Author:
Anonymus
Title:
Instrutioni per intendere il contrapunto et il modo ancorra di saper
suonar con tutte le regole nella [la ante corr.] tastatura il basso
continuo
Editor:
Massimo Redaelli
Source:
Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS P 138,
f.72r-95r
[-f.72r-]
Libro di mè Girolamo
Gatti Anno MDCCIƆ
INSTRVTIONI
PER INTENDERE IL CONTRAPVNTO ET IL MODO ANCORRA DI SAPER SVONAR NELLA
[LA ante corr.] TASTATVRA IL BASSO CONTINVO
[numero
5. m. sec.]
[-f.73r-]
Dialogo. Maestro, e Scolaro.
Maestro.
Quante sono le consonanze?
Scolaro.
Le consonanze sono quattro.
Maestro.
Quali sono?
Scolaro.
Sono la Terza, la quinta, la sesta, è l'Ottaua
Maestro.
Sono tutte perfette?
Scolaro.
Signor nò.
Maestro.
Quali sono le perfette?
Scolaro.
le perfette sono la quinta, è l'Ottaua.
Maestro.
Quali sono le imperfette?
Scolaro.
le imperfette sono la terza, è la Sesta.
Maestro.
Per qual causa uengono dette perfette la quinta, e l'ottaua, et
imperfette la terza, e la Sesta?
Scolaro.
Perchè la Terza, è la Sesta si puole alterare, col diesis, e
sminuire col b. mole à beneplacito, è perciò uengono chiamate
imperfette; al contrario della quinta, è dell'Ottaua, quali non si
possono alterare, ne sminuire, è perciò uengono chiamate perfette.
Maestro.
[Vostra
Signoria uolti infra textum]
[-f.73v-]
Maestro. Desidero che mi dichiarate meglio ad una per una il costo di
queste consonanze, acciò possi giudicare quanto sei fondato, e prima
mi dirai di quante Sorti di terze si trouino?
Scolaro.
Di due Sorti.
Maestro.
Quali sono?
Scolaro.
Minori, è maggiori.
Maestro.
Di quante sorti di Terze minori si trouano.
Scolaro.
Di due sorti.
Maestro.
Quali sono?
Scolaro.
Naturali, ed artificiali.
Maestro.
Quanto constano le naturali?
Scolaro.
Le Naturali constano di un Tuono, et un Semituono, come dall'esempio
seguente si uede
[Anonymus,
Instruttioni, f.73v,1]
Maestro.
Resto satisfatto: Ma dimmi di quante sorti di Terze maggiori si
trouano?
Scolaro.
Di due sorti.
Maestro.
Quali sono?
Scolaro.
Naturali, et artificiali.
Maestro.
Quanto constano le naturali?
Scolaro.
Le Naturali constano di due tuoni intieri, come qui sotto si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.73v,2]
[-f.74r-]
Maestro. Quanto alle Terze naturali, tanto Maggiori, quanto Minori
resto satisfatto; mà uorrei
altresi una distinta dichiaratione delle Terze artificiali; è prima
ditemi della terza minore artificiale per causa del' b' mole et il
costo della medesima?
Scolaro.
La Terza minore artificiale per causa del b. mole consta di un Tuono,
et un Semituono, intendendo però che il b. mole sia anteposto alla
parte di sopra come dall'esempio susseguente.
[Anonymus,
Instruttioni, f.74r,1]
Maestro.
Tal che non ui sarà
differenza alcuna frà la
terza minore naturale, è
l'Artificiale
Scolaro.
Anzi si per esser la naturale composta di uoci pure, e tasti bianchi
à differenza dell'artificiale,
sempre prouista di qualche tasto nero à forza del b. mole, è perciò
uien chiamata artificiale.
Maestro.
Vorei mi diceste se si trouano altre Terze minori artificiali oltre à
quelle del b. mole?
Scolaro.
Signore si: è sono le Terze, che anno anteposto il diesis alla Nota
di sotto, è sono del medesimo costo, come ui sotto uedrai notato.
[Anonymus,
Instruttioni, f.74r,2]
[-f.74v-]
Maestro. Supongo mi dirai, che le Terze minori artificiali non hanno
ne altri discorsi, ne altre regole: però
potiamo passare auanti ad altre regole?
Scolaro.
Dirò pure ancora, che ui siano le Terze minori artificiali per cause
de b. moli, differenti dalle prime, cioè con due b. moli, benche
rare uolte si trouano per esser molto dificili da suonare, è
dificoltosi per li Cantanti da pigliar le uoci; eccone l'esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.74v]
Maestro.
Sei stato accorto più di quello
che pensauo: mà dimmi dunque il costo di queste sudette Terze con
due b. moli?
Scolaro.
Le Terze sopradette con due b. moli constano di tre semituoni, come
già Vostra Signoria potrà auer ueduto dal soprannotato esempio.
Maestro.
Hora si che potremo passare ad altre Terze, che di già molto bene
hai dilucidato con le tue pronte risposte, tutte le difficoltà che
possono occorrere?
Scolaro.
Parmi non auer ancor terminato ciò, che si puol dire intorno alle
Terze minori
Maestro.
E che ui sarà di più? Spiega dunque l'Animo tuo.
[-f.75r-]
Scolaro. Parmi d'auer ueduto da molti autori, che si come si trouano
le Terze Minori artificiali con due b. moli anteposti, che si trouano
ancora le Terze con due diesis anteposte, mà queste sono maggiori
artificiali e pure di queste sè ne trouano di raro.
Maestro.
Tù dici bene, ma ne discorreremo à suo luogo, però dimmi quanto
constano le Terze Maggiori artificiali del diesis?
Scolaro.
le Terze maggiori artificiali per causa del diesis constano d'un
Tuono, è duoi Semituoni, come si può uedere dall'esempio che
siegue.
[Anonymus,
Instruttioni, f.75r,1]
Maestro.
Molto bene; quanto consta la Terza Maggiore artificiale per causa del
b. mole.
Scolaro.
La Terza Maggiore artificiale per causa del b. mole consta di un
tuono, e due Semituoni, essendo sempre il b. mole alla nota di sotto:
Eccone l'esempio.
[Anonymus,
Instruttioni, f.75r,2]
Maestro.
Vorrei sapere, se ui sono altre Terze Maggiori artificiali oltre alle
sopradette.
[-f.75v-]
Scolaro. Ue nè sono certe
altre, che constano di quattro Semituoni, mà
queste consistono in una sola per la somiglianza dell'Ottaua, come
qui si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.75v,1]
E
queste sudette Terze non possono esser poste in altra forma, che nel
modo sopraposto, cioè con due b.
moli.
Maestro.
Ora è tempo che mi dichiarate il modo, e consto delle terze maggiori
artificiali con due diesis.
Scolaro.
Le Terze maggiori artificiali con due diesis anteposti, constano pure
di quatro Semituoni, non trouandosene pure altro che una, o due al
più con la sua Ottaua come qui sotto notato si può uedere.
[Anonymus,
Instruttioni, f.75v,2]
Maestro.
Vorei sapere se potrai trouare su la tastatura altre Terze
artificiali?
Scolaro.
Se ne potrebbero trouare ancora dell'altre, ma per non esserui li
tasti à proposito non si possono fare senza far seruire tasti
bianchi per neri (e li neri per bianchi, e queste sono terze
peregrine, non usate se non di rado, è praticate da Maestri, che con
la frequenza dell'esercizio si capiscono da se, cauandole dalle
sopradette. et [-f.76r-] il mio Maestro stimò per altro prudente il
non dichiararle, per non confondermi.
Maestro.
Resto appagatissimo delli prudenti dogmi communicati da questo tuo
Maestro, et altretanto satisfatto della tua buona apprensiua e
prontezza nel rispondere, ma salto altresi alle risposte delle Seste.
Scolare.
Vostra Signoria mi burla, mà però mi sforzerò quanto potrò
rispondere secondo il mio debole talento.
Maestro.
Ora dimmi di quante sorti di Seste si trouano?
Scolaro.
Di due sorti.
Maestro.
Quali sono.
Scolaro.
Maggiori è Minori.
Maestro.
Di quante sorti di Seste minori si trouano?
Scolaro.
Di due sorti.
Maestro.
Quali sono.
Scolaro.
Naturali, et artificiali.
Maestro.
Quante constano le minori naturali
Scolaro.
le minori naturali constano di due Tuoni, e due Semituoni, come qui
sotto chiaro si uede
[Anonymus,
Instruttioni, f.76r]
[-f.76v-]
Maestro. Vorrei sapere con simil dichiarazione il costo delle Seste
Maggiori naturali.
Scolaro.
Le Seste Maggiori naturali constano di quattro Tuoni et un Semituono,
come dal presente esempio distinto [distinato ante corr.] si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.76v,1]
Maestro.
Di quante sorti di Seste Maggiori si trouano?
Scolaro.
Di due sorti.
Maestro.
Quali sono?
Scolare.
Naturali, et artificiali.
Maestro.
Quali sono le artificiali, e quanto sia il loro consto.
Scolare.
Le Seste Maggiori artificiali constano di trè Tuoni, è trè
Semituoni: Eccone l'esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.76v,2]
douendo
sempre esser anteposto il diesis alla nota di sopra.
Maestro.
Desidero l Esempio delle seste minori artificiali per causa del
diesis, et il loro costo.
Scolaro.
Le seste minori artificiali per causa del diesis constano di tre
Tuoni, è due Semituoni, douendo sempre essere anteposto il [-f.77r-]
diesis alla nota di sotto, come si può uedere dall'esempio corente.
[Anonymus,
Instruttioni, f.77r,1]
Maestro.
Desidero sapere se ui sono altre Seste minori artificiali oltre alle
sopradette.
Scolaro.
Signorsì: e sono quelle che hanno ante poste il b mole alla nota di
sopra, è sono le seguenti per l'esempio notate.
[Anonymus,
Instruttioni, f.77r,2]
Maestro.
Tanto che, si come si trouano le minori seste artificiali tanto per
causa dell' [de ante corr.] diesis, come per causa del b. mole così
ancora sì ritroueranno le seste maggiori per causa del b. mole. che
ne dici?
Scolaro.
Certo che si, et hanno il medesimo consto come qui si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.77r,3]
Maestro.
Parmi che ui siano ancora le Seste minori artificiali con due b.
moli.
Scolaro.
Signorsi è constano di due Tuoni, è quatro semituoni, come qui
sotto si uedrà l'esempio
[-f.77v-]
[Anonymus, Instruttioni, f.77v]
Maestro.
Quante sono le dissonanze?
Scolaro.
le dissonanze sono trè.
Maestro.
Quali sono?
Scolaro.
La seconda, la quarta, è la Settima.
Maestro.
Quanto consta la seconda?
Scolaro.
La seconda consta di un Tuono, ouero un semituono, quando è minore.
Maestro.
Quanto consta la quarta?
Scolaro.
La quarta consta di due Tuoni, et un semituono.
Maestro.
Quanto consta la settima?
Scolaro.
La settima consta di un Tuono di mèno dell'ottaua, ouero un
semituono quando è maggiore, e s'intende per le dissonanze naturali,
perche poi le artificiali si cauano dalle naturali.
Maestro.
Ui sono altre dissonanze oltre alle sudette<?>
Scolaro.
Ui è ancorra la quinta falsa, ouero dètta sotto nome di Trituono, e
consta di due Tuoni, è due semituoni, et è proibito il fare il
Salto del Trituono per esser [-f.78r-] un fa contro un mi.
Maestro.
Ora dimmi, le consonanze si possono adoprare à beneplacito?
Scolaro.
Signore nò.
Maestro.
Se consonano, et accordano, per qual causa non si possono adoprare ad
arbitrio?
Scolaro.
Bisogna distinguere, le consonanze imperfette si possono adoprare
sempre che fanno bisogno, or maggiori, et or minori conforme alla
qualità del Tuono, facendone quella quantità che porta l'occasione,
et il capriccio del suonatore; ò compositore, ma le perfette non se
ne possono farne due, nè più di due una dietro l'altra per esser
troppo perfette, che in uece di rendersi grate all'orecchio
renderebbero nauseato l'udito; si mescolano però le consonanze
perfette con dissonanze, perche siano grate all'udito. Il che
discorreremo à suo tempo.
Maestro.
Tu parli molto à proposito; Mà dimmi si possono ancora adoprare le
dissonanze
Scolaro.
Signore sì: Mà però queste dissonanze, è necessario che siano
uicine alle consonanze, acciò siano risolte.
[-f.78v-]
Maestro. Come sarebbe à dire?
Scolaro.
Come à dire, che la Terza deue risoluere la seconda, pur che la
Terza sia minore, e che si muoui la parte di sotto, ecco chiaro
l'esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.78v,1; text: 3, 2]
Maestro.
Vorrei sapere se ui è alcuna eccezione nel sudetto modo di
accompagnare.
Scolaro.
Si deue intendere, che se la Terza minore sudetta non ui capisse
naturalmente, che in questo caso si fa artificiosa come dal presente
esempio.
[Anonymus,
Instruttioni, f.78v,2; text: 2]
Maestro.
Dimmi se sono terminate le difficoltà, per poter passare auanti.
Scolaro.
Ui è ancora d'auertire, che si come quando si pone in opera la
Terza, ui si aggiunge ancora la quinta, perche non apparisca
l'armonia tanto nuda, così ancora si dà la quarta in compagnia
[compagna ante corr.] della Seconda, che meglio [-f.79r-] poi si
risoluano, e le parti fanno terza trà di loro, come da questo
esempio chiaramente si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.79r; text: 4 2, 6]
Maestro.
Vorrei sapere, se si dà, che ui sia la quarta maggiore?
Scolaro.
Certi Autori dicono, che ui sia la quarta Maggiore con il consto di
un semituono di più della Minore, mà l'opinione di molti altri,
come per la più probabile dicono, che per esser dell consto della
quarta falsa, cioè del Tritono, deue ancora in consequenza
acquistare la medesima forza, mentre che è del medesimo ualore,
acquistando le medesime ragioni, cioè della proibicione di non
saltare dal mi, sino al fa tanto, quanto fosse di quinta falsa, quale
quarta maggiore si adopra nelle cadenze minori, cioè di quarta
all'in giù, ouero di quinta all'in su, come si dirà à suo luogo, e
tempo.
[-<f.79v-]
Maestro. Del tutto ne resto pienamente satisfatto, mà passiamo più
oltre, è dimmi come si risolue la settima per esser dissonanza, è
desidero la risposta tanto della minore, quanto della maggiore.
Scolaro.
La Settima si risolue con la Sesta, quale accade or maggiore, et or
minore conforme porta l'accidente della Scala per discendere, è la
qualità del Tuono, solo si deue osseruare per infallibile, che alla
penultima nota della scala se li deue dare sempre la Sesta maggiore,
ancorche non ui fosse di sua natura, è che non fosse segnata.
[Anonymus,
Instruttioni, f.79v; text: 7 6,7 6#]
Maestro.
Non mi basta per sapere intieramente se si puole adoperare la settima
in altra occasione
Scolaro.
La Settima si puole adoprare ancora in occasione di salti di quinta
all'in giù dimidiando il ualore, parte all'ottaua, è parte alla
settima, pur che la nota sia capace di tal ualore, [-f.80r-] che si
possono dimidiare, come dall'esempio seguente.
[Anonymus,
Instruttioni, f.80r,1; text: 8, 7]
caminando
le medesime ragioni, quando le note saltano di quarta all'in su, non
essendoui differenza alcuna, come chiaro qui si uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.80r,2; text: 8, 7, #]
Maestro.
Resto molto appagato: Ma uorrei che diceste, come si fanno queste
cadenze minori, che poc'anzi mi diceste.
Scolaro.
Le cadenze minori sono quelle, che saltano di quarta all'in giù,
dandoli la dimidiaccione de' numeri. Ecco l'esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.80r,3; text: 5 3, 6 #4, 5 #3, 6 #, 6 4, #]
intendendo,
che la Terza deue essere sempre maggiore. e così ancora la quarta, e
sesta; e quando non ui capiscono naturali, sempre si deuono fare
artificiali, come Vostra Signoria aurà ueduto.
Maestro.
Ui restano le cadenze maggiori di quinta all'in giù, e di quarta
all'in su, non curandomi che mi dichiari le minori [-f.80v-] di
quinta all'in su per esser le medeme di quelle di quarta all'in giù.
Scolaro.
Quanto alle cadenze di quint all'in giù, dirò per quanto intendo,
che le cadenze sudette uadino segnate con la quarta, quale si risolue
con la Terza maggiore tanto naturale, quanto artificiale, conforme la
qualità dell Tuono, come distinto si uede dalla mostra, che succede,
[Anonymus,
Instruttioni, f.80v,1; text: 4 3, #]
auertendo,
che quando le cadenze sudette saltano di quarta all'in su, si
accompagnano nel modo medesimo. Resta da dire sopra le cadenze
istesse con trè numeri, con il modo di compartirli, et è il
presente
[Anonymus,
Instruttioni, f.80v,2; text: 6 3 5 4 3, 3 4 3]
cioè,
che delli trè numeri il primo e l'ultimo uagliono tanto, quanto uale
il numero di mezzo, e questo per causa che il detto numero be ha due
altri sopra di se, quali constituiscono la parità del medesimo
ualore, cha uagliono li sopradetti numeri primo, et ultimo, [-f.81r-]
et in questo accompagnamento ui è d'auertire, che non si puol fare,
se non nelle notte, che uagliono assai, come di una battuta; e se tal
uolta non ui fossero sopra li numeri 6, e 5 sempre ui
s'intendono, e per il più queste cadenze si fanno, quando sono
finali, e communi.
Maestro.
Prudentemente hai parlato; ma dimmi per conto d'accompagnare la scala
per ascendere; come farai?
Scolaro.
Per accompagnare la scala per ascendere si schifano le due quinte,
che già come habbiamo detto di sopra sono proibite, dimidiando la
sesta, auertendo, che quando si fa il mi per andare al fà
si da prima la sesta e poi la quinta, e ciò si fa per esser falsa
detta quinta, come si uede dal qui notato esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.81r; text: 5 6, 6 5, 3 6, 5 b6, 6 b5, #]
Maestro.
Vorrei sapere, se si da il Caso, che quando le notte saltano di
quinta all'in giù, è di quarta all'in su di ualore non capace al
poter dimidiare [-f.81v-] li numeri, se si puol darli la Terza minore
in alcuna occasione.
Scolaro.
In questo caso sempre si deue dare la Terza maggiore conforme al
bisogno, cioè ò naturale, ò artificiale, e conforme il Tuono, e
pure quando il Compositore per qualche accidente ui uolesse la Terza
Minore è sempre obligato à segnarla quando però non fosse segnata
dalla Chiaue, come mostra apertamente l'esempio.
[Anonymus,
Instruttioni, f.81v; text: b, #]
Regole
dà osseruarsi intorno al Contrapunto di notta, contro notta ouero
diminuito.
E
prima delle Consonanze perfette; et imperfette, et disonanze, e loro
composte, e replicate.
Semplici.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Composte.
9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.
Replicate.
16. 17. 18. 19. 20. 21. 22.
[-f.82r-]
Consonanze
perfette Consonanze Imperfette. Disonanze.
Semplici.
4. 5. 8. .3. 6. .2 .7.
Composte.
11. 12. 13. .10. 13. .9. 14.
Replicate.
18. 19. 22. .17. 20. .16. 21.
Si
deue cominciare il Contrapunto per una consonanza perfetta, e così
finire.
Si
deue andare alla più uicina consonanza della di già composta.
Non
si può ascendere, ne discendere insieme à consonanza perfetta.
Non
può stare il mi contro il fa quando le parti sono in consonanza
perfetta.
Delle
imperfette, sè nè può fare ascendendo, è discendendo quante ne
piace.
Si
deue far cantar bene il contrapunto, e non con salti strani, ò
dissonanti.
Quando
il contrapunto si fa delle semiminime, se nè fa ua buona, et una
Catiua perche la prima, et la Terza siano sempre buone.
Si
troua di due sorti di Contrapunto. cioè quello semplice, et
composto, il semplice, è quello che a le sue modulationi solamente
[-f.82v-] di consonanze, et di figure, che di ualore sono eguali
l'una contro l'altra.
Il
composto è quello che non solo ha le sue parti composte di
consonanze, ma ancora di dissonanze, nel quale si pone ogni sorte di
figure?
Non
si concede come di sopra habbiamo detto che nelle composicioni si
trouino due consonanze che siano simili di proportione, come due
Unissoni, Ottaue, ò Quinte, ne meno si concede, col porui in mezzo
una quarta di minima.
Sarà
bene, che nelli Contrapunti à due uoci non si faccia due consonanze
imperfette, che siano simili di proportione come due Seste, o due
Terze maggiori, ò minori, le quali più auanti dimostreremo, qual
siano.
Le
parti de i Contrapunti semplici siano poste in tal maniera, che ogni
cosa si senta di buono, et in essi non si ponghino dissonanze.
Le
parti fugino gl'unissoni, et l'ottaue più, che si può, perche
rendono le cantilene poco grate.
[-f.83r-]
Si deue auertire, che le parti uadino modulando più per grado, che
sia possibile.
Douendo
usar modo de salti fugga quello di Sesta maggiore.
Bisogna
fare, che la compositione non solo sia composta di consonanze, ma
ancora di molte dissonanze, con debiti modi accomodate, come
s'insegnarà il che s'intende de i contrapunti composti, non
semplici.
Che
le parti delle Cantilene cantino bene, acciò agieuolmente si possino
cantare che lo stile, le modulationi, et il concento sia uariato, et
che [in ante corr.] la compositione, ò Cantilena non continui molto,
ò nel graue, ò Tuono come più auanti si dimostrerà.
Che
l'armonia, che in essa compositione si troua sia talmente accomodata
con le parole che nelle materie allegre non sia lamenteuole; o nelle
lamenteuole allegre.
Che
in essa si troui il numero delle figure conuenienti secondo il tempo,
sotto il quale sarà composta come si dirà.
Hauendosi
da trattare delle cadenze nelle quali si deue ragionare delle
consonanze imperfette et maggiori, et minori bisogna [-f.83v-]
dichiarar prima qual siano queste consonanze, et prima la Terza
maggiore è quella, che frà le sue corde non si troua alcuno
Semituono, mi fà ò fà mi,
et si chiama in un altro modo, cioè Dituono, perche è composta di
due Tuoni.
La
Terza minore è quella nelle cui corde ci si ritroua una sol uolta il
Semituono mi fà
ò fà mi,
et si chiama altrimenti semidituono, la quale è composta di un Tuono
et un semituono.
La
Sesta maggiore è quando frà le sue corde si troua una sol uolta il
Semituono Maggiore; Mi
fà et fà
mi, et si chiama
altrimente exacordo maggiore, et è composta di quattro Tuoni, et un
semituono.
La
Sesta minore è quella, che fra le sue corde contiene due uolte il
semituono mi fa,
ò fà mi,
et si chiama altrimenti exacordo minore, et è composta di trè
tuoni, et due Semitoni.
Et queste sono le
consonanze imperfette tanto maggiori quanto minori, mà perche doppo
à esse uolendo fare la cadenza bisogna andar à una consonanza
perfetta, però diremo qual siano [-f.84r-] le consonanze con le
quali si può finire la cadenza.
Et prima
dell'unisono il quale nonè consonanza, ma principio di consonanza,
come nella diffinition di essa si può uedere, et è questa
consonanza. Est ratio numer<orum> in acuto, et graue la qual
diffinitione Aristotile nel secondo della posteriore al Capitolo
primo, et perciò essendo la consonanza misura di tuono acuto, et
graue ridotto alla concordanza, et non ritrouandosi nell'Unissono. in
un medesimo tempo, et acuto, et graue, con ragione si può dire che
non sia consonanza.
E douendosi dunque
trattare della cadenza dell'Unissono, diciamo che l'unisono uuole
auanti di sè la seconda risoluta dalla terza minore nel contrapunto
composto, ò diminuito, ma nel contrapunto semplice basta solo, che
habbi la terza minore come si può uedere nell'esempio infraposto.
Delle Cadenze.
[Anonymus,
Instruttioni, f.84r; text: Cadenze d'Unissono perfette, Semplice,
Composto]
[-f.84v-]
La cadenza della diapente cioè della quinta nell' contrapunto
semplice uuole auanti di sè la quarta risoluta dalla terza maggiore;
la quale cadenza si chiama imperfetta, perche la quinta non hà in sè
tanta perfettione quanto l'unissono, et l'Ottaua et più tosto si può
chiamare fuggire la cadenza
[Anonymus,
Instruttioni, f.84v,1; text: Cadenza di quinta imperfetta, Semplice,
Composto]
La
Cadenza dell'Ottaua detta da i Greci Diapason la quale parola
significa l'uniuersità, perche essa, è madre di tutte le altre
consonanze et le contiene in sè stessa uuole auanti di sè
l'Eptacordo, cioè la Settima risoluta dalla Sesta maggiore, nel
contrapunto Composito mà nell semplice, solamente la Sesta maggiore
auanti di sè, come si uede nell'esempio.
[Anonymus,
Instruttioni, f.84v,2; text: Cadenza di Ottaua imperfetta, Semplice,
Composto]#
[-f.85r-]
Hauendo noi detto di sopra che sempre bisogna andare alla consonanza
più uicina della di già composta bisogna auertire, che quando si
farà una Terza minore, dopo della Terza si procede all'unisono
perche gl'e più uicino che altra consonanza.
Ma
se si farà Terza maggiore, doppo detta Terza bisogna andare alla
quinta essendogli più uicina; se si farà Sesta minore, doppo detta
Sesta bisognerà procedere alla Quinta come più uicina, mà sè si
farà una Sesta maggiore bisognerà andare, all'Ottaua non hauendo
altra consonanza più uicina di questa:
Modo
di fare due, ò 3 disonanze una dietro all'altra.
Et
prima della seconda; doppo la quale ui potrà succedere la Quinta
diminuita, cioè quinta falsa, et si chiama diminuita perche, e di
manco proportione, che la quinta naturale, doppo la qual Quinta
bisogna andare alla terza come si uede nell'Esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.85r; text: due disonanze Seconda e Quinta falsa
risoluta con la Terza]
[-f.85v-]
La quarta la quale presa semplicemente, et senza altra
accompagnatura, è dissonanza; mà accompagnata con la Quinta di
sotto diuenta consonanza perfetta, et accompagnata con la Terza di
sotto. diuenta consonanza imperfetta, puole hauer doppo di sè un
altra consonanza, cioè una quinta diminuita come nell'esempio si
uede.
[Anonymus,
Instruttioni, f.85v,1; text: Seconda dissonanza, Quarta et Quinta
false, perfetta, imperfetta]
La
Settima puole hauere doppo di sè la Quinta diminuita purche sia
risoluta con la Terza come sopra, il che si può uedere nell'Esempio
infraposto
[Anonymus,
Instruttioni, f.85v,2; text: 7, falsa]
Si
può fare tre dissonanze, quando hauendone fatte due con una parte,
se ne fa un altra con un altra parte et con sodisfacione dell'Udito
come nell'Esempio si uede.
[-f.86r-]
[Anonymus, Instruttioni, f.86r,1; text: settima, 7, 5 falsa]
Essendosi
detto di sopra, che la compositione deue esser ordinata sotto un
certo modo, ò Tuono, hora [[per<o>]] per<..> uoler
inando questo, bisogna dimostrare, quali, e quanti siano questi tuoni
et insieme le loro cadenze proprie, et regolari, et ancora la loro
cadenza finale; la quale si dimostrerà con quella notta negra, et
l'altre, che sopra, ò sotto, à lei saranno si chiameranno cadenze
di mezzo proprie, et regolari dell' tuono come sotto si uedrà
[Anonymus,
Instruttioni, f.86r,2; text: De Tuoni, Primo Tuono, Secondo, Terzo,
Quarto, Quinto, Sesto, Settimo, Ottauo, Nono, Decimo, Undecimo,
Duodecimo]
[-f.86v-]
Questi sono li dodici Tuoni con le loro cadenze finali, et le cadenze
di mezo, delle quali non bisogna uscire, sarà nondimeno bene far
alle uolte nel mezo della compositione qualche cadenza irregolare, ò
uero impropria, cioè fuori dal Tuono.
Poniamo
caso la compositione, è del Sesto Tuono, in essa compositione ci si
potrà fare qualche cadenza del Secondo Tuono, ò in G sol re ut, ò
uero in altra corda propria di questo tuono, et si piglia del Secondo
Tuono perche è segnato col b. mole come il b. [sbq]. Perche sarebba
aspro all'udito facendo qualche cadenza, ò del Quarto, ò di altro
Tuono, che non fosse segnato col b. mole.
De
Tempi
I
Tempi che si sogliono ordinatamente mettere nella Musica sono 4. è
il primo tempo maggiore imperfetto il quale si segna così. [C]; et
dichiara; che sotto di lui la massima uale 8 battute, la longa 4. e
cosi di tutte le altre come ordinariamente si sogliono cantare, et il
medesimo s'intende delle pause. Sotto à questo tempo alle uolte si
trouerà la breue nera all'hora la breue ualerà una battuta e meza,
perche perde la quarta parte dell suo ualore, il che s'intende ancora
della semibreue, [-f.87r-] et ancora essa perde la quarta parte del
suo ualore, et uale trè semiminime se però sarà posta sola, mà sè
haurà auanti di sè la breue nera, la semibureue ualerà una mezza
battuta, et sè doppo à queste due notte nere nè seguiranno altre
pur nere, non si osseruerà la detta regola, ma si cantaranno in
sesquialtra.
Doppo
questo cioè, il tempo minor imperfetto il quale si segna così
[Crvd] et si chiama minore; perche il tagliato fà, che dia minor
ualore alle notte, et pause, che il maggior imperfetto perche sotto a
questo la massima uale quatro battute, la longa 2. et con tutte le
altre per metà si come ancor le battute, et bisogna auertire che la
compositione, che si fà sotto à questo tempo sia di numeri impuri,
accioche cantandola per metà si termini in portione, è non
eleuatione di battuta come per esempio, se si farà 5. semibreue
mandandone due à battuta l'ultima tornerà in terra, mà facendone
quatro l'ultima tornarebbe in aria. [Vostra Signoria uolti infra
textum] [-f.87v-] Si troua ancora il tempo maggiore perfetto il quale
si segna così [O], et si canta come il tempo maggiore imperfetto
ecettuate alcune pause, et notte, che diuentano perfette et alcune
notte alterate, le pause sono perfette, quando toccano due righe et
uagliono 2 battute, e quando toccano trè righe uagliono 6 battute:
sotto à questo tempo la massima, longa et breue, diuentono perfette,
se però son poste auanti à qualche pausa ò notta, che le possi far
perfette, il che con l'esempio si farà noto, si troua ancora la
semibreue alterata la quale uale due battute, et è alterata all'hora
quando due semibreue saranno poste frà due breui. all'hora la prima
breue sarà perfetta, cioè ualerà 3 battute, et la seconda
semibreue due battute; sarà ancora alterata detta semibreue quando
si metteranno 3. semibreui frà 2. breue, et duoppo alla prima
semibreue ci si metterà il punto di alteratione si trouerà ancora
alle uolte trè semibreue frà due breui senza punto di alteratione,
all'hora la prima breue ualerà 3 battute.
[-f.88r-]
[Anonymus, Instruttioni, f.88r; text: Pause
perfette et danno perfecione, imperfette, imperfecione, Notte che, ò
pigliano, Punto di diuisione, alteratione, 2, 1, 3. 12. 6. 11]
Ultimamente
ci è il tempo minore perfetto il quale si canta per metà, et anco
si puol cantare, come il tempo maggiore imperfetto quale è questo.
[C] eccettuate però le perfecioni alterationi, et altri accidenti
che in esso ci si trouano, et finalmente si puol regolare come il
tempo maggior perfetto [O] ma uolendo cantar per il suo proprio, et
come dourebbe esser cantato bisogna cantarlo per metà, et similmente
le perfecioni alteracioni, pause perfette, et imperfette tutte per
metà di quel che uagliono. [Vostra Signoria uolti infra textum]
[-f.88v-] Si trouano ancora i detti tempi à rouersio, et quando il
tempo maggiore imperfetto sarà segnato così [CL]. ò uero in
quest'altro modo [C]2. dimostra, che tutti li segni, ò
positiui, ò priuatiui si deuono
cantar per metà quando si trouerà il tempo minore imperfetto
segnato così [CLrvd] ò uero così [Crvd]2. ò in quest altro modo
[C2rvd] dimostra che sotto di lui la massima uale 2. battute la longa
una battuta la breue meza battuta, la semibreue un quarto di battuta,
cioè quatro à battuta la minima 8 alla battuta, et cosi di tutte le
altre il che s'intende ancora delle pause, et per intendere più
facilmente tutte le notte si diuidono in quatro parte, et se ne
lascia 3°; et si piglia solamente la quarta parte Uerbigratia la
longa si diuide in quatro semibreue leuandone 3°. ce ne resta una,
et cosi la longa uale una battuta.
Il
tempo maggiore perfetto quando si trouerà segnato così [O]2. andarà
cantando come il tempo Maggiore imperfetto, che è questo [CL] ma si
riserba le perfecioni alteracioni, et altri accidenti come sopra
habbiamo detto [-f.89r-] le quali si cantano per metà. Quando si
trouerà il tempo minor perfetto segnato così [Orvd]2 si canterà
come il tempo minore imperfetto che è questo [CLrdv] riserbando però
le perfettioni le quali di sopra habbiamo dichiarato.
Modo
di far Contrapunto il quale sì possi modulare un Ottaua bassa.
Volendo
far il simile contrapunto bisogna osseruar questa regola cioè che in
quella parte la quale si à da cantare all'Ottaua bassa non ci si
faccia sentire in modo alcuno la consonanza quinta perche cantandola
in basso tornerebbe quarta ma ben si potrà fare la duodecima et le
altre consonanze et dissonanze à piacimento del compositore, il che
si può uedere l'esempio
[Anonymus,
Instruttioni, f.89r; text: Si replica all'Ottaua bassa]
[-f.89v-]
Volendo fare un altro contrapunto il quale si possi modulare alla
Decima bassa bisogna osseruare di non far due Terze seguenti alla
replica uerrebbero due unissoni, ne manco due seste, perche sarebbero
due quinte et far che non ci si senta dissonanze più che si può
come con l'esempio si può uedere.
[Anonymus,
Instruttioni, f.89v; text: Si Replica per Decima]
Modo
delle consonanze che si deuono fare componendo à trè uoci.
Bisogna
auertire, che quando il basso farà quinta col soprano, la parte di
mezo, faccia 3. col basso. quando farà sesta la parte di mezo faccia
quinta ò terza col basso, quando farà decima la parte di mezo
faccia ottaua ò ueramente quinta potrà fare ancor sesta mà sarà
un poco cruda. quando farà duodecima la parte di mezzo faccia decima
col basso; quando darà decimaterza la parte di mezo [-f.90r-] faccia
decima col basso; Quando farà decimaquinta la parte di mezzo potrà
fare decima col basso et così seguitare il medesimo modo nell'altre
consonanze.
Modo
delle consonanze che si deuono fare componendo à quatro uoci.
Bisogna
auertire, che quando il Basso farà ottaua col Soprano l'alto. facci
quinta et il Tenore terza col basso, quando fara decima l'alto facci
ottaua, et il Tenore quinta col basso, quando farà duodecima l'alto
facci decima, et il Tenore ottaua col basso, quando farà decimaterza
l'alto faccia decima, et il Tenore sesta col basso, quando farà
decimaquinta l'alto facci duodecima et il Tenore decima col basso, e
così si deue osseruare il medesimo ordine nell'altre consonanze
[signum]
Modo
delle consonanze che si deuono fare componendo à 5. uoci.
Si
deue osseruare, che quando il basso farà decima col soprano l'alto
facci ottaua il Tenore quinta et il quinto terza col basso.
Quando
farà duodecima l'alto facci decima il Tenore ottaua, et il quinto
quinta col basso. [Vostra Signoria Volti infra textum]
[-f.90v-]
Quando farà decimaterza l'alto facci decima il Tenore sesta et il
quinto terza col basso.
Quando
farà decimaquinta l'alto facci duodecima il Tenore decima et il
quinto ottaua col basso.
Quando
farà decimasettima l'alto facci decimaquinta il Tenore duodecima et
il quinto ottaua col basso. ò ueramente l'alto facci duodecima il
Tenore ottaua et il quinto quinta et doue sè detto quando il basso
farà quintadecima si potrà ancor fare in altra maniera cioè che
l'alto faccia decima il Tenore ottaua et il quinto quinta [signum]
Finis.
Ristretto,
ò Compendio, per sapere è conoscere, li Accidenti, che
nascono.uolendo sonare quall' si uoglia sorte di composicione; nella
Tastatura.
Prima
si deue auertire che quando il basso calla di quinta in giù si dà 3
maggiore; Quando il basso fa alzata di quarta
in su, si dà 3
maggiore;
[-f.91r-]
Quando il sol
uà nel mi
si da 3 maggior
Quando
il la
uà nel sol
si da sesta maggior
Quando
il fa
uà nel Rè
ui uole al fa
la sesta.
Douendo
battere una quinta, è Sesta insieme, così 6 5. bisogna che la
quinta sia legata al quarto auanti.
Quando
il basso uà alla notta, la quale habbi la Terza maggiore ò
ascendendo ò discendendo, sempre la notta accanto ui uole la 6.
[signum]
Quando
il Dlasolre uà nel Csolfaut, à dlasolre ui uole la 6. [signum]
Quando
il basso calla di quarta in giù, si dà la quarta è sesta, così 6
4 [signum]
Si
deue hauertire che le dissonanze deuono essere risolte così; cioè
la 9. si può risoluere in 8. ò in 6. ò in 3. [signum] la Settima
si può risoluere in 6. ò in 5. ò in 3. [signum]
Auerti,
che la quinta è settima; non è fatta altro che per pigliar la
quarta dalla quinta, come l'esempio accenna qui sotto
[Anonymus,
Instruttioni, f.91r; text: 7 5 forma la 5 4, #]
[-f.91v-]
li accompagnamenti che si deuono dare alli numeri sono questi, alla
quinta ui uole la terza così 5 3. la sesta 6 3. la settima 7 3.
l'ottaua 8 5 3.
Modo
di Suonare là Tastatura; con li esempij, è sono questi
[Anonymus,
Instruttioni, f.91v,1; text: 5 6, 5 6#]
Salto
di quinta in giù uuole terza Maggiore, il Medesimo s'intende di
Quarta in su.
[Anonymus,
Instruttioni, f.91v,2; text: #]
Modo
che si deue tenere per la Settima, è Sesta; auertasi che la Settima
deue esser anticipata dalla Sesta
[Anonymus,
Instruttioni, f.91v,2; text: Esempio, 5 6, 7 6, 7 6#]
[-f.92r-]
Altro Esempio anticipata dalla terza, della Nota auanti cioè come
[Anonymus,
Instruttioni, f.92r,1; text: l'Esempio, 7 6, 7b 6]
Cadenze
finali d'Vna Battuta.
[Anonymus,
Instruttioni, f.92r,2; text: 5 3# 6 4 7 5 4 5 3#, 3 5 6 44 5 3 5, 3
5 4 6 7 4b 5 3 5, 3 5 4 6 7b b4 3 5, 3 5 4b 6 7b 5 4 3 5, 3 5 b4 6 7b
5b 4 3 5]
Alla
partita della Mano la Settima si fa sempre, tanto se fosse croma, in
Modo
[Anonymus,
Instruttioni, f.92r,3; text: 3 5 4 6 5 3]
è
così degli altri quando fosse d'un quarto
[Anonymus,
Instruttioni, f.92r,4; text: 4 7 3]
quando
fosse Croma [-f.92v-] in questo Modo
[Anonymus,
Instruttioni, f.92v,1; text: 7 #, #]
Delle
Note Semitonate. si deue dare alla, alla Nota Maggiore la Sesta
[Anonymus,
Instruttioni, f.92v,2; text: Esempio, 5 6, 3 4 3 6]
Quando
deue esser; terza Maggiore la Nota auanti
[Anonymus,
Instruttioni, f.92v,3; text: Esempio, #]
È
cosi delle Altre; hogni uolta che, la Nota alza di terza, ed è
Maggiore la nota auanti uol terza Maggiore
La
terza Nota auanti, la cadenza, uole se però ui è tempo la quinta e
sesta se non sesta subito.
[Anonymus,
Instruttioni, f.92v,4 text: Esempio, #5 6, 6 5, #3 4 3]
è
cosi dell'altre
[-f.93r-]
Ogni uolta cheè salto di terza in giù [[è ante corr.]] la nota
auanti [auante ante corr.] uuol terza Maggiore; la seguente uole la
Sesta 6.
[Anonymus,
Instruttioni, f.93r,1; text: Esempio, #, 6]
è
cosi dell'altre
Ogni
uolta che dica Mi. Fa. Mi. Il fa uuol settima è sesta e la nota
auanti; come quella doppo uuole la terza Maggiore
[Anonymus,
Instruttioni, f.93r,2; text: Esempio, #, 7 6]
Ogni
uolta che una notta discende di quinta in giù; ò Ascende di quarta
in su; che è l'istessa cosa; è la Notta seguente uuol settima è
sesta allora la nota auanti di calare; non uuol più terza Maggiore
come la Cadenza; mà bensi Minore
[Anonymus,
Instruttioni, f.93r,3; text: Esempio, 7 6]
[-f.93v-]
La Nota legata, quando s'attacca con la Nota seguente; uuol seconda,
è quarta
[Anonymus,
Instruttioni, f.93v,1; text: Esempio, 5, 4 2#, 5 4 2]
Ogni
uolta che si dice Mi fa uuol quinta è sesta
[Anonymus,
Instruttioni, f.93v,2; text: Esempio, 5, 6, 6 5, 4, 3]
Ma
quando non uè Tempo si fa subito 6.
[Anonymus,
Instruttioni, f.93v,3; text: Esempio, 6]
Cosi
dell'altre
Ogni
uolta che l'Elami uà à Dlasolre; uuol settima sesta maggiore,
quando uè tempo, Ma quand<o> non uè, si fa solamente Sesta
Maggior
[Anonymus,
Instruttioni, f.93v,4; text: Esempio, 6, 7 6#]
Cosi
dell'altre, è si deue auertire, che non uà da Delasolre à Csolfaut
Che
non si può fare sesta Maggiore, mò come stà.
[[Esemp]]
Modo
delle Cadenze nelle Tripole è Sesquialtere
[Anonymus,
Instruttioni, f.93v,5; text: Esempio, 6 4 7 5 4 5 3, #]
E
cosi dell'altre.
[-f.94r-]
Esempio per sonare tutte le Chiaui che sia possibile, nell' Basso.
Prima,
Auerti, che uolendo suonare queste notte
[Anonymus,
Instruttioni, f.94r,1]
su'l
basso alla terza alta diuentano un baritono. Suonandole alla quarta
bassa, diuentano un Tenore. Suonandole alla quinta bassa, diuentano
un soprano. Vn Tuono più basso diuentano un contralto. Suonarle un
Tuono più alto diuentano mezo Soprano. Sonarle alla terza bassa
diuentano un Violino. alla quarta alta diuenta un Soprano. Sonandole
alla quinta alta diuentano un Tenore.
Suonando
questo Contralto
[Anonymus,
Instruttioni, f.94r,2]
una
uoce più alta diuenta un basso. una uoce più bassa diuenta un
Violino. una terza alta diuenta un Mezo Soprano. alla terza bassa
diuenta un Tenore. alla quarta bassa diuenta un Soprano. alla quinta
bassa diuenta un baritimo.
Per
Suonare questo Tenore
[Anonymus,
Instruttioni, f.94r,3]
una
uoce più alta diuenta un Violino. Sonarlo una uoce più bassa
diuenta un Soprano.
[-f.94v-]
[Anonymus, Instruttioni, f.94v,1]
una
terza più alta, diuenta un Contralto. una terza bassa, diuenta un
baritimo. alla quarta bassa diuenta Mezo Soprano. alla quinta bassa
diuenta un basso.
Per
suonare un Soprano
[Anonymus,
Instruttioni, f.94v,2]
alla
quarta bassa diuenta un basso.
alla
quinta bassa diuenta un Contralto.
una
terza alta, diuenta un Violino.
alla
terza bassa, diuenta un Mezo Soprano.
una
uoce più alta diuenta un Tenore.
una
uoce più bassa diuenta un baritimo.
Per
suonare un Mezo Soprano
[Anonymus,
Instruttioni, f.94v,3]
una
uoce più bassa, diuenta un basso.
una
uoce più alta, diuenta un baritimo.
una
terza bassa, diuenta un Contralto.
alla
terza alta, diuenta un Soprano.
alla
quarta bassa, diuenta un Violino.
una
quarta alta diuenta un Tenore.
Per
suonare il baritimo
[Anonymus,
Instruttioni, f.94v,4]
alla
quainta bassa, diuenta un Violino.
alla
quinta alta, diuenta un Contralto.
una
terza bassa, diuenta un basso.
alla
terza alta, diuenta un Tenore.
una
uoce più bassa, diuenta un Mezo Soprano.
una
uoce più alta, diuenta un Soprano.
[-f.95r-]
Per suonare il Violino
[Anonymus,
Instruttioni, f.95r,1]
una
uoce più alta, diuenta un Contralto.
una
uoce più bassa, diuenta un Tenore.
una
terza alta, diuenta un basso.
alla
terza bassa. diuenta un Soprano.
alla
quarta alta, diuenta un Mezo Soprano.
alla
quarta bassa diuenta un baritimo.
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