Author:
Geminiani, Francesco
Title:
Guida, ossia Dizionario Armonico, in cui si trova il modo di ben
modulare, e combinare i suoni consonanti, e dissonanti
Editor:
Massimo Redaelli
Source:
Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS G.122,
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Guida, ossia Dizionario Armonico,
in cui si trova il modo di ben modulare, e combinare i suoni
consonanti, e dissonanti
di Francesco Geminiani
Prefazione
La Modulazione generalmente si riguarda come quella che forma la
principal parte della Musica, e come la fonte onde ella attinge il
suo potere, e le sue maggiori bellezze. Pure non v'ha parte di questa
Scienza,che sia stata più
inconsiderata, e meno estesa che quella della Modulazione. È
egli possibile che si tanti Volumi, e Trattati, che furono composti
intorno alla Musica noi non n'abbiamo alcuno che parli a fondo della
Modulazione, mentreché
ciascuno si adopra a scegliere materie meno necessarie e conosciute
da tutti.
Nelle opere degli Antichi
Compositori si vede com'essi dovevano perfettamente intendere l'arte
della Modulazione, ma bisogna però
dire, che la loro maniera di modulare non era del tutto adatta alla
Musica istrumentale.
Lulli, Corelli, e Bononcini si
resero celebri nella Musica istrumentale; per quel genio, e quel
gusto che loro aveva dato la natura essi seppero trarre dai loro
predecessori molta varietà
nella modulazione, per rendere le loro composizioni animate, e
piacevoli. Ma assai male giudicherebbe chi pensasse che tutti i
principi e fondamenti dell'Armonia dovessero essere stabiliti sulla
Modulazione di questi Autori, e ristretti ne' brevi termini che
eglino si sono prescritti. Se questi Autori avessero creduto bene di
mettere nella loro Musica maggior sostanza dell'antica Modulazione,
essi l'aurebbero resa più
varia, e per consequenza [consequente ante corr.] ancora più
piacevole.
Le Regole che noi abbiamo per la
Modulazioni, le quali molti autori di musica già
da 50 Anni hanno adottate sono molto concise, e piene tutte di
diffetti: esse lasciando a parte il sunto più
scientifico che è
la Modulazione l'hanno ristretto entro così
brevi confini che essa è rimasta uana, sterile, sfornita di forza, e
di sostanza. Niuno aspetta che io qui reca in mezzo le prove di
questa mia affermazione, ma se ciò bisognasse, io potrei richiamare
il Lettore ad una straboccheuole moltitudine di Opere di Musica, che
da 50 anni in quà
si sono pubblicate in diverse parti dell'Europa, le quali, comeche
composte da diversi Autori pure sono d'egual parere riguardo alla
Modulazione. Io potrei del pari addimostrare come non v'ha alcun
maestro di Musica in Europa né anche alcun suonatore che non vada
superbo di aver composto Sonate Concerti, Cantate etcetera. Intanto
vi sono ben pochi compositori tra i moderni, anche fra quelli che
maggior grido e fama, de' quali si possa dire che essi abbiano
prodotto alcuna cosa nuova in fatti di melodia, di armonia, e di
modulazione. Donde dunque deriva ciò? se non perché le regole sono
imperfette, e viziate, e che in vece di essere guida agl'Allievi
dell'armonia, elle li deprimono in luogo di ajutarli ad alzarsi, e
dispiegare il loro genio, loro si attraversano e gli impediscono di
levarsi
Io non pretendo qui di
confermare tutto ciò
che riguarda la continuazione dei suoni, e la modulazione. La
Composizione in tono maggiore, e la modulazione di grado salendo per
iscala, e discendendo, o per imitazione, non sono contenute in questo
Libro. Io mi propongo di pubblicarle a parte in un Supplemento quando
le mie occupazioni e la mia sanità
me ne daranno l'agio.
Regole
da osservarsi volendo fare uso di
questo Libro.
Ricordatevi che la lettera C
significa Chiave.
T. Tempo.
P. Principio
cioè
ove si deve cominciare.
I°.
Scrivete la Chiave di Fa
sopra la quarta riga così come è espressa nel primo passaggio,
pagina 1. Scrivete parimenti sulla vostra carta la Battuta, o il
Tempo, e scegliete di quelle 5
note fondamentali qualla che a voi piacerà. [Segue infra text.]
[-<ii>-]
II
Scrivete questa Nota sulla
vostra carta nel medesimo ordine, e nella medesima posizione in che
ella si trova nella Guida Armonica.
III.
Segnate sulla nota le medesime
Ciffre che vedete nella Guida Armonica. Se la nota da voi scelta non
ha alcuna Ciffra, e voi non cifrate ne meno la vostra.
IV.
Quando avete deissegnata la
Ciffra (se la vostra nota alcuna ne ha) guardate il numero che è
disotto al passaggio. Questo numero indica la Pagina ove dovete
ricorrere.
V.
Quando voi avete trovata la
Pagina vedrete in un colpo d'occhi moltissimi passaggi, i quali
cominciano colla nota che voi avete trasportata dalla Guida Armonica
sulla vostra Carta [con le add. supra lin.] medesime Cifre di sopra,
supposto che la nota da voi scelta ne porti alcuna. In mezzo a questo
grande numero di passaggi, sceglietene uno a vostro piacere qual
meglio si p<ar>rà. Allora voi scriverete sulla vostra copia le
note che vi si trovano nel medesimo ordine e posizione con le
medesime Ciffre <di> sopra, e le medesime linee che separano le
battute. Non dovete scrivere la prima nota perché essa è sempre la
medesima che l'ultima che avete scritta nel passaggio precedente.
VI
Osservate in fine del passaggio
da voi scelto il numero che vi stà sotto. Questo numero vi
indicherà ancora un'altra pagina, alla quale vi sarete riverso, e là
farete il medesimo che fatto avete nella Pagina Inscritta. Voi
proseguirete così finche sarà piaciuto, avendo sempre riguardo di
scrivere le note come le trovate.
VII.
Quando tra i passaggi che voi
scrivete, ne troverete alcuni tagliati da una linea perpendicolere
trasportatela sulla vostra carta nel medesimo ordine e posizione.
VIII
Quando incontrerete questi segni
[signum] [signum] trasportateli parimenti sulla vostra Carta. La
prima indica una cadenza indefinita, o Cadenza di sorpresa<,>
la seconda significa una Cadenza finale. Ma sebbene ella sia cadenza
finale, non vuol dire perciò che voi abbiate a finire se voi non
volete; voi potete proseguire tanto che ne troviate un'altra; perciò
se di sopra al passaggio dove si trova questa Cadenza finale voi
vedete scritto il numero 22.
voi farete bene se prenderete esclusivamente gli altri uno degli
ultimi due passaggi che si trovano ad essa medesima pagina 22.
IX
Quando voi crederete di avere
abbastanza copiato di questi passaggi bisogna allora dare ordine alla
vostra composizione. Se volente racchiudere due note in una battuta
tirae delle code sopra due semibrevi falle queli voi fate due minime.
Se voi non volete rinchiudere che una nota nellavostra battuta
lasciate la semibreve come è.
Voi renderete cosëì
tutte le vostre Battute eguali, intendendovi sempre che due minime
ffanno il valore di una semibreve.
Conformandovi voi esattamente
alle Regole che io vi ho prescritto, non sarà
mai che ne risultati, avrà
più, o meno effetto secondo che
voi avrete gusto nella scelta del numero dei vostri Passaggi.
[The following musical examples
are omitted, as they are identical to those in the London print of
circa 1752]
Fine senza fine.
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