Author: Barcotto, Antonio
Title: Regola, e breue raccordo, Per far render agiustati, e regolati ogni sorte d'Instromenti da vento, cioè Organi, Claviorgani, Regali, e simili, e contengono le vere maniere per formare detti Istromenti delli più buoni, belli, e ben compartiti.
Editor: Massimo Redaelli
Source: Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS C.80, <i>-50

[-<i>-] [257 m.sec.] Regola,
e breue raccordo, Per far render agiustati, e regolati ogni sorte d'Instromenti da vento, cioè Organi, Claviorgani, Regali, e simili, e contengono le vere maniere per formare detti Istromenti delli più buoni, belli, e ben compartiti.
Composta da Antonio Barcotto da Montagrana Fabricator d'Organi
abitante in Padova.
All'Illustrissimo Signor Brandolin Brandolini
Conte di Val de Marin etcetera

In Padova nella Stamperia Camerale con licenza de' Superiori

[-i.-] Illustrissimo Signor Patrono Collendissimo

Non stimai in alcun tempo più fortunati li miei impieghi Illustrissimo Signore che quando li vidi felicitati dall'occasione di poterLa servire in effetto, come prima aveva anco senz'altra cognizione che delle celebrate sue qualità raffermato a' piedi del suo merito la mia riverente osservanza. Mi portò questa la congiuntura à poterLa servire nel rincontro di fabricare un Organo in Luogo di sua Giurisdizione, ma si sollevò in me la speranza di farmeLe conoscere servitore con qualche tributo di vassallaggio. E se bene l'altezza delle sue condizioni con la bassezza del mio servaggio non ha alcuna correlazione, [-2.-] non mi spavento però considerando, che li Numi ricevono così volontieri da una bassa mano le picciole offerte, come da quelle de' grandi le Ecatombe. Spira da' torchi l'opera da me dissegnata di ben regolare, armonizare, e fabricar di nuouo Organi, decaderebbe troppo della proporzione che deve aver l'armonia se per rispirare la luce del Mondo mandasse, ne pure alla sfugita un pensiero oltrove, che all'armonia del merito riguardevole di Vostra Signoria Illustrissima, che senza inoltrarmi nella gloriosa serie degli Eroi generosi dell'Illustrissima, Nobilissima, e Antichissima sua Famiglia, puo ben condurmi alle meraviglie per confondermi nelle grandezze. [-3.-] In ogni altra forma che io le capitassi innanzi mi arrossirei, ma considerando che Iddio stesso si compiace tanto dell'armonica che con questa tra gli Organi si contenta d'essere pregato, e lodato; ardisco anch'io tanto che non tempo di porre in fronte a quest'Opra d'armonia il celebrato, e riguardevole nome di Vostra Signoria Illustrissima, non gia perché porti nel collare (non mi toccare, ch'io son di Cesare) ma perché testifichi a tutti i secoli, che camina sotto l'ombra d'una casa, che è stata in tutti i tempi la fautrice delle Virtù, e di Lei in particolare che ne porta il primo onore. Resta che nella tenuità del tributo che le porge la mia divozione riconosca [-4.-] in me più la volontà ardente di mostrarmi sempre qual ora mi raffermo.

Padoa li 4. Febraro 1652.

Di Vostra Signoria Illustrissima

Umilissimo Devotissimo Obligatissimo Servitore

Antonio Barchotto.

[-5.-] È di tanta importanza la cognizione degl'Instromenti da vento, che per li strani accidenti, che ben spesso accadono per la poca cognizione di chi fa operare, essendo cosa difficile, massime a chi non hà quella pratica, che in tali istromenti si ricerca; il più delle volte viene stimato il male per bene. E perché questi istromenti sono sparsi per ogni parte, massime nelle Chiese al servizio di Dio, spesse volte accade farli acconciare da chi non ha quella vera cognizione, che si ricerca, e così molti credono acconciare, che li guastano perché non essendo conosciuto ove sia il difetto, vogliono acconciare quello che stà bene; Onde per questi, e molti [-6.-] altri rispetti ho voluto dare in luce questi avvisi non tanto per acconciare, quanto per farne da nuovo, acciò possi esser da tutti conosciuto il buono dal cattivo, e lasciato il male, e tolto il meglio. E in vero ho conosciuto sempre necessarij questi avvisi per due ragioni, una, perché tali istromenti si ritrovano in mano di persone, che per il più non ne hanno cognizione alcuna; e l'altra, perché ho visto molti autori, che descrivono la maniera di fabricare simile sorte d'istromenti, dando qualche lume a quelli, che si dilettano di tal professione, ma mai ho veduto, ne ritrovato alcuno, che insegni, o dia avvisi a quelli, che devono far operare; Ove per tali rispetti, e [-7.] per li disordini come di sopra, ho risoluto a beneficio publico dare questi avvisi, acciò a tutti possa essere noto il meglio, tanto nelle Città, quanto nelle Ville, e Castelli, essendo questi più bisognosi, che non sono quelli delle Città.

[-8.-] [1 m.sec.]

Avvertimenti per ordinare un Organo grosso da muro.

Prima è da sapere, che s'attrovano diverse sorti di sommieri, o vero banconi, come altri li nominano, perché vi sono sommieri da vanto, altri da tiro, altri con la incadenazzatura, ed altri con li pironi; e di ogn'una di queste sorti de' sommieri si possono fabbricare organi, e per ogni parte se ne trovano; È vero però, che tra queste tre sorti vi è gran differenza, essendo uno meglio dell'altro, come diremo più a basso.
Senza comparazione è di grand'avantaggio il sommiero da vento, ed è molto meglio di ogni altra sorte di sommiero, poiche porta seco maggior perfezione, [-9.-] e perpetuità, essendo formato con maggior studio, e fatica. È dunque da sapere, che il sommiero da vento è molto meglio degli altri, perché questi è senza quel difetto, che s'adimanda imprestidi, o vero confusione di vento, avendo fabricati li canalicon li ventilabri, e con un'animetta per Canna, che movendosi li registri, apre, e serra, conforme la sodisfazione di che suona l'Organo, senza poter dare ad altre Canne confusione di vento. E di più apporta seco maggior commodo, poiche il vento và più unito; e se bene l'Organo aperto ha più quantità di registri, non per questo le Canne patiscono mancamento di vento, come fanno negli altri sommieri, onde per questa [-10.-] perfettione, quando l'Organo suonarà con un registro solo, averà quel tanto vento, quanto fossero aperti gli altri registri, e così anco gli altri registri restano sempre con il suo vento ordinario, tanto suonando pieno, quanto serato, ove per tale perfezione l'organo riuscirà sempre più sonoro, e più unirà. E quel che più importa, sarà più facile alla corda dura, e più si mantenirà. E chi vuole vedere questa sorte di sommiero in stampa veda Atanasio Kircheri Gesuita Romano, Autore grave in tal maniera, delli più moderni di questi tempi. Il sommiero dunque da vento è sempre stato stimato da tutti, tanto antichi, quanto moderni, poiche si vede negli organi di qualità esserli sempre stato fatto sommiero da vento come [-11.-] si vede in quello di Trento, organo nominato, e famoso. E nelle Chiese più sontuose, e ricche tutti gli organi grossi hanno li sommieri da vento. E per addurre un'esempio; in una Chiesa principale di questa Città anticamente vi era un Organo di gran qualità, ora per fabriche buove essendo stato mutato il sommiero, e fattolo da tiro, l'Organo non è più di quella bontà che per avanti era di gran lunga. Si potrebbono aggiungere altre ragioni, che per brevità tralascio.
È dunque da sapere, che il sommiero da tiro, benche sia assai usato, è inferiore di bontà a quello da vento; e la ragione è, perché è sottoposto agl'imprestidi, e molto patisce difetti di vento; onde di questa sorte pochi ne riescono; e benche [-12.-] dà maestri vengano fabricati con studio, ad ogni modo sempre per il tempo avvenire fanno qualche difettuccio, e chi più, e chi meno. E per rispondere a chi volesse dire, che li sommieri da tiro fossero megliori di quelli da vento, per esser questi molto usati. Dirò prima, che li sommieri da tiro sono usati per gli organi piccoli, e non per li grossi, non essendo gli Organi piccoli capaci di sommieri da vento; che se fossero capaci, chi volesse fabricarne de' buoni, tutti li fabricarebbe da vento, e non da tiro. Secondariamente dico, che li sommieri da tiro sono più usati, perché sono di manco spesa, che non sono quelli da vento. E chi volesse vedere la differenza di tali sommieri, veda Atanasio Kircheri, che [-13.-] di tutte due le sorti ne scrive, e dimostra la figura.
Mi è parso superfluo discorrere circa le misure, che si devono tenere nel fabricare Organi; si perché questo appartiene più a quelli, che hanno da operare; si anco perché non mancano autori, che in questa materia discorrono, e che dimostrano con figure. E fra li più vecchi vi sono:
Oratio Ombri Napolitano 150.
Pietro Finardio Fiorentino 152.
Delli nuovi.
Ambrosio Bolognese 1621.
Atanasio Kircheri Gesuita Romano 1650.
Ed anco molti scritti a mano, che si trovano di diversi virtuosi.
Altra sorte de' sommieri si usano, e [-14.-] questi son fatto con pironi, e la sua invenzione éè per occupare manco luogo, che vengoo ad essere senza incadenazzatura. Di questa sorte si fabricano più Regali, che Organi, e particolarmente Organi, che sono uniti con istromenti da penna. E questa sorte d'Istromenti non in altro differisce da quelli da tiro, che nelli pironi, o incadenazzatura. E il più famoso Organo, che si possa veder fatto di questa sorte de' sommieri, è stato fabricato dall'Eminentissimo Signor Cardinare Magalotto: Organo veramente degno da un par suo; e questo ha forma d'Organo grosso, benche il sommiero non sia più grande della tastadura. È però vero, che simil sorte de' sommieri si usa per gli Organi piccoli, e portatili, [-15.-] come si è detto di sopra.

[2 m.sec.]

Qualità, che deve avere un buon, e ben regolato organo grosso, e da muro.

È dunque d'avvertire, che a formare un'Organo di qualità, si ricerca sommiero da vento, come si è detto, essendo delli tre il meglio; Il suo principalre deve esser parimente tutto di stagno, e tutto in faccia, compartito in diversi campi, per formare una bella vista, o vero facciata. Li ripieni si possono formare anco essi di stagno, ma li maestri antichi li usavano di piombo, e questo sarà più per la manco spesa, che per altro, poiche vi è poca differenza da una, e dall'altra sorte di robbe, come si dirà più a [-16.-] basso; anziche le Canne di piombo battute riescono qualche cosa più dolce, ma di legno mai si devono permettere, non essendo di quella perfezione, come si dirà più a basso. I foli ancora devono esser fabricati alla grandezza o qualità del sommiero, e conformi al numero delli registri, e doveranno esser fatti a officietto, che sono li migliori, che si possino usare.
Li Registri doveranno esser un buon principale con la sua ottaua grossa, e quattro altri pieni con pifaro, e flauto in ottava, e uno in quintadecima, che questa sarà la sostanza d'un buon Organo. Si puo aggiungere altra sorte di Registri, come nell'Organo di Rovietto, ed anco quello di Trento, e questo sarà più conforme al capriccio di chi vuole fare la spesa in tale [-17.-] sorte de' Registri, fra quali vi sono tromboni, fagotti, cornetti, voc umane, ed altre galanterie; ma la sostanza d'un buon Organo consiste in quelli dieci, o nove Registri, che abbiamo detto.

[3. m.sec.]

Le Canne di quante sorti si usino.

Di diverse sorti di materia s'usano formare Canne per Organi, come di stagno, piombo, legno, e carta, ed anco di ottone, e banda; Ma la più comune, e la migliore è stagno, e piombo, e legno, e la manco usata è carta. E appresso di me, e di tutti li buoni Maestri la proibita sarà di ottone, poiche Organi di tal materia o grossi, o piccoli, ne riescono, ne sono in pregio.

[-18.-] [4 m.sec.]

Delle Canne di stagno.

Le Canne di stagno saranno sempre megliori di ogn'altra materia, (tralascio l'argento, ed altri metalli di valuta non essendo proprij a questo negozio) perché queste, e di vista, e di perpetuità avanzano ogn'altro simile metallo, essendo prima il stagno materia più soda, e non così facile a fracassarsi, o a maccarsi. Secondo perché forma la voce più sonora, ed argentina; e terzo perché dà più sodisfazione all'occhio. E perché ad un'Organo di bellezza, e di vista si ricerca bella facciata con diverse sorti di mostre, o vero campi, la Canna di stagno l'adorna assai più, che non fanno lavori di legno, o vero strafori. [-19.-] E mentre che il principale di un buon Organo sarà tutto in faccia, sempre farà meglior riuscita di quello, che farebbe, se fosse di dentro, poiche essendo in vista, fa sentire la sua voce più sonora, e al Musico darà meglior sodisfazione, poiche la voce dell'uno, e dell'altro si unirà assai meglio.
Le Canne di stagno sono di maggior avvantaggio, poiche, se per mala fortuna, o che l'Organo si guasta, o vero che patisce qualche naufragio di qualche accidente, le Canne di stagno sempre saranno buone da formarne delle altre alla similitudine delle campane, che se si rompono, il metallo è sempre buono per formarne delle altre, non vi essendo altro descavedo, che la [-20.-] fattura del maestro, e vi resterà sempre quel valsente di robba, che prima aveva speso, cosa che non è nelle altre sorti di Canne. Resteranno dunque avvisati quelli, che vogliono far fare Organi, o vero farne farne riformare, o acconciare, acciò non li sia dato ad intendere una cosa per l'altra, come è avvenuto quìin questa Città, che li Organi di qualità si devon far più grandi di vista, o vero mostra, che sia possibile, essendovi il commodo della Chiesa. E mai si deve permettere, che li siano messe Canne di legno, ed anco poche di piombo, massime nelli bassi per le ragioni, che si diranno più à basso
Di molte sorti di stagno si ritrovano da operare in tal materia, ma il proprio, [-21.-] ed il meglio sarà quello dal rostello, essendo stagno più amabile, più mantiene il lustro, ed anco è più leggiadro, che non sono altre sorti di stagno.

[5 m.sec.]

Delle Canne di piombo.

Le Canne di piombo s'usano nelli Organi per la manco spesa, che è di valsente tal metallo, massime nelli bassi grossi ed anco perché il suono si unisce più con il stagno, che non fa di altra sorte di Canne, come di legno. È anco da notare che li bassi di piombo sono più difficili da maneggiare, e più facili a rompersi, [[poiche]] o maccarsi, poiche pochi Organi si trovano, che abbino bassi di [-22.-] piombo, che con il tempo non abbiano avuto qualche danno in questo particolare. E però queste due sorti di metalli sono le più usate di ogn'altra materia per le ragioni, che di sopra abbiamo detto, e nelle Canne di piombo cioè l'istessa ragione, che è nel stagno, di poco descavedo nella robba, mentre patiscono qualche naufragio. Le Canne di piombo sono anco più disposte alli Topi, o sorci, poiche si vedono molti Organi guasti da tali animani, e il maggior danno è sempre nel piombo, perche è parere d'alcuni, che le Canne di piombo siano mangiate da' Topi per esser metallo rinfrescativo, e dolce. Altri dicono, che mentre si fabricano le Canne di piombo, si [-23.-] bagnano con l'Oglio, e che restandovi quel odore, li rati le rosegano, e mangiano. Altre ragioni vengono addotte, che per brevità tralascio, non essendo cosa di rilievo.
A fabricare le Canne di piombo vi sono più maniere, poiche alcuni le tirano con le trafila: altri le battono col martello; altri le pionano. Il meglio è batterle col martello, poiche il piombo viene a farsi più fisso, e forma la Canna più sonora, e buona.

[6 m.sec.]

Delle Canne di legno.

Sono usate le Canne di legno, e la maggior ragion è per formare istromenti dolci da Camere, e sale, o vero [-24.-] d'Accademia, acciocchè per la vicinanza delle orecchie d'ascoltanti non siano fastidite dall'alterezza del suono, poiche in luoghi piccoli, come camere, e sale non si ricerca gran quantità di suono, e gli stromente in tali luoghi quanto più sol dolci, tanto maggior [[armonia f ]] soauità formano. E che ciò sia vero, si vede, che tal sorte d'Organi viene fabricata di due soli registri, lasciando fuori tutti li ripieni, come si puol veder in Padoa nell'Accademia dell'Illustrissimo Signor Mantoa, ov'è un Organo tutto di legno alla similitudine, che abbiamo detto, fabricato con mirabile bellezza; e nelli Appartamente dell'Illustrissimo, ed Eccellentissimo Signor Marchese Obici vi sono tre Organi di legno d'esquisita [-25.-] bontà, e tutti alla similitudine, che gia si è detto; ed anco in molti altri luoghi, come Venezia, Vicenza, e per ogni parte se ne trovano, che per brevità lascio. Per tal causa adunque sono state inventate le Canne di legno; Ma ora si trovano Maestri di poca conscienza, che se bene le sono pagate le fatture per fare gli Organi di tutto Metallo, per loro avantaggio fanno le Canne di legno, poiche una Canna di legno, per grande che sia, non valerà più di tre, o quattro Ducati; ma di stagno valerà trenta, o quaranta, conforme la sua grandezza.
È da saper di più, che le Canne di legno fanno due effetti; uno si è, che sono dolci, sì, e meno strepitose da [-26.-] camera; ma l'altro si è, che sono più crude in comparazion del piombo, e stagno, che per ciò con gran difficoltà andaranno uguali di voce insieme con piombo, e stagno. Onde sarà meglio o tutto legno, o vero tutto stagno, e piombo. E di questo ve ne sono molti esempi in questa Città, che per brevità tralascio.
Aggiungo ancora, che le Canne di legno sono state inventate per Organi portatili, essendo di materia più leggiera da portare; Ma la verità è, che mentre si puo far di meno di metteri Canne di legno, massime in Organi di qualità, sempre sarà meglio, poiche la Canna di legno, quando è guasta, nonè più buona altro, che per il fuoco, che così non sono le altre, come si è detto di sopra.
[-27.-] E di più non si devouo permettere Canne di legno, poiche sono fabricate con cose, che facilmente l'umido, e il gran caldo le guastano, ed anco le tarli li danno un gran danno. E se bene da Maestri li viene dato qualche sorte di riparo per questo difetto, con il tempo però, o poco, o assai averanno qualche danno. Ed anco importa assai il veder Canne di legno in Organi di stagno, che paiono Organi stropiati, se non fosse fatto per il sparagno; Ma in questa occorenza non si deve guardar un poco più, e un poco manco.

[7 m.sec.]

Delle Canne di Carta.

Rari sono li Organi fabricati con Canne di carta per la troppo difficoltà, che [-28.-] vi è nel formarli, ed anco per conservarli. E in vero la invenzion, e il fine di chi opera in questa maniera nonè per altro, che per formare istromenti dolci, anzi dolcissimi, e di poca voce, e questi servono più da camera, mentre qualche gran Signor è a pranso, e da Virtuosi li venga sonato, o cantato, come se ne trovano in molti luoghi; e fra li belli ve n'è uno nel Palazzo dell'Illustrissimo, e Reverendissimo Signor Vescovo di Padoa, fabricato con ogni diligenza, fatto per mano di Domenico da Pesaro Maestro Eccellentissimo massime negl'instromenti da penna. La causa poi, che non vengono usati questi istromenti è, poiche da Chiese sono troppo dolci, ed anco per le ragioni dette di sopra.

[-29.-] [ 8 m.sec.]

Delle Canne coconade.

Non è dubio alcuno, che le Canne coconade non siano una bella invenzione per formare Organi grossi, e di voce grave, acciò tengano poco luogo, e possino capire nelle Chiese piccole, e anguste. Invenzione veramente degna per tal effetto; Ma quello, che importa è, che di virtù è fatto vizio da' Maestri, poiche vengono formate Canne coconade, ove ne possono capire di tutta grandezza; che se bene una Canna coconada formarà voce bassa, come se fosse tutta aperta, è da sapere, che tal voce è artificiosa, e non naturale, come quella delle Canne aperte. E se da qualche Maestro ne vengono fatte, questo sarà per [-30.-] il sparagno della materia, poiche se per Esempio la Canna andarà longa otto piedi aperta, coconada andarà solo quattro, onde chi opera viene ad avvantaggiarsi della metà della robba. E per tal effetto ove possono capire Canne di tutta grandezza, si devono far fare, essendo di voce più perfetta, e buona. Le Canne coconade si possono formare di stagno, di piombo, e di legno a piacimento di chi fa operare.

[9 m.sec.]

Discorso per conoscere li Organi grandi, e piccoli.

È da sapere, che per la diversità delle mostre delli Organi, alle volte viene tenuto un Organo grosso, benche sia piccolo, ed anco al contrario un piccolo grosso. E questo [-31.-] avviene, poiche vi saranno Maestri, che metterranno tutto il principale in faccia, ove questo parerà grande, benche sarà ordinario, ed anco vi saranno altri, che formaranno una mostra piccola, mettendo tutti li bassi di dentro, e questo parerà Organo piccolo, benche sia grosso. Questo puol accader, ò per la Chiesa, che sarà angusta, o che non potrà portar maggior mostra, o vero che il Maestro la farà piccola per far manco fattura, o per suo capriccio. Basta che ove possono capire mostre grandi, sarà bene il farle. Ma a conoscer un Organo grosso da un piccolo la più vera è veder la tastadura, poiche questa forma gli Organi grossi, e piccoli, e di questa diremo.

[-32.-] [10 m.sec.]

Della diversità delle tastadure d'Organi.

Si usano molte, e differenti tastadure. Alcune danno principio in C. fa, ut. Con li suoi contrabassi grossi, il che sarà un'ottava più bassa di quelle altre tastadure, che pur danno principio in C. fa, ut. E di questa sorte sono li Organi, che s'addimandano con il mì, re, ut. E questa tastadura sarà un'ottava più alta di quella prima, che abbiamo detto, cioè un'ottava manco bassa. E di tute due queste tastadure si fanno Organi principali. Ed è d'avvertire, che si fanno Organi con la tastadura, che averà il mi, re, ut. E sarà un'ottavina, ma questi facilmente si conosceranno, poiche saranno Organi piccoli.
[-33.-] Altre tastadure si usano, che danno principio in C. fa, ut. E queste formaranno l'Organo una quarta di manco bassi della prima, che abbiamo detto di sopra. E questa sorte di Organi è la più usata, atteso che questi sono né delli più grandi, né delli più piccoli, e servono benissimo ad ogni sorte di Chiese, e ad ogni grossa musica.
La tastadura, che abbiamo detto con il mi, re, ut. è una quinta di manco bassa di quella che dà principio in F: fa ut. E di queste si fanno assai Organi portatili, [portaali ante corr.] ed è conforme alle tastadure delle spinette ordinarie.
Altre sorti di tastadure si usano, e le usano assai li Maestri vecchi, le quali danno principio in F, fa, ut. E vengono a formare l'Organo un'ottava di [-34.-] manco bassi di quella, che pure dà principio in F, fa, ut. E che s'ha detto di sopra, e li Organi di queste tastadure s'adimandano senza il mi, re, ut. Ed hanno il principale, e fanno molto meglior riuscida, che non fanno quelli Organi di ottavine, benché siano il mi, re, ut. E questi sono poco differenti di spesa dalli Organi di ottave, poiche non vi sono altro, che cinque Canne di più.

[-11 m.sec.

La causa perchè servono più li Organi col principale di quelli delle ottave.

Li Organi col principale portano seco Canne di tuono grave quando naturalmente puo andar la voce del basso, e però fanno bellissimo effetto il concertarvi Musica, per il fondamento, [-35.-] che hanno.
Li Organi di ottavine portano seco Canne di tuono grave, quanto naturalmente puo andar la voce del Tenore, e però mancandovi otto voci di Canne gravi, non possono corrispondere al concerto ordinario delle quattro voci, nella maniera s'avessero il principale, come di sopra.
Questa sorte di Organi di ottavine servirà più a suonare d'instromenti alti, che a voci basse. Dico questo non per avvisare li Maestri, poiche so, che lo sanno; Ma per avvertire quelli, che volessero far fare Organi, acciò non li sia duro ad intendere, che una ottava sia un principale, e se la faccia pagare per principale, come ho veduto assai volte.

[12 m.sec.] Delli Manteci, o vero Foli.

Molte sorte de Manteci, ovvero Foli si fabricano, atri di corami, altri di asseselle, e tutti possono servire a ogni qualità d'Organi; Ma è bene considerare quali sono i più perfetti, ed i più utile.
Per prima è da sapere, che li Foli, ovvero Manteci fabricati di tutta pelle sono molto difficili per mantenerli in acconcio, poiche se per mala fortuna si rompono, o vero che da animale fossero guasti, con difficoltà si possono acconciare, se non si disfa tutto il Mantice. In oltre sono sottoposti a quel difetto del Furlone, perchè se non vanno gualivi, danno squassi all'Organo, e li fanno fare molto cattivo effetto, come si vede in molti luoghi, [-37.-] e qui in Padoa massime nella Chiesa delli Carmini, ed Eremitani, e in altre Chiesi fuori di questa Città. Onde che molti mutano questa sorte de Manteci, e li fanno fabricare di asse a officietto, essendo li migliori, come diremo.
Per molte ragioni sarà sempre meglio fabricare li Manteci a officietto, e farli asseselle. Prima perché nel dare il vento lo danno più eguale delli altri, e la ragion è, che mentre vanno in giù, sono sostentati da quelle asseselle, de' quali sono fabricati, e non lasciano dar squassi, o furloni, come quelli di corame. Secondo perché con poca fatica, essendo rotti, s'acconciano, e mai si viene a termine di farli da nuovo, poiché un poco di cola, e soato li acconcia benissimo, [-38.-] portando seco la sua qualità, e fatezza questo commodo. Si deve adunque per ogni ragione tener quest'ordine di asseselle, e farli a officietto, tanto più, quanto che sono di manco spesa assai, e se da' maestri vengono tal volta fatti di corame, [[son più]] questo avviene, perché quelli di corame son più presti da fare, e di manco fattura.

[13 m.sec.]

Delli Organi portatili.

Li Organi portatili sono di gran commodo per le Musiche Concertade, (io intendo sempre Organi principali, poiche assai se ne trovano in ottavine) e tanto più, quando sono di buon Maestro, poiche sono rari di tutta bontà. Li megliori Organi [-39.-] portatili sono quelli fabricati a ala, come si usano a Roma, li quali Organi sono molto più armoniosi, che non sono quelli di queste Città, la causa di ciò è, perché quelli sono fabricati ad ala, il che è di gran avvantaggio per farli fare più buona riuscida, poiche a ala altro non vuol dire solo, che tutte le Canne grosse sono da una banda, ove il rinforzo del vento va a dare a quelle, che ricercano più vento, ed è anco più pronto all'istesse, essendo tutte da una parte, che poi con ordine vanno callando, e così fa anco il vento, che con il suo rinforzo va a corrispondere alle Canne, che ricercano maggior forza,e quelle Canne, che per ordine van callando, e che non ricercano tanto [-40.-] vento. Per conseguenza vanno ricevendo anco manco vento. E per quest'ordine, questa forma d'Organi è assai meglio, che non è quella di altro ordine, essendo che anco il vento, conforme il sommiero, e conforme li manteci, è proporzionato.
Sono ancora Organi più grossi quelli di Roma, che non sono questi di queste parti, poiche quelli sono tré tuoni più bassi, ove per questo sono anco di maggior voce.
Onde per tal perfezione quelli, che vogliono far fabricare Organi a questa forma, sempre sarà la migliore.

[14 m.sec.]

Delli Regali.

Li Regali sono istromenti d'una Canna sola per tasto, li quali istromenti non arrivano [-41.-] a quella perfezione di voce, che forma l'Organo, poiche non rendono quella sonorità, ne quel gusto, che fa l'Organo, essendo fabricati più per la diversità del suono, che per qualità, benche ve ne siano de' buonissimi nel suo genere, ma non arriveranno mai all'armonia dell'Organo, massime nelle musiche, se bene ve ne sono con Canne d'Organo, e con registri. E questa sorte d'istromenti è molto difficile a mantener l'accordatura, ed è di poca riuscita, massime nelle musiche. Vero è, che la sua tastadura è conforme a quelle pive, che li fanciulli vanno suonando per strada, [-42.-] voglio dir d'invenzione. Sono poi formate di diverse materie, poiche chi le forma di legno, di piombo, e chi di stagno, e chi di altra sorte di materia.

[15 m.sec.]

Delli Claviorgani.

Li Claviorgani sono Organi formali, poiche hanno nel suo essere Canne simili a quelle delli Organi, e la più parte sarà di legno per farli più dolci. E si adimandano Claviorgani, perche sono uniti con istromenti da penna, come Manacordi, Spinette, Clavicembali; e si possono suonare insieme con Canna, e corda.
Questa sorte d'istromenti vuole sempre il Maestro appresso, poiche è molto difficile il farli [farle ante corr.] tener l'accordadura. E di questi [-43.-] istromenti ve ne sono molti in Venezia, e fra li buoni ve ne sono nelli appartamenti del Molto Reverendo Signor Don Nadalin Vice Maestro di Cappella di San Marco.

[16 m.sec.]

Del Tono differente che s'usa degli Organi.

Sono molto differenti gli Organi di tuono da una Città all'altra, poiche ve ne sono, che usano li Orgnai bassissimi, e chi altissimi, come quelli di Roma; li quali sono delli più bassi, che si usino in Italia. Quelli di Venezia sono delli più alti, che si usino in questo stato, e s'adimandono in tuono de i Cornetti. Quelli portatili pur di Venezia, Padoa, Vicenza, ed altre Città, sono un tuono più bassi, in voce umana; E [-44.-] si chiamano coristi.
Si usano queste diversità di tuono per commodità delle voci, e per gl'istromenti, poiche li Organi, che sono alti, servono assai alle voci gravi, e alli Violini, che riescono più spiritosi. Ma alle voci alte come Soprani, e Contralti sono di più fatica ad arrivare per la sua altezza.
Li Organi bassi sono di maggior commodo per risponder al Coro, e alle voci alte servono assai più, ma alle voci gravi, e basse riescono di fatica, ne servono alli Violini, come li Organi alti. Che peròil Molto Reverendo Padre Maestro Antonio Tavola, Maestro di Cappella della Veneranda Arca di Sant'Antonio di Padova, hà fatto acconciare li Organi [-45.-] della sua Chiesa in tuono il più commodo, che possi esser, tanto per le voci, quanto per gl'instromenti, avendo tenuto un termine di non tanto alti, ne tanto bassi, ove con ogni commodo vi si aggiusta ogni voce, ed ogni istromento.

[17 m.sec.]

Dell'accordadura, qual sia la megliore

Le accordadure d'istromenti da tasto sono tutte uniformi, ma quelle degli Organi sono varie, e più facili, e più difficili, conforme a chi vuole far la fatica; poiche vi sono Maestri, che accordano in squarzo, altri in tondo, che è meglio per molti rispetti. Prima perche l'accordadura in tondo dura assai più, che non fa quella in squarzo. [-46.-] Secondo perché rende la Canna tutta intiera. Terzo perché il suono è assai meglio. Quarto perché rende più bella vista; E finalmente senza comparazione è assai meglio, poiche all'accordatura in tondo altro nonpuo far danno, che la polvere, che a quella in squarzo un poco, che siano mossi quei tagli, subito la Canna è scordata. Altri usano li capelletti, quando la Canna cresce, e meno questa sta bene, perché questo non serve ad altro, che per far più presto. E ve ne sono alcuni, che mettono li capelletti tanto grandi, che empiono tutta la bocca della Canna, e questa è una Zavattaria solenne, massime a quelli, che fanno professione d'aggiustare un'organo, che stia bene.
[-47.-] La causa poi perché alcuni accordano in squarzo, altri in tondo, è perché se per esempio nell'accordar in squarzo vi staranno un giorno, in tondo vi staranno quattro; e poi da certi non viene fatto, perché non lo sanno fare.
Finalmente nell'accordare chi principia in un luogo, e chi in un'altro; la più sicura, e più facile è sempre in F, fa, ut.
Avviso il più notabile, che sia nel metter li Organi. È da sapere, che nel situar Organi, sideve prima considerare, se il suffitto della Chiesa è fatto a volto, e di che grandezza è la Chiesa, poiche se la Chiesa sarà grande, e il suffitto di asse, ricercherà Organo di maggior voce, e più sonoro; E se la Chiesa a volto, l'Organo deve [-48.-] essere un poco più dolce, e di manco forza, poiche il volto forma l'ecco, e dà forza alla voce, massime quando la Chiesa è piccola, e quando l'Organo sarà posto in luogo proprio per quella Chiesa, nel che si deve avere gran considerazione, perché l'Organo averà più voce in un luogo, che nell'altro, conforme farà l'ecco, e in ogni luogo non si trovarà l'ecco. E che ciò sia vero, molti Prencipi fan fabricar luoghi a posta con linee nelli volti, il che viene a far formare voci dupplicate per via di tal arte, e ciò insegnano molti Autori, e massime il Vitruvio, che lo descrive, e mostra anco in figura. E chi volesse qualche pratica in ciò, vefa gli Organi delli Padri di Santa [-49.-] Maria in Vanzo: delli Carmini di San Benedetto, che per esser le Chiese a volto, riescono di gran voce. All'incontro alli Eremitani, e Servi, perché le Chiese non sono a volto, gli Organi ancora non hanno la voce corrispondente. Ancora si pratica ciò nelli Organi portatili, che in certe Chiese pare siano senza voce, e in certe riescono troppo crudi, e questo da altro non proviene, se non dalla qualità delle Chiese. E spesso da qui avviene ad alcun Maestro, che fabricarà un Organo con ogni studio, e dove lo colloca non fa quella riuscida, che pensava.

[18 m.sec.]

Avviso per conoscer un Maestro, se è buono.

Vi sono certi, che vogliono acconciare Organi, e questa non è la loro professione, [-50.-] perché quando [[<s>]] disfaranno un'Organo, andaranno notando Canna per Canna, registro per registro. Questo non è per altro, se non perché non hanno quella prattica, che si ricerca. Così non fanno li buoni Maestri, perché disfarano un'Organo, e metteranno le Canne confuse, e senza difficoltà le tornaranno tutte a suo luogo. Lascio altri segni per conoscer li buoni dalli cattivi Maestri, acciò essi servendosi di quelli, non possino ingannare alcuno. E tanto basti. E tutto solo sia detto a gloria di Dio, della Beatissima Vergine, e di tutti i Santi. E a beneficio universale di tutti.

Laus Deo semper.



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