Author:  Furio, Angelo
 Title:  Armonica Cultura del Divino Officio, a Beneficio del Clero secolare,  e Regolare. Composta, et ordinata da fra Angelo Furio da Todi  Minorita Conuentuale, e Dottore in Sacra Teologia. Trattato primo di Musica circa la Pratica, appartenente al Canto figurato. Prima parte.
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS D.52, f.1r-17v


[-f.1r-] [i7i2 Hieronimus Chiti Dominus Libri huius Originalis Auctoris et Unici m. sec.]

Armonica Cultura del Divino Officio, a Beneficio del Clero secolare, e Regolare. Composta, et ordinata da fra Angelo Furio da Todi Minorita Conuentuale, e Dottore in Sacra Teologia.

Preludio.

Sin dal tempo del gentilesimo le preci sonore, e musicali furono consacrate a i Numi, come dice Franchino Gafurio nella sua Musica Teorica. Hymnos Laudesque Deorum precibus mistas concini, atque tripudia cantusque genera Dijs consecrari in septimo Legum Platonem tradidisse, omneque musicum genus Deorum opus arbitratum Strabonis liber decimus indicat. Nel tempo poi della legge Mosaica in tutta la Sacra Scrittuta si nota il medesimo, e nella nostra Euangelica legge per tutto il Christianesimo il Canto e Suono ne' sacri Tempij uengono frequentati, et anco da Principi graditi, come si legge di Ludouico Pio, che fece liberare dalle carceri Theodolfo per auer cantato dolcemente, e piamente alla sua presenza, l'hinno [-f.1v-] Gloria Laus et honor tibi sit Rex Christe Redemptor. Fù il canto introdotto ne Sacri Tempij per solleuare l'animo alla deuotione, e pietà, come attesta Santo Agostino nel 9. libro delle sue Confessioni. Consuetudinem canendi probat Ecclesia, ut propter oblectamenta aurium infirmior animus ad effectum pietatis assurgat. Socrate scrittore Ecclesiastico parlando della chiesa d'Antiochia dice che, Sant'Ignatio coetaneo degl'Apostoli e Uescouo di quella Città, hebbe in Uisione ch'alcuni Angeli cantauano à choro à choro in lode della Santissima Trinità, e che simil modo di cantare ordinò poi egli nella sua Chiesa, d'onde il Canto che si esercita nel Choro ha preso il nome di Canto chorale. Il nome poi di Canto Gregoriano l'ottenne da San Gregorio Magno Sommo Pontefice, che compose l'Antifonario, et il Graduale, benche nel Canto non fosse egli perito: onde si può piamente credere, che ciò facesse per special concorso dello Spirito Santo, come uiene insinuato da Guido Aretino Monaco Cassinese nel terzo libro della sua Musica, e da Eusebio nelle sue Croniche. Finalmente di Canto fermo o piano l'ha conseguito dal tempo che cominciossi ad introdurre il Canto figurato, che fù l'anno 1353. quando Giouanni de Muris filosofo francese caratterizzò in Parigi [-f.2r-] le sei Note dell'Essacordo del precitato Guido con otto distinte, e diuerse figure dalle quali questo dicesi figurato, come racconda il Banchieri nella sua Cartella à carte 30. poiche col Canto fermo per la priuatione d'esse figure tutti li Cantanti deuono fermare la uoce in un tempo nella medema nota: ma col figurato nel tempo ch'alcuni alzano la uoce altri l'abbassano, o uero altro la sostengono indiuisa quando altri la lasciano e mutano in uigore delle proprie figure.
S'alcuno desiderasse sapere quale di questi due Canti sia più nobile d utile? Si risponde ch'in sostanza il Canto Fermo porta il uanto, perche con esso le parole sacre uengono meglio espresse, et intese che col Figurato, e però adornate con debita consonanza muouono l'animo à deuotione, e diletto spirituale, doue col Figurato le parole tal uolta souerchiate da molti passaggi, ed interruttioni di sillabe, confusamente dall'udito uengono riceuute, e dall'intelletto meno considerate. Accidentalmente poi il figurato porta il uanto in quanto che con la propria soauità induce prurito al senso dell'udito, e corrobora i contemplatiui all'amore della celeste patria, doue con incessabili, ed ineffabili concenti de' Cherubini e Serafini s'honorifica, loda, e glorifica un solo Dio, uiuo, [uero add. supra lin.] e trino, cioè uno in essenza, e trino in persone: uiuo e uero à differenza degl'antichi Numi falsi [[falsi]] e morti. Questa differenza tra l'uno e l'altro Canto deriua dalla uaria consonanza che li specifica, attesoche la consonanza conueniente al Canto Fermo consiste nelle pure regole de' Modi, o tuoni ben disposti, e si descriue cosi. Consonantia est dissimilium inter se uocum in unum redacta [-f.2v-] concordia; ma la Consonanza conueniente al Canto Figurato consiste nella soauità che deriua dalla mistura de' Suoni graui et acuti, e si descriue cosi. Consonantia est [[dissimilium inter se]] acuti soni grauisque mixtura, suauiter atque uniformiter auribus perueniens.
A questo proposito Santo Agostino nelle sue Confessioni libro 10. capitolo 33. spiegò il suo sentimento, hauendo la mira alla sostanza del Canto Ecclesiastico, dicendo. Cum mihi accidit, ut me amplius Cantus quam res quam res quae cantatur moveat, penaliter me peccare confiteor, ut tunc mallem non audire cantantem. Nulladimeno con debito temperamento si può piamente d'ambedui detti Canti godere la propria consonanza, euitando nelle Compositioni figurate i predetti eccessi di passaggi, et interruttioni di parole, come si troua hauer fatto il Palestrina tra i più celebri Autori, con alcuni suoi antecessori, e posteriori: e cosìsi permette nelle Chiese l'uno, e l'altro Canto col suono anco dell'Organo, e d'altri musicali Istromenti, euitando anco in questo la lasciuia de' balli, e Teatri, di maniera che col Canto e suono uenghino i fedeli allettati al puro godimento interno della uoce di Dio, secondo che dal medesimo Santo Agostino uengono ammoniti, dicendo in un altro luogo. Rogamus pro illis, ut qui delectabiliter audiunt Organum delectabilius audiant uocem Dei. Giouanni Sarisbericente Uescouo Carnatense lodando la musica istromentale come conueniente al diuin culto. Ad mores itaque instituendos, et animos exaltatione uirtutis traijciendos in cultum Domini, non modo [-f.3r-] concertum hominum, sed etiam Instrumentorum modos consuerunt Sancti Patres Domino applicandos cum Templi reuerentiam dilatarent.
Abbracciando dunque questa nostra Armonica cultura l'uno e l'altro Canto, cioè fermo, e figurato col suono anco dell'Organo come tra gl'altri suoni il principale, l'abbiamo prima diuisa in due Trattati di Musica figurata, il primo circa la Pratica, et il secondo circa la Teorica, ambi distinti in più parti, e Capitoli: Seguono poi tre Libretti, doue si racchiudono tutte le regole necessarie al Canto fermo, all'Intauolatura, et alla Partitura per il suono dell'Organo. Deuesi però auertire, che nelli due primi Trattati si sono tralasciate alcune cose contenute nelli tre seguenti Libretti com'in luogo più congruo alla notitia della propria materia di questi, euitando con ciò molte repetitioni tediose, onde ui sono notati i proprij luoghi oue il Lettore si potrà riportare. Per non derogare poi alla dottrina di Cicerone Libro primo Officiorum, che in ogni Facoltà da porsi in luce deue precedere la diffinitione, acciò meglio s'intenda quel tanto che si propone à trattare, diffiniamo la Musica come [[come]] legitima madre d'ogni regolato Canto, e suono, esser una scienza ch'insegna di ben cantare, e sonare. Musica, dice Beda con Santo Agostino libro 1. capitolo 2. est scientia bene modulandi. Escludendo poi ogni canto, e suono sregolato, il musicale solamente si diffinisce esser una concordia di uoci o suoni dissimili con semplici, o composti interualli di consonanze e dissonanze intessuta. Qual diffinitione racchiude l'uno e l'altro Canto: mentre al Canto fermo appartengono solo i semplici interualli, et al figurato i composti.

[-f.3v-] Trattato primo di Musica circa la Pratica, appartenente al Canto figurato. Prima parte.

Il Canto figurato uien cosi detto dalle figure denotatiue della dimora tarda o ueloce, che in esse deue far la uoce sotto la battuta, donde si distingue dal Canto fermo, che non ammette tali figure, ne alla battuta soggiace. In sostanza poi, il Canto figurato è quello che concerne l'Armonia di più uoci tra loro differenti nel graue ed acuto; per le quali uoci sono state ordinate quattro parti cardinali cosi chiamate: Canto, Alto, Tenore e Basso. Tra queste procede nel luogo graue il Basso, e l'altre tre seguono nell'acuto, e sopracuto: cioè dal Basso si sale al Tenore ed all'Alto, che sono parti acute, e da queste al Canto ch'è parte sopracuta. Il Basso che tenorizza ualendosi più delle corde del Tenore che delle proprie uien detto Baritono: Il Contralto si dice ancora Alto, e'l Canto Soprano.

Delle Chiaui e Note del Canto figurato

Capitolo 1.

Ciascuna dell quattro parti sopra accennate ha per fondamento le sette lettere del Monocordo di Guido descritte e registrate nel nostro Libretto di Canto fermo al primo capitolo, che sono A B C D E F G, alle quali artificiosamente uengono congiunte le sei Note Ut Re Mi Fa Sol La, che collocate ordinatamente sopra alcune linee, e loro Spatij acquistano il nome di Scala. Tra [-f.4r-] queste sei Note sono cinque interualli: il primo tra l'Ut et il Re; il secondo tra il Re et il Mi; il terzo tra'l Mi e'l Fa; il quarto tra'l Fa e'l Sol; ed il quinto tra'l Sol el La; de quali quello che cade tra il Mi ed il Fa è Semituono, e gl'altri quattro sono tuoni. Che cosa sia Tuono, e Semituono si uede nell'espositione del Monocordo al luogo citato. Le Note possono essere poste in diuersi righi ed in diuersi spatij secondo la qualità delle Chiaui e loro siti: onde per ritrouar e conoscere distintamente esse Note deuesi primieramente osseruar in ciascuna Cantilena la Chiaue, che si troua posta nel principio delle rigate, et alle uolte anco tra mezzo, poiche il nome di Chiaue in detti luoghi li conuiene in quanto che senza essa non si può entrare nella casa delle Note per sapere di esse i proprij nome, e la debita sonorità.
Deuesi dunque sapere che la Chiaue naturale è di tre sorti; una detta di C sol fa ut formata cosi [ClefC] l'altra di F fa ut così fatta [ClefF] La terza di G sol re ut cosi figurata [ClefG]. La prima delle quali può seruire per tutte quattro le parti in diuersi righi, cioè nel primo rigo per il Canto, nel secondo per l'Alto, nel terzo per l'Alto et Tenore, nel quarto per il Tenore e Basso. La seconda non si suol porre che nel terzo, quarto e quinto rigo, e serue solamente per il Basso. La terza solamente nel secondo rigo per il Canto.

[Furio, Armonica cultura, f.4r; text: Esempio. Chiaue commne di C sol fa ut. d'F fa ut propria del Basso. G sol re ut, Canto]

[-f.4v-] Ciò supposto s'osserui nel Sistema di Guido citato al quarto capitolo del Libretto di Canto fermo, l'applicatione delle sei Note alle sette lettere del Monocordo; (auertendo che le due chiaui di C sol fa ut, e d'F fa ut, benche siano formate altrimente, ottengono però iui il proprio sito si per il Canto fermo come per il figurato) doue il primo ordine di lettere maiuscole serue per la parte graue del Basso: il secondo di lettere minute per le due parti acute Tenore et Alto; il terzo di lettere minute e geminate per la parte sopracuta del Canto. Uero è che nel progresso del Cantare le sudette parti si communicano insieme nell'estremità: così il Canto nel descendere communica coll'Alto, ualendosi delle corde proprie di questo: l'Alto nell'ascendere communica coll' Canto, e nel descendere col Tenore; parimente il Tenore nell'ascendere communica coll'Alto, e nel descendere col Basso, e questo nell'ascendere communica col Tenore.
Circa le sei Note, ch'in detto sistema uedonsi diuersamente alle sette lettere applicate deuesi auertire che la lettera B si diuide in due corde, l'una chiamata b molle, e l'altra [f.5r-] [sbq] quadro; il che si fa perche delle sei Note si forma la Scala specificata con tre processi corrispondenti alle tre Chiaui: doue il primo processo comincia à salire dall'F leggendosi Ut, et il suo fa cade nel b molle; il secondo comincia dal G, et il terzo dal C. Ciascuno di detti processi contiene tre sorti di quarta, et ogni quarta costa di due tuoni et un semituono cosi uariati. Prima quarta Ut Re Mi Fa: seconda Re Mi Fa Sol: Terza Mi Fa Sol La. La prima ha il semituono nel terzo interuallo: La seconda nel secondo, e la terza nel primo, e questa si chiama Tetracordo. Onde uolendo i Moderni Musici aggiongere, anco alla parte graue del Sistema il b molle per formarui il <s>uo processo, hanno aggionta sotto il G, cioè sotto il Gammaut Greco, la lettera maiuscola F leggendouisi Ut. Nelle Cantilene il b molle si suol porre sempre appresso alla Chiaue per specificarla e denominarla di b molle: ma il [sbq] quadro non si pone mai, seruendo la sola priuatione d'esso b molle per denominarla di [sbq] quadro. È ben uero che accidentalmente e secondo il bisogno tra mezzo le Cantilene ciascuna di queste due lettere b [sbq] si puol commutare nell'altra. Segue l'esempio delle sei Note nella Scala di tutti li tre accennati processi sotto le tre Chiaui per tutte quattro le parti.

[Furio, Armonica cultura, f.5r; text: Canto. Processo di b molle. [sbq] quadro. naturale. Alto, Tenore, Basso.]

[-f.6v-] In tutti questi processi della Scala si danno due mutationi, cioè una nell'ascendere, e l'altra nel descendere, e ciascuna si fa o per quarta o per quinta conforme si troua dichiarato nel terzo capitolo del nostro libretto di Canto fermo. Produrremo dunque qui i necessari esempij per il figurato, potendosi iui ueder il rimanente:

[Furio, Armonica cultura, f.6v; text: Canto. Per quarta. Per quinta. Alto, Tenore, Basso]

[-f.7v-] In questi esempij si uede notato il luogo d'ambidue le Mutationi con la Nota oscurata, doue nel salire si deue leggere re, e nel descendere la. Ricordandosi, che sempre le due differenti mutationi succedono a uicenda l'una all'altra, cioè se la prima è per quarta, la seconda succedente sarà per quinta, e poi la seguente per quarta, sequitando così in infinito.

[Furio, Armonica cultura, f.8r; text: Sistema di Guido doue son figurati i due ordini di b molle. et di [sbq] quadro, le tre chiaui, le sei Note co' le loro mutationi, e le sette lettere dell'Alfabeto sonoro ne' doi luoghi, ordine di [sqb] quadro, b molle, Ut, re, mi, fa, sol, la, ee, dd, cc, [sbq][sbq], aa, gg, ff, e, d, c, [sbq], a, g, F, E, D, C, B, A, G, [ClefC], [ClefG], [ClefF]]

[-f.8v-] Della sonorità delle Note.

Capitolo 2.

Per la sonorità delle Note, bisogna ricorrere al primo Capitolo del nostro citato Libretto di Canto fermo nella dichiaratione del Monocordo, doue si dice che [[che]] il tuono costa di noue particelle chiamate Comme, o diastemi, e si diuide in due Semituoni ineguali, de' quali il maggiore costa di cinque Comme, et il minore di quattro. Il maggiore consiste nell'interuallo [[di due lettere, cioè del mi fa]] delle due lettere o corde del Mi fa, et il minore nell'interuallo che risulta dalla diuisione d'una medema lettera bipartita in tuono molle, e duro; il che suol accadere in due maniere, cioè naturalmente, et accidentalmente: poiche naturalmente il maggior semituono si ritroua nell'interuallo sudetto del mi fa di due diuerse lettere in ciascun processo, et il minore nell'interuallo solo della lettera B, diuisa in b molle, et in [sbq] quadro o duro con l'aggiunta del diesis o con la priuatione d'esso b molle alla qualita della Chiaue. Accidentalmente il Semituono maggiore si ritroua nell'interuallo di due Note situate di grado, delle quali o la prima ascendente, o la seconda descendente sia segnata col diesis; il minore si ritroua nell'interuallo d'una medema lettera bipartita in due Note posta nel medemo rigo o spatio, o la prima, o la seconda parimente sia segnata col diesis. Auertendo ch'il diesis altera la uoce mezzo tuono nell'acuto à differenza del b molle, che l'altera mezzo tuono nel graue: onde, nelle Cantilene colla positione del b molle si rimoue il diesis, e sua acutezza, [-f.9r-] e con la positione del diesis si rimoue il b molle, e sua grauezza. Di più con l'aggiunta del diesis al fa, o suo equiualente, il semituono maggiore diuenta tuono: e due Note situate di grado ascendenti, o descendenti segnate ambi col b molle producono il tuono. Finalmente deuesi auertire ch'i due segni di b molle e diesis possono esser naturali ed accidentali, poiche quando nelle Cantilene si trouano collocati nel principio delle rigate uicino alla Chiaue sono naturali, e deuonsi ne' loro luoghi usar sempre, se tal uolta non ui uengono rimossi con segni contrarij iui aggiunti; quando poi non sono collocati nel principio come sopra, ma solo tra mezzo le rigate, sono accidentali. L'esempio è qui sotto, quale per breuità s'è prodotto solo nella parte dell'Alto, potendosi anco nell'altre parti conferir le medeme lettere e segni sotto le proprie Chiaui di ciascuno.

[Furio, Armonica cultura, f.9r; text: Semituono maggiore naturale. accidentale, minore, Tuono in luogo del]

[-f.9v-] Per più chiarezza de' detti Tuoni, deuesi auertire, che da moderni Compositori e Contrapuntisti uengono i medemi trasportati ad altre corde tal uolta diuerse da quelle oue naturalmente sono da principio costituiti, e conseguentemente anco le Note per farui le mutationi à quelli proportionate. Onde oltre li due ordini di b molle e di [sbq] quadro che sono naturali ui sono necessarij tre altri ordini, cioe, uno di b molle accidentale, l'altro di [sbq] accidentale, e'l terzo chiamato de' due diesis. Il b molle accidentale sarà in A et in E un semituono minore più graue dell'ordinario. Il [sbq] quadro accidentale sarà in C et F un semituono più acuto dell'ordinario. L'ordine delli due diesis sarà in F et in G, et ancho in C et in D tra [-f.10r-] quali due lettere si muta il semituono in tuono perfetto. Con questa uariatione in ciascuna delle sette sonore si ponno adattare tutte le sei Note della Scala come segna.
All'A si può dir Ut con l'ordine di [sbq] quadro accidentale: Re con quello di [sbq] quadro naturale: Mi con quello di b molle naturale: Fa con l'ordine de' due diesis, e di b molle accidentale con la differenza del semituono maggiore: Sol con quello di [sbq] accidentale: La per natura delli due ordini naturali. Al B si può dir Ut con l'ordine di b molle accidentale, e de' due diesis: Re con quello di [sbq] quadro accidentale: Mi col [sbq] quadro naturale: Fa col b molle naturale: sol col b molle accidentale, e con li due diesis: La col [sbq] quadro accidentale. Al C si può dir Ut per natura delli due ordini naturali: Re con l'ordine di b molle accidentale, e delli due diesis: Mi con quello di [sbq] quadro accidentale: Fa con il [sbq] quadro naturale: Sol col b molle naturale: La con il b molle accidentale, e con li due diesis. Al D si può dir Ut col [sbq] quadro accidentale: Re per natura delli due ordini naturali: Mi col b molle accidentale, e con li due diesis: Fa col [sbq] accidentale: so; col [sbq] [b ante corr.] quadro naturale: La col b molle naturale. All'E si può dir Ut col b molle naturale: Re col [sbq] quadro accidentale: Mi con li due ordini naturali: Fa col b molle accidentale, e con li due diesis: Sol col [sbq] quadro accidentale: La col [sbq] quadro naturale. All'F si può dir Ut col b molle naturale: Re col b molle accidentale, e con li due diesis con la differenza del Semituono maggiore: Mi [-f.10v-] col [sbq] accidentale: Fa per natura delli due ordini naturali: Sol col b molle accidentale, e con li due diesis: La col [sbq] accidentale. Al G si puo dir Ut coll'ordine di [sbq] quadro naturale: Re col b molle naturale: Mi col b molle accidentale, e con li due diesis: Fa col [sbq] quadro accidentale: Sol con li due ordini naturali: La col b molle accidentale e con li due diesis

[-f.11r-] [Furio, Armonica cultura, f.11r; text: Sistema musicale trasportato. Ordine di b molle naturale, accidentale, [sbq] quadro, delli due diesis, E, F, G, A, b, c, d, e, f, g, a, Ut, re, mi, fa, sol, la, la#, sol#, mi#, re#, b fa]

[-f.11v-] Col descritto Sistema, e sua dottrina, per uia de' b molli e de' diesis si ponno legere tutte le mutationi trasportate in ciascuna Chiaue, adattandole per similitudine con le naturali, et ordinarie in tutte quattro le parti, come qui sotto si uede.

[Furio, Armonica cultura, f.11v; text: Canto, Alto, Tenore]

[-f.12r-] In questo esempio si son posti tutti i principij delle Chiaui naturali et ordinarie di ciascuna parte, perche alcuni uanno mischiati con li già prodotti. Così il Contralto per b molle in terzo rigo uà col Soprano per [sbq] quadro in primo rigo, et il medemo in secondo rigo pure per b molle uà col Soprano per [sbq] quadro in secondo rigo. Il Tenore per b molle in quarto rigo uà col Contralto per [sbq] quadro in secondo rigo. I principij poi delle Chiaui naturali del Basso sono tutti mischiati.

Della Battuta, e delle Note figurate, e loro forma, e ualore.

Capitolo 3.

Doppo auer intesa, e pratticata la sonorità delle sei Note, loro processi, e mutationi nella Scala musicale, con la natura delli due segni b molle e diesis, si deue intendere e pratticare anco il loro ualore sotto la battuta secondo la propria figura di ciascuna; ondeè necessario saper prima che cosa sia Battuta, e quali e quante siano le Figure per le quali esse Note con il loro canto si dicono figurate.
La Battuta dunque non è altro ch'una abassata, et una alzata di Mano: cioè, tutto quello spatio di tempo, nel quale si trattiene la mano già calata à basso, e poi leuata in alto; doue non si considera il moto della mano, ma solo le due quieti terminatiue di esso moto, che sono le due posate della mano in terra, et in aria. Queste due quieti, o posate che formano la Battuta non sono sempre equali fra di loro, ma alle uolte la posata inferiore e doppiamente più longa della superiore; quindi la Battuta si diuide in due foggie, cioè in eguale [-f.12v-] et in ineguale, così sotto la Battuta eguale in ciascuna delle due posate sudette si misurano le figure con egual ualore e numero: ma sotto l'ineguale nell'inferiore posata le figure son di ualore, e numero dupplicato, come si uedrà più auanti.
Le Figure musicali sono quei caratteri, che si sonorizzano col Canto, o con istromento armonico nelli libri, e scritti di Musica chiamate communemente Note, diuersamente figurate, cioè in otto foggie secondo la loro primiera institutione, benche da' Moderni sia stata aggionta la nona Figura. Eccole qui sotto declineate, nominate, et ordinate.

[Furio, Armonica cultura, f.12v; text: Massima. Longa. Breue. Semibreue. Minima. Semiminima. Croma. Semicroma. Biscroma.]

La Massima uale otto battute, cioè, il suo suono dura tutto quello spatio di tempo che s'include in otto battute successiue continuate. Delle seguenti Figure ciascuna uiene scemata di ualore per metà manco della sua antecedente propinqua; così la Longa uale quattro battute: La Breue ne uale due: La Semibreue una; poscia dell'altre che seguono, ciascuna uien moltiplicata dentro lo spatio d'una battuta; onde delle Minime ue n'entrano due: delle Semiminime quattro: delle Crome otto: delle Semicrome sedici; e delle Biscrome trentadue. Di più le quattro prime [-f.13r-] Figure sono dette maggiori, perche il loro ualore o eccede la battuta, come sono le tre prime, o uero si pareggia con essa, come fa la quarta. L'altre figure si dicono minori per contraria raggione, stante che nesuna di esse eccede la battuta, ne meno con la medesima si pareggia, anzi più tosto ciascuna è dalla battuta eceduta; onde per arriuare al debito suo ualore circa la misura uiene moltiplicata diuersamente secondo i segni dentro lo spatio di quella, come si uedrà al suo luogo.
À ciascuna di dette Figure corrisponde la propria pausa con essa nel ualore commensurabile, ch'è un certo segno del silentio o taciturnità, che si deue usare tacendo con la uoce, o col suono d'altro Istrumento tutto quel tempo, che si pone nel cantare o sonare quella Figura che gli corrisponde, come qui si uede.

[Furio, Armonica cultura, f.13r; text: Pausa di Massima. Di Longa. Breue. Semibreue. Minima. Semiminima. Croma. Semicroma.]

Queste pause uengono comunemente denominate dalla battuta, dicendo alla prima di Massima otto battute, alla seconda di longa quattro battute, alla terza di Breue due battute, alla quarta di Semibreue una battuta, alla seguente [-f.13v-] di Minima mezza battuta. Laltre ause che seguono per breuità si denominano dal fiato raccolto, dicendo à quella di Semiminima un sospiro, à quella di Croma mezzo sospiro, all'altra di Semicroma [[mezzo sospiro]] un quarto di sospiro. La Biscroma per la troppa uelocità non riceue pausa.

De gl'accidenti uariatiui del natural ualore delle figure, e legature delle medeme.

Capitolo 4.

Ui sono tre accidenti che sogliono uariare ad alcune figure il solito loro ualore, cioè il Punto, la Negrezza, e la Sincop<a,> doue il punto gl' accresce il ualore, la Negrezza gli lo dim<i>nuisce, e la Sincopa gli lo interrompe.
Circa il Punto. Questo posto immediatamente à canto e doppo le Note gl'accresce la metà dell'ordinario loro ualore. La Massima dunque col punto ualerà dodici battute. La Longa sei, la Breue tre, La Semibreue una e mezzo, La Minima mezza, et un quatro, la Semiminima un quarto, et un ottauo, la Croma un mezzo quarto, et un sedicesimo di battuta. L'altre due figure sono incapaci del punto.
Circa la Negrezza. Questa alle prime cinque Figure di sua natura bianche gli leua la quarta parte del solito loro ualore con le seguenti osseruationi. Le tre prime Figure possono esser fatte negre o in tutto il corpo, o per metà; se in tutto il corpo, leua à ciascuna la quarta parte del solito [-f.14r-] ualore, restando la Massima col ualore di sei battute, la Longa di tre, e l'a Breue d'una e mezza; se poi saranno annegrite solo per metà, all'hora si deue ciascuna considerare per due Note del genere minore contiguo, com'à dire, la Massima per due Longhe, la Longa per due Breui, e la Breue per due Semibreui, con lasciar alla metà bianca il ualore d'una d'esse contigue, et alla metà negra leuargli la quarta parte dell'istesso ualore com'ad una simil Nota. Così nella Massima la metà bianca ualerà quattro battute, e l'altra metà negra tre battute così [Mxsv] Nella longa la prima metà bianca ualerà due battute, e l'altra negra una battuta e mezza così [LsvS]<,> o uero così [LsvMM], o in altra simil maniera, purche le seguenti Note non trascendino il ualore per il compimento di quattro battute. Nella Breue la prima nota bianca ualerà una battuta, e l'altra metà negra sarà com'una Minima col punto, come quì [BsvM], o uero così [BsvSMSM], o in altra simil maniera, purche (come s'è detto della Longa) le seguenti Note non trascendino il ualore pe ril compimento di due battue; auertendo che non seguitino altre simili negre, perche sarebbe uariata la Misura della battuta, passando dall'eguale all'ineguale, cioè mandando due di dette negre in giù, et una in sù, qual misura si chiama Hemiolia. La Semibreue in tre maniere con la negrezza si troua uariata. Prima quando li segue appresso una Minima negra così [SM] et all'hora la prima negra uale come una minima col punto, e la seconda com'una semiminima. Secondo quando la Semibreue negra è preceduta da una Breue pur negra così [BS] et all'hora la precedente ha il ualore d'una Semibreue col punto, e la seconda di Minima. Terzo, quando la Semibreue negra precede una Breue pur negra così [SB], et all'hora uiene ad esser interzata à raggione di tre Semibreui in battuta ineguale.
[-f.14v-] Circa la Sincopa. Questa è un interruttione del ualore della Nota, o d'una parte d'esso ualore fatta dalla battuta; o uero è un interruttione della battuta, o d'una sua parte fatta dal ualore della Nota, come in questi esempij si uede.

[Furio, Armonica cultura, f.14v; text: Primo Esempio. Secondo]

Doue nel primo Esempio la prima Nota uiene interrotta nel suo ualore dalla seconda parte della prima battuta, e dalla prima della seconda; seguitando il medemo interrompimento nelle seguenti Note dell'istesso ualore. Nel secondo Esempio la seconda parte della battuta uien diuisa, et interrotta dall'estreme parti del ualore delle prime due Note, che nella prima Nota è il punto, e nella seconda è il primo quarto di essa: seguitando parimente il medemo interrompimento nelle seguenti battute in ordine alle seguenti Note dell'istesso ualore.
Ciascuna Figura, fuori delle tre ultime per la molta loro celerità, puol essere sincopata. La Massima sarà sincopata ogni uolta che principierà in aria, perche all'hora s'interrompe la battuta: il simile accade alla Longa, Breue, e Semibreue. La Minima sarà sincopata ogni uoltache comincia in capo di battuta, ma partecipa d'ambidue i capi d'essa, e trouandola in tal maniera si ribatterà il secondo capo ch'ella partecipa. La semiminima sarà sincopata quando si troua una pausa di Croma, che comincia in capo di battuta, e doppo detta pausa segue la Semiminima: in tal caso la Semiminima si deue [-f.15r-] porre in consideratione di due Crome, perche per la poca sua ualuta non si può ribattere come la Semiminima nella Minima; sarà sincopata anco quando principierà una Croma o sua pausa in capo di battuta, e poi seguitarà detta Semiminima, et all'hora si terrà considerata in due Crome, come sopra.

[Furio, Armonica cultura, f.15r,1; text: Esempio, Regole delle Legature delle Figure.]

Le Note figurate legate, o per dir meglio, le legature nelle figure della Musica sono state ritrouate in riguardo delle parole ad esse figure sottoposte: onde acciò nelle Cantilene si possino ageuolmente s<otto> una sola sillaba continuar molte Note, queste uengono legate insieme in diuerse foggie, o che siano d'una specie, o di più specie di figure. In queste legature le prime quattro Figure si formano semplici o quadrate, o oblique. Le quadrate si legano insieme in due o più corpi così

[Furio, Armonica cultura, f.15r,2; text: Lig2MXaMX, Lig2MXdMX, Lig4MXaMXaMxdMX, Lig4MXdMXdMXdMXa]

ma l'oblique si legano in un corpo solo, il quale ascendendo, o descendendo occupa più righi, e più spatij, nel qual corpo sono intese due Note, cioè una nella prima e l'altra nella seconda estremità, come qui

[Furio, Armonica cultura, f.15r3; text: Lig2oa, Lig2oa, Lig2oa, Lig2od, Lig2od, Lig2od, Lig2od]

Ciascuna di dette figure, cioè si la quadrata come l'obliqua può esser codata, o non codata, o sia ascendente o descendente. Quindi il loro ualore s'attende in due maniere, cioè o dal moto, o positione della seconda e ultima figura ascendente, o descendente, perche questo [-f.15v-] uale più di quella: o s'attende dalla corda quando ui sarà che posta nel lato destro la fa ualer più, e nel sinistro meno, e meno anco alzata ch'abbassata con le seguenti regole.
Per le legature non codate. Quando saranno due, o più Note quadrate legate insieme ascendenti tutte saranno Breui, ma le descendenti se saranno solamente due, ambe saranno Longhe, ma se saranno più di due, quelle di mezzo saranno Breui, e la prima e l'ultima longhe così

[Furio, Armonica cultura, f.16v,1; text: B, L]

L'oblique descendenti non soggiacciono à questa regola, ma di esse La prima sarà Longa e la seconda Breue, e l'ascendenti saranno tutte Breui, auertendo che le quadrate collegate con l'oblique [[saranno]] e descendenti ultime saranno sempre Longhe, come qui

[Furio, Armonica cultura, f.16v,2; text: B, L]

Per le legate, e caudate. Prima regola. Ogni coda ascendente unita alla parte sinistra della Nota quadrata dimostra sempre la prima e la seconda Nota si ascendente come descendente Semibreui, e l'altre che seguono Breui, eccetto l'ultime descendente che sarà Longa così

[Furio, Armonica cultura, f.16v,3; text: S, B, L]

Nell'oblique poi ponendosi la coda ascendente alla parte sinistra, o che la seconda ascenda, o che descenda saranno ambedue Semibreui così

[Furio, Armonica cultura, f.16v,4; text: S, B, L]

Seconda regola. Ogni coda descendente unita alla parte sinistra della Nota quadrata dimostra la prima esser Breue, e la seconda descendente Longa; et essendo più di due Note descendenti, tutte saranno Breui, eccetto l'ultima che sarà Longa, ma l'ascendenti saranno tutte Breui così

[Furio, Armonica cultura, f.16v,5; text: B, L]

ma l'oblique che siano ascendenti o descendenti con la detta coda tutte saranno Breui così

[-f.17r-] [Furio, Armonica cultura, f.17r,1; text: B, L]

Terza regola. Ogni coda ascendente, o descendente unita alla parte destra della seconda Nota quadrata o obliqua, se la seconda Nota ascende, rende la prima Breue, e la seconda longa: ma se la seconda Nota descende ambidue saranno longhe così

[Furio, Armonica cultura, f.17r,2; text: B, L]

Alcuni uogliono che se delle due Note legate come sopra la seconda descende, la prima sia Longa, e la seconda Massima così

[Furio, Armonica cultura, f.17r,3; text: L. M.]

Altri ciò negano dicendo che la Massima deue ritener sempre la propria forma comunque si troui situata così

[Furio, Armonica cultura, f.17r,4; text: M, B, L, S]

Ma ciò si può giudicare dalle Compositioni antiche con simili figure.
Segue la Tauola delle Legature di tutte quattro le prime Figure: doue la prima lettera del nome di ciascuna si uede segnata sopra.

[-f.17v-] [Furio, Armonica cultura, f.17v; text: L, B, S, L. B.]

[-f.18r-] Nelle Figure legate oltre le regole di legatura deuonsi osseruare anco quelle della negrezza quando ui si trouano dell'oscurate o in tutto il corpo, o per metà. delle quali si uede quì sotto l'Esempio, conferendo il ualore d'esse oscurate con quello delle sottoposte bianche

[Furio, Armonica cultura, f.18r; text: B, L]

In tali e simili foggie si ponno legare, et oscurare le quattro maggiori figure considerate nella loro naturale misura. Ma ui sono altre regole circa le medesime oscurate, che dependono dal ualore particolare, quando soggiacciono alle misure [-f.17v-] di perfettione, che uerranno esposte al loro proprio luogo. Per le cinque minori figure ui sono altre legature che alcune linee inarcate, o distese sotto le codi, o uerso i capi, che non fanno altro effetto, se non dimostrare douersi le medeme così legate porre tutte sopra un istessa sillaba, ma non portano ad esse alcuna uariatione di ualore.

[Furio, Armonica cultura, f.17v; text: Sciolte, Legate]











Comments

Popular posts from this blog