeste Parti, furone per lo maggior numero o nell’ una, o nell’ altra difettosi e mancanti, essendo ben raro, che Chi l’ una possiede eccellentemente, sia dell’ altra ancora Possessore felice. N’ è quindi deriuata quella incertezza, e oscurità per cui gli Studiosi di questa Scienza ignorano a quale fra tanti Autori e Maestri affidare si debbano. Ben conosciutasi una tale uerità dal Padre Uallotti, uersatissimo com’ Egli era e nella Teorica, e nella Pratica sovra quant’ altri del presente Secolo, dell’ una e dell’ altra trattò amplissimamente, come ne fanno fede gli Scritti suoi. Si come col progresso de' tempi ogni qualunque Facoltà si è vieppiù sempre con nuovi ritrouati perfezionata e abbellita così pure della Musica, mercè de' nuovi vezzi, ed ornamenti, che quasi direi alla giornata le si aggiunsero, esser veggiamo accaduto; dla che nacque la notissima divisione di Musia, e di Musica nuova. Non mancarono et cetera add. in marg.] La maggior parte dei Scrittori di Musica, parlo di quelli che anno trattato della Teorica, e della Pratica o unite assieme o separate, se erano instruiti nella Teorica, poco o nulla sapevano della Pratica, così al contrario se nella Pratica erano instruiti, erano ignari della Teorica. da ciò ne è venuta una confusione assai grande, che chi desidera d’ applicarsi a questa facoltà non sà a quale, fra tanti Autori, che ne hanno scrittto appoggiarsi. Conosciuta una tal verità dal defunto Padre Vallotti, e versatissimo come egli sopra quanti hanno scritto nel presente secolo nella Teorica, che nella Pratica sempre moltissimo sopra l’ una e l’ altra, come si può vedere da suoi Scritti. Ma siccome la Musica, come succede in tante ltre facoltà, aggiungendo quasi ogni giorno qualche nuouo ornamento, qualche vezzo alla Musica de tempi andati, si è formata una divisione della musica vecchia, e della musica nuova. Non mancarono Scrittori nel presente Secolo che s’ ingegnarono a stabilire i Principj di questa nuova musica. Fra [[quali]] [questi add. supra lin.] il primo fù il Padre Callegari in Italia, e poco dopo se non contemporaneamente in Francia il celebre Monsieur Rameau; al Padre Callegari si unì il nostro Padre Vallotti munito di quei presidii, che mancarono al Padre Callegari. di poi comparvero [ccomparve ante corr.] il Signor Tartini i [il ante corr.] quali [quale ante corr.] [[si formò]] [ognuno si formarono add. supra lin.] un Sistema [[loro parti]] [loro add. supra lin.] proprio, e particolare [-f.83r-] già pubblicato per mezzo delle Stampee. In fine il Signor Cavaliere Giordano Ricati, dopo molte conferenze, e Lettere scritte al [[defunto]] Padre Maestro Vallotti, [[e ch add. supra lin.]] [[seppure approfitarsi dell’ indolenza e di lui tardanza]], pubblicò un suo Trattato [[il Cavagliere]] in tutto coerente ai Principj [Fra gli Scritti del Defunto esiste tutto il carteggio che fra Questi, e il Cavagliere si tenne. add. in marg.] del Vallotti del Vallotti; [[il tutto comprovasi dalle Lettere originali di ambidue esistenti fra i Scritti del Defunto. [[Si risolse]] [Risolvette add. in marg.] poscia il Padre Vallotti di pubblicare colle [nell’ anno 1779. add. in marg.] Stampe la Prima Parte della Sua Opera, nella quale, dopo aver copiati [[i Principi]] degli accennati [Scritttori i Principi, add. supra lin.] de quali o poco o nulla [[era]] [dimostra add. supra lin.] egli [esser add. supra lin.] persuaso, viene a proporre il [[di]] Suo proprio Sistema, e Proporzioni Geometriche, Aritmetiche, e Armoniche. La di lui morte accaduta nel 1780. ai 10. Gennaro ritardò la pubblicazione di questa prima Parte; [onde ignorasi ancora, come dal Pubblico, e massime trà Professori Teorici e Pratici sia stata accolta, e gradita. add. in marg.] Sicchè non si sà come sia accettata dal pubblico, massime dai Professori tanto Teorici che Pratici In questo primo Libro Egli pianta i fondamenti su de quali egli intende d’ inalzare la gran fabrica [[del]] di tutta la sua Opera. Nella Prefazione del primo Libro [[Egli ci indica]] [ci fa sapere add. supra lin.] di auer egli preparati altri tre libri, ne quali espone tutto il Suo Sistema. Nel secondo libro applica alla Teoria del primo libro tutti gli Elementi [-f.84r-] pratici della Musica, ma specialmente del Temperamento, delle Scale, delle Cadenze dei modi (o Tuoni) armoniali, e [[di] [dei add. supra lin.] Corali, cioè gli Ecclesiastici. [[Sopra de]] [Intorno à add. supra lin.] quali ritrouasi frà suoi Scritti un Trattato pieno d’ erudizione, se non che anche in questo Trattato, [[secondo [giusta il Sistema [[da Essolui adottato]] che gli piacque di adottare, si è scostato add. in marg.] il suo costume, egli ha voluto [vuolsuto ante corr.] seguire quel Sistema che gli ha più piaciuto, [[<.>]] benchè lontano]] dalla [più add. supra lin.] comune opinione de' Scrittori Teorici, e Pratici del presente Secolo. Nel terzo Libro discende particolarmente alla Pratica che contiene le Regole e i Precetti del Contrappunto, e il modo di ben comporre, sempre però [[il tutto]] coerente ai Principj da Esso stabiliti nel primo Tomo Nel quarto libro prescrive le Regole per accompagnare sù l’ Organo e Clauicembalo il Basso Continuo. E Siccome il suo nuovo Sistema in molte cose si [[scosta]] [allontana add. supra lin.] dalla Pratica comune dei Professori d’ Organo e Clavicembalo, non è da maravigliarsi se Egli abbia introdotte delle Segnature di Numeri non mai più [[vedute]] [usate add. supra lin.] [necessarie però al di lui nuovo Sistema add. in marg.] [[Qual sia per essere l’ esito di questa Opera del Padre Vallotti, io non sono per aperirlo. Il tutto dipende come sia per aggradire al Pubblico il presente Sistema, il quale quasi in tutte le sue parti si scosta dalla comune opinione, e propone Sistemi non mai più [[intesi]] [uditi add. supra lin.], e che è difficile, massime dai semplici e puri Pratici siano capiti, e appresi nel lume preciso stabilito dal Padre Vallotti. [-f.85r-] Grande pregiudizio è stato al degnissimo Padre Maesto Vallotti non esser vissuto tanto tempo, di auer sotto gi occhi l’ Opera, che attualmente stà stampando sua Altezza l’ Abbate Martino Gerbert di San Biagio in Selva Nera intitolata Scriptores Veteres de Cantu et Musica potissimum Ecclesiastica perche da quest’ Opera [aurebbe saputo add. supra lin.] quante cose false sian uscite dalla penna dei Scrittori dei due secoli anteriori al presenta, ingannati ancor essi per non essere stati scoperti tanti [[scritti]] [Scrittori add. supra lin.] dei Secoli medj, che [[et presentemente potiamo]] ci servano di gran lume per distinguere il vero dal falso. Ma questo diffetto, a ben riflettere, non pregiudica in modo alcuno al merito, e al valore del Padre Maestro Vallotti]] Oltre le Opere accennate, altre due se ne sono scielte fra i suoi Scritti, che meritano di esser pubblicate. L’ una si è quella dei Tuoni e Modi tanto del Canto fermo, che del Canto figurato. Opera trattata dal nostro Autore con impegno particolare, e piena d’ erudizione; [[singolare, e se in fine]] [Anche in quest’ opera add. supra lin.] L’ Autore scieglie [sul fine add. supra lin.] una Opinione singolare non [Convien però dire, ch’ Egli trovasse appoggiata questa opinione, più che le altre [[da Lui riferite]] intorno ai perfetti Tuoni, o Modi da Lui riferite. add. in marg.] seguitata [seguita ante corr.] da alcuno de Teorici o Pratici del nostro Secolo; [[conuien dire che Egli fosse persuaso dalle Ragioni [Ragione ante corr.] dell’ Autore di tal Opinione, che [[quindi]] di queelle d’ altri Autori addotte nelle loro varie opinioni intorno ai Tuoni o Modi].] L’ altra Opera si è il Trattato Teorico-Pratico della Musica del Padre Francescantonio Vallotti Minorita Padova 1760. Si prottesta l’ autore esser questo un Saggio assai imperfetto tumultuariamente scritto. Cio non ostante egli [[sia]] [ivi add. supra lin.] ostende e [-f.86r-] dilucida molte cose da esso esposte nel primo secondo e terzo libro. [[Molte]] si conosce [però add. supra lin.] avervi egli poste le mani in varij luoghi col aggiungervi alcuni lumi ricavati dalla Lettura dei Scrittori di musica, e di altre facoltà, [faccoltà ante corr.] che aveva per le Mani. Tra gli Scritti del padre Vallotti ritrovasi un estratto di quanto è stato scritto sopra la musica Moderna del presente secolo onde v’ è luogo a credere, che i suoi Principj sianoda esso stati stabiliti, dopo di avere essaminato, e riletto il merito dei varj Sistemi degli altri esposti. Da ciò comprovasi quanta diligenza, [e add. supra lin.] quante meditazione abbia egli [[usate]] [premesse add. supra lin.] prima di esporre alpubblico il suo Sistema sù la moderna Musica In quanta stima e considerazione fosse in Italia, e fuori d’ Italia, rilevasi da un carteggio copiosissimo [[di tanti dei più celebri]] [tenuto con moltissimi celebri add. supra lin.] Professori, da' quali veniva consultato, e ricercato [[il]] del [[Lui sentimento]] [suo add. supra lin.] e parere in varie questioni di musica, e particolarmente del suo Voto nei concorsi per l’ Elezione dei Maestri delle principali Capelle d’ Italia. [[[Singolarmente]] merita [[sopra tutto add. supra lin.]] [specialmente add. supra lin.] d’ esser veduto [osservato add. supra lin.] il Carteggio preventivo al Concorso di Milanto tra il Signor Sarti, e il Padre Vallotti: gradì molto questi in sentire come il Signor Sarti adottava i Principk da esso stabiliti. add. in marg.] Ei distingue sopra tutti il [copioso add. supra lin.] carteggio avuto col Signor Cavaliere Giordano Rivabi, dal qual carteggio vedesi quanti [quanto ante corr.] lumi abbia [[auuto]] [deferito add. supra lin.] il [al ante corr.] signor Cauagliere al [il ante corr.] Padre Maestro Vallotti, [avendo lasciato]] [il quale eziamdio lasciò]] scritte alcune Riflessioni di Fra Francesco Antonio Vallotti sopra il Saggio del Caualier Giordano Ricati;[-f.87r-] [[dal qual carteggio rileuasi quanti lumi habbia recato al [dal ante corr.] degno Cavagliere il lodato Padre Vallotti; nei scritti del quale ritrouarassi [ritrouasi ante corr.]]] Che se il Padre Vallotti auesse terminate le accennate riflessioni, auressimo un giudizio [[giusto]] [esatto add. supra lin.] e sincero dell’ Opera del Sudetto Cavagliere Nel primo Libro dato in luce dal Padre Vallotti, è da osservarsi come stabilizi [stabilisca ante corr.] per Corda fondamentale F. faut, protestandosi, che questa sarà la Corda, di cui si servirà nel progresso de suoi libri per dimostrare tutto ciò che spetta alla Teorica e alla Pratica. Ma nel secondo [[Libro, e nel]] terzo e quarto Libro mutò idea, e si uniformò all’ uso commune di tutti gli Scrittori di Musica [sostituendo add. in marg.] [[stabilì]] la Corda di Csolfaut, come [la più add. supra lin.] naturale e [<.>] [L’ unica, add. supra lin.] che non ammette alcun accidente di # o di b. molle Nacque controversia tra il Padre Callegari, e il Padre Vallotti sù qual corda si dovesse stabilire il Tuono di Terza minore: giacche la Natura ci ha indicata la Corda coerente al Tuono di terza maggiore ma non già quella del Tuono di terza Minore. Pretese e stabilì con grande impegno il Padre Callegari, che la corda di D la sol re, che per se stessa è minore, fosse l’ unica corda, ove dovesse stabilirsi il Tuono di Terza minore. Al Contrario il padre Vallotti con uguale impegno sostenne che la corda di A la mi re [-f.88-] che per se è di terza minore fosse quella corda sù la quale si dovesse stabilire il Tuono di Terza minore. Combatterono ambidue valorosamente [acremente ante corr.], e [mostrossi add. supra lin.] ognuno di essi impegnato pe’ l suo Sistema, [ma add. supra lin.] restò la controversia indecisa, non essendovi ragioni concludenti ne per una parte, ne per l'altra. Io penso che [[il pubblico]] niun vantaggio possa ritrarsi [ritrarse ante corr.] [da questa controversia add. supra lin.] onde inutile [[il farla stampare]] sarebbe il farla pubblica colle stampe. Tra i scritti del Padre Vallotti ritrovasi il seguente: Serie di varj Autori Greci Latini Italiani e Francesi, che hanno scritto della Musica o Antica o moderna con varie erudizioni ed opinioni di diversi raccolte dal Padre Francesco Antonio Vallotti M. C. M. di C. nel S. di P. Padova, 1732. È pregevolissima per se stessa questa racolta fatta dal Padre Vallotti [e scritta add. supra lin.] unicamente [[scritta]] per suo utile; e se dall’ Autore fosse stata più [[compita ed estesa, grande vantaggio portarebbe]] [ridotta a compimento, potrebbe riuscire add. supra lin.] al pubblico assai vantaggiosa. Qua sia per essere [[l’ esito dell] presso [appresso ante corr.] degli [delle ante corr.] [[Pubblico]] [Eruditi l’ incontro add. supra lin.] delle Opere del Padre Vallotti egli è difficilissimo [[il poterlo determinarlo.]] [il pronosticarlo. add. supra lin.] Il Padre Vallotti ha innalzato il suo Sistema ad un grado tale, perciò che riguarda la Teorica, che a giorni nostri pochi vorranno accingersi all’ impresa di penetrare il fondo di tale Sistema. Per [[ciò poscia che]] [quanto poscia add. supra lin.] riguarda la Pratica, ella è talmente concatenata con la Teorica, [che add. supra lin.] senza una perfetta cognizione di questa non si può giongere a comprendere l’ altra. Se il Padre Vallotti avesse avuto sotto degli occhi [-f.89r-] tutti quegli Autori dei Secoli medii, che attualmente [[sta stampando]] [stà mettendo in luce add. supra lin.] sua Altezza il dottissimo Padre Don Martino Grebert Abbate di San Biagio in Selva nera, certamente non aurebbe adottate [[certe]] [alcune add. supra lin.] dottrine false, e storie [[false]] apocrife [aporife ante corr.] le [delle ante corr.] quali [[sono]] sparse [ritrouansi in add. in marg.] tutti gli Scrittori di Musica dei due secoli anteriori al presente. [[Quindi non si può condanare d’ errore]] [Ma non è gia per questo, che debbasi redarguire add. in marg.] ne il Padre Vallotti, ne gli Scritttoi, ai quali egli si e appoggiato, perche [i add. supra lin.] tanti Codici [scopritori del vero add. in marg.] [[sono]] sino ad ora sono stati nascosti nelle principali Biblioteche sì d’ Italia, che fuori d’ Italia. [-f.90r-] Indice dei Capitoli del [della ante corr.] [[Terza Parte]] [Libro Terzo add. supra lin.] Libro Terzo che contiene gli precetti, che debbonsi sapere, ed osservare per comporre 2. Prefazione 6. tergo dell’ Accordo ovvero Complesso consonante Capitolo 1. 9. tergo della Settima Capitolo 2. 11. tergo della Nona Capitolo 3. della Vndecima Capitolo 4. pagina 7. 8. 9. e 10. Della Terza decima Capitolo 5. 12. della Quartadecima Capitolo 6. Della Settima e Nona Capitolo 7. della Nona conl’ Undecima Capitolo 8. della Undecima, e Terzadecima Capitolo 9 [della add. supra lin. Setima con l’ Vndecima Capitolo 10. della Nona con la Terzadecima Capitolo 11. della Terzadecima con la Decimaquarta Capitolo 12. della Settima con la Nona, e L’ Vndecima Capitolo 13. della Nona con l’ Undecima, e Terzadecima Capitolo 14. della Vndecima con la Terzadecima e la Decimaquarta Capitolo 15. della Nona con la Terzadecima e Quartadecima Capitolo 16. della Nona con l’ Vndecima, Decimaterza e Decimaquarta Capitolo 17. Che a fronte di qualunque dissonanza può stare l’ intiero accordo consonante Capitolo 18. Che il novello compositore devesi tosto, ed in primo luogo instruire [instrue ante corr.] nel combinar assieme le quattro voci Capitolo 19 Instruzione a Giovani compositori per far l’ abbozzo de' loro Componimenti Capitolo 20 del Basso Fondamentale Capitolo 21. del Basso Continuo [e add. supra lin.] come debba formarsi sopra una data Cantilena Capitolo 22. pagina 28. delle Consonanze Dissonanti e dissonanze consonanti Capitolo 23. dell’ uso delle dissonanze Capitolo 24 dell’ uso della Settima Capitolo 25. Come debbansi formare le Fughe Capitolo 26. del Modo di comporre a due Cori Capitolo 27. dello Stile a Capella Capitolo 28. Dell’ uso più artificioso, e riservato delle dissonanze Capitolo 24. Che nella Musica si debbono [debbano ante corr.] ammetter Licenze [e che non si danno Accordi add. supra lin.] per imprestito, ne per supposizione Capitolo 30. Qual sia la cagione, per cui sono e deuono essere vietate le due Quinte seguenti, come pure, le due Ottaue, e due Vnisoni Capitolo 32. pagina 39. Delle dissonanze [<.......>], o sia dissonanze passagere Capitolo [[32, [<..>]]] della Varietà che richiedesi nel Contrapunto Capitolo 34 del Contrapunto doppio Estratto al Lettore In seguito del Secondo Libro viene alla luce il Terzo Libro, nel quale il chiarissimo autore [[[[es pone]] secondo il Sistema da esso adottato propone gli precetti, che debbonsi sapere ed osservare per ben comporre. È tutto diretto questo terzo libro alla Pratica]] propone i precetti, che nella pratica deve eguire il compositore, secondo il sistema da esso adottato. Il bell’ ordine, la chiarezza, la coerenza della Teorica con la Prattica sempre più ci dimostrano quanto profonda fosse la [di lui add. supra lin.] cognizione nella Musica: [[e dunque]] E 'l numeroso carteggio dei [più distinti add. supra lin.] Professori de nostri tempi sono una prova evidente della stima e del singolare concetto scarso e dentro e fuori d’ Italia. In primo luogo [[descrive]] [espone add. supra lin.] la Natura delle Consonanze distinguendo le primarie dalle secondarie. di qui passa a descrivere le dissonanze ognuna in particolare, e indi [[l’ uni]] come possano [in varj modi add. supra lin.] unirsi assieme. Descritti gli Intervalli sudetti, viene in seguito ad instruire il novello Compositore come deve computare assieme le Parti del Contrappunto [[descrivendo]] [dimostrando add. supra lin.] la differenza del Basso fondamentale dal Continuo, [la tessitura add. supra lin.] delle fughe e di tutto ciò che è necessario per formare un eccellente Compositore. [Per il Secondo Libro add. supra lin.] accede al Terzo libro il Quarto nel quale il nostro Autore dimostra [[non solo]] la profondità del suo ingegno non solo nella [[semplice]] della Teorica, e Pratica di Musica, ma [[egli si distingue in una]] [in una add. supra lin.] singolarissima Erudizione dei Scrittori di Musica Greci, Latini, e degli ultimi Secoli. La materia di cui tratta in questo [Quarto add. supra lin.] Libro è delle più interessanti della Musica [[Musica]], Ella s’ è quella dei Modi, o Tuoni, incominciando dai Tuoni Ecclesiastici dei primi Sec poco estendendosi in quelli de Greci, [[i quali]] dichiara [dichiarando ante corr.] unicamente quanto occorre, a fine di ben comprendere [[le origini che]] [come add. supra lin.] dai Tuoni de [[Ecclesiastici add. supra lin.]] [[primi]] [Greci add. infra lin.] hanno avuto origine i Tuoni detti Ecclesiastici. Questa materia dei Tuoni è talmente invilupata, e [[Trattata]] [trattata add. supra lin.] dai nostri Scritti Musicae [con tanta oscurità add. supra lin.], che ha obbligato il chiarissimo Padre Vallotti a non tralasciar diligenza e studi [studio ante corr.] [[con]] [a fine di add. supra lin.] sviluparla da [[tante]] [tanti varij Sistemi e add. supra lin.] opinioni introdotte [[per il corse di 18 seco]] [dai primi secoli della add. supra lin.] Chiesa sino al presente. Scieglie il nostro Autore [e adotta add. supra lin.] in fine quel Sistema, che gli sembra più [fondato e add. supra lin.] ragioneuole. E pieno questo Libro d’ erudizione, che da questo solo libro [[si com]] è facile comprendere quanto fosse [[vasta]] profonda la [[di lui add. supra lin.]] cognizione di Musica, e l’ erudizione. [[Fra i Scritti del Padre Vallotti si trova parte]] [Nel presente add. supra lin.] Trattato [[sia portarne]] composto dall’ Autore nell’ Anno 1760. Sul principio [[del quale]] [egli add. supra lin.] si esprime ne Seguenti Termini. Sarà questo un Saggio di musica assai imperfetto, percioche tumultuariamente scritto, cioè per fare una raccolta di varj miei pensamenti senza questa faccoltà, che per farne un Trattato da darli al Pubblico; che ben altro commento vi si richiederebbe di quello, che io ho, esendo di continuo occupato nella Prattica per servigio di questa Chiesa del Santo, cui non debbo, ne voglio mancare. Considerato e ben ponderato questo Trattato, io lo trovo molto ben ideato, e con in maniera tale, che [[sara ma]] [il pubblicarlo add. supra lin.] sarà di gran lume, e vare a cui delibera apprendere la Musica tanto Teorica, che Pratica. E non ostante che nel presente libro egli [[tratta]] esponga sopra quelle trattate nelle altre di lui opere; nella presente però varie [ue ne add. supra lin.] sono [[le materie]], di cui non ha trattati, e che appoggiate all’ Autorità [[e menti]] di molti scrittori, viene sempre più a considerare quanto egli espone. Penso certamente che se l’ Autore avesse di nuovo riveduta quest’ Opera, facilmente l’ avrebbe [<......>] a maggior prefezione, ciò non ostante io penso che publicandosi come ritrovasi scritta dall’ Autore sia per auere un singolare vantaggio ai studiosi di Musica. Primo Libro sta scritto = Se degli amatori della Musica saranno favorevolmente accolti li mentovatiti Libri, vi s’ aggiungerà anche il IV. in cui si darà un metodo ragionato di ben accompagnare con lo Strumento da tastatura pagina XIII. Scrive = nel II.... si tratterà degli Elementi pratici della Musica; dei materiali però e ciò alla sfuggita: dei più importanti, più diffusamente; e tali sono il temperamento, le scale, le cadenze, i Modi armoniali, e li Corali, cioè gli Ecclesiastici, et cetera. Pagina XIV nel III. poi si daranno le Regole, e precetti del Contrappunto, o sia del modo di ben comporre. E se dagli amatori della usica saranno fauoreuolmente accolti li tre mentovati Libri, vi si avviungera anche il IV. in cui si darà un Metodo ragionato di ben accompagnare con lo strumento da tastatura L’ Editore al benigno Lettore Tale fu la estimazione, che universalmente si procacciò il celebre Padre Maestro Francesco-Antonio Vallotti Minor Conventuale già Maestro di Capella in Padova nel rinomato Tempio di Santo Antonio, chiamato per antonomasia La Chiesa del Santo, che ad insinuazione, ed istanzia de suoi amici s’ indusse a far pubblice colle Stampe le per esso lui com[<....>] opere di Musica, tanto quelle di Teoria, quanto l’ altre, che riguardan la Pratica. Se fosse [[piac]] stato in piacer a Dio di accordare al dotto Scrittore età più lunga, e avesse questi aderito un po’ prima alle altrui premure, che non sarebbe rimasta imperfetta la ideata Opera cui manca la Parte concernente la Pratica, rispondente ai principj da lui fattti per la Teorica. Ma troppo era da temersi un simil discapito suo dell’ età del Vallotti, che ottogenario intrapreso avea il Lavoro. À questo lagrimevole danno bramando di dar qualche riparo i Religiosi Minori Conventuali del moastero di padova e insiememente render palesi i loro sentimenti di amore, Stima, e gratitudine perl dignissimo Professore di Musica, e Lor confratello, si diedero con diligenza a raccogliere, e ad ordinare nel possibil modo gli scritti tutti, che dalla penna uscirono del Defunto. E sicome fra Questi, e me dioriva una verace amistà contratta fino dall’ anno 1722, piacque ai sudetti Religiosi adossarmi la incimbrenza di trascegliere, et ordinare questi scritti, che trattano di Musica, e che ponno servire di seguito al primo Tomo, che il Vallotti diede in luce neell’ anno 1779. Il riflesso di mia tenerità per l’ una parte, e dell’ acume ingegnoso, ed erudizione esimia del Padre Vallotti per l’ altra, mi tennerosospeso alcun tempo, ed irresoluto sul punto di assumere un tanto impegno. Dovetti alla fin cedere; e gli stimoli dell’ amicizia uniti alle cogenti preghiere dei Padri del Santo mi fecer sorpassare ogni difficoltà, e quasi dimenticare di me medesimo. Mi presi quindi fra i moltissimi Scritti del nostro Autore a sciegliere, e considerare quanto giudicai necessario a proseguimento dell’ Opera tutta diretta ad istabilire i Principj della Musica moderna Molti celebri Uomini del nostro secolo si occuparono in tal lavoro. Tra questi debbonsi annoverare nell’ Italia nostra il Padre Francescantonio Calegari minor Conventuale, il quale dall’ anno 1707 fino al 1727 fu esso pure nella Chiesa del Santo Maestro di Capella; ed il Signor Giuseppe Tartini rinomato suonator di Violino, il Signor Cavaliero Giordano Ricercati; e nella Francia il Chiarissimo Monsieur Rameau Parigino; il quale diede al publico il suo sistema dopo che i due sovra menzionati scrittori Calegari e Tartini avevan già proposto il Loro, a stabilimento de teoretici non meno che de pratici Principj della Musica. Ciò non ostante s’ indusse anche il nostro Padre Maestro Vallotti ad esporre i suoi sentimenti sù questo punto cotanto interessante. E siccome egli era nella sua Professione eccellentissim non solo ma versato etiandio in altre scienze gravissime, nella Filosofia, nella Teologia, nella Storia Sacra e profana e specialmente nlle Matematiche, e capacissimo però a trattare con profondità di dottrina tutte e singole le parti della musica, quindi non dovrà non riuscir caro al Pubblico il sapere qual fosse in materia di musica il sentimento di un sì grand’ uomo. Del Sistema del quale io non ardir<ò> proferire sentenza, mentre à Leggitori eruditi appartiene il giudicare, e non a me, che per essere addetto alla musica de passati tempi, oggigiorno chiamata La Vecchia, non potrebbe senza taccia di pregiudicato, o anzi di presuntuoso ritenersi dal Pubblico il mio sentimento. Oltre le moltissime composizioni fatte dal nostro Vallotti per servigio della sua Chiesa, moltissimi sono eziandio gli Scritti da lui lasciatici, de quali potrebbesi agevolmente formare una lunga serie de' Tomi. Io però ho avuto in vista di sciegliere solamente quel tanto, che reputo necessario a compimento dell’ Opera, e collocare le parti al luogo loro. Lo che ho giudicato doversi per me fare in guisa, che l’ originario scritto non abbia a sofferire alcuna benche minima variazione. Mi sono soltanto fatto lecito di frappor quegli esempi, i quali per altro dall’ Autor stesso si trovano indicati: come altresì di recare i testi degli Scrittori da esso Lui accennati, quando ho creduto [opportuno add. supra lin.] il farlo. Ho aggiunto poscia, oltre l’ Indice dei Capi che si contengano in quest secondo [[scritto]] [Libro add. supra lin.] un Indice de' vocaboli non in tutto cogniti per maggior chiarezza dei lettori; ma siccome l’ autore stesso nel primo Libro ne ha proposto una copioso nel primo Libro potrà quindi essere sufficiente. [-f.93r-] Essendo stato composto il Trattato de Tuoni del Padre Maestro Vallotti con grande dottrina ed erudizione ma unita tutta assieme, non sarà inutile ai Giovani, [[il vedere]] [l’ esporgli add. supra lin.] uno specchio distinto di ogni parte diun materia cosi vasta, e piena di oscurità come è quella de' Tuoni. Lasciaremo da parte i Tuoni de Greci, anche tropo da noi lontani, e che a nostri tempi niun giovento possono recarsi, e daremo principio dai Tuoni usati su i primi Secoli della Chiesa. È comune sentimento che soli quattro fossero su i primi secoli della Chiesa i Tuoni. Il Primo chimato col vocabolo greco Proto, il secondo chiamato Deutero, il terzo chiamato Trito, e il quarto chiamato Tetrardo. La Corda principale e finale del primo fu Dlasolre, quella del secondo fu Elami, quella del terzo F.faut, e quella del quarto Gsolreut i quali quarto Tuoni sono espressi nella seguente Figura [Martini, Scritti del Padre Martini, 93; text: Primo, Secondo, Terzo, Quarto] E si come andava crescendo l’ estensione [delle Voci add. supra lin.] di ciascuno di questi quarto Tuoni tanto verso il grave, che verso l’ acuto, fù stabilito di dover esser ciascuno di xxi, estendendo verso [-f.94r-] Molto Reverendo Padre Signor Patrono Colendissimo L’ esibitor della presente è il nostro Padre Minore Trento Guardiano, Soggetto distinto per singolari caratteri di virtù e di dottrina, già noto a Vostra Gratia. Questi si porta alla volta di Firenze per predicare nella prossima Quaresima, e siccome mai non parte dalla mia memoria il desiderio ed interesse che più volte mi dimostrò; per il nostro Amico chiarissimo Vallotti, cioè di vedere, esaminare e tirare ancora a compimento da' suoi scritti almeno un secondo volume, che aperisce la strada al’ intelligenza del primo già stampato onde tra tutti e due si avesse un’ opera utile e completa con aumento di decoro del gran maestro, di Vostra Grazia che è quanto à dire di tutto l’ ordine nostro, e dell’ italia, tenendomi sicuro che si mantengano li stessi sentimenti in Vostra Grazia, e data l’ oportunissima occasione di questo degno padre Guad.no Questi nostri Padri del Santo hanno pregato il suddetto, affinchè presentasse a Vostra Grazia tutti i Manoscrittti del Padre Minore Vallotti sino al suo ritorno a Bologna per lo effetto, dovendoli riportare in Padova al suo ritorno asieme col suo veneratissimo giudizio, per venire a quelle deliberazioni, che saranno suggerite dalla sua singolare Virtù: troverà in un volume a stampa correzioni fatte dall’ Autore; in una carta le opposizioni fatte dal Padre Reverendissimo Barca; l’ opinione ch’ aveva di questo soggetto l’ osserverà nelle prime carte del secondo Tomo Manoscritto; Quale giudizio però abbia fatto il Barca di questi manoscritti sò di avervelo fedelmente spedito, sino dall’ anno passato; ne altro mi resta, che di pregarle i giorni più lunghi e felici, per comune consolazione; mi continui la sua pregiatizzima grazia, mentre pieno di perfetta stima, costantemente me le raffermo di Padova li 20 Gennaio 1783 humilissimo devotissimo obligatissimo servitore Padre Bonaventura Perissutti [-f.94v-] Molto Reverendo Padre Signr Patron Colendissimo dal Molto Reverendo Padre Minore Trento Guardiano del Santo ricevetti una gentilissima di VPM assieme con due abbondanti Invlti dei scritti del fu celebre Padre Minore Vaolltti; ma siccome era partita la Posta, non fui in temp di risponderle. Al sudetto Madre Minore Trento ho fatta la ricevuta degli accennati due Involti, acció, succedendo la mia morte, possano cotesti degnissimi Padri ripetere i scritti del Degunto. Non posso esprimerle con quanto piacere abbia dato una scorsa a tali scritti, dau quali rilevasi il profondo sapere del Padre Vallotti, e il danno, che ne verebbe al pubblico, se non si proseguisse a stampare quant manca al proseguimento, e compimento di tutta l’ Opera. Nel ritorno che farà il Padre Monore Trento spero di rimandarle compito il secondo Tomo, e dopo procurarò di far lo stesso col terzo Tomo. Io penso d’ aggiungervi qualche annotazione, ve credo che serviranno per maggior illustrazione dell’ Opera, scritte a parte, non avendo io avuto l’ ardire, e il coraggio di metter le mani nell’ Originale del Defunto. Tra i libri del defunto avranno ritrovati i miei due Tomi della Storia della Musica primo e secondo, ne mi ricordo d’ averli mandato il terzo; ogni qualvolta non l’ abbia mandato me lo avisi, che io prontamente lo spedirò. Farò tutto il possibile per rimandarli tutti i Scritti al ritorno del Padre Guardiano, supposto che io abbia posto assieme il Terzo Tomo, di cui ne ho qualche speranza, il che sarebbe una cosa onorifica al defunto, ed utile al pubblico: per ora non altro che dire; occorendomi qualche cosa, non mancarò d’ auisarla. I miei ossequiosi rispetti a tutti codesti degnissimi Padri, e con tutto l’ ossequio pieno di stima mi dico Di Vostra Paternita Molto Reverenda Bologna li 11 Marzo 1783
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