Author:
Furio, Angelo
Title:
Armonica Cultura del Divino Officio, a Beneficio del Clero secolare,
e Regolare. Composta, et ordinata da fra Angelo Furio da Todi
Minorita Conuentuale, e Dottore in Sacra Teologia. Trattato
primo di Musica circa la Pratica, appartenente al Canto figurato.
Terza Parte. Delle Proportioni appartenenti alla Musica prattica.
Editor:
Massimo Redaelli
Source:
Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS D.52,
f.45v-60r
[-f.45v-] TERZA
PARTE.
Delle Proportioni
appartenenti alla Musica prattica.
La
Musica è Scienza subordinata all'Arithmetica, et ha per sogetto il
numero sonoro; onde si come nell'Arithmetica tra numeri si
racchiudono le Proportioni, e Proportionalità, così anco nella
Musica si racchiudono le Medeme tra i suoni, non solo circa la
grauità et acutezza, ma anco circa la loro dimora tarda e ueloce
sotto certa Misura di tempo. Poiche, conforme sopra s'è accennato,
il Modo musicale, cioè suono armonico; uien inteso in due sensi,
quanto alla theorica, e quanto alla prattica: quello consistente
nella misura di diuersi suoni comparati tra di loro, e compresi tra i
limiti dell'Ottaua Diapason: e questo nella Misura dell'accesso,
stato, e recesso de' Medemi suoni sotto la battuta. Per il primo Modo
appartenente alla theorica sono stati instituiti tre generi d'Armonia
con alcuni loro Sistemi, doue si fondano le regole del Contrapunto,
che abbracciono tutte le Proportioni, e Proportionalità delle
Consonanze, e dissonanze comprese tra gl'interualli del sudetto
Diapason. Per il Secondo Modo appartenente alla Pratica [-f.46r-]
sono stati instituiti il Monocordo e l'Essacordo con le loro lettere
e Note, le Figure con il loro ualore, la battuta con le Misure sin
qui spiegate, et anco molte Proportioni da pratticarsi in alcune
altre Misure che uerranno appresso. Prima dunque di uenire alla
spiegatione speciale delle Proportioni che si pratticano nella
Musica, spiegaremo breuemente in genere le Proportioni, e
Proportionalità
Arithmetiche, che seruiranno per quelle maggiormente dilucidare.
Della
Proportione Mathematica, e suoi generi.
Capitolo
1.
La
Proportione è
un rispoetto, o comparatione di due quantità
contenute sotto un istesso genere, et ha tre uariationi, perche
alcuna appartiene alle Misure, altra a i numeri, et altra è
mescolata di numeri, e Misure. La prima si chiama Proportione
geometrica, la seconda arithmetica, la terza armonica. La prima è
nella quantità
continua, come linea, moto, luogo, tempo, e simili; la seconda è
nella quantità discreta, come sono i numeri<;> la terza è ne'
suoni misurabili in alcune dimore uarie di tempo, et anco numerabili,
e misurabili in alcuni interuallidi grauità et acutezza [[d'essi
suoni]]. E perche una cosa in comparatione ad un altra circa la
quantità è più o meno; o tanto apunto, però delle Proportioni
altre saranno tra se pari, et eguali, altre dispari, et ineguali:
altre maggiori, altre minori, ed' altre differenze. Si che la
Proportione sarà di due maniere, l'una quando si farà comparatione
di due quantità delle quali una non eccederà l'altra, ma sarà
tanto apunto, e questa è detta Proportione d'eguaglianza;l'altra è
quando si farà comparatione di due quantità diseguali, cioè ch'una
eccederà l'altra, e questa si dice Proportione di diseguaglianza. Di
[-f.46v-] queste due maniere la prima non ha sotto di se altra
specie, perche l'eguaglianza non si può in più modi diuidere: ma la
seconda ha due modi generali: l'una quando si compara il più al
meno, l'altra quando si compara il meno al più; il primo si chiama
Proportione di [[di]] diseguaglianza dal maggiore, et il secondo
Proportione di diseguaglianza dal minore: e tante sono le specie di
comparare il più al meno quante sono quelle di comparare il meno al
più. Ma basterà dichiarare la specie dal maggiore, perche da questa
l'altre ancora si faranno manifeste.
Sarà
dunque la Proportione di diseguaglianza diuisibile prima in maggiore
e minore inegualità, poi l'una e l'altra in semplice e composta. La
Proportione di maggior inegualità semplice ha tre generi, cioè
molteplice, sopraparticolare, e suprapartiente. La molteplice è
quando il più contiene il meno più uolte tanto aputno: e si diuide
in doppia, tripla, quadrupla, e così in infinito. Doppia quando il
più contiene il meno due uolte. Tripla quando il contiene tre uolte.
Quadrupla quando quattro uolte etcetera. Quintupla, Sestuapla
etcetera. La sopraparticolare è quando il più contiene non
solamente il meno, ma anco alcuna parte di esso, e si diuide in
Sesquialtera, Sesquiterza, Sesquiquarta etcetera seguitando gl'altri
numeri con l'aggiunta della particola Sesqui. Sesquialterà sarà
quando il più contiene il meno una uolta, e mezza, come 6 à 4. 9 à
6. e simili. Sesquiterza sarà quando il maggiore contiene oltre il
minore anco la sua terza parte, come 4 à 3. 8 à 6. e simili.
Sesquiquarta sarà se conterrà di più la sua quarta parte come 10 ù
8. 12 ù 9. e simili. La Proportione Soprapartiente è quando il più
contiene l meno, et anco più parti di esso: e si diuide in
Soprabipartiente, [-f.47r-] Sopratripartiente, Sopraquadripartiente è
quando il maggiore oltre il minore contiene anco due delle sue parti,
come 5 à 3. Sopratripartiente è quando contiene di più tre sue
parti, come 8 à 5. Supraquadripartiente è quando contiene di più
quattro parti di quello, come 9à 5. e simili.
La
Proportione di maggior inegualità composta è quella ch'è fatta di
due semplici, delle quali ritiene i nomi e le proprietà. Questa si
diuide in due generi, cioè in molteplice sopraparticolare, et in
molteplice soprapartiente. La molteplice sopraparticolare è quando
il maggiore contiene il minore più uolte con alcuna parte di quello,
et è di più sorti conforme alla denominatione di ciascun numero;
onde se il maggiore contiene il minore due uolte e la metà come 5 à
2. si dirà doppia sesquialtera: se tre uolte, e la metà come 7 à
2. si dirà tripla sesquialtera: se quattro uolte, e la metà come 9
à 2. si dirà Quadrupla sesquialtera, e così dell'altre. La
Molteplice soprapartiente è quando il più contiene il meno più
uolte, e di più alquante parti di esso, et è di più sorti conforme
à uarij numeri; onde se il più conterrà il meno due uolte, e due
sue parti come 12 à 5. si dirà doppia soprabipartiente: se due
uolte e tre parti come 13 a 5. si dirà doppia sopratripartiente, e
cosi de simili. Se poi il più conterrà il meno tre uolte, e due sue
parti come, come 17 a 5. si dirà Tripla soprabipartiente: se tre
uolte e tre sue parti, come 18 à 5. si dirà Tripla
sopratripartiente: e così seguitando dell'altre.
La
Proportione di minore inegualità si diuide parimente come l'altra di
maggiore inegualità in semplice, e composta nella serie di cinque
generi, de' quali tre sono semplici, e due composti; ne u'è altra
differenza da questa à quella se non che si come in quella si
comincia dal più e si termina al meno, così in questa si comincia
dal meno. [-f.47v-] e si termina nel più, e si muta la particola
sopra nella particola
sotto,
dicendo sottosemplice, sottosesquialtera, sottosesquiterza etcetera
come nella seguente Tauola si può uedere.
[Furio,
Armonica Cultura, 47v; text: Moltiplice. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,
10, Superparticolare. Superpartiente. superparticolare,
superpartiente, Submoltiplice, sub superparticolare.
Subsuperparticulare. Sub superpartiente,1o, 11, 13, 14, 15, 17, 1,
20, 23, 26]
In
qesta Tauola si uede che i sudetti cinque generi di Proportione di
maggior inegualità co le loro specie sono similmente generi, e
specie di minor inegualità con l'aggiunta della particula sub,
mutandosi solo il luogo à i numeri, ponendo il maggiore di sotto, et
il minore di sopra.
[-f.48r-]
Della Proportionalità, e sue attenenze.
Capitolo
2.
La
Proportionalità è rispetto o comparatione d'una Proportione
all'altra: e si come la Proportione è rispetto, e conquenienza di
due quantità contenute sotto un istesso genere, così la
Proportionalità è rispetto e comparatione non d'una quantità
all'altra, ma d'una Proportione all'altra: di modo che la Proportione
nella Proportionalità tiene il luogo del genere, si come fa la
quantità nella Proportione, come sarebbe a dire: la Proportione ch'è
fra quattro e due esser simile alla Proportione ch'è fra otto e
quattro, perche l'una e l'altra è doppia; e però tutte le doppie,
tutte le triple, tutte le quadruple, o siano d'un istesso genere come
tra linea e linea, tra corpo e corpo: o siano di diuersi generi, come
tra linea è corpo, tra corpo e spatio, tra spoatio e tempo, sono
proportionali, et in conseguenza simili; onde doue è proportionalità
iui è necessario ui sia Proportione, non essendo altro, com'è
detto, la Proportionalità che comparatione di Proportioni.
La
cognitione delle specie della Proportionalità suppone quella de i
denominatori delle Proportioni, e del modo di leuare, d'aggiungere,
moltiplicare, e partire. Il ritrouare i denominatori gioua à
conoscere qual Proportione sia maggiore, e qual minore; auuertendo
che quando la Proportione è d'eguaglianza, cioè, quando sono tante
unità, o misure in un numero, o grandezza quante sono in un altro
non è necessario d'affatigarsi in ritrouar denominatori, perche di
quelle specie di Proportione non si troua diuisione, non essendo tra
le cose pari maggioranza, né minoranza. I denominatori dunque
saranno solo tra le specie della Proportione di diseguaglianza. La
regola breue, e spedita per ritrouar i numeri da i quali sono
denominate le Proportioni è il partire un estremo della Proportione
per l'altro: percioche quello che ne uiene [-f.48v-] per tal
partimento è sempre il denominatore della Proportione. Partire altro
nonè, che uedere quante fiate un numero entra nell'altro,e quello
ch'ahanza: perche dal partimento, e da quello che resta si potrà
conoscere il nome di ciascuna Proportione, come per esempio. Se uuoi
sapere come si chiama la Proportione tra quattro e otto, partirai
otto per quattro, cioè uedi quante fiate il quattro entra nell'otto,
e trouerai che u'entra due uolte a punto: da due dunque chimarai la
Proportione ch'e tra otto e quattro, e dirai ch'è Proportione
doppia. Se uuoi sapere come si chiama la Proportione ch'è tra cinque
e sedeci, partirai sedici per cinque, e trouarai ch'il cinque entra
nel sedici tre fiate, e però dirai ch'è Proportione tripla
denominata da tre: e perche gliresta uno ch'è la quinta parte di
cinque, però dirai che quella Proportione è Tripla sesquiquinta, e
conoscerai quella esser composta, cioè Molteplice sopraparticolare,
e così farai dell'altre. Dalla sopradetta cognizione si caua questa
utilità, che si può sapere qual Proportione è posta tra le
maggiori, e quale tra le minori, quale tra l'eguali, e simili
Proportioni. Simili sono quelle ch'hanno le medeme denominationi,
maggiori, quelle che l'hanno maggiori, e minori minori, perche la
denominatione è detta esser tanto grande quanto il numero che la
denota: e però la Quadrupla è maggior della Tripla, perche quella
dal quattro, e questa è denominata dal tre. Così la Sesquialtera è
maggiore della Sesquiterza, per la Sesuialtera è denominata dalle
metà, e la Sesquiterza da un terzo.
Nelli
rotti quanto è maggiore il denominatore del rotto tanto è minore il
rotto: e però un quarto è meno d'un terzo, perche quattro è
maggiore di tre: e però una Tripla Sesquialtera ò [-f.49r-]
maggiore d'una Tripla Sesquiterza: ma una Tripla Sesquiterza è
maggiore d;una d;una Doppia Sesquialtera; e questo non per la
denominatione del rotto, ma per la denominatione del numero intero
ch'è maggiore. Similmente nelle Proportioni Soprapartienti, maggiore
è quello che da numero maggiore è denominata.
La
Proportione Soprapartiente s'è detto ch'è quella doue il più
contiene il meno una fiata,e più parti di esso, e ciò
tanto dal numero delle parti quanto dalla denominatione, e quanto
dall'uno e dall'altro. Dal numero delle parti, quando il più
contiene il meno una fiata e due parti di esso si dice
soprabipartiente, se tre parti Sopratripartiente, e così del resto.
Dalla denominatione della parti, quando il più contiene il meno una
fiata, e le parti che sono terzi del meno si dice soprapartiente le
terze. Dall''uno e dall'altro, cioè dal numero, e dalla
denominatione delle parti si dice soprabipartiente le terze. Dico
dunque, che secondo la prima denominatione, ch'esprime quante parti
del numero minore sono contenute nel maggiore s'intende la
Proportione maggiore, perche la seconda ch'esprime quali siano quelle
parti del numero minore è quella istessa, come à dire. La
sopraottopartiente le undecime è maggiore che la sopratripartiente
la undecime, perche questa dal numero minore ch'è tre, quella dal
maggiore ch'è otto si denomina essendo la seconda denominatione
l'istessa nell'uno e nell'altra.
Per
raccogliere due Proportioni insieme bisogna trouare il denominatore
della Proportione prodotta,e poi raccogliere i numeri posti sotto
l'istessa Proportione prodotta. Il primo si fà in questo modo:
moltiplico il denominatore d'una Proportione nel denominatore
dell'altra, e così ne restarà il denominatore della raccolta, e
prodotta denominatione. Il secondo si fà moltiplicando tra se i
numeri antecedenti delle proposte Proportioni, e moltiplicando i
numeri conseguenti anco tra se; auuertendo che questa regola ci serue
nelle Proportioni [-f.49v-] simiglianti, cioè quando ambidue sono
diseguaglianza dal maggiore, o uero ambidue dal minore. Esempio. La
Proportione ch'è tra noue e tre è Tripla, e quella ch'è tra
quattro e due è doppia. Uoglio raccogliere una Tripla, et una
Doppia, e uedere che Proportione ne nasce; moltiplico i denominatori,
che sono due e tre, diroui che ne uien sei. Questo dunque sarà
denominatore della prodotta Proportione, e però da una Tripla, e da
una Doppia ne nasce una Sestupla: il che appare per li numeri
moltiplicati d'ambidue le Proportioni; perche moltiplicando noue per
quattro ne uiene trentasei, e tre per due ne uien sei: la doue
trentasei respetto à sei ritiene Proportione denominata Sestupla.
Nelle Sopraparticolari si può dar l'esempio, e raccogliere la
Sesquialtera ch'è fra tre e due, e la Sesquiterza ch'è fra tre e
quattro; moltiplico mezzo, ch'è denominatore della Sesquialtera in
un terzo ch'è denominatore della Sesquiterza, e ne nasce due ch'è
denominatore della prodotta Proportione, e però da una Sesquialtera
e da una Sequiterza raccolte insieme ne nasce una Doppia; moltiplico
dunque i numeri antecedenti, che sono tre e quattro, ne uiene dodici,
et i conseguenti, che sono due e tre, ne nasce sei: Dunque dodici à
sei tiene Proportione doppia. Questo uien osseruato nella Musica
theorica: perche quando la consonanza musicale detta Diapente sia in
Proportione Sesquialtera, e la Diatessaron in Sesquiterza, se si
ponerà insieme l'una, e l'altra se ne cauarà il Diapason ch'è in
Proportione doppia, e così dalla Quinta, e dalla Quarta si fa
l'Ottaua. Nelle Soprapartienti si può similmente addurre l'esempio.
Se uorrai aggiungere la Soprapartiente le terze, come cinque à tre ,
alla Soprapartiente le quarte, come sette a cinque, pigliarai il
denominatore della Soprabipartiente le terze, ch'è uno e due terzi,
e lo moltiplicarai insieme col denominatore della Sopratripartiente
le quarte, ch'è uno e tre quarti, e si raccoglie [-f.50r-] due et
undeci duodecimi in questa guisa. Moltiplica cinque e sette, che sono
i primi numeri delle predette Proportioni, si produce trentacinque:
moltiplica anco i secondi, che sono tre e quattro, ne uiene dodici;
trentacinque dunque contiene il dodici due fiate, e nauanzano undeci
duodecimi. E così si raccogliono le Proportioni quando ambedue sono
simili: quando poi sono dissimili, cioè una dalla maggiore, e
l'altra dalla minore, all'hora quella Proportione ch'è denominata
dalla maggior quantità si deue partir per l'altra. Sia dunque da
comporre una Sottodoppia, come uno à due, con una Sesquialtera, come
treà due; la Sottodoppia è denominata dal due com'è la Doppia;
partiscasi dunquedue per uno e mezzo, ne resta uno et un terzo, e
però delle sopradette Proportioni ne uiene una Sesquiterza. Ecco una
è due sopra tre e due, moltiplica i primi numeri, che sono uno e tre
fanno 3; il che si deue notare sotto una linea: poi moltiplica due in
due ne risulta quattro, et in Proportione Sottosesquiterza. Ma
bisognando componere insieme più di due Proportioni componerai con
la terza quella che resulta dalle due prime: e la composta di tre
componerai con la quarta, e così andarai seguitando: e di questo può
bastare un esempio in questi numeri quattro e tre, tre e due, tre e
uno. Dalle Proportioni dunque di quattre e tre ch'è Sesquiterza, e
di tre e due ch'è Sesquialtera ne nasce, come s'è detto, una
Doppia, la quale partita per la seguente Sesquialtera tre à due fà
la Quadrupla, ch'ha quattro ad uno. Dalle cose già dette ne nasce,
che di due Proportioni di diseguaglianza dal maggiore insieme
composte ne uiene la Proportione di diseguaglianza dal maggiore, ma
l'una e l'altra è maggiore Conseguentemente da due Proportioni di
diseguaglianza dal minore si produce la Proportione della
diseguaglianza del minore. Da una poi della maggiore, e l'altra della
minore si fà tale Proportione quale è quella ch'è denominata dal
numero maggiore; ma la Proportione del'eguaglianza con quella della
maggiore diseguaglianza produce [-f.50v-] l'istessa Proportione della
maggior diseguaglianza, e fà l'istesso rispondente con la
Proportione della minor diseguaglianza. Per il che si uede che la
Proporione dell'eguaglianza. E questo basti intorno al componimento
delle Proportioni.
Per
sottrare una Proportione dall'altre, e conoscere qual Proportione
resta, bisogna partire con questo auuertimento, che si come ne'
numeri si leua il minore dal maggiore, così nelle Proportioni si
leua la minore dalla maggiore. Primieramente dunque si parte il
denominatore della maggiore per il denominatore della minore, e si
produce il denominatore di quella, che resta: poi per i numeri posti
sotto le date Proportioni. Pongansi dunque sopra una linea trauersa i
numeri della maggior Proportione, ch'è quella che si deue partire, e
di sotto i numeri della minore: poi sia moltiplicato il primo
antecedente numero di quella Proportione che si deue partire per la
conseguente del partitore, perche si farà antecedente, e primo di
quella Proportione che resta; e per la moltiplicatione del secondo
numero della Proportione da esser diuisa per l'antecedente della
diuidente ne nasce il conseguente della restante; e questo modo
conuiene col partire de i rotti uolgari.
Poniamo
caso che uogliamo sottrare una doppia da una Tripla, partirai trech'è
denominatore della Tripla per due ch'è denominatore della Doppia, e
ne uarra uno e mezzo, dal quale si denomina la Sesquialtera. Così
anco nella Proportione Sopraparticolare si procederà, come sarebbe
il leuare una Sesquiterza da una Sesquialtera. Parti dunque il
denminatore della Sesquialtera, ch'è uno e mezzo per il denominatore
della Sesquiterza, ch'è uno et un terzo, ne seguirà uno et un
ottauo; si che dalla proposta sottratione ne resta una Sesquiottaua;
tre a due è in Sesquialtera: quattro à tre è in Sesquiterza;
moltiplica tre per tre fa noue: due per quattro fà otto: ma noue ad
otto è in Proportione Sesquiottaua. Finalmente nelle Soprapartienti
uoledo leuar una Soprabipartiente le terze da un Tripartiente le
quarte, partirai uno e tre quarti per uno e due terzi, ne resulta uno
et un uigesimo, dal che è denomiata la Proportione Sesquiuigesima,
come ci sarà dato anco da gl'auuenimenti de numeri sette à quattro;
cinque à tre. Moltiplica sette per tre, ne uiene uentuno, e quattro
per cinque ne uiene uenti: al quan numero si esser in Proportione
Sesquiuigesima il uenti. Si che dal partire la Proportione della
maggior diseguaglianza per la ragione e Proportione della minore ne
nascerà la Proportione della maggiore, minore dell'una, e
dell'altra. Il simile si deue giudicare delle dissimiglianti
Proportioni che sono della diseguaglianza del minore, poiche ne
nascerà Proportione della minor diseguaglianza parimente minore
dell'una, e dell'altra <c>ome se ambedue saranno della
maggiore, o della minore diseguaglianza, e tra se simiglianti, cioè
se la proposta Proportione si partirà per se stessa, ne resulterà
la ragione dell'eguaglianza; et in somma se una sarà della maggiore,
e l'altra della minore diseguaglianza, si produrrà una Proportione
ch'haurà più in questa parte della Proportione che si deue partire,
che di quella che parte, e sarà quella ch'esprime per il numero
maggiore. E tanto basti di questa materia per intendere i fondamenti
delle Proportioni musicali.
Del
significato della cifra binaria, o uero ternaria posta doppo il segno
del Tempo. Prima senza Prolatione perfetta, e poi con la medema.
Capitolo
3.
Per
non lasciar niente intatto intorno alle due cifre binaria, e ternaria
poste da gl'Antichi uicini a i segni del Tempo diuisiuamente, con la
Prolatione perfetta, e senza, che non appartengono alle Proportioni
pratticate da'Moderni. Deuesi primieramente sapere, che gl'Antichi
nel genere Molteplice si ualeuano [-f.51v-] della Dupla, e della
Quadrupla; e nel genere Sopraparticolare ella Sesquiterza. La Dupla
segnauano così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,1; text: 2 1]
facendo
passare sotto d'essa due Figure per una secondo l'esigenza del
precedente segno, e conuiene col Tempo minore imperfetto segnato
così [Crvd] o così [CL] quando succede al sempllce semicircolo così
[C]. perche doue nella battuta del primo segno passaua una sola
Semibreue, ne passano poi due in quella del secondo. La Quadrupla
segnauano così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,2; text: 4 1]
sotto
la quale faceuano passare quattro Figure per una. La Sesquiterza
segnauano così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,3; text: 4 3]
o
uero così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,4; text: 8 6]
facendo
sotto d'essa passare quattro Note nell'interuallo di tre, o uero otto
in quello di sei; di modo che bisognaua togliere à ciascuna Nota la
sua quarta parte, come di quattro Breui, che uagliono due battute
l'una, ciascuna ueniua à ualere una Semibreue e Minima, e per
consequenza ogni Semibreue Minima, e Semiminima. Di più nelle
Cantilene doppo il Semicircolo poneuan la cifra binaria così [C2]
dimostrando che la Semibreue douesse esser imperfetta, e ualer due
Minime; uolendo poi dimostrar la medema esser perfetta, e ualer tre
minime, segnauano auanti il circolo, o Semicircolo due pause di
Minima sopra l'istesso rigo
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,5]
[O].
o uero così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,6]
[C].
Similmente per mostrar la perfettione della Breue, e ualer tre
Semibreui segnauano nel istesso rigo due pause di Semibreue auanti il
circolo così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,7]
[O}.
Di più uoleuano ch'il taglio nel segno del Tempo denotasse la
Cantilena potersi cantare in proportione come si fà nella Prolatione
perfetta: e così non faceuano differenza nel significato tra queste
segnature [Crvd] [Cd], né tra queste [Ordv] [Od] Soleuqno anco
seruirsi nel genere Moltiplice di quelle Proportioni nelle quali
alcuni numeri s'oppongono all'uno così
[Furio,
Armonica Cultura, 51v,8; text: 2 1, 4 1, 8 1, 16 1]
cioè
no contra due, uno contra quattro, uno contra otto, uno contra
sedici; onde sotto tali Proportioni le figure haueuano il medemo
ualore che sotto i segni del Tempo così [-f.52r-] tagliati
[Furio,
Armonica Cultura, 52r,1]
già
sopra spiegati, ciascuno de quali semicircoli è tagliato all'in giù
con un solo taglio, ma il primo n'ha un altro à trauerso, il secondo
n'ha due, il terzo h'ha tre, et il quarto n'ha quattro; ma di questo
quarto perche sopra non se n'è fatta mentione, deuesi sapere, che
Giouanni Battista Rossi, in un suo Duo, ch'è una Cantilena à due
Soprani, mette nel primo Soprano discontinuatamente quattro
Semicircoli diuersamente tagliati; il primo così [Crvd2]. Il secondo
così [Crvdrhdx], il terzo così
[Furio,
Armonica Cultura, 52r,2]
et
il quarto così
[Furio,
Armonica Cultura, 52r,3]
denotando,
che sotto il primo si mettono due Semibreui contra una, doue la cifra
binaria risguarda le dette Semibreui per la battuta eguale; Sotto il
secondo se ne mettono quattro; Sotto il terzo otto; e sotto il quarto
sedici contro una Semibreue.
Finalmente
costumauano gl'Antichi di dimostrare il modo minore insieme col
tempo, ponendo la cifra bnaria, o ternaria doppo il circolo, o
Semicorcolo così [O2]. [O3]. [C2]. [C3]. e uoleuano ch'il Segno
denotasse il modo, e la cifra il Tempo: doue il circolo con la cifra
binaria denotaua il Modo minore perfetto, e'l Tempo imperfetto, e con
la ternaria ambidue le dette Misure perfette. Il Semicircolo poi con
la cifra binaria denotaua il modo minor imperfetto e'l Tempo
imperfetto, e con la terna<ria> l'istesso Modo imperfetto, e'l
Tempo perfetto. Il ualore dell figure à detti segni e cifre sogette
si uede nell'infrascritta Tauola.
[Furio,
Armonica Cultura, 52v; text: Modo minor perfetto e Tempo imperfetto,
perfetto. imperfetto. Perfetto, Figure,
Battute,
Massima, Longa, Breue, Semibreue, 8, 6, 2, 1, 4, 3, [O2], [O3], [C2],
[C3]]
Quando
poi aggiongeuano la Prolatione perfetta à detti segni e cifre
cresceua anco il ualore alle figure per la perfettione della
Semibreue, et intiera battuta della Minima come segue.
[-f.53r-]
[Furio, Armonica Cultura, 53r; text: Modo minor perfetto, Tempo
imperfetto e Prolatione perfetta, Figure, Battute, Massima, Longa,
Breue, Semibreue, Minima, 36, 18, 6, 3, 1, 8i, 27, 3, 1, 24, 12,
[Od2], [Od3], [Cd2], [Cd3]]
Di
più, lasciati da pare il Modo, e la Prolatione perfetta soleuano
gl'Antichi porre la sola cifra binaria a canto à ciascuno delli due
Tempi maggiori, e delli due minori così: [O2]. [C2]. [Orvd2].
[Crvd2]. Uolendo dimostrare che sotto il primo le figure uanno
cantate come sotto il Tempo maggior imperfetto, con la riserua
[-f.53v-] della perfettioni, alteratione, et altri accidenti
concorrenti con detto priuilegio di riserua: se non che alla Breue,
benche perfetta, toglie la metà del ualore, e similmente alla
Semibreue benche alterata. Sotto il secondo, le Figure, e pause tutte
uanno per metà; cioè, la Longa uale due battute, la Breue una, la
Semibreue mezza, e così dell'altre figure. Similmente le due pause
diuentano una, l'una mezza etcetera.
Sotto
il terzo le figure uanno cantate tutte per metà come sotto il Tempo
minor imperfetto: ancor esso, come sotto il primo, con la riserua di
perfettione, alteratione etcetera togliendo però la metà del ualore
alla Breue, e Semibreue, e loro pause, come sotto il secondo. Sotto
il quarto uanno quattro Semibreui à battuta, delle Breui due: la
Longa uale una, e la Massima due: e cosi uanno regolate l'altre
figure; le pause, che occupano due spatij uogliono una battuta, e
quelle che solo uno mezza battuta, e l'altre seguono la medema
regola. Tra quali segni questo [C2]. uien comparato à questo [CL], e
questo [Crvd2]. à quest'altro [Clrdv]. E tanto basti per
dichiaratione delle cifre binarie, o ternarie solite à porsi da
gl'Antichi uicino al circolo, o Semicircolo fuori delle Proportioni
ordinarie.
Delle
Proportioni Musicali frequentate da' Moderni
Capitolo 4.
Dichiarati
tutti i segni, e cifre musicali sopra il ualore delle Figure con
alcune Proportioni antiche, resta di dichiarare le Proportioni
frequentate da' Moderni. Deuesi dunque sapere, che queste si trouano
in dodici differenze, delle queli solo le due prime pratticauansi
dagl'Antichi.
[-f.54r-]
[Furio, Armonica Cultura, 54r,1; text: 3 1. 3 2. 3 4. 3 8. 3 16. 6 4.
6 8. 9 4. 9 8. 9 16. 12 8.]
La
prima è Tripla del genere molteplice segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 54r,2; text: 3 1.]
nella
quale passono tre Semibreui per una. Questa si può segmare doppo il
Tempo perfeto, et anco doppo l'imperfetto. Segnata doppo il perfetto
ammette la perfettione alla Breue, alteratione alla Semibreue, e
gl'altri accidenti perfettiui, e chiamasi Tripla perfetta; ma segnata
soppo l'imperfetto esclude la perfettione con gl'altri annessi
sudetti, e chiamasi Tripla imperfetta
La
seconda è Sesquialtera del genere sopraparticolare segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 54r,3; text: 3 2.]
nella
quale uanno tre Semibreui per battuta, e si può segnare doppo l'uno
e l'altro Tempo come la Tripla ma con il taglio così [Orvd], e così
[Crvd]. Si può anco segnare doppo il semplice Semicircolo così
[Furio,
Armonica Cultura, 54r,4; text: [C] 3 2.]
Segnata
soppo il circolo tagliato si chiama Sesquialtera maggiore perfetta,
perche ritiene il priuilegio di perfettione: ma segnata doppo il
Semicircolo tagliato si dice Sesquialtera maggiore imperfetta: e
segnata soppo il semplice Semicircolo dicesi minore imperfetta;
auuertendo, che sotto le due prime uanno tre Semibreui àbattuta, e
sotto la terza tre minime<.>
Oltre
alle dette Sesquialtere se ne danno due altre con tutte le figure
negre; l'una corrisponde alla maggior perfetta nel segno, e nelle
cifre, e nel ualor delle figure, ma senza perfettione, e l'altra
corrisponde alla minor imperfetta; chiamasi la prima Sesquialtera
negra maggiore, e l'altra negra minore. Auuretendo che quando la
Sesquialtera uiene introdotta tra mezzo le Cantilene, se la Cantilena
è prima segnata col circolo, o Semicircolo tagliato, che porta due
Semibreui per battuta, all'hora si deue introdurre la maggiore per
portarne tre; ma se prima è segnata col semplice Semicircolo che
porta due Minime per battuta, s'introdurrà la minore, che porta tre
minime, ponendo però le sole cifre, mentre milità l'una, e l'altra
sotto il segno [-f.54v-] primiero del Tempo. Alcuni nell'assegnare
queste Sesquialtere disconuengono, poiche altri danno alle negre il
nome di Proportione, altri d'Hemiolia. Ma i primi errano, confondendo
il genere con la specie, essendo il nome di Proportione commune à
tutte l'altre. I secondi s'ingannano non attendendo alla differenza
ch'è tra la Sesquialtera, el'Hemiolia; poiche l'Hemiolia uien sempre
introdotta tra mezzo le Cantilene senza cifre, ma la Sesquialtera,
com'è detto, con le cifre: è ben uero che le figure dell'una son
simili àquelle dell'altra di queste due Proportioni negre. Deuesi
anco osseruare ch'alla Sesquialtera bianca minore dauano gl'Antichi
il priuilegio di perfettione, facendo perfetta la Semibreue, et
alterando la Minima, et assimigliandola alla Prolatione perfetta in
Tempo imperfetto fuori delle Crome bianche. Quindi per leuar la
perfettione ad ambidue le Sesquialtere bianche, cioè maggiore, e
minore costituiscono le due Sesquialtere negre. Questo è quando si
può dire circa le Sesquialtere.
La
terza Proportione in ordine, prima tra le moderne è la
Sottosesquiterza nel genere Sopraparticolare, segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 54v,1; text: 3 4.]
nella
quale uanno tre Semiminime per battuta, e uà segnata doppo il
semplice Semicircolo: il che si deue fare à tutte l'altre
Proportioni che seguono.
La
quarta è Sottodoppiasoprabipartiente le terze, nel genere moltiplice
soprapartiente, segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 54v,2; text: 3 8.]
che
da' Musici si suol nominare Crometta, o Ottina. Questa porta tre
Crome per battuta; le pause intiere uanno segnate, e tenute
all'oordinario, ma li sospiri sono due terzi, e li mezzi sospiri sono
un terzo
La
quinta è Sottoquintuplasesquiterza nel genere Moltiplice [-f.55r-]
sopraparticolare, segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,1; text: 3 16.]
da
Musici detta Semicrometta; in essa uanno tre Semicrome per battuta;
le pause intiere sono l'ordinarie, i mezzi sospiri sono due terzi, et
i quarti di sospiro sono terzi.
La
sesta è Sesquialtera nel genere Sopraparticolare segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,2; text: 6 4.]
da
Musici detta Sestupla maggiore: nella quale uanno sei Semiminime à
battuta eguale, cioè tre in terra, e tre in aria: le pause intiere,
e le mezze pause sono l'ordinarie, ma i sospiri sono sesti.
La
settima è Sottosesquiterza nel genere Sopraparticolare segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,3; text: 6 8.]
da
Musici detta Sestupla minore: nella quale uanno sei Crome à battuta
eguale, cioè tre in terra, e tre in aria; le pause intiere, e mezze
pause sono l'ordinarie, ma i sospiri sono due sesti, et i mezzi
sospiri un sesto.
L'Ottaua
è Doppiasesquiquarta nel genere moltiplice sopraparticolare segnata
così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,4; text: 9 4.]
detta
da Musici Nonupla maggiore: nella quale uanno nue Semiminime per
battuta, cioè sei nel battere, e tre nel leuare: le pause intiere
sono l'ordinarie, ma ogni mezza pausa ordinaria uale tre Semiminime.
La
Nona è Sesquiottaua nel genere Sopraparticolare segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,5; text: 9 8.]
detta
da Musici Nonupla minore: nella quale uanno noue Crome, per battuta,
cioè sei nel battere, e tre nel leuare; le pause intiere sono
l'ordinarie, ma ogni sospiro uale tre Crome.
La
Decima è Sottosustupartiente le none, nel genere Soprapartiente
segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,6; text: 9 16.]
da
Musici detta Nonupa di Semicrome: nella quale uanno noue Semicrome
per battuta disposte come sopra: le pause intiere sono l'ordinarie,
ma ogni sospiro uale per tre Semicrome.
L'undecima
è Sesquialtera nel genere Sopraparticolare segnata così
[Furio,
Armonica Cultura, 55r,7; text: 12 8.]
detta
da Musici dudecupla maggiore: nella quale uanno dodici Crome à
battuta eguale, cioè sei in terra, e sei in aria: le pause, e mezze
pause sono l'ordinarie, ma ogni sospiro uale tre Crome.
La
Duodecima è Sottosesquiterza nel genere sopraparticolare, segnata
[-f.55v-] così
[Furio,
Armonica Cultura, 55v,1; text: 12 16.]
detta
da Musici Dudecupla minore: nella quale uanno dodici Semicrome à
battuta eguale, disposte come nella [la ante corr.] precedente le
Crome; le pause, e mezze pause sono l'ordinarie, ma ogni terzo ha il
ualor di Croma e Semicroma, diuidendosi la battuta in quattro terzi.
Delle
descritte Proportioni, quattro appartengono alla battuta eguale che
sono secondo i Musici le due Sestuple, e le due dudecuple, cioè
maggiori, e minori: l'altre otto appartengono alla battuta ineguale.
Tutte però dette Proportioni racchiudono il numero ternario tanto
l'appartenenti alla battuta eguale quanto ch'allineguale, poiche con
l'eguale il detto numero è dupplicato, come si scorge nella Sestupla
maggiore, e minore, o è quadruplicato, come si uede nelle due
Dudecuple parimente maggiore e minore. Con la battuta poi ineguale, o
detto numero è semplice, come si uede nella Tripla, Sesquialtera
antica, Crometta, e Semicrometta; o uero è triplicato, come appare
nelle due Nonuple, cioè maggiore e minore, et in quella di
Semicrome.
Sono
anco in uso alcun'altre Proportioni significate con la sola cifra
ternaria, et anco senza cifra per la similitudine dell Figure
interzate, come sono l'Hemiolia sopra accennata, e la Meliola, con
altre poco da queste dissimili. Delle quali tutte si pongono
gl'infrascritti Esempij.
[Furio,
Armonica Cultura, 55v,2; text: Tripla perfetta, 6, 3, 2, imperfetta,
Sesquialtera maggiore perfetta. imperfetta, minore antica.]
[-f.56r-]
I numeri posti opra le pause, e figure delle due Triple, e due prime
Sesquialtere sono di Semibreue, ma i posti sopra quelle della Terza
Sesquialtera sono di Minime, alla quale, come s'è detto sopra,
gl'Antichi dauano il priuilegio di perfettione: ma i Moderni non gli
lo danno per non confonderla con la Prolatione perfetta. Si dourà
dunque segnare senza perfettione in questa foggia.
[Furio,
Armonica Cultura, 56r; text: Sesquialtera minore moderna. negra
maggiore. Minore.]
Nella
maggiore di queste due negre Sesquialtere uanno tre Semibreui à
battuta ineguale, e nella minore tre Minime. Le pause, quando ui sono
hanno il medemo ualore che nelle Sesquialtere bianche à questi
corrispondenti, cioè della Maggiore imperfetta, e della minore
moderna.
[Furio,
Armonica Cultura, 56v; text: Hemiolia maggiore. minore.]
[-f.57r-]
Qui s uede che l'Hemiolia non si pone nel principio ordinariamente,
ma tra mezo le Cantilene, e milita sotto[[sotto]] qualsiuoglia segno
del Tempo posto in principio; auuertendo che sempre ua cantata in
battuta eguale, ponendo tre Semibreui negre in due battute, con dar
doppio ualore à quella di mezo in comparatione all'estreme.
[Furio,
Armonica Cultura, 57r,1; text: Meliola.]
Questa
ancora milita sotto qualsi uoglia segno precedente del Tempo, et ogni
uolta che non seguita alla seguente battuta la cifra ternaria sarà
finita, e puo uscire tanto in negre quanto in bianche.
Ui
sono le quì aggionte foggie in segnare il ualore delle Figure sotto
il Tempo imperfetto.
[Furio,
Armonica Cultura, 57r,2; text: 2. 3. 4.]
Le
due prime uanno cantate sotto la battuta eguale, e l'altre due sotto
l'ineguale. Finalmente nella maniera che si pone la cifra ternaria
tra li due primi terzi delle Note in battuta ineguale come sopra, si
suol porre similmente la quaternaria per ritornar in battuta eguale,
senz'altro segno del Tempo come quì.
[Furio,
Armonica Cultura, 57r,3]
Uedutisi
sin quì gl'Esempij delle due prime Proportioni communi tra
gl'antichi e Moderni, cioè della Tripla e Sesquialtera, et anco
dell'Hemiolia, Meliola etcetera resta di quedere anco gl'Esempij di
quelle Proportioni, che uengono pratticate da Moderni, più remote da
quele ch'usauano gl'Antichi.
[-f.57v-]
[Furio, Armonica Cultura, 57v; text: Semiminimetta. Crometta, o
Ottina. Semicrometta, Sestupla maggiore. minore. Nonupla, de
Semicrome. Dudecupla]
Seguono
alcuni esempij d'antichi Autori per la Sesquialtera [-f.58r-]
maggiore perfetta, che possono seruire anco per la Tripla perfetta,
quali racchiudono le regole più difficili per bene intendere la
perfettione, imperfettione, e tutti gl'altri accidenti requisiti à
tali Proportioni.
[Furio,
Armonica Cultura, 58r; text: Primo Esempio, 3, 5, 2]
Questo
è di Giouanni Oghteghen in una delle sue Messe. Doue la prima Nota
delle due oblique legate per hauer la coda all'in giù nella parte
sinistra è Breue; La seeconda per il descenso è longa, cioè col
ualor di due Breui in essa considerate, delle quali la prima è
perfetta per la compagna simile, ma perche à questa segue una
Semibreue ch'è di minor ualore uien ad esser imperfetta: e così la
Longa sudetta ritiene il ualore di cinque Semibreui, e di cinque
battuta. Il primo punto è d'alteratione<.> La terza Nota
legata ha il ualor di Breue per regola di legatura, ma èperfetta per
le figure seguenti del ualore di tre Semibreui. Il secondo punto è
d'alteratione com'il primo. La Breue posta doppo la pausa è perfetta
per le tre seguenti Semibreui, per esser in principio di battuta. Il
terzo punto è ancor lui d'alteratione, e la seconda Semibreue legata
con la pausa che segue di Breue imperfetta per non cominciar in
battuta compisce il numero ternario: doppo la qual pausa la prima
Breue legata è perfetta per le due seguenti figure che fanno il
numero ternario; per l'istessa ragioneè perfetta anco la Breue
situata tra le negre: delle quali negre, se fossero bianche, la prima
Semibreue sarebbe alterata, e la seguente Breue sarebbe perfetta:
l'altra Semibreue poi renderebbe imperfetta l'antecedente Breue, e la
seguente sarebbe perfetta.
[-f.58v-]
[Furio, Armonica Cultura, 58v,1; text: Secondo Esempio]
Questo
è di Tomaso Creuillone nella Messa: Morte m'ha priué, nell'Osanna.
Doue il punto di diuisione tra le due pause le diuide per esser
nell'istesso rigo, acciò non s'unischino à dar perfettione
all'antecedente Breue, come ferebbero senza detto punto, ma non già
se fossero in diuersi righi. Delle tre Semibreui che seguono à dette
pause, la prima, e la terza son'alterate per regola, così anco la
Semibreue che segue à simili pause poste più auanti.
[Furio,
Armonica Cultura, 58v,2; text: Terzo Esempio]
Questo
di Clemente Papa in un suo Mottetto. Doue il punto u'è posto per la
regola, che delle cinque Semibreui situate tra due Breui l'ultimaè
alterata: qual punto le diuide, e rende anco imperfetta la prima
Breue.
[Furio,
Armonica Cultura, 58v,3; text: Quarto Esempio,3]
Questo
è di Brumel nella Messa Fulgebunt Iusti. Nel quale si uedono tre
regole; prima il punto d'alteratione; secondo, la Prima Breue esser
perfetta per le tre Semibreui che seguono; terzo, la terza Breue puer
perfetta per le pause poste nell'istesso rigo.
[Furio,
Armonica Cultura, 58v,4; text: Quinto Esempio]
Questo
è del Morales, nella Messa della Madonna. Doue [-f.59r-] le due
prime Semibreui son diuise per il punto di diuisione, e l'altre
son'alterate per l'absenza d'esso punto.
[Furio,
Armonica Cultura, 59r,1; text: Sesto Esempio, 6, 4]
Questo
è di Lupo. Doue la prima Longa è perfetta per le seguenti pause, e
la seconda per esser negra è imperfetta.
Settimo
Esempio
Esortatiuo
al Compositore, che quando tra due figure maggiori ui sono situate
più minori, che faccino il numero perfetto, una o piùuolte, con
pause o senza, sempre la prima maggiore è resa perfetta, et in luogo
delle Semibreui alterate possono seruire le Breui negre con
l'accompagnamento d'altre minori parimente negre per il compimento
della battuta, come quì.
[Furio,
Armonica Cultura, 59r,2; text: 3, 2, 6]
Parimente,
perche alcune figure legate possono all'imporuisa ingannare il
Cantore, si potranno in luogo delle dette legate adoprar le sciolte
del medemo ualore, come quì.
[Furio,
Armonica Cultura, 59r,3; text: 3, 2, 6]
Per
la Sesquialtera minore bianca, che gl'Antichi faceuano perfetta a
differenza della negra, et i Moderni la fanno imperfetta [-f.59v-] à
differenza della Prolatione perfetta, seruirà il seguente Esempio
del Carpentras, à quattro uoci.
[Furio,
Armonica Cultura, 59v; text: Canto, Alto, Tenore, Basso]
[-f.60r-]
Nel qual Esempio alcune negre hanno la similitudine con <i>l
ualore di Semiminime, et altre solo la similitudine, ma <i>l
ualore l'hanno di Minime. Le prime fanno il proprio corso alla
battuta, ma le seconde corrono come le minime bianche, perche sono
state annegrite o per accompagnamento, o uero per esimerle
dall'alteratione; onde all'hora si scorgono esser Minime quando
communicano nella medesima battuta con le Semibreui negre, altrimente
si deuono tener per Seminimime, in uece delle quali nella Prolatione
perfetta seruono le Crome bianche, com'altroue s'è auuertito.
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